martedì 8 aprile 2014
Atletico Boville Ernica sconfitto in casa dal'Atletico Real Pomezia, pari e patta tra Bovillense ed Atina
Finisce con una sconfitta per uno a zero la domenica dell'Atletico Boville che dopo la disfatta sul campo del Roccasecca viene battuto di misura anche tra le mura amiche del "Montorli" dall'Atletico Real Pomezia. Dopo un periodo abbastanza positivo, con la vittoria sul Colleferro dei tanti ex, la squadra di mister Graziano Gori sembra aver perso la brillantezza dei giorni migliori. Dopo un primo tempo senza reti e senza grandi emozioni nella ripresa sono i romani a mettere a segno la rete decisiva con Roversi. Inutile la reazione dei blugranata nella seconda metà della ripresa; i bovillensi avrebbero comunque meritato molto di più per la mole di gioco costruita ma la coppia formata da Testa e Reali che aveva fatto molto bene proprio nel Boville guidato da Gori qualche anno fa non è stata assistita dalla sorte. Nel finale anzi è stato proprio lo stesso Gianni Testa a verdersi sventolare davanti il cartellino rosso per doppia ammonizione. Pareggia invece la Bovillense in casa dell'Atina: in terra cominense, i biancocelesti interrompono una serie positiva di vittoria che durava dalla trasferta di Cave. La squadra guidata da mister Federico non riesce quindi ad avere ragione della formazione locale che, impegnata nella lotta per non retrocedere, ha moltiplicato gli sforzi e messo le briglie a Mandarelli ed Argentino, i due cannonieri della formazione ernica. Nel frattempo la Dinamo Colli che ha avuto ragione del Sant'Ambrogio con un rotondo tre a zero si è rifatta sotto portandosi a soli due punti dai biancocelesti ma il turno di domenica prossima che vede la Bovillense impegnata a domicilio contro l'Arpino ed i monticiani impegnati in casa del Real Cassino potrebbe essere di nuovo l'occasione giusta, per Accolli e compagni, di allungare il passo. Un finale di stagione comunque, quello del girone ciociaro della Prima Categoria che si annuncia più che mai appassionante.
lunedì 7 aprile 2014
Sabato la presentazione del libro del Prefetto Piero Cesari
"Sulle ali di una farfalla". E' questo il titolo dell'ultima fatica letteraria dell'ex prefetto di Frosinone, Piero Cesari, testo che verrà presentato ai lettori della biblioteca di Boville Ernica nella giornata di sabato prossimo. Racconti, filastrocche e poesie scritte dal prefetto emerito di Frosinone verranno quindi commentate e discusse durante l'incontro organizzato in collaborazione con il Sistema Biblioteche della Valle del Sacco. In verità, il libro è stato già presentato diverse volte, anche nella vicina cittadina di Veroli nello scorso mese di dicembre, presso la splendida cornice della Galleria ” La Catena ”, nell’ambito dell’iniziativa “Incontriamoci in biblioteca”. In quell'occasione gli amministratori verolani coinvolsero anche alcuni giovanissimi alunni delle scuole elementari e medie che, oltre a confrontarsi con l’autore e con il prof. Luigi Gulia che aveva nel frattempo sollecitato i ragazzi su alcuni passaggi del libro, hanno raccontato in diretta alcune filastrocche del volume. L'incontro nella sede di Boville è stato organizzato, tra gli altri, anche dai giovani amministratori Ivan Savone e Selenia Boccia.
venerdì 4 aprile 2014
Jerome Moroge è il nuovo sindaco di Pierre Benite
Jérôme Moroge, in cima alla lista di "Mieux vivre à Pierre-Bénite" è diventato ufficialmente il nuovo sindaco di Pierre-Benite. Il giuramento del nuovo primo cittadino di Pierre Benite, cittadina gemellata con Boville Ernica, è avvenuto in occasione del Consiglio comunale che si è tenuto nella scorsa giornata di sabato 29 marzo. Moroge, a capo di una lista civica ma candidato molto vicino all'Ump, partito dell'ex presidente francese Nicolas Sarkozy, era favorito nei sondaggi; al termine degli scrutini ha ottenuto 1609 voix, il 52.84% degli aventi diritto. Il nuovo consiglio comunale della cittadina vicino Lione, che fa parte del dipartimento Rhône-Alpes e che ha visto una grossa emigrazione dalla Ciociaria nei decenni scorsi, è composto da trentatrè nuovi consiglieri, divisi in tre gruppi distinti; Moroge succede a Mireille Domenech Diana. "Il primo partito in Francia e' l'Ump" ha immediatamente commentato, seppur a denti stretti, il leader conservatore, Jean-Francois Cope', complimentandosi con i sindaci eletti. Tuttavia, in proporzione, il miglior risultato è stato ottenuto dal partito Front National di Marine Le Pen che pur presentandosi in pochi collegi ha ottenuto un successo che va oltre le previsioni dei sondaggi.
