lunedì 31 marzo 2014

L'Atletico Boville Ernica cade nel derby a Roccasecca, tris della Bovillense contro il Real Piedimonte

Domenica in chiaroscuro per le formazioni baucane impegnate nei vari campionati regionali. L'Atletico Boville, nonostante il buon momento di forma, cade sul campo dei cugini del Roccasecca. I blugranata infatti lasciano il "Lino Battista" confortati da una buona prestazione ma con l'amaro in bocca perchè al termine dei novanta minuti il risultato vedeva i bianco azzurri avere la meglio per tre a due sugli ernici di patron Daniele Santopadre. A nulla sono servite, se non per fini statistici, le due reti griffate dal sempre verde Gianni Testa; l'ex canarino nei momenti di difficoltà della sua squadra è sempre un punto fermo sul quale contare ma, purtroppo, ieri non è bastato. "E' stata una partita strana quella che si è giocata a Roccasecca - commenta il dirigente Alberto Testa - abbiamo giocato un buon calcio ma soltanto a sprazzi. Non siamo riusciti ad avere l'intensità giusta, forse per via del caldo a cui la nostra squadra non è abituata; comunque, alla fine il Roccasecca ci ha messo qualcosa in più e porta a casa l'intera posta in palio. Complimenti comunque a Gianni Testa che sta disputando una buonissima stagione ed anche ieri ha realizzato una bella doppietta". Biancoceleste insomma che porta bene al Roccasecca ma soprattutto alla Bovilllense; la squadra di mister Federico, impegnata sul campo di Piedimonte San Germano si afferma con un netto tre a zero e si conferma sempre più capolista del girone H del campionato di Prima categoria. Fermo ai box l'esperto centravanti Mandarelli ci pensa l'altro "puntero" Flavio Argentino a togliere le castagne dal fuoco alla formazione di Boville anche lui con una bella doppietta mentre l'altro sigillo porta la firma del centrocampista Luca Buccitti. Michele Mizzoni e compagni si confermano tra gli attacchi più prolifici di tutti i campionati regionali di Prima categoria e nel girone di ritorno hanno perfezionato anche la fase difensiva, risultando tra le difese meno battute. Sconfitta amara anche per il Boville Calcio nel campionato di Seconda categoria; la formazione di patron Gianni Capogna esce sconfitta anche lei di misura dal campo di Serrone al termine di una gara comunque emozionante e spettacolare. A conti fatti insomma, una domenica in chiaroscuro per le nostre squadre ma certamente una giornata divertente per gli amanti dello spettacolo con ben tredici gol totali messi a segno nei vari match.

sabato 29 marzo 2014

La festa di San Rocco nel borgo di Boville Ernica, diario di un viandante dell'Ottocento


Radio Boville presenta ai suoi lettori un’altra iniziativa dedicata ai luoghi e alle tradizioni popolari di Boville Ernica e della Ciociaria. Abbiamo raccolto una serie di articoli, tutti che descrivono esperienze di viaggio in paesi ciociari; per la maggior parte sono testi molto vecchi, ma pensiamo che sia un modo per confrontare diverse realtà e diversi momenti storici della nostra zona. Se qualche lettore volesse inviarci la sua "gita in Ciociaria", la prenderemmo senz’altro in considerazione.
Su un vecchia e polverosa, ma interessantissima rivista (La Tribuna del 25/8/1897), abbiamo trovato un breve racconto scritto da Angelo Conti, in cui descrive una visita nella Boville dell’epoca. Un affresco di una realtà che nei secoli è sì cambiata, ma ha mantenuto ugualmente alcuni aspetti sia nel paesaggio che in alcune radicate tradizioni popolari.
Antico centro degli Ernici, subì l’occupazione dei Volsci, fu elevato a Municipio romano, e distrutto successivamente dai Saraceni (IX sec.)e dagli Ungari (939). Fu ricostruito con il nome di Babucus o Bauco (che rimanda al culto agricolo dedicato al Dio Bove, simbolo della fertilità), denominazione che conservò fino al 1907, anno in cui riprese l’antico nome di Boville Ernica.

