lunedì 27 aprile 2009

Abusi sulla figlia, arrestato un albanese di quaranta anni


Un albanese e' stato arrestato dagli agenti della questura di Frosinone che lo hanno bloccato mentre stava abusando della figlia. Gli agenti della squadra mobile hanno sorpreso l'albanese, 40 anni, in un appartamento della contrada di Santa Liberata, a Boville Ernica (Frosinone). Da tempo, su segnalazione di un conoscente dell'uomo, tenevano sotto controllo l'albanese e l'appartamento dove si consumavano gli abusi. Circa una ventina di giorni infatti sono stati necessari agli uomini delle Forze dell'Ordine per controllare le attività e verificare l'abuso. L'operazione è scattata nella serata di sabato mentre la piccola di tredici anni è stata affidata ai servizi sociali del comune di Boville Ernica. Nei prossimi giorni si terra' l'udienza di convalida del fermo dell'uomo.

Serie D : Raso, Perrotti e Migliorelli servono il poker all'Astrea


E' una doppietta di Mario Raso a regalare al Boville il successo contro i ministeriali dell'Astrea nel match disputato ieri pomeriggio al Montorli. I ciociari di mister Fabrizio Perrotti infatti servono un poker all'undici di Cacciatori anche se la gara e' stata praticamente senza storia grazie alle tre reti messe a segno dai padroni di casa nel primo quarto d'ora. I rossoblu infatti passavano in vantaggio dopo sette minuti con Raso che in piena area arpionava un cross dalla corsia di sinistra e dopo aver rubato il tempo ad un difensore avversario batteva Capriotti sul suo palo. I rossoblu affondavano il piede sull'accelleratore ed al quattordicesimo era Mattia Perrotti, in gol anche contro il Guidonia sette giorni fa, a mettere il suo sigillo sfruttando un errore in fase di disimpegno della retroguardia biancorossa. Due minuti più tardi poi era Mario Raso a firmare la sua personalissima doppietta infilando ancora Capriotti sul suo palo dopo aver preso l'ascensore su un calcio di punizione da posizione defilata battuto da Alessio Carlini. Quattro minuti più tardi arrivava la replica della formazione di mister Cacciatori che sfruttava al meglio un errore della difesa ciociara con Di Girolamo che scaricava un pallone su De Angelis, il rinvio del portiere di scuola biancoceleste era impreciso e sugli sviluppi dell'azione il direttore di gara accordava un calcio di punizione all'Astrea. Sul pallone andava Obodo che sorprendeva il portiere rossoblu ed accorciava le distanze. Sul capovolgimento di fronte però era ancora il Boville a rendersi pericoloso con un ispiratissimo Alessio Carlini che stampava sulla parte alta della traversa un calcio piazzato dal limite. Al venticinquesimo ancora Astrea pericolosa in avanti con il nuovo entrato Roversi che veniva fermato in buona posizione dall'arbitro per un sospetto fuorigioco. Al quarantesimo era ancora uno scatenato Carlini ad andare via sulla corsia destra e dopo aver saltato, palla al piede, un paio di difensori si accentrava e lasciava partire un sinistro velenoso sul quale Capriotti faceva buona guardia. Nella ripresa i romani si ripresentavano in campo più determinati e convinti ma al minuto numero otto era ancora lo specialista Carlini a rendersi pericoloso su calcio piazzato ma Caprotti era attento e bloccava in presa mentre al quattordicesimo era Fatello a togliere le castagne dal fuoco anticipando ancora Carlini su invitò di Raso. A servire il poker, alla mezz'ora della ripresa, ci pensava il nuovo entrato Migliorelli che sfruttava le praterie lasciate libere dalla retroguardia romana e batteva ancora Caprotti con un diagonale, complice anche la sfera bagnata per via della pioggia.

