mercoledì 13 febbraio 2008

Chiarezza politica. Per niente

Siamo ormai giunti agli sgoccioli di questa amministrazione e il paese si avvia verso una campagna elettorale all'insegna della confusione.
Rotondi di certo non è riuscito a far compiere quel salto di qualità di cui il paese aveva bisogno, e dopo un monopolio di amministrazioni rosse alla guida del nostro comune l'impressione è quella che il sindaco abbia gettato alle ortiche una possibilità storica e forse unica per il centrodestra locale...E di questo i vari e innumerevoli "leader" del centrosinistra bovillense ne hanno il sentore...Già l'opposizione. Si perchè anche se non ce ne siamo accorti molto, nel nostro paese esisteva un opposizione "rossa". Durante questi anni,sono stati, per usare un eufemismo, evanescenti. Ma da politicanti astuti e navigati quali sono, hanno lasciato il compito di fare "baccano" ai desaparecidos del centrodestra. Nei vari consigli comunali si sono sempre "grattati" in attesa che il Paglia o il Salsiri di turno attaccassero Rotondi. A memoria tutte le maggiori contestazioni a Rotondi e company sono giunte da Paglia, Picarazzi e Salsiri. Con quale coraggio lor signori in questa campagna elettorale diranno ai cittadini di essersi opposti all'amministrazione Rotondi ? Dormivano in questi anni o non avevano nulla, o poco, da contestare vibratamente all'amministrazione!
Come sempre ci si accorge della loro presenza solo in prossimità delle elezioni. E ci arrivano anche impreparati...incredibile.
Hanno avuto 5 anni di tempo per prepararsi a questa scadenza elettorale e arrivati a metà febbraio non sono ancora capaci di presentare ai cittadini il nome del candidato! Sondaggi, riunioni, dibattiti e che ne esce fuori ? Nada. Confusione più totale.
Se da una parte quindi Rotondi combatte con le unghie e con i denti per difendere il proprio operato, a sinistra si naviga ancora nel buio più profondo, ma con l'aggravante da non sottovalutare di non aver avuto compiti amministrativi.
Chiudendo mi verrebbe da dire quindi, "chi lascia la strada vecchia per quella nuova......."
Nel fotomontaggio "Rotondi il gladiatore" che si batte con il suo "sconosciuto" avversario politico.
Che tristezza

lunedì 11 febbraio 2008

Quelli che.. fanno gli americani. Venditti, la Iaboni e le primarie sulla East Coast


Cambiano i tempi e, a differenza dei film, stavolta i baucani scendono in campo per soccorrere l’America.
Pietrino Venditti è il tamburino della truppa, da piccolo giocava con i "caubois" e le figurine, poi sostituì le stelle e strisce con la bandiera rossa, gli Stati Uniti incominciarono ad andargli di traverso, quindi si ravvide al cinematografo o con il giradischi, non appena scorge De Niro o ascolta Springsteen, ritorna fanciullo, abbandona l’eskimo e indossa la camicia botton down, diceva «Ai ker», si scrive «I care», e gli spettatori si scioglievano, lo cambia in «Ui kan», si scrive «We can», e la gente di cui sopra capisce che sta dicendo qualcosa di sinistra, o almeno nei paraggi.
Lo slogan, in verità, appartiene a Barack Obama, fa tendenza e soprattutto propaganda elettorale, per la politica vedremo. Cresce quindi il fermento per quello che accade oltre l’Oceano dove se la ridono per quello che accade al di qua, dalle parti di Mister «Bat olso», si scrive «but also" e si traduce Il signor «Maanche». Venditti, in pieno stile Veltroni ha scelto la melodia che accompagnerà le adunate del Pd, testo di Cherubini Lorenzo, al secolo Jovanotti, titolo “Mi fido di te”. In verità non si fida troppo di Anna e degli ex Ds. Ma fa buon viso a cattivo gioco perchè è in tipografia la maglietta con “Venditti’08”.
La Iaboni invece raccoglie voti solo quando critica Il premio Giotto (autentica porcata dell'amministrazione Rotondi), la t-shirt con la sua faccia è introvabile addirittura a Forcella. La semplice Anna invece ha scelto Fratelli d’Italia e qui lo voglio vedere il popolo del «Ui kan», con la mano sul petto e l’elmo di Scipio mentre il Tricolore garrisce al vento. Un colpo alla botte e un altro al cerchio, passato, presente ed il futuro chissà.
Improvvisamente a sinistra torna di moda l'America, la nostalgia del tempo che fu e, come le figurine calciatori ed il mangiadischi, scalda i cuori e le schede elettorali.
Per questo anche Anna Iaboni ha fatto sentire la sua voce «born in iuesei» ma in barba alle quote rose tanto in voga nel suo Partito Democratico, alle primarie ha bocciato la Bindi e scelto Obama, cioè Veltroni.
L’America è da anni coinquilina per noi di Boville. Non ne possiamo fare a meno (chiedere a Renato Genovesi che ha inserito lo Zio D'America nelle commedie delle sue recite). Davanti a una Coca cola o a Paperino ci rendiamo conto che la tentazione è più forte di qualsiasi rancore e allora su che possiamo farcela, «we can», almeno fino al quattordici aprile.
E Barack Obama manderà un sms dalla East Coast : «Game over, try again».