Antenne di Cologni, installata la centralina
Continua il monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche sulla collina di Cologni. I tecnici dell’Università di Cassino, incaricati dall'amministrazione comunale, insieme agli operai del ente di Palazzo Simoncelli hanno provveduto all’installazione di una nuova centralina per il monitoraggio delle emissioni stesse. Si tratta di una centralina che rileverà ventiquattro ore su ventiquattro il livello delle emissioni elettromagnetiche nella zona, trasmettendo i dati in tempo reale attraverso la rete internet, all’Università di Cassino. I dati saranno disponibili e liberamente consultabili con un semplice click una volta predisposta l’apposita convenzione tra il comune e l’ateneo cassinate. La centralina è di tipo mobile e verrà spostata frequentemente intorno alla zona di Cologni per rilevare il livello delle emissioni elettromagnetiche a ridosso delle abitazioni vicine. L’Amministrazione Comunale ed il sindaco Piero Fabrizi, negli ultimi anni, hanno provveduto ad approvare un discusso Piano per regolamentare l’installazione delle antenne per la telefonia mobile sul territorio comunale che fino ad allora era mancante negli archivi comunali. Fortunatamente, nel piano antenne, il sito di Cologni, invaso negli anni precedenti da tralicce ed installazioni, veniva dichiarato “saturo” dai tecnici incaricati dal comune.
martedì 1 aprile 2014
Monsignor Vincenzo Paglia : le famiglie sentono la necessità di una nuova pastorale, intelligente e coraggiosa
Occorre ''accompagnare nel loro cammino tutte le famiglie del mondo con una pastorale intelligente, coraggiosa e piena di amore'', cosi' come indicato da papa Francesco. Lo ha ribadito nei giorni scorso Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia presentando in Vaticano l'VIII Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma dal 22 al 27 settembre 2015 a Philadelphia, negli Stati Uniti. Monsignor Paglia, ex Vescovo di Terni e nativo di Boville Ernica, ha parlato di una ''intelligenza nel leggere il presente della famiglia'', un atteggiamento di ''coraggio per affrontare i complessi e numerosi problemi'' e di ''amore per cercare di risolverli, tenendo sempre presente - ha detto - il Vangelo della famiglia e della vita''. Una teologia della famiglia che, quindi, dovra' toccare nello specifico le questioni della ''spiritualita' e santita' coniugale; ecclesiologia e pastorale della famiglia; famiglia e rapporto con la cultura contemporanea''. Senza per questo dimenticare altri temi come quelli relativi all famiglia e le migrazioni o la sfida ecumenica. L'evento di Philadelphia, ha poi detto il presule, si colloca in un ''momento particolarmente importante per la vita della Chiesa''. Papa Francesco, ha quindi spiegato, ''ha voluto porre al centro dell'attenzione di tutta la Chiesa proprio il tema della famiglia''. Nel febbraio scorso, e' stato ricordato, e' stato, infatti, dedicato un apposito Concistoro mentre nel prossimo ottobre si celebrera' un Sinodo Straordinario dei Vescovi sul tema: ''Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto della evangelizzazione''. Nell'ottobre dell'anno prossimo, infine, si terra' l'Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sempre sulla famiglia. ''Ebbene, - ha spiegato proprio il nostro illustre concittadino Paglia - proprio alla vigilia del Sinodo ordinario dell'ottobre del 2015 si colloca l'VIII Incontro Mondiale delle Famiglie. Non si deve dimenticare, inoltre, che questo itinerario ecclesiale si inserisce anche in quel filone di analisi e di dibattito che l'Onu ha proposto in questo anno con l'indizione dell'anno della famiglia''.
Da Boville Ernica a Boston, il lungo viaggio di Don Rocco Crescenzi tra i fedeli italo americani
C'è una Boville Ernica forse conosciuta. Almeno tra i confini nazionali dove, nonostante gli sforzi dell'amministrazione cittadina la notorietà del nostro borgo stenta a decollare. Eppure, sono tanti, tantissimi i nostri cittadini che si sono distinti all'estero, in particolare nell'America del Nord. Canada e Stati Uniti furono le mete preferite dai nostri emigranti fin dalla fine dell'Ottocento; molti tornarono a casa dopo qualche anno di lavoro e di buona paga, molti altri decisero di restare in quella terra, quella che Leonardo Sciascia chiamava "Lamerica". Uno dei nostri compaesani che più si è distinto all'estero, testimonianza di un "genius loci" che da sempre ha caratterizzato la nostra gente è il sacerdote Rocco Crescenzi. Serenamente deceduto il 3 aprile 2011 nella "Don Orione Home" di Boston (U.S.A.), a 95 anni d'età dopo ben 74 primavere di professione religiosa e 67 di sacerdozio. Apparteneva alla Delegazione missionaria "Mother ofthe Church" di Roma.