La maggioranza Fabrizi approva il bilancio. Arriva Idea, pacchetto di sgravi sulla Tarsu


Confermate le aliquote relative all’Ici ed alla Tarsu, l’amministrazione Fabrizi, nel consiglio di giovedi sera, ha approvato il bilancio di previsione per l’anno in corso. Quasi cinque ore per una seduta in cui Fabrizi e compagni hanno tracciato un primo bilancio dopo un anno dall’insediamento anticipando le linee programmatiche per il futuro prossimo. Deluso chi si aspettava una riduzione della pressione fiscale dopo gli aumenti dello scorso anno anche se l’elenco delle opere pubbliche e dei finanziamenti in arrivo dalla Pisana darà certamente un impulso ad una serie di servizi tra cui la manutenzione delle strade, gli impianti sportivi e la valorizzazione del centro storico. Ad aprire i lavori dell’assise presieduta da Nicola Milani è stato l’ex sindaco Michele Rotondi che, dopo i fatti di cronaca degli ultimi giorni, ha chiesto all’amministrazione comunale di intervenire chiedendo maggiori controlli sul territorio. Poi si è passati alla discussione relativa alla determinazione delle tariffe dell ‘Ici sui terreni edificabili con una serie di esenzioni che andranno a semplificare il tanto discusso recupero dell’imposta mentre sulla conferma dell’aliquota Irpef al livello dell’anno passato, tra maggioranza ed opposizione, è stata battaglia a tutto campo. “Il taglio dei trasferimenti da parte del Governo pone le amministrazione davanti ad un bivio e le strade percorribili sono quella di tagliare le spese e di conseguenza i servizi oppure aumentare la pressione fiscale” ha commentato l’assessore Astolfi in apertura del suo intervento. A contestare invece i numeri dell’assessore al bilancio di ha pensato Marta Diana che ha ricoperto lo stesso incarico nella precedente giunta Rotondi. “Mi sembra tanto un cane che si morde la coda, è un momento difficile per il paese ed un amministrazione attenta poteva lavorare di più sulla qualificazione e la riduzione della spesa. Quanto ai tagli poi mi sembrano che non ci siano stati affatto e lo stesso sindaco Fabrizi, lo scorso anno ci aveva rassicurato che avrebbe lavorato per abbassare le aliquote dopo gli aumenti dello scorso anno”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Michele Rotondi che invece ha puntato il dito sui maggiori introiti derivanti dall’addizionale Irpef “soldi che potevano essere spesi meglio magari evitando il ricorso praticamente sistematico alle trattative private”. Dai banchi della maggioranza però non si è fatta attendere nemmeno la replica dell’assessore Astolfi che invece ha sottolineato “la necessità di far fronte ai duecentoventi mila euro di debiti fuori bilancio che ci siamo ritrovati quando ci siamo insediati. Inoltre, a causa della crisi economica, ci sarà una flessione anche delle entrate dell’Irpef”. Novità importanti invece si avranno nel settore dell’ambiente; della differenziata tanto sbandierata in campagna elettorale nemmeno l’ombra ma è stato lo stesso Astolfi a presentare Idea, un pacchetto di agevolazioni alle famiglie ed alle imprese che introduce esenzioni, tra le altre, per le attività artigianali e le imprese di nuova costituzione. A relazionare invece sullo schema triennale delle opere pubbliche è stato il sindaco Piero Fabrizi che ha illustrato il lavoro fatto in questi dodici mesi “sui progetti e sulle opere. Credo che non sia giusto sconvolgere i progetti delle vecchie amministrazioni ma considerando anche il momento economico sia il caso di puntare su progetti piccoli ed utili”. Nelle battute finali invece la maggioranza ha dato il via libera ad documento di programmazione economica, “il primo vero bilancio della nostra amministrazione – ha esordito ancora Astolfi nella sua relazione – l’ammontare complessivo è di poco superiore agli otto milioni di euro ma rimane uno squilibrio rispetto ai trasferimenti che dobbiamo ancora ricevere da altri enti, squilibri ai quali stiamo ponendo rimedio con le anticipazioni di cassa”. Bilancio ovviamente bocciato dalla minoranza con Rotondi che ha chiesto di andare a riconsiderare le entrate previste dagli oneri di urbanizzazione che saranno sicuramente maggiori in seguito al piano casa del Governo Berlusconi. A chiedere invece più fondi per i servizi sociali, rispetto a quelli messi in bilancio dagli attuali inquilini di Palazzo Simoncelli, è stata ancora Marta Diana. "In cinque anni noi non abbiamo mai richiesto le anticipazioni di cassa, da quando è cambiato il colore politico dell'amministrazione è venuta meno anche la programmazione. La cultura è un aspetto importante dell'attività anche nei piccoli centri ma forse era il caso di andare a tagliare qualche cosa per destinarla ai servizi sociali perchè la crisi mondiale coinvolge anche un settore trainante come l'edilizia ma evidentemente si è preferito mettere soltanto assieme dei numeri, dimenticando quelli che sono i veri bisogni dei nostri cittadini". In chiusura poi, prima della solidarietà che il sindaco Fabrizi ha esperesso ai terremotati dell’Abruzzo, il consiglio ha dato il via libera all’adesione da parte di Boville al network dei Borghi più belli d’Italia, un operazione che, al pari dell'adesione alla rete delle Città dell'Olio, darà sicuramente visibilità al patrimonio artistico del paese. Nella foto, il sindaco Piero Fabrizi con il prof. Bussagli in occasione di un convegno su Giotto.