domenica 10 febbraio 2008

Si allontana il Gaeta in classifica. Solo un pareggio tra Boville e Pisoniano


Finisce zero a zero tra il Boville di mister Barbabella ed i romani del Pisoniano. Pareggio che non accontenta nessuna delle due formazioni ed allontana il Boville dalla vetta della classifica, complice anche la contemporanea e straripante vittoria del Gaeta. Match giocato discretamente da entrambe le formazioni con i padroni di casa che costruiscono molto e concretizzano molto poco anche perchè è venuta a mancare, soprattutto nella prima frazione di gioco, la necessaria cattiveria agonistica. Primo tempo senza grosse emozioni e con un Boville che non riesce quasi mai ad impensierire Biasi mentre il Pisoniano affida le rare sortite in avanti a Di Nicolantonio. Nella ripresa mister Barbabella mischia le carte ed inserisce l'ex Isola Liri Giacco ma la porta dei romani sembra stregata e nemmeno Gianni Testa, a venti minuti dal termine, riesce a sbloccare il risultato stampando un destro potente sul palo. Un pareggio che a conti fatti, accontenta solo il Pisoniano che prima di abbandonare il terreno di gioco, aveva sfiorato l'impresa anche in riva al golfo di Gaeta.

sabato 9 febbraio 2008

Ore quindici, va in scena il consiglio comunale. Paglia punzecchia, Picarazzi da battaglia (e Clindo vota il bilancio)


Tutto come da copione. Il sindaco Rotondi torna in consiglio ed approva il consuntivo grazie al voto decisivo di Clindo Fabrizi. Finisce quindi nove ad otto, con il consigliere di Colle Piscioso che torna alla base e permette a Rotondi di chiudere in maniera meno dolorosa la consiliatura. Ma se il voto di Clindo è stata una buona notizia per Rotondi e compagni (sostantivo che usiamo per ricordare la vecchia alleanza con i vecchi Ds) il primo cittadino si è trovato ancora a dover fare i conti con i vecchi alleati Paglia, Picarazzi e Salsiri. Il consiglio si apre con Rotondi che bada poco o niente alle formalità e chiede all'assise di astenersi per permettere la votazione del punto, necessaria per consentire alle fameliche casse comunali di incassare i trasferimenti dal governo centrale (che nel frattempo è caduto a sua volta sull'immondizia napoletana). Orgoglioso come è, l'Alcalde Michele ingoia a fatica il rospo di elemosinare astensioni e guarda dritto alle prossime elezioni. A dare battaglia però, nel silenzio assordante in cui è caduto anche il vice sindaco Claudio Iori, ci pensa Americo Picarazzi che rispolvera il suo vecchio cavallo di battaglia, il bilancio, e porge ad Alberto Paglia l'arco con cui scagliare frecce all'indirizzo di Rotondi. Frecciatine però perchè i due si ripromettono di regolare la cosa in campagna elettorale mentre il Pd è caduto in un silenzio assordante con Cervoni che chiude di fatto cinque anni di onesta opposizione, a volte strumentale ed altre intelligente e si prepara a passare il testimone. Dei papabili candidati della sinistra, in aula c'era soltanto Anna Iaboni. Pietrino Venditti era in giro a raccogliere voti?

giovedì 7 febbraio 2008

Anno del Signore 2008, il Bilancio secondo Luca. Il sindaco Rotondi riabbraccia Clindo Fabrizi


Bruciato in piazza a Ceccano due anni or sono, il Codice da Vinci, oltre a rendere milionario l'autore Dan Brown, ha avuto il merito di riaccendere i fari sulla storia della chiesa e dei diversi vangeli che la raccontano fin dalle origini. Soltanto uno, peraltro ufficiale però racconta la parabola che sta mettendo in subbuglio la politica baucana negli ultimi tempi. Quella del figliol prodigo, raccontata soltanto nel Vangelo di Luca. Negli ultimi giorni infatti sembrava che il riavvicinamento tra il sindaco Michele Rotondi ed il consigliere Clindo Fabrizi fosse sostanzialmente tecnico e non politico. Insomma, da una parte l'istituzione della presidenza del consiglio comunale votata da Rotondi in cambio di un appoggio di Clindo per arrivare senza patemi a fine legislatura. A benedire l'accordo, tanto per rimanere in tema, l'eurodeputato e pastore delle pecorelle della federazione nord di An, Sandrino Foglietta.
Un indiscrezione trapelata nei giorni scorsi da Palazzo Simoncelli però ha scosso la politica baucana e sembra che tra il sindaco Rotondi e Clindo sarebbe di nuovo scoccata la scintilla. "La mia lista potrebbe già essere registrata - ha dichiarato il sindaco Michele Rotondi - È una lista costituita dai nove miei fedeli, compreso Clindo Fabrizi, con cui sono riuscito ad avere un dialogo produttivo, più altri sette aspiranti consiglieri". Lontani dal cadere nel blasfemo e paragonarci a Luca, occorre dire che tutto si è compiuto secondo le Scritture.
Ma Clindo Fabrizi, a poche settimane dal voto, riuscirà a far comprendere ai suoi elettori la sua scelta di campo dopo essere stato sul punto di dimettersi e mandare a casa il primo cittadino? Radio Boville cercerà di scoprirlo nei prossimi giorni.

