giovedì 6 dicembre 2007

Allenatori ombra in Ciociaria, a Boville arrivano i James Bond della federazione


Allenatori-ombra in Ciociaria, Boville e Sora nell’occhio del ciclone. Stavolta non c'entra niente Lucianone Moggi e le intercettazioni telefoniche. Da indiscrezioni l’Aiac di Frosinone ha trasmesso un fascicolo alla federazione contro le loro “coppie” di allenatori, ossia il duo ernico Barbabella-Lenzini e quello volsco Tersigni-Zappacosta. Il caso più spinoso pare “quello di Boville – afferma Giovan Battista Padovani presidente Aiac Frosinone ed ex dg rossoblu – il club sta compiendo una leggerezza, Mario Lenzini una scorrettezza, che se appurata pagheranno entrambi a caro prezzo”. Tutto nasce dalla denuncia fatta domenica scorsa dall’esonerato Ermanno Fraioli: ai microfoni di Rete Oro l’ex tecnico del Boville aveva detto: “E’ da settimane che Mario Lenzini viene al campo per vedere gli allenamenti del Boville”. Lenzini esperto allenatore romano di grido, esonerato in questa stagione dal Flaminia (Eccellenza, girone A) non può allenare per tutto il 2007-08. Il Boville domenica scorsa annuncia l’arrivo del nuovo tecnico: il giovane Francesco Barbabella, nome sconosciuto ai più in Ciociaria, non da Boville, né da Gianni Milani, patron generoso che vuole portare in serie D gli ernici. Tra la sorpresa generale Barbabella arriva lunedì a Boville. Insieme a lui pure Lenzini che lunedì sera, a quanto pare, cena con la squadra in un noto ristorante ernico. Intanto Milani dà il benservito anche all’ex ds Silvano Borrelli, suo uomo di fiducia, ma legato a doppio filo a Fraioli e Padovani. Ufficialmente per il Boville Lenzini non ricopre incarichi nell’organigramma societario. Ma l’affaire non è sfuggito a Padovani: l’attuale presidente dell’Aiac di Frosinone, che da poco ha troncato il suo rapporto con il club ernico, ha trasmesso sul caso Boville-Lenzini un’interrogazione-denuncia al presidente del Cr Lazio Melchiorre Zarelli. In caso di riscontri positivi saranno attivati gli 007 federali, aprendo un’inchiesta presso l’ufficio indagini della Lega.

martedì 4 dicembre 2007

La Cosa Rossa ed i desaparecidos di Fi. Nasce, tra mille polemiche, un Partito della Libertà


Silvio Berlusconi è un genio del marketing. Uno che riuscirebbe a vendere ghiaccio agli eschimesi. L'operazione restyling del partito azzurro, iniziata con la discesa in campo e nel salotto di Vespa, di Michela Vittoria Brambilla, imprenditrice di discreto successo del varesotto, è andata ben oltre ogni rosea previsione. Tanto che anche a Boville una fronda della vecchia Fi si è messa in proprio fondando, secondo una leggenda metropolitana, un Circolo della Libertà. Inizialmente, si era detto che queste nuove creature berlusconiane nascevano per raccogliere le adesioni di chi non aveva mai fatto politica. A Boville invece hanno aderito al circolo Angelo di Giotto (nome davvero originale, la fantasia di certo non fa difetto agli aspiranti onorevoli..) Pietro Rotondi, Vincenzo Capogna e Piero Greci. Nell'ordine il coordinatore di Fi dal lontano'94, un consigliere eletto dopo una lunga trafila nella Dc ed un altro esponente di spicco della lista Rotondi. Quando si dice il rinnovamento. Comunque pare che ad essere interessato al progetto ci sarebbe anche l'attuale primo cittadino ma sulla sua permanenza nello stesso partito per più di otto mesi consecutivi non ci sentiamo di garantire..! Mentre scriviamo comunque sarebbe in corso un briefing a Villa Certosa tra i due Rotondi, l'ascetico Sandrino Bondi, poeta new age che si ispira a Jacopone da Todi, Emilio Fede, la Carfagna ed il Cavaliere in persona. A sinistra intanto gli aficionados iniziano a guardare con un certo interesse alla Cosa Rossa ed il Totonero inizia a raccogliere le prime scommesse clandestine. Ma sarà veramente Rossa? Nella foto, la topina che tiene svegli durante le trasmissioni di Vespa.