Da Arpino all’Anitrella, breve è la strada; grande è la differenza del paesaggio, e più lieta e fresca è l’aria che si respira. Io ho traversato, allegro, la piccola valle ubertosa, quasi benedicendo il mezzo che doveva portarmi sulle montagne degli Ernici. Boville, la mèta della mia escursione, mi sorrideva già dall’altura lontana, illuminata dai primi raggi del sole, e i pioppi lungo il Liri e le querce delle vicine collinette sembravano salutarmi e darmi il benvenuto. Boville Ernica è costruita sopra un’alta montagna isolata, in mezzo ad una estesissima campagna, ed è cinta da mura, alle quali, a brevi intervalli, stanno addossate piccole torri rotonde. Il paesello è un labirinto di stradicciuole pulite, in fondo alle quali si vedono ad ora ad ora i monti azzurri lontani. Non mancano i palazzi signorili, alcuni dei quali d’architettura del secolo decimosesto. Fra questi il palazzo Filonardi, con finestre di stile purissimo e un portone del Vignola; e, nell’interno, con una gran sala adorna di un camino medioevale, bellissimo. C’è finanche, in una stradetta che conduce al municipio, una casa bizantina costruita con eleganza, direi quasi armoniosa, di linee. Gli abitanti nati a Boville vanno quasi tutti a lavorare i campi, lasciando così il paese, il quale, a quel che m’han detto, ha, nell’inverno, un aspetto un po’ squallido. Ma nell’estate, recandovisi a villeggiare non poche famiglie, in maggioranza romane, Boville acquista, per la presenza di eleganti e leggiadre signore, vita nuova, e diviene soggiorno delizioso.
Io giunsi a Boville il giorno della festa di San Rocco, un Santo al quale gli abitanti sono singolarmente affezionati. Desiderosissimo di vedere tutto da vicino, ebbi la fortuna di arrivare in tempo alla benedizione data dal vescovo di Veroli alle genti inginocchiate e dimostranti. Finito infatti l’ultimo gesto della mano benedicente, si levò un lungo e forte grido di evviva, col quale i Bovillesi sono soliti esprimere il loro entusiasmo religioso. Fu una vera dimostrazione. Poi, uscendo dalla porta principale della chiesa, la processione cominciò lentamente a sfilare. Precedeva la banda municipale; quindi una doppia fila di uomini portanti un Cristo crocifisso; poi una confraternita con le cappe rosse, quindi una schiera di ragazze votate al Signore. Poi un’altra confraternita con le cappe azzurre, e infine, dinanzi alla statua del Santo, in doppia fila, le suore di Santa Teresa, con un mantello bianco sulle spalle, con bianche bende intorno alla fronte, col viso bianco e pio: un poema di candore. Finalmente apparve la figura di San Rocco, un santo scolpito in legno con un cane ai piedi portante la mistica pagnotta. Seguivano i signori della giunta comunale, disposti in processione dopo la statua del santo e poi una interminabile folla di contadini, donne, la maggior parte belle e giovani; le quali per la via saliente verso l’interno del paese formavano un grande assiepamento di teste coperte di bianco, di un effetto bellissimo.
Ho anche veduta, nella chiesa di San Pietro Ispano, costruita nel cortile medesimo del Palazzo Filonardi, una importantissima opera d’arte. E’ un angelo di mosaico, eseguito da Giotto, cui fu commesso in Roma da Bonifacio VIII: E’ dello stesso stile della famosa navicella di San Pietro, di purissimo disegno, dall’espressione femminilmente gentile. Un’antica iscrizione latina postavi accanto è prova sicura dell’autenticità di quel lavoro.
E poi ho trovato un’altra cosa, forse molto più importante di questa; ed è il muro di cinta della antichissima Bovillae, una città piccola, ma che dette molto da fare a Coriolano, il quale, a quel che sembra, assalitala con un esercito regolare, fu più volte respinto giù per il declivio. Il quale declivio io ho voluto visitare, poco curando la via lunga, ripida e sassosa, e il caldo intensissimo. Le mura di cinta sono costruzione pelasgica del secondo periodo.
Ho cercato anche, ma inutilmente, i ruderi d’un anfiteatro, i quali, a quel che m’ha detto un dotto prete di Boville, è posto in quella medesima cinta pelasgica.
Ma una delle cose più belle di Boville è la profondità del cielo che si vede da questa altura. E bello è l’orizzonte con le montagne lontane. Dalla passeggiata che corre intorno al paese, si scoprono nientemeno che settantadue paesi, quali sui monti e quali sulla pianura. E’ un panorama immenso, grandioso, indimenticabile".