sabato 25 aprile 2009

Ondata di furti, adesso Napoli è più vicina di Roma


Mentre Wall Street riscopre il clima di eccitazione come ai tempi della New Economy con Oracle del magnate Larry Ellison che conquista Sun Microsystem, Boville Ernica si scopre nuda e soprattutto impreparata ad affrontare la nuova emergenza criminalita. Se dall'altra parte dell'Atlantico, epicentro della crisi dei derivati si riscopre l'istinto animale del capitalismo, nella tranquilla cittadina ciociara il sentimento dominante e' la paura. Ancora un furto in una villetta della Rotabile nella notte tra venerdì e sabato, sull'onda lunga dell'ondata di colpi messi a segno negli ultimi due anni. Poi una faida tra bande rivali di extracomunitari, andata in scena nelle campagne di Veroli ma che ha visto protagonisti alcuni stranieri di
stanza a Boville. Sullo sfondo, pare, ci fosse il controllo del racket della prostituzione. L'attentato, il gesto intimidatorio messo a segno di una nota attivita di pompe funebri, non e' che il gran finale di un film gia visto. L'epilogo di una storia che non potremmo definire altrimenti che triste, è stato il colpo messo a segno nel primo pomeriggio di giovedi nella filiale della Banca Intesa Sanpaolo di Corso Umberto: a prendere di mira l'istituo di credito sono stati due banditi, che entrati con il volto travisato e si sono fatti consegnare il bottino di quattromila e quattrocento euro minacciando i dipendenti con un taglierino. Poi sono fuggiti a bordo di una moto di grossa cilindrata, dileguandosi nelle campagne di Ceccano dove la moto, risultata rubata a Roma, è stata rinvenuta poco dopo. Prima nella vita di tutti i giorni, poi nelle fiction televisive. Di solito, a fare da cornice ci sono i quartieri più degradati del napoletano, ora la fin troppo assopita campagna di Boville Ernica. La criminalita in provincia sta diventando un fenomeno
che continua ad espandersi a macchia d'olio come sottolineato dal compianto mons. Boccaccio prima e dalle Forze dell'Ordine dopo. Le aziende soffrono, le fabbriche chiudono, la politica sembra incapace di dare risposte in tema sicurezza e Boville, come tutta la Ciociaria del resto, sembra essere diventata terra di conquista per i clan del napoletano e del casertano. Talvolta sotto le mentite spoglie di attivita commerciali, altre con il volto, sicuramente più sincero e per questo ancora più tetro, del pizzo, della "tassa" per la protezione, della tangente ai malavitosi. Troveremo, dopo la Lega Ernica di millenni or sono, il coraggio di ribellarci a questo status quo? Intanto, Napoli ci sembra pericolosamente più vicina rispetto a Roma.