lunedì 3 dicembre 2007

Uno a uno nel derby contro Roccasecca, bollente la panchina di Fraioli. Pareggio anche per il Real di Casinelli, vince il Veroli Basket


Nel week end in cui il Frosinone cade contro il Mantova non va molto meglio per le due formazione baucane. Il derby tutto ciociaro in Eccellenza finisce con un pareggio che spegne, almeno per ora, le speranze di patron Milani di vittoria finale. Un gol per tempo, con le danze aperte dal Roccasecca dell'ex Ferdinandi nel primo tempo e con una carambola in area, su tiro di Perrotti, che regala il pareggio ai rossoblu nel secondo. Partita senza grosse emozioni, con gli attaccanti imprecisi sotto porta e il centrocampo, con Ripa che scende in campo dal primo minuto vincendo il ballottaggio con Conversano, che pensa di più a distruggere il gioco che a costruirlo. Intanto la panchina del grande ex della gara, mister Ermanno Fraioli che ha guidato il Roccasecca in Eccellenza, si è fatta bollente e non si escludono clamorosi colpi di scena in settimana. Risultato identico anche per Real Boville e Genazzano. La squadra di Casinelli domina la gara costruendo e poi sciupando ben quattro clamorose da gol. In chiusura del primo tempo De Paulis sblocca il risultato con un bellissimo calcio di punizione. Nella ripresa, complice anche un calo fisico Mizzoni e compagni subiscono il ritorno dei romani che pareggiano su rigore. Mister Casinelli e la società sembrano intenzionati a tornare sul mercato ma alla fine potrebbero anche aspettare il recupero degli infortunati e non cambiare gli equilibri di un gruppo che finora ha sempre fatto bene. Punti preziosi invece per la Prima Veroli che batte la TdShop.it Livorno, in crisi societaria e di risultati, guadagnando terreno prezioso per la permanenza nell'Olimpo del basket nazionale.

sabato 1 dicembre 2007

Conto alla rovescia aspettando il Roccasecca. Il Boville gioca contro il suo passato. In dubbio Ripa, spazio per Conversano


E' partito il conto alla rovescia per l'attesissimo derby tra il Boville ed il Roccasecca che metterà di fronte le uniche due squadre ciociare che militano in Eccellenza ma anche il passato ed il presente della panchina del Boville e della squadra di patron Marsella. Gìocherà contro il suo passato mister Ermanno Fraioli che l'anno scorso ha guidato il Roccasecca alla promozione prima di cedere alla corte di Milani mentre proprio il patron rossoblu ritroverà Piero Tersigni, regista nel suo primo Boville di tanti anni fa. Intanto Manolo Ripa, che dopo le due prodezze balistiche messe a segno contro lo Zagarolo potrebbe non essere della gara a causa di problemi ad una spalla che in settimana gli hanno impedito di allenarsi. "Non abbiamo ancora deciso - commenta l'ex regista di Frosinone e Sora ai tempi del "mago"Di Pucchio - ma nel caso non riuscissi a recuperare il Boville ha valide alternative come Leoncini e Conversano che dimostreranno tutto il loro valore. Sarà una partita difficile,sappiamo che non ci regaleranno niente ma noi abbiamo qualcosa in più e vogliamo dimostrarlo".

mercoledì 28 novembre 2007

Settimo comandamento : non rubare. Jesse James, lo sceriffo e l'assalto alla diligenza