Il compagno Memmo Di Cosimo canterà l'inno dell'Internazionale Socialista?

Riuscirà mai a cantare l'inno dell'Internazionale Socialista? Lui che si è sempre dichiarato democristiano convinto. Tempi duri, se non altro a livello di collocazione politica, per Memmo Di Cosimo, vice sindaco di Boville e membro della direzione regionale del Lazio del Partito Democratico; dopo l'adesione del Pd al Pse, avvallata dal neo segretario Matteo Renzi per l'ala democristiana del Partito Democratico di Boville Ernica arrivano i primi dubbi. 
Ecco, il punto è questo; l'architetto Di Cosimo è stato un precursore, un pioniere del Pd dal momento che quando lui esibiva orgogliosamente la tessera della Margherita la moglie, Anna Iaboni, aveva già in tasca quella dei Ds. Nonostante tutto, il vice sindaco con l'Internazionale proprio non lega visto che oltre tutto tifa anche per il Milan, che dell'Internazionale, la squadra di calcio di Milano e non l'inno chiaramente, è fiero avversario nella stracittadina calcistica meneghina.
Insieme a lui, convivranno con l'almetico dubbio anche i vari Gidio Astolfi, Michele Rotondi ed Anthony Astolfi, tutti cresciuti sotto l'ala protettrice di Lino Diana; e se Rotondi ha attraversato il Rubicone già qualche lustro fa, gli altri qualche interrogativo se lo saranno pur posto. Dallo scudocrociato di democristiana memoria all'inno che apparteneva un tempo ai vari Alfredo Verrelli, Franco Luffarelli e compagnia cantando; non è un bell'affare, insomma.
Certo, la falce ed il martello sono spariti da qualche tempo ma la collocazione sulla "rive gouche" torna più che mai d'attualità, soprattutto ora che l'appuntamento con le elezioni europee inizia ad avvicinarsi. Chissà, magari prima o poi vedremo l'amico Memmo salire su un palco intonando le note di Bella Ciao e chissà che non accada l'impossibile e tra qualche settimana non lo vedremo scorazzare in paese chiedendo voti proprio per quel Francesco De Angelis, europarlamentare uscente, che non più tardi di un anno fa aveva aspramente criticato l'operato del sindaco Piero Fabrizi e della sua squadra dal palco di Madonna delle Grazie, in occasione della presentazione della lista di Enzo Perciballi. 
In questo caso, Memmo resterà fedele al suo amato scooter bianco, vuoi anche per solidarietà all'europarlamentare uscente che, notoriamente, non ha mai conseguito la patente di guida. In ogni caso, per lui però, per un vecchio sostenitore della Balena Bianca come Memmo Di Cosimo tutto questo sarà un boccone amaro da digerire. 

venerdì 28 marzo 2014

Da Giusy Ferreri a Nek passando per Lotito ed il match contro la Salernitana .. Radio Boville c'era!