venerdì 17 aprile 2009

D'Alema, Mc Donalds ed il panino Ciociaro

Mentre la Lega Nord di Bossi progetta l'attraversamento del Rubicone e tiene in scacco il governo di Silvio Berlusconi l'Italia si interroga sulla polemica innescata da Michele Santoro con il suo programma Annozero. E sul panino ciociaro, nuova trovata del marketing di Mc Donalds. Siamo ormai abituati a campagne pubblicitarie che per bucare lo schermo sfruttano dei luoghi comuni o dei modi di dire; sono spesso simpatiche ed ottengono l’effetto voluto: coinvolgere il telespettatore collegando un dato prodotto agli usi e costumi del territorio. McDonald’s, essendo un’azienda all’avanguardia, si è spinta oltre e nel lanciare il suo nuovo prodotto. Un po' troppo oltre: tanto da far arrabbiare i cuochi e gli enogastronomi della provincia di Frosinone. Che han preso carta e penna. "Hanno cavalcato il luogo comune del ciociaro burino e cafone in modo gratuito e scollegato dal prodotto, dato che gli ingredienti del panino – racconta il comitato ciociaro che si è ribellato a Mc Donalds - il panino ciociaro è un panfocaccia al rosmarino con cotoletta di pollo condita con una fetta di insalata e un formaggio cremoso al bacon che nulla ha a che vedere con la Ciociaria". Una protesta, insomma, sacrosanta nel merito. Eppure qualche riflessione ci pare d'obbligo. Da qualche anno la Ciociaria è vittima dell'ironia della grande stampa e della politica italiana. Correvano i tempi della Bicamerale ed il lider maximo definì la bozza della riforma costituzionale "un semipresidenzialismo alla ciociara". Segno evidente di disprezzo verso la nostra terra che nonostante abbia dato i natali a Caio Mario, uno che democratico prima e leader poi lo era veramente. Al contrario di D'Alema. Poi è stato il turno di uno spot di una nota compagnia telefonica nazionale con la Loren e Christian De Sica nei panni dei protagonisti. Ancora una presa in giro per la Ciociaria e da Frosinone, come sempre, giù cori di protesta.
Fatta questa premessa, forse dovremmo fare anche una riflessione. Non sarà che negli anni abbiamo sviluppato un certo complesso d'inferiorità nei confronti di chi offende la nostra terra? E soprattutto, invece di fare la parte degli offesi, perchè i ciociari continuano a votare D'Alema? E soprattutto, perchè i rappresentanti della nostra terra, quelli che votiamo e paghiamo, non si prendono la briga di rispondere per le rime a chi ci deride? In fondo, D'Alema viene dalla Puglia. Una terra che notoriamente non è conosciuta soltanto per i trulli ed il primitivo di Manduria. Ma anche per la vicinanza alle coste dell'Albania e l'insediamento della Sacra Corona Unita, un organizzazione che non ha proprio l'aplomb di Sua Maestra britannica. Insomma, ci dipingono come burini. E non lo siamo affatto. Ma un pochino coglioni, beh, quello purtroppo si.

mercoledì 15 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo, il papà di Nicola Bianchi chiede chiarimenti