Sembrano non finire mai. Le visite di cortesie dei ladri a Bauco City vanno avanti da quasi due anni a questa parte in una sequenza quasi impressionante. Scrima, Boville Centro, Colle San Paolo, Cologni, Colle Martino, Santa Liberata. Non c'è una contrada del nostro territorio che non abbia ricevuto almeno un paio di sortite da parti di questi novelli Arsenio Lupin dei giorni nostri. Macchine di grossa cilindrata, denaro, oggetti preziosi, perfino qualche decina di litri d'olio e qualche prosciutto. Boville sembra essere diventata una riserva di caccia, come per il leggendario Jesse James erano diventate le carovane che attraversavano il vecchio West. Tutto questo, sotto il naso degli sceriffi locali che tra una multa per un Martini di troppo (grazie ministro Amato) ed una per i fari spenti (grazie ministro Lunardi) proprio non riescono a "sgominare la banda di Butch Cassidy e Sundance Kid". Impresa titanica in un paese con tre punti di accesso e novemila abitanti ma questo nessuno, ufficialmente, lo dice. Servono a qualcosa gli antifurti? Nella foto, in attesa di trovare l'icona dei giorni nostri, Jesse James, diventato un idolo ai tempi della Guerra di Secessione.

lunedì 26 novembre 2007

Due perle di Ripa, Conversano terzino e la dichiarazione di guerra alla Francia. Pareggia il Boville di Milani, domenica nera per il Real di Casinelli


Non bastano due perle di Manolo Ripa al Boville di Fraioli che non va oltre il pareggio contro lo Zagarolo reduce da quattro sconfitte consecutive. Dopo la sconfitta di Formia i rossoblu perdono altro terreno dalle prime della classe. Fraioli schiera tra i pali il baby Ciaschi dopo l’infortunio di Paduano e Conversano terzino lasciando in panchina Nardone. Boville subito in vantaggio con Gianni Testa dopo appena cinque minuti, il pari degli ospiti alla mezz'ora con un calcio di punizione dai trenta metri. Nella ripresa nuovo vantaggio del Boville con Manolo Ripa che, con una prodezza balistica batte ancora Cecchetti. La paura di vincere però gioca brutti scherzi ed a dieci minuti dal termine lo Zagarolo acciuffa nuovamente il pareggio con Pisanelli bravo a sfruttare l'indecisione della difesa ciociara su una mischia in area. Ma a togliere le castagne dal fuoco, a due minuti dal termine, ci pensava Manolo Ripa che pennellava un destro potente e preciso che, su calcio piazzato da venticinque metri, andava ad infilarsi sotto il sette della porta romana. Sembrava fatta ma non era ancora finita perché in pieno recupero il sudamericano Dias, lasciato libero da marcatura dalla difesa rossoblu, si presentava tutto solo davanti a Ciaschi e con un diagonale fissava il risultato sul tre a tre. A fine partita patron Milani dà l'ultimatum a Fraioli, la cui panchina ora diventa bollente. Domenica da dimenticare anche per il Real Boville, sconfitto per due a uno dalla Borghesiana. I ragazzi di mister Casinelli pagano in maniera eccessiva le tante assenze ed una disattenzione in difesa tra Marchione e Mastrantoni che ha regalato il gol del vantaggio ai romani. Per mister Casinelli si preannuncia un altra settimana di passione.
"Il cavalier Benito Mussolini, annuncia al popolo acclamante di aver dichiarato guerra alla Gran Bretagna e alla Francia" riportava il Corriere della Sera. Era il dieci maggio del '40. Ricordiamo tutti come è andata a finire.