L'animo "zingaro" di Radio Boville, che ha visto la luce nell'ormai lontano 2007, pochi mesi prima dello scoppio della bolla finanziaria dei subprime americani, quando ancora gli internauti della nostra città viaggiavano con il vecchio modem 56K, ci ha portati a cambiare troppo spesso indirizzo. Da questo spazio offerto da Google, dove tutto è iniziato ed al quale siamo tornati, ci siamo trasferiti per ben due volte. La voglia di offrire ai lettori sempre di più e sempre meglio .. talvolta ci si riesce, talvolta no. In un primo momento abbiamo scelto il suffisso .com, quasi a voler dare all'amato sitarello una dimensione più "commercial", roba all'americana ma successivamente, in un sussulto patriottico, abbiamo optato per un nuovo passaggio all'estensione .it; l'euforia però si è spenta presto, troppo presto, tra calici levati all'ora tarda e bandiere ammainate. E così, ecco che spaziando in rete abbiamo ritrovato, quasi per caso, alcuni lanci di notizie riprese da altri siti. Dalle prime dichiarazioni del neo presidente dell'Atletico Boville, Daniele Santopadre fino agli arrivi dell'attaccante Farrugia e del talentuoso centrocampista ex Siena Michele Fini; un annata sfortunata quella del triumvirato Perilli, Marziali, Bivi ed ancora Perilli, un annata che ha visto l'Atletico Boville retrocedere. E poi ancora, il concerto di Nek per la festa di Scrima e quello di Giusy Ferreri a San Lucio, testimonianza di fasti di un paese che, sprofondato nella crisi nera del settore edile, non esiste praticamente più. Da allora sono trascorsi due anni e mezzo, troppi o troppo pochi, a seconda dei punti di vista. In queste pagine mancano pagine importanti della cronaca recente della nostra cittadina, dalla crisi politica che ha visto la crisi della maggioranza del sindaco Piero Fabrizi con Enzo Perciballi e Benvenuto Fabrizi passati sui banchi dell'opposizione, alle formazioni delle cinque liste per le elezioni comunali di cui una, Finalmente Di Cosimo, nata proprio grazie alla rete. Ci sono momenti che avremmo voluto raccontare come la crescita di Pane, Olio e Fantasia e dell'Heineken Boville Festival, il doppio salto di categoria della Bovillense e ci sono momenti che non avremmo mai voluto raccontarvi come la scomparsa dell'amico Mario Carnevale, venuto a mancare in circostanze drammatiche qualche tempo fa. Il bisogno di rimettere in piedi questo blog, soprattutto per comunicare il desiderio ed il sentimento di affetto verso il nostro paese in un momento in cui la crisi economica condiziona un pò tutti e tanti di noi che volgono lo sguardo verso altre terre per cercare lavoro ed opportunità che la nostra Italia sembra non offrire più. E' di pochi giorni fa la notizia che oltre mille persone, nell'anno solare appena trascorso, hanno lasciato Frosinone, la città capoluogo; qualcuno per trasferirsi nei centri vicini con prezzi delle abitazioni più abbordabili, molti, soprattutto giovani, per cercare fortuna all'estero, come i loro nonni. Niente più valigie di cartone per fortuna ma nemmeno la Samsonite degli anni ottanta; ecco, Radio Boville, un anima nomade e senza bagagli, vuole essere uno strumento anche per loro, per i tanti baucani "globetrotters", per aiutarli a tenersi in contatto con la loro cittadina e perchè no, raccontare le loro esperienze con l'intenzione di farne tesoro per il futuro. Intanto, vi riproponiamo la prima, piccola, galleria fotografica .. 