lunedì 4 febbraio 2008

Grazie Sindaco

Per correttezza desideriamo riportare le dichiarazioni del sindaco Rotondi rilasciate al giornale "La Provincia" del 4 febbraio riguardante la polemica sorta attorno alla copertura ADSL.

"La bravura o la primogenitura ad altri proprio non mi va di darla. Ho letto giorni fa di qualcuno che si sarebbe appropriato di meriti che non ha". Segue nell'articolo la citazione di una richiesta effettuata nel 2003 dal sindaco Rotondi alla Telecom per la copertura Adsl nel nostro paese. Infine il sindaco conclude così: "Ed allora coloro che indebitamente si stanno arrogando simili meriti si facciano da parte"!

domenica 3 febbraio 2008

Al Priverno non basta il grande ex Leandro Reali. Il Boville vince tra a due ed agguanta il Gaeta


Finisce tre a due per il Boville la sfida tra la squadra di mister Barbabella ed il Priverno di Palladino. La doppietta del grande ex della gara, Lendro Reali, non basta per rovinare la festa a Gianni Testa e coimpagni che, grazie ai tre punti conquistati contro Viscido e compagni, acciuffano, almeno per il momento, il Gaeta in vetta alla classifica. Ad aprire le danze, al ventesimo, il grande ex Reali che sfruttava al meglio una disattenzione della difesa ciociara e batteva Della Torre. La risposta del Boville ad inizio della ripresa con Gianni Testa che scodellava in mezzo un pallone sul quale Mattia Perrotti rispondeva presente e firmava il pareggio. Al decimo il Boville passava in vantaggio : punizione di Ripa che pennellava in area un cross sul quale Hasa prendeva l'ascensore ed insaccava sul secondo palo. Il Priverno allora si gettava in avanti all'inseguimento del pareggio prima con Ferri che provava a pescare il jolly dalla lunga distanza e poi con Reali che capitalizzava ancora uno svarione difensivo del Boville e con un destro potente e preciso lasciava di sasso il portiere Della Torre. Mister Barbebella mischiva le carte inserendo Giacco ed arretrando Gianni Testa di qualche metro ma proprio quando sembrava che la partita dovesse finire con un pareggio era proprio l'ex Isola Liri a deviare quanto bastava per rubare il tempo a Mancini e spedire il pallone in fondo alla rete.

venerdì 1 febbraio 2008

Il centrodestra perde i pezzi, il Pd fatica a tenere insieme i cocci. Venditti si ritira dalla corsa delle primarie?


Pietrino Venditti potrebbe fare un passo indietro per la prossima tornata elettorale. Nei giorni scorsi infatti il commercialista di Scrima, già candidato a sindaco nell'ormai lontano '94 con i Popolari, si sarebbe incontrato con il segretario provinciale del Pd, Mauro Buschini, per discutere del futuro assetto della lista che sfiderà Michele Rotondi. Nell'incontro i due avrebbero discusso di una soluzione politica alla disputa per l'assegnazione delle candidature evitando le primarie. In sostanza, spostando qualche pedina nello scacchiere, Venditti ha lasciato per ora strada ad Anna Iaboni, riservandosi senza l'incombenza delle primarie, uno spazio di manovra importante per valutare ulteriori alleanze. Senza contare che nella corsa alle primarie Anna Iaboni era certamente favorita, potendo contare su un consenso, quello dei vecchi Ds, certamente più radicato e capillare nel territorio.
Insomma, una ritirata che assomiglia molto a quella di Rudy Giuliani negli States. L'ex sindaco di New York infatti, bocciato dai sondaggi (ed a Boville non ci siamo fatti mancare neanche quelli, questo per rendere l'idea di quanto siamo moderni) ha deciso di appoggiare il generale Mc Cain.
Nei prossimi giorni ci saranno certamente schiarite importanti. In ballo c'è la posizione di Mastrantoni, critico con i vecchi compagni, e dello Sdi di Piero Fabrizi che invocano una candidatura. L'unica certezza è che, se il centrodestra vincente a Boville alle ultime politiche perde i pezzi, la sinistra con e senza il Pd fatica a tenere insieme i cocci. Nella foto, l'ex sceriffo di New York, Rudy Giuliani.