mercoledì 21 novembre 2007

Lo shock petrolifero, l'euro forte, la Croce Rossa e l'aperitivo a Nothing Hill


Dove è finita l'ambulanza? E che fine hanno fatto i soldi raccolti?
Circa due anni fà ci siamo ritrovati a casa i ragazzi di Boville che facevano parte di Boville Emergency con un depliant dove c'era la descrizione, piuttosto dettagliata, di un'ambulanza. Per farla breve, era una lodevole iniziativa che prevedeva la raccolta di donazioni da parte di tutti cittadini della City per acquistarla.
Sono passati due anni e addio ambulanza, non si è parlato più di nulla e noi ancora oggi non abbiamo ne ambulanza nè niente del genere. Per le emergenze dobbiamo chiamare ancora un'ambulanza del 118 che impiega 19 km solo per arrivare ed altrettanti per tornare in ospedale, a Frosinone. Praticamente, se ne hai veramente bisogno, considerando i tempi di percorrenza delle strade italiane, dove se ti fermano dopo che hai bevuto un Martini rischi il ritiro della patente ma se ti lamenti per l'asfalto colabrodo ti guardano come un marziano venuto da chissà quale costellazione, ci resti secco. E' da qualche giorno che gli amici di Radio Boville pensano e ripensano ma non ci è tornato in mente niente della fine che hanno fatto quei fondi. Con tanta premura, ci era stato chiesto anche di versare il cinque per mille all'associazione paesana(lo Stato con il debito pubblico più alto non si accontenta di girare già qualche miliardo di euro alla Chiesa, dovevamo inventarci anche i contributi alle Onlus, mah...). Morale della favola. Dal comune pare che non abbiano voluto sborsare la parte mancante, nessuno si è premurato di fare almeno un comunicato stampa per informare i cittadini. E l'ambulanza è rimasta nel salone del concessionario.
A Veroli, a Monte San Giovanni ce l'hanno da un pezzo. Spendiamo miliardi per la squadra di calcio, non troviamo settantamila euro per un ambulanza. A Londra hanno la guida a destra, a Manhattan fanno tre giorni di fila davanti ad un negozio per accaparrarsi l'iPhone, a Boville non riusciamo a comprare un ambulanza. Come dire, ogni città ha le sue stranezze. Prosit.

domenica 18 novembre 2007

Cervoni invoca le dimissioni di Rotondi

Tutti sanno che Rotondi è minoranza .

E’ minoranza per come ha interpretato il suo ruolo: pensava di essere il padrone del Comune, pensava che le Leggi non esistessero e fin dal primo giorno ha cominciato a prendere iniziative a rovescio. I cittadini sono stati informati di quanto succedeva, ma soprattutto se ne sono resi conto da soli.

Allora il programma elettorale è diventato carta straccia: niente più Piano di recupero e zona di edilizia residenziale per il Centro Storico, chiusura di spazi sportivi per tutti i cittadini, nessuna seria programmazione culturale, chiusura del Parcheggio coperto, niente metanizzazione, nessun interesse per le nuove tecnologie, nessun impegno contro le antenne, nessuna iniziativa per lo sviluppo economico, come la promozione delle nostre aziende impegnate nell’edilizia, nessuna programmazione di opere necessarie.

Al contrario non ha difeso il posto di lavoro di cinque operai occupati nella raccolta RSU, ha raddoppiato i costi per le autorizzazioni e le tasse comunali, i costi per le concessioni edilizie, senza spendere un euro in investimenti, ha rovinato progetti già operanti.

Ha svenduto il Lazzaretto.

Da’ incarichi professionali ai suoi amici e sostenitori e lavorano solo ditte ed imprese amiche.

In quattro anni non è riuscito ad attivare le zone di edilizia residenziale e Peep, come pure le zone commerciali ed artigianali per tutto il territorio comunale, ma è riuscito ad impegnare 160 milioni delle vecchie lire per poche varianti, quasi tutte sotto casa sua.

Sulla Cooperativa Progresso Sociale è tutto chiaro. Per un suo scopo politico l’aveva fatta chiudere e voleva spendere 200mila euro delle casse comunali per un intervento non necessario.

