sabato 31 marzo 2018

Rispetto dell'ambiente e taglio dei costi, Perciballi vuole migliorare la differenziata

“Affidare per sei anni un servizio come quello della raccolta dei rifiuti significa togliere alla prossima amministrazione l’opportunità di lavorare. Ogni cittadino deve sentirsi partecipe del progresso e della crescita di questo territorio”. Ha esordito così, nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale Enzo Perciballi, a proposito del tanto discusso bando per l’assegnazione della raccolta dei rifiuti. 
Un tema che ha fatto particolarmente discutere, sia per gli aumenti di circa venti euro per ogni nucleo familiare che per la tempistica del bando, ben sei anni. Troppi. Nemmeno l’amministrazione Mastrantoni, quindici anni fa, dopo aver a lungo discusso di un eventuale adesione a Gaia riuscì ad osare fino a questo punto.
“L'atteggiamento di alcuni degli amministratori è stato autoritario ma poco autorevole - commenta ancora Perciballi, raggiunto al telefono da Radio Boville - non siamo stati coinvolti nella formulazione della tariffa, avremmo voluto partecipare portando il nostro contributo al dibattito e credo che l'intera comunità ne avrebbe tratto giovamento. Bisognava confrontarsi e trovare un modo per risparmiare, tenendo conto della congiuntura economica che stanno vivendo tante famiglie del territorio".
Nel corso del consiglio comunale di venerdì scorso dai banchi delle opposizioni sono arrivate diverse proposte per ridurre i costi.
"Di soluzioni ce ne potrebbero essere tante ma vanno studiate, programmate e messe in campo. Ad esempio, una della voci di costo che potremmo andare ad abbattere è quella della raccolta dell’umido; si potrebbe gestire diversamente, magari con dotando di una compostiera tutte le abitazioni di Boville. Più in generale, credo sia necessario esprimere un concetto ; occorre fare una programmazione vera, insieme ai cittadini con attenzione all'ambiente ed abbattimento dei costi. Purtroppo, il bando redatto dall’attuale amministrazione ci lascia davvero poco spazio”.
Una delle soluzioni più concrete, proposte da tutti i consiglieri dell’opposizione, è quella di realizzare le isole ecologiche.
"Certo ma non basta dire facciamo le isole ecologiche come ho sentito ripetere da più parti nel corso delle ultime settimane. Può essere una valida soluzione ma anche in questo caso andrebbe programmata coinvolgendo i cittadini, ascoltando le loro esigenze e successivamente potremmo anche andare a chiedere anche alla Provincia ed alla Regione Lazio di sostenerci in questa iniziativa. Parlando con alcuni cittadini, negli ultimi tempi, mi pare di capire c'è una scarsa sensibilità verso il tema della differenziata per via del costante aumento della tariffa: bisogna cambiare le cose. È ora di iniziare a sgravare dai costi chi differenza di più e lo fa nel modo giusto. Quanto risparmio in termini economici potremmo avere? E quanto ne beneficerebbe l’ambiente circostante se davvero riuscissimo a recuperare una quantità sempre più importanti di materiali?
Torniamo nelle scuole, nei luoghi di aggregazione, confrontiamoci con le associazioni. La corretta gestione delle risorse economiche ed il rispetto dell’ambiente che ci circonda sono, da sempre, alcuni dei tratti distintivi del benessere di una comunità”.
Provare a risparmiare sui costi e contenere l’utilizzo delle risorse dell’ambiente circostanze; è su questi due argomenti che si concentra l’attenzione di Enzo Perciballi che, se la memoria non ci inganna, era tra i sostenitori di Legambiente.
La chiacchierata, la prima di Radio Boville con i tanti candidati sindaco finisce qui, con la promessa di ritrovarsi davanti ad un buon caffè ed una fetta di colomba, magari proprio nei giorni della Pasqua con Giotto.