«Erano mesi che le scosse si ripetevano, perché nessuno ha fatto niente, perché nessuna autorità è intervenuta?». Sergio Bianchi continua a ripeterlo, non si da pace il padre del giovane Nicola, lo studente di Monte San Giovanni Campano morto tragicamente sotto le macerie del terremoto dell'Aquila. «Vogliamo avere delle risposte dallo Stato, risposte che io come padre voglio avere non solo per me e per la mia famiglia, ma perché lo devo a mio figlio».
«Credo che ci siano delle responsabilità. Tante responsabilità. Il Comune dell’Aquila che non ha avvertito nessuno dei rischi che si correvano, ma anche l'Università e il Rettore, perché non è stato dato nessun allarme, perché nessuno si è preoccupato per questi ragazzi? Sono tante le risposte che i genitori che come me hanno perso un figlio hanno diritto di avere. Noi abbiamo investito tutto sui nostri figli, ma lo stato doveva proteggerli».
Sergio Bianchi, che nella vita è un operatore del 118 di Frosinone, ha intenzione di andare fino in fondo: «Sento che dobbiamo fare qualcosa, ancora non ho preso contatti con i genitori delle altre vittime, ma spero che si possa formare un comitato delle famiglie delle vittime per lottare tutti insieme».
Le immagini della tragedia sono ancora stampate negli occhi della famiglia Bianchi. I lunghi giorni passati in attesa di notizie davanti a quello che restava del palazzo al mumero 11 di via Gabriele D’Annunzio. Giorni in cui si sperava ancora in un miracolo. Poi la tragica notizia. «Il palazzo di mio figlio è crollato totalmente», racconta signora Marinella, mamma di Nicola. «Quattro piani accartocciati uno sull'altro, quel palazzo è uno dei pochi di quella strada che è totalmente crollato, perché? Nicola aveva scelto la sua strada, per ogni mamma un figlio è meraviglioso e Nicola nel suo piccolo era riuscito a farsi volere bene da tutti».
«Mio figlio merita delle risposte - insiste Sergio Bianchi - ed io andrò avanti per averle. Nel centro storico dell’Aquila vivevano molti universitari, sono morti troppi giovani, oltre alle tante famiglie abruzzesi lo stato deve pensare anche a noi. Sono andato all'Aquila per riportare a casa mio figlio morto e qualcuno dovrà spiegarmi di chi sono le responsabilità. Ho inviato una lettera aperta - continua Sergio Bianchi - indirizzata alle cariche più alte dello Stato, al Presidente della Repubblica Italiana, al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a Bertolaso. Voglio delle risposte. A casa di mio figlio quella sera erano in cinque, e tre purtroppo non ce l'hanno fatta; mi sento di parlare a nome di tutti quei ragazzi che sono morti. All'Aquila studiavano oltre ventisettemila studenti, le case erano sicure? Qualcuno le aveva controllate? Io non mi fermerò, io e la mia famiglia andremo avanti alla ricerca della verità».

Serie D, il Boville Ernica crede ancora nei play off


Dopo un turno di stop coinciso con le vacanze pasquali domenica torna in campo regolarmente il campionato nazionale di serie D, girone G dove sono impegnate le tre squadre ciociare di Boville, Morolo Ferentino. Le gare inizieranno alle ore 15 e saranno valide per la tredicesima giornata di ritorno del campionato. L’unica certezza è la retrocessione in Eccellenza del Calangianus. Il Boville può ancora accedere ai playoff, anche se il distacco dalla quinta posizione, l’ultima utile per entrare negli spareggi è distanze sei punti. La squadra di mister Fabrizio Perrotti però ci crede. Dopo un avvio disastroso infatti il Boville ha inanellato una serie di risultati utili consecutivi che l’hanno fatta essere la squadra del momento. «Sei punti sono tanti, ma ci proveremo fino alla fine. I playoff sono un nostro obiettivo» dichiarano da Boville. Il Morolo di mister Romolo Santolamazza è in piena zona playout ma a sole tre lunghezze dalla salvezza. Domenica al Nando Marocco riceverà il retrocesso Calangianus. Poi nell’ordine trasferta a Tavolara, scontro diretto con il Civitavecchia, ancora in casa con il Monterotondo ed altro scontro-salvezza finale a Frascati. Domenica contro il Calangianus Santolamazza avrà tutta la rosa a sua disposizione. Sarà fondamentale tenere i nervi saldi ed evitare squalifiche negli scontri diretti. A Morolo si crede nella salvezza. Messo peggio il Ferentino di mister Gino Castiello attualmente penultimo ed in zona retrocessione, ma a sole cinque lunghezze dalla salvezza ancora possibile. Domenica subito scontro diretto a Castelsardo, poi gara casalinga contro la Villacidrese, trasferta sul campo del Cyhntia da vincere a tutti i costi, scontro diretto casalingo con il Frascati ed ultima gara a Calangianus. Al Ferentino servono dieci punti per salvarsi.

lunedì 13 aprile 2009

Pasqua con Giotto, ecco le immagini





Doveva essere una Pasqua con Giotto all'insegna del "low profile" e della sobrietà. Questo dopo il terremoto che ha colpito le popolazioni dell'Abruzzo. Ed in parte lo è stata. Per questo, vi risparmiamo le immagini della rimpatria del Partito Democratico in un noto locale del centro storico con tanto di calici levati al cielo. C'erano tutti, da Francesco De Angelis, con tanto di auto blu al seguito perchè non guida come tutti i comuni mortali, al fido scudiero Buschini. Istantanee che assimigliano tanto a quel famoso dipinto di Leonardo da Vinci custodito a Milano.