Don Rocco Crescenzi era nato il 6 gennaio 1916 a Boville Ernica, Prosinone, dai coniugi Domenico e Filomena Frantellizzi, lavoratori della terra, che ebbero altri cinque figli. Frequentò le classi elementari a Casavitola e Boville m poi, rimasto orfano della madre e volendo farsi sacerdote, per interessamento del parroco, fu accolto il 16 agosto 1930 all'istituto di Via Sette Sale a Roma, in attesa di proseguire per il "Paterno" di Tortona (Alessandria) ove giunse il 25 dello stesso mese, accolto dal Vicario Don Sterpi e ricevendo la vestizione dell'abito religioso da Don Orione nella festa dell'Immacolata dello stesso anno.
Nei probandati di Tortona, Voghera e Montebello espletò il corso ginnasiale ('30-'35), con l'intervallo di qualche mese a Varallo Sesia in provincia di Vercelli per recuperare la cagionevole salute; fece poi il noviziato a Villa Moffa di Bra sotto la materna cura di Don Cremaschi, professando i primi voti il 7 ottobre 1936, seguito dal tirocinio, assistente e insegnante dei ragazzi del convitto San Remolo a Sanremo, per tre anni.
Ripresi gli studi nel 1939, completò la filosofia e il liceo a Bra, conseguendo l'abilitazione magistrale ad Alessandria nel 1940. Sfollato a causa della guerra, studiò la Teologia nelle case di Genova Camaldoli, al Boschetto, nel seminario estivo di Rosano di Casalnoceto (Alessandria) e a Castel Butrio (Asti) Professione perpetua nelle mani di Don Pensa (29 maggio 1942) a Genova Rivarolo, Diaconato (3 giugno 1943) e Ordine Presbiterale il 3 ottobre dello stesso anno da Mons. Melchiori, nel santuario Madonna della Guardia in Tortona.
Dopo l'anno di formazione pastorale, nel 1945 fu inviato a Napoli, vicario, assistente e insegnante dei ragazzi dell'istituto di Via Donnalbina. Di qui partì per Boston negli Stati Uniti d'America, campo del suo apostolato orionino tra gli emigranti italo americani.
Nonostante la sua salute definita sin da studente "debolissima" e "fragile", Don Rocco seppe valorizzare per ben 61 anni la sua vita religiosa, caritativa, pastorale e relazionale nel nome di Don Orione, a bene della Chiesa, della Congregazione e del prossimo. Svolse varie "mansioni" lavorando e risiedendo sempre a Boston.
Fu vicario e consigliere della Delegazione ('69-'72), ('80-'82), ('91-'94), (2004-2007); dal 1956 curava il bollettino in inglese e italiano "The Madonna", organo delle varie opere e attività della Delegazione e soprattutto del santuario mariano di Boston, con la grande statua della Madonna "Regina dell'Universo" dello scultore Arrigo Minerbi.
Nella sua lunga attività, fu alimentato dalle virtù orionine, che alimentava con un profondo spirito di preghiera e raccoglimento, dialogo e aggiornamento, che lo fecero benvolere a quanti lo avvicinavano.
Le esequie si svolsero nel Santuario "Madonna Queen of thè Universe" a Boston, il 7 aprile, con successiva sepoltura nella tomba di famiglia della Congregazione, nel cimitero "Holy Cross" a Malden, Boston (U.S.A.).
La sera del 30 novembre 2011 la comunità di Boston ha ricordato Don Rocco Crescenzi, deceduto il 3 aprile 2011, con l'inaugurazione e la benedizione di una targa e di un busto del sacerdote, al Santuario Madonna Queen of the Universe e nella Cappella della “Casa Don Orione”. Molte persone hanno partecipato alla Messa e alla cerimonia di benedizione presieduta da Sua Eccellenza Mons. Robert Hennessey, Ausiliare dell'Arcidiocesi di Boston.