Luigi Onorati punta sull'olio d'oliva di qualità

Far diventare l’olio un prodotto di nicchia per rilanciare il settore agricolo a Boville Ernica, e con esso l’intera economia del territorio, magari attraverso l’associazionismo o il cooperativismo. Ne è convinto Luigi Onorati, il giovane agronomo che per la seconda volta ha deciso di impegnarsi in politica con il candidato sindaco Enzo Perciballi, in vista delle elezioni comunali: "L’amministrazione deve essere vicina ai cittadini e sostenerli in ogni modo, anche in questo settore che potrebbe rappresentare la vera svolta - commenta Onorati - anticamente l’agricoltura rappresentava per il nostro paese la principale fonte di sostentamento. Con il nostro impegno e con il diretto coinvolgimento dei cittadini la faremo tornare in auge, in particolar modo nel settore oleario. La coltura principale attualmente resta l’olivo, che si adatta benissimo alle inclinazioni dei nostri terreni, tendenzialmente rocciosi, grazie ai quali possiamo contare su oli di elevate caratteristiche nutrizionali e organolettiche. Ed è proprio sull’olio che dobbiamo puntare per caratterizzare il nostro territorio e far sì che ciò che ne verrà fuori avrà delle caratteristiche uniche, tanto da poterlo distinguere con riconoscimenti qualitativi e dop. Per fare ciò è necessaria una regolamentazione sulla produzione per standardizzare il prodotto a partire dalla riconversione dei vecchi impianti esistenti oppure realizzare nuovi impianti, ma soprattutto studiare e seguire con particolare attenzione la fase della molitura e conservazione del prodotto. Ciò porterà sicuramente all’ottenimento di un prodotto di qualità. Questo percorso - conclude ancora Onorati - sarà difficilissimo se affrontato da singole aziende, invece ragionando a livello di associazionismo o cooperativismo sicuramente i risultati ci saranno".

Pasqua, arte e tradizioni in Ciociaria

Non solo la splendida Pasqua con Giotto a Boville Ernica. Trascorrere le festività pasquali in Ciociaria è una scelta apprezzata da un numero sempre crescente di persone. 
Un un viaggio interessante, alla scoperta delle tradizioni, degli antichi sapori e del benessere. 
Tra gli eventi principali in programma durante le festività ci sono sicuramente le rappresentazioni della Passiona Vivente a Castrocielo ed Alatri ed il "Bacio delle Madonne" a Castrocielo e Colle San Magno, sul monte Asprano.
Due le mete turistiche di maggior interesse in questo periodo dell'anno, il gioiello dell'acropoli di Civitavecchia ad Arpino e la Certosa di Trisulti nel territorio di Collepardo, comune insignito dal Touring Club Italiano del marchio di qualità “Bandiera Arancione”. La Certosa sorge, a circa 800 m. d’altezza, sotto la cresta rocciosa del monte Rotonaria, tra il verde dei boschi che la circondano, splendido esempio di architettura religiosa in montagna. Recentemente, dopo l'abbandono dei monaci cistercensi, la struttura è stata affidata all'associazione di carattere religioso Dignitatis Humanae Institute che annovera tra le sue fila Steve Bannon, l'ideologo della campagna elettorale che ha portato Donald Trump alla Casa Bianca. 
La Civitavecchia di Arpino, che conserva la famosa torre di Cicerone ed i giardini dell'acropoli, è tra le più antiche strutture megalitiche in Italia, probabilmente la più antica del Lazio e secondo alcuni storici la sua realizzazione è avvenuta nell'Età del Ferro. 

Comunali, fissata la data per il dieci di giugno

L'attesa è terminata. La data delle elezioni comunali è stata fissata per il prossimo dieci di giugno. Dopo la breve sosta immediatamente successiva alle elezioni politiche ed alle regionali, a Boville i vari candidati per il rinnovo del consiglio comunale possono riprendere a scaldare i motori in attesa di presentare le varie liste che prenderanno parte alla competizione elettorale.
Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha fissato oggi, con proprio decreto, la data per lo svolgimento delle consultazioni per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali, nonché per l’elezione dei consigli circoscrizionali nelle regioni a statuto ordinario per la seconda domenica del mese di giugno.

Monsignor Vincenzo Paglia vincitore del premio letterario dedicato al cardinale Giordano