Risultato: le persone ragionevoli l’abbandonano

Si dimetta senza aggravare sui bilanci comunali oppure concordi le cose necessarie ai cittadini insieme al consiglio comunale!

sabato 17 novembre 2007

In arrivo, anche a Boville, la Carta Giovani


Finalmente anche a Boville si torna a far qualcosa per i giovani.
Da qualche giorno infatti negli uffici comunali è possibile richiedere la Carta Giovani, l'unica tessera per i giovani che hanno meno di 26 anni utilizzabile in Italia e in 41 paesi europei grazie al marchio Euro<26. L'iniziativa, promossa dalla Regione Lazio, mette a disposizione dei ragazzi sconti su alcuni prodotti, ingressi gratuiti per cinema, musei e mostre. Per il tempo libero, lo studio, i viaggi e tanto altro ancora, scopri quanto vale avere Carta Giovani sempre in tasca!
www.cartagiovani.it

martedì 13 novembre 2007

Due agenti feriti nella domenica di Gabriele. Il problema sicurezza investe anche il calcio dilettante


Due carabinieri della compagnia di Alatri feriti da una bomba carta lanciata da ultras del Latina prima del fischio d’inizio di Boville-Latina, gara di Eccellenza giocata al Montorli, dove si è registrato il tutto esaurito con 1500 presenze. Bagni dello stadio ernico rotti e cancelli divelti è il conto della domenica di ordinaria follia firmata da un centinaio di tifosi pontini al termine della trasferta ciociara. “Faremo denuncia, è tutto vergognoso, solidarietà ai militari feriti”, afferma Gianni Milani poco dopo della fine dell’incontro. L’episodio più grave è accaduto alle 15. Ultras del Latina nel settore ospiti, al primo gol ciociaro di Gianni Testa, dalle gradinate superiori, hanno lanciato una bomba carta verso il basso dove stazionavano dieci dei venticinque Carabinieri presenti al big-match. Due militari appartenenti alla compagnia di Alatri si sono accasciati storditi dal boato. Il dirigente del Boville, Sandro Paglia, testimone oculare del grave gesto racconta: “Ero in panchina, ho visto i tifosi lanciare la bomba carta, è esplosa vicino a due carabinieri che sono stati sbalzati all’indietro. E’ stato spaventoso, mi hanno detto che uno di loro rischia danni ad un timpano”. Per fortuna per i due militari trasportati all’ospedale di Frosinone la prognosi è solo di 10 giorni. “Ma questi sono fatti che non hanno nulla a che fare con il calcio. Mi dispiace per gli uomini dell’Arma”, ha affermato sportivamente a fine gara il tecnico sorano del Latina Mario Buccilli. Ad un anno esatto da Boville-Terracina tifosi pontini al “Montorli” tornano alla ribalta per le loro intemperanze. “Poco dopo la fine della partita al Santuario di Santa Liberata, 1km dallo stadio Montorli, un gruppetto di giovani tifosi del Boville hanno insultato le forze dell’ordine che scortavano il pullman dell’FC Latina, i Carabinieri hanno effettuato un fermo. Il problema di questi episodi che del calcio sono soltanto una brutta cornice, si ripresenta a Boville nella domenica in cui un poliziotto uccide, drammaticamente, un tifoso della Lazio fermo ad una stazione di servizio sull'autostrada. Servono nuove regole ed una rinnova coscienza sportiva che riporti il pianeta calcio, il dorato mondo fatto di veline ed ingaggi miliardari, sulla terra. Per tornare ad essere quello che è sempre stato per tutti. Un divertimento.