Ricordate Giovanni Conversano? L'ex calciatore del Boville Ernica sposa la modella Giada Pezzaioli


Vi ricordate di Giovanni Conversano, il calciatore che militò nel Boville Ernica nella stagione 2007/2008, anno del salto di categoria in serie D? Fu un colpo a sensazione dell'allora presidente del Boville, l'imprenditore Gianni Milani che allestì una formazione capace di avere la meglio sui rivali di sempre del Gaeta? Ecco, dopo l'esperienza del reality Mediaset "Campioni, il sogno" che precedette il suo arrivo a Boville, Conversano ha continuato la carriera in televisione mentre il calcio è passato in secondo piano salvo una fugace apparizione con la maglia del Terracina. In quegli anni la trasmissione Uomini e Donne divenne una simpatica vetrina per la nostra cittadina e da allora gli appassionati ricordano una delle coppie più famose del noto programma televisivo, Giovanni Conversano e Serena Enardu. Come di certo saprete, nonostante tutte le buone intenzioni di Maria De Filippi e della redazione di Uomini e Donne quasi sempre le storie nate all’interno di questo programma televisivo finiscono dopo poco più di un anno, ma scopriamo che fine hanno fatto le coppie più amate! 
Una delle coppie senza dubbio più amate della trasmissione condotta dalla nostra Maria De Filippi è quella formata da Giovanni Conversano e Serena Enardu, una coppia che ha fatto sognare le inguaribili romanticone che, sono certa, non hanno potuto trattenere l’emozione nel vedere la bella Serena scendere le scale per riportarsi a casa il suo Giovanni. Una scelta con i fiocchi, non c’è che dire … ma che fine avranno fatto questi due innamorati? Oggi Giovanni e Serena si guardano in cagnesco e sono in dirittura d'arrivo i preparativi del suo matrimonio con Giada Pezzaioli. I due sono da poco tornati da un viaggio a Zanzibar dove hanno fatto le prove da coppia sposata “Io non sono stato attaccato al telefono come accade in Italia e lei ha apprezzato” ha spiegato Giovanni Conversano raccontando il viaggio “Ci siamo allontanati da tutto e tutti, abbiamo staccato la spina e abbiamo scelto Zanzibar perché è un luogo lontano un bel po’ da noi. Abbiamo trascorso 10 giorni in piena libertà, senza osservati e ci siamo resi conto che stare da soli ci ha fatto bene. E abbiamo avuto anche meno discussioni del solito”.
I due hanno deciso dunque di sposarsi perchè convinti di essere l’uno l’anima gemella dell’altro “Ci sposeremo in chiesa visto che abbiamo un forte sentimento religioso” ha spiegato Giovanni Conversano “Resta solo da decidere se nella mia Lecce o a Montichiari, il paese della futura sposa”. La sposa intanto pensa all’abito bianco e alla cerimonia da favola ” Fino a qualche settimana fa non davo importanza all’abito bianco. Avevo sempre pensato: “uno vale l’altro”. Invece mi sono ricreduta… 

United .. we stand! Il teatro baucano, Obama al Colosseo e tanta voglia d'America

E così si conclude in bellezza la due settimane americana. Quindici giorni quelli appena trascorsi che hanno legato a doppio filo la nostra cittadina, Boville Ernica e gli Stati Uniti d'America. Esattamente due settimane or sono la compagnia teatrale del dottor Renato Genovesi si è imbarcata alla volta del Jfk, il principale aeroporto internazionale della Grande Mela. Dopo le formalità di rito, le visite a parenti e conoscenti accompagnate da loculliane abbuffate, i teatranti bovillensi hanno portato in scena "La Causa", pezzo forte del loro ultra trentennale repertorio di commedie riscuotendo un ottimo successo di pubblico. E così, mentre i baucani di oltreoceano iniziano a segnare in rosso sul calendario la data per le vacanze per tornare in patria, qualcuno dei nostri inizia a sperare in una chiamata da qualche impresario per un replica al Madison Square Garden! Ironia a parte, negli stessi giorni sbarcava a Boville una comitiva di giovani calciatori di Long Island che nel loro tour nello Stivale hanno approfittato per fare un salto in Ciociaria ed in particolare a Boville. Poche ore or sono si è conclusa la visita ufficiale di Barack Obama a Roma dopo aver incontrato Papa Francesco, Napolitano e Renzi. E mentre il sito della Casa Bianca ancora riportava il nome del vecchio presidente del consiglio, Enrico Letta, nella scaletta degli incontri Obama ci ha regalato un ottimo spot regalando ai fotografi suggestivi scatti della sua visita al Colosseo. Ora, non sappiamo se nel sito della Casa Bianca il "lapsus"sia stato casuale; non dobbiamo avercela a male del resto perchè in meno di quattro anni siamo stati capaci di cambiare ben quattro primi ministri. Forse loro ci conoscono meglio di quanto possiamo immaginare. Del resto, "è più grande di molti campi da baseball moderni" ha affermato con stupore Barack varcando l'ingresso del vecchio anfiteatro Flavio. E se loro ci conoscono bene, noi perdoniamoli. Sono americani. Chissà cosa ne pensa Frank Cappons, lo zio d'America nella popolare commedia del dottor Renato Genovesi ..