“Il crollo del noi”, l'ultima fatica letteraria del nostro concittadino, monsignor Vincenzo Paglia è il libro vincitore della VI edizione del Premio cardinale Michele Giordano. 
Lo ha deciso all’unanimità la commissione del riconoscimento composta dal presidente Fulvio Tessitore, dal segretario Francesco Antonio Grana e dai giornalisti Ottavio Lucarelli, presidente Ordine dei Giornalisti della Campania e firma di Repubblica, Antonello Perillo, caporedattore centrale Tgr Campania, Marco Perillo del quotidiano di Napoli Il Mattino, Alfonso Pirozzi dell'Ansa e Pietro Treccagnoli, firma sempre de Il Mattino. Un riconoscimento di assoluto spessore per Monsignor Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita in Vaticano.
Secondo posto per il volume “Joseph Ratzinger, Benedetto XVI" dei giornalisti Maria Giuseppina Buonanno e Luca Caruso. Terzo classificato “L’enigma della zizzania” di mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro e Squillace. La giuria ha, inoltre, assegnato all’unanimità due menzioni speciali ai volumi “Vangelo e Psiche” di Luigi De Simone e Gianpaolo Pagano e “Dimmi che mangi e ti dirò in chi credi” di Germana Militerni Nardone. 
La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 26 maggio a Napoli, nella Biblioteca cardinale Michele Giordano.
Un riconoscimento che premia quindi l'impegno di Paglia, autore di un libro che ci invita a riflettere sulla vicinanza, sul cambiamento dei legami umani, sul vuoto che si sta creando in un epoca storica che paradossalmente offre all'essere umano la concreta possibilità di interagire con i propri simili in tutto il mondo grazie all'ausilio delle nuove tecnologie.
In questi giorni Paglia ha visitato alcuni centri del Messico, insieme a Monsignor Pierangelo Sequeri, presidente dell'organismo presso la sede centrale a Roma; i due rappresentati del Vaticano hanno tenuto delle conferenze magistrali sul piano accademico in materia di teologia.

giovedì 29 marzo 2018

Tutto pronto per la Pasqua con Giotto

Si rinnova, ormai come da tradizione, l'appuntamento della "Pasqua con Giotto". La kermesse è giunta ormai alla quindicesima edizione e come di consueto porterà a Boville turisti, visitatori da ogni parte della regione. Boville Ernica, uno dei Borghi più Belli d'Italia tornerà quindi a mettere il vestito buono ed a mostrarsi in tutto il suo fascino di piccolo ed incantevole borgo medioevale.
Ad organizzare l'appuntamento, ormai stabilmente nella tradizione della primavera in Ciociaria, saranno l'amministrazione comunale del sindaco Piero Fabrizi e la Pro Loco locale. 
Nelle giornate di Pasqua e Pasquetta quindi eventi musicali, sbandieratori, visite guidate, trekking, artigiani e stand di prodotti tipici faranno da cornice all'evento che arriva ad una settimana di distanza dalle "Giornate di Primavera" del Fai che hanno richiamato centinaia di visitatori nel caratteristico borgo ernico. Chiuse al traffico le principali piazze del centro storico, da piazza San Francesco a piazza Sant'Angelo; confermata anche per quest'anno la possibilità di ammirare le bellezze architettoniche di Palazzo Filonardi, sede delle benedettine di clausura. Tante le sorprese per gli amanti della storia nella chiesa di San Pietro Ispano, che conserva il sarcofago paleocristiano oggetto di numerosi studi ed prestigioso mosaico di Giotto, la più antica raffigurazione marmorea della natività e la croce del primo Giubileo del 1300.

Ciociaria, il fantasma della povertà

La crisi economica, il crollo del settore immobiliare e la chiusura degli impianti produttivi. Sono questi i tre fenomeni che hanno portato la Ciociaria a perdere circa il venticinque per cento del reddito pro capite disponibile. Il tenore di vita della popolazione frusinate risulta essere quindi più bassa della media europea. I dati elaborati da Eurostat fotografano un paese diviso in tre macro regioni che, nemmeno a farlo apposta, ricalcano i risultati delle recenti elezioni politiche. Il nord Italia, più ricco ed in media con le regioni europee, il centro Italia che, esclusa l'area di Roma, arranca ed il Mezzogiorno sempre più in difficoltà e pericolosamente vicino, non solo in senso strettamente geografico, alla Grecia. Purtroppo, il trend della terra che fu di Caio Mario e Cicerone ricalca quello della penisola ellenica dove si è registrata la peggiore contrazione del reddito su scala europea negli ultimi quindici anni. Nel 2005 il frusinate era sostanzialmente in media con le aree più progredite in Europa; a fare da detonatore la crisi finanziaria del 2008 a cui sono seguite le politiche suicide di austerità imposte da Bruxelles. 

Numeri sui quali bisogna riflettere attentamente, numeri che dovrebbero portare ad una profonda presa di coscienza della politica locale anche se non soprattutto a Boville. La nostra cittadina infatti, un tempo patria di centinaia di piccole imprese edili che cavalcavano il boom edilizio della Capitale si trova stretta in una morsa ed a meno di una ripresa del mercato, attualmente poco probabile, dovrà ripensare il proprio modello di sviluppo economico. 