Premio Giotto, è festa grande per Teatro e Solidarietà
Un pubblico delle grandi occasioni ha assistito ieri pomeriggio alla premiazione della sesta edizione del Premio Giotto. Il riconoscimento, introdotto da qualche anno e realizzato dalla scuola di scultura dell'Accademia delle Belle Arti nella sezione distaccata di Boville Ernica, è stato consegnato dal Sindaco Piero Fabrizi all’Associazione “Teatro & Solidarietà”. Di ritorno da un viaggio negli Stati Uniti d'America dove l'allegra comitiva di teatranti ha messo in scena uno dei cavalli di battaglia del suo repertorio, la commedia "La Causa, la compagnia teatrale diretta dal dottor Renato Genovesi è stata insignita del riconoscimento davanti ad una platea che comprendeva anche l’on. Gianfranco Schietroma, vice sindaco di Frosinone, l’ex consigliere regionale Annamaria Tedeschi, la giunta e il consiglio comunale di Boville Ernica. Nel corso della serata è stato assegnato un premio alla Scuola Media Giuseppe Armellini di Boville per la mostra “A tu per tu con Giotto” - Esposizione di immagini e di testi sul Maestro Fiorentino. Il pubblico è stato allietato da un intrattenimento musicale a cura di Franco Paluzzi e Adamo Fratarcangeli intitolato “Suoni dal Borgo” e c’è stata anche l’intervista di Luciano Rea ai membri dell'Associazione “Teatro e Solidarietà”, vincitori del Premio Giotto 2013, che si è trasformata in un vero e proprio spettacolo dedicato al dialetto di Boville Ernica (o Bauco). L’evento è stato organizzato dall’Amministrazione Comunale e dalla Proloco di Boville.
Discreto successo anche per la mostra itinerante “Il Vangelo secondo Giotto – La Cappella degli Scrovegni”, che è stata inaugurata sabato 29 marzo presso il Museo Civico S. Francesco. Nell’occasione si è tenuto anche il convegno di presentazione con la prof.ssa Loredana Rea, docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia delle Belle Arti di Foggia. L’esposizione, apprezzata già in queste prime giornate da molti visitatori, resterà aperta fino al 27 aprile, tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30. Per l'associazione Teatro e Solidarietà che ha al suo attivo anche un libro, dato alle stampe per celebrare i trenta anni di attività, dal titolo "La 'uita è nè capetummetè" si tratta quindi un premio che riconosce lo straordinario ruolo culturale e sociale svolto in questi anni, riuscendo ad offrire sempre uno spaccato originale e pertinente sull'evoluzione sociale, culturale ed economica di Boville Ernica. Felice il dottor Renato Genovesi che in occasione della consegna del premio ha ringraziato tutti coloro che hanno condiviso, nel segno dell'allegria, uno straordinario cammino. "Voglio condividere il premio Giotto con chiunque ha recitato per l'associazione, con chi è stato chiamato a recitare in paradiso, con chi ha contribuito a realizzare, a montare e smontare le scenografie con chi ha fatto l'impossibile per far sentire la nostra voce con tutti i comitati che hanno voluto far rappresentare le nostre commedie, ma soprattutto con tutti voi che avete applaudito perché con ogni vostro applauso siamo arrivati dopo 37 anni a questo meraviglioso riconoscimento. Semplicemente grazie".
Discreto successo anche per la mostra itinerante “Il Vangelo secondo Giotto – La Cappella degli Scrovegni”, che è stata inaugurata sabato 29 marzo presso il Museo Civico S. Francesco. Nell’occasione si è tenuto anche il convegno di presentazione con la prof.ssa Loredana Rea, docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia delle Belle Arti di Foggia. L’esposizione, apprezzata già in queste prime giornate da molti visitatori, resterà aperta fino al 27 aprile, tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30. Per l'associazione Teatro e Solidarietà che ha al suo attivo anche un libro, dato alle stampe per celebrare i trenta anni di attività, dal titolo "La 'uita è nè capetummetè" si tratta quindi un premio che riconosce lo straordinario ruolo culturale e sociale svolto in questi anni, riuscendo ad offrire sempre uno spaccato originale e pertinente sull'evoluzione sociale, culturale ed economica di Boville Ernica. Felice il dottor Renato Genovesi che in occasione della consegna del premio ha ringraziato tutti coloro che hanno condiviso, nel segno dell'allegria, uno straordinario cammino. "Voglio condividere il premio Giotto con chiunque ha recitato per l'associazione, con chi è stato chiamato a recitare in paradiso, con chi ha contribuito a realizzare, a montare e smontare le scenografie con chi ha fatto l'impossibile per far sentire la nostra voce con tutti i comitati che hanno voluto far rappresentare le nostre commedie, ma soprattutto con tutti voi che avete applaudito perché con ogni vostro applauso siamo arrivati dopo 37 anni a questo meraviglioso riconoscimento. Semplicemente grazie".
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