lunedì 12 novembre 2007

Doppietta di Gianni Testa ed il Boville batte il Latina

Boville batte Latina 2-1 “nonostante l’arbitraggio scandaloso”, fortemente criticato dal patron ciociaro Milani. Boville in vantaggio alla mezz’ora: cross di Mainenti per Testa che all’altezza dell’arietta piccola si avvita e firma l’inzuccata dell’1-0 ciociaro. Il raddoppio del Boville arriva al 43’: azione personale di Testa, diagonale imparabile da dentro l’area e 2-0 per i padroni di casa. Nella ripresa il Latina torna in partita grazie al direttore di gara: all’11’st tocco di mano in aerea del Boville, l’arbitro decreta il rigore: dal dischetto Cappuccilli non sbaglia, 2-1 al 12’st. Passano 10’ e il capitano dei ciociari Ripa viene espulso per doppio giallo a causa di un fallo inesistente. In superiorità numerica il Latina si getta in avanti senza costrutto. Feriti due carabinieri di Alatri a causa di una bomba carta lanciata da tifosi pontini prima dell’inizio del match. Il Boville si riavvicina alle zone alte della classifica.

sabato 3 novembre 2007

Boville rock e Boville lenta...


Un paese, due facce.





Tempo fa un cantante ha fatto un elenco in TV.
Ne hanno parlato tutti, faceva la differenza tra lento e rock.
Non so cantare. A me, lui, sembra bolso. Ma l'idea era buona.
Voglio fare anch'io le differenze. Tra lento e rock.
Non tutti saranno d'accordo, che lo dicano. Nessun problema.


Boville è lenta. I suoi cittadini rock.

La politica è lenta. Ma chi fa anti-politica è una lumaca.
I politici sono lenti.
Una nuova classe politica sarebbe rock.
Con tanti giovani, ancora più rock.

Il gioco della "ruzzola" è lento. Paganini era rock.
Parlare della cooperativa sociale è lento. E banale.
Parlare più di cultura sarebbe rock. Estremo.

Le liste civiche sono lente. E false.
Un programma è rock. E utile.

Avviare la costruzione di un altro parcheggio è lento.
Terminare quello precedente sarebbe stato rock.

Le sfilate di moda sono lente.Un incentivo al commercio è rock.

Il Boville calcio è lento. Da far paura.
I Lotito Boys invece sono hard rock.

Il modem 56k è lento (e non per modo di dire),l'adsl è rock.
La nostra campagna è lenta. Il centro storico ugualmente.
Michele Rotondi è lento. Lentissimo.
Ma non vedo nessun altro che sia rock.

I gemellaggi se non servono ai cittadini sono lenti.
Valorizzare i giardini pubblici sarebbe rock.

I furti nelle case sono lenti.
Riuscire una volta a prendere i ladri(mica Riina)è rock.

Il giornalismo locale è lento.I reporter di guerra sono rock.
La carta stampata è lenta. I blog diventeranno rock.

Il presente in questo paese è lento. Il futuro sarà rock?

Michele Rotondi, trick or treat?


L'opposizione boccia tutti i punti all'ordine del giorno. E'questo l'esito, peraltro scontato, del consiglio comunale di venerdi scorso. Salsiri, Paglia, Picarazzi, Clindo Fabrizi, insieme con il gruppo ex Ulivo che ha appena cambiato ragione sociale in Partito Democratico. E'un problema di metodo e non di merito, avrebbero spiegato dai banchi della nuova maggioranza consiliare. "Non farò incuici con i comunisti" aveva ribadito il primo cittadino qualche ora prima dell'assise.
Un film già visto, un triste copione andato in scena fino a qualche mese fa nella Frosinone di Memmo Marzi ed ora rivisto e corretto, in brutta copia, anche a Boville. Nella notte dopo Halloween, trick or treat? Dolcetto o scherzetto? Nella notte delle streghe e dei fantasmi, l'ombra del commissario torna ad affacciarsi in comune.
E' la seconda volta nel dopo Verrelli. Sarà giunta l'ora di fare le valigie ed andare a casa per questa generazione politica che ha dato a Boville soltanto un orribile parcheggio fuori porta San Nicola?