giovedì 27 marzo 2014

Bomber Mattia Perrotti carica l'Atletico Boville Ernica in vista del derby con i cugini del Roccasecca


Un punto prezioso per la corsa salvezza. Non era facile per l'Atletico Boville, impegnato contro il Lariano Rocca di Papa Nemi domenica scorsa, in occasione della ventisettesima giornata del campionato di Eccellenza, girone B. I blu-granata del patron Santopadre sono riusciti ad ottenere un pareggio che avrebbe potuto trasformarsi anche in vittoria se il gol di Mattia Perrotti non fosse stato neutralizzato nel corso della seconda frazione di gioco. Proprio il bomber ernico ha commentato: «L'importante, per noi, era ottenere un risultato positivo per allungare la serie positiva. Sapevamo che il Lariano Rocca di Papa Nemi non ci avrebbe regalato nulla e così è stato. Tuttavia noi stiamo migliorando anche fuori casa e sono convinto che a Roccasecca, domenica prossima, riusciremo a combinare qualcosa di buono. Certo è che dopo questo pareggio potremo scendere in campo con maggiore tranquillità». A quota 34 punti il Boville si trova distante sei lunghezze dalla zona play out, ma la strada verso la salvezza sembra ancora irta di difficoltà, perché Pro Cisterna, Formia e Monte San Giovanni Campano non sembrano rassegnati. «Dovremo sfruttare soprattutto le partite casalinghe – ha concluso Perrotti – per raggiungere al più presto la quota della salvezza. Con quattro punti tra Roccasecca e Real Pomezia potremmo sentirci quasi al sicuro...». Proprio domenica, l'atteso derby contro il Roccasecca che vide proprio Mattia Perrotti grande protagonista qualche anno fa, in occasione della trionfale cavalcata che portò gli ernici al salto di categoria.

mercoledì 26 marzo 2014

La biblioteca premia i lettori più assidui.. si aggiudicano il premio madre e figlio

Emanuela Fabrizi e Samuele Licatini, madre e figlio, sono i vincitori del “Premio al lettore 2013” della biblioteca di Boville Ernica: conferma che la famiglia svolge un ruolo importante per la crescita culturale delle giovani generazioni. E proprio ai genitori è stato rivolto un importante appello dalla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo, prof.ssa Silvia Daniela Iaconelli: “educate i figli al rispetto del libro”. La cerimonia si è svolta questa mattina alla presenza del sindaco Piero Fabrizi, del suo vice Memmo Di Cosimo, della consigliera delegata alla biblioteca Selenia Boccia, del presidente del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco, Danilo Collepardi, di alunni e genitori. La signora Fabrizi (categoria senior) ha letto 88 libri, mentre il giovane Samuele (categoria junior) 58. A fare gli onori di casa il responsabile della struttura di Boville Ernica, Domenico Cervoni, il quale ha illustrato il progetto “Premio al lettore…per il piacere di leggere” ideato e promosso dal Sistema Valle del Sacco