Tradotto in parole povere, niente voli pindarci come l'acquisizione della torre di cui si era parlato un paio di anni fa ma riqualificazione delle infrastrutture, potenziamento dei servizi sociali e valorizzazione di tante piccole attività come l'agricoltura utili per sostenere, magari almeno in parte, il reddito di tante famiglie.

Giornate Fai, un successo

Un successo annunciato per "Giornate FAI di Primavera" a Boville Ernica. La manifestazione è stata organizzata dalla delegazione provinciale del Fai grazie all'interessamento di Giuliana Marsella e dall'amministrazione comunale di Boville Ernica con il supporto della Pro Loco. 
Il nostro centro storico non è stato preso d’assalto come si è sentito dire da più parti ma di certo il numero dei visitatori era quello di una manifestazione ben riuscita. Residenti e turisti hanno affollato le vie e le piazze del borgo. Numerosi i visitatori che hanno potuto ammirare il Castello Filonardi, sede del Monastero delle monache benedettine, la Chiesa di San Pietro Ispano, la Chiesa di Santo Stefano, la collegiata di San Michele Arcangelo, la Chiesa di San Francesco oggi Museo Civico, il Palazzo Simoncelli attuale sede comunale con l’annessa chiesa di S. Giovanni Battista e la cinta muraria con la passeggiata panoramica. Prezioso anche il contributo degli alunni degli istituti scolastici della Ciociaria che si sono improvvisati guide turistiche per una due giorni che ha ridato smalto al borgo ernico.

Gioco d'azzardo, dati allarmanti

Numeri, soldi, azzardo : in Ciociaria si gioca più della media nazionale. E Boville non fa eccezione. Nella città dell'angelo di Giotto la spesa media annuale per le macchinette mangiasoldi, le famigerate slot machines, è di quattro milioni e trecento venti mila euro. Cinquecento euro pro capite contro una media nazionale di poco più di quattrocento. Peggio, molto peggio Frosinone e Veroli; nella città capoluogo si superano i millesettecento euro a persona in media, a Veroli più di mille ogni abitante. 
Numeri indicativi che non tengono conto di tanti aspetti, prima di tutto la collocazione geografica e della dislocazione delle numerose attività commerciali che ospitano le slot machines. Nel caso di Boville quindi, è altamente probabile che tanti giocatori frequentino anche i centri vicini come ad esempio Frosinone, Veroli e Ripi, andando così ad "ingrossare" il montante delle giocate. 

Numeri questi che debbono far riflettere e che restituiscono un quadro allarmante rispetto alla situazione in provincia di Frosinone. In Ciociaria la situazione economica è sempre più precaria e scoprire che la ludopatia si impossessa di intere fasce di persone deve far riflettere e richiamare allo studio di soluzioni. La Asl, attraverso il dipartimento 3d, sta affrontando il problema. Ma l’unica arma in questi casi è la prevenzione ed un piano, coordinato tra le istituzioni, che possa marcare un limite da non valicare per evitare di bruciare migliaia di euro come i numeri appena visti ci hanno riportato.

mercoledì 28 marzo 2018

Todos caballeros

Todos caballeros” annunciò dal balcone del Palazzo d’Albis sua maestà Carlo V durante la visita ad Alghero, in Sardegna, compiuta nell’ottobre del 1541. “Tutti candidati a sindaco” hanno annunciato a Boville i dominus vecchi e nuovi della politica cittadina. 
Nel caso di Carlo V gli storici non sono concordi: o fu una ricompensa alla fedeltà degli algheresi, o fu la risposta alla folla accorsa nella piazza Civica per reclamare titoli nobiliari, che venne così liquidata dal Re in modo da poter riprendere senza fastidi a farsi gli affari propri.
Todos caballeros. A Boville di potenziali caballeros ne abbiamo almeno sette, forse pure otto e nelle ultime ore si era parlato del nono candidato a sindaco, Ruggero Mastrantoni che in un intervista ad un quotidiano locale è stato il più intelligente e ponderato spingendo il pedale sul freno prima di entrare nel grande dedalo delle trattative, molte delle quali potrebbero finire con un nulla di fatto tipo il passaggio di Pastore all'Inter. 
Renato Genovesi, Marta Diana, Claudio Iori, Memmo Di Cosimo, Fabio Genovesi, Enzo Perciballi, Selenia Boccia, Orlando Cervoni, l'alfiere della sinistra baucana. 
Qualcuno è pronto, qualcun altro ancora no, qualcuno fa soltanto chiacchiere in libertà, qualcun altro minaccia la discesa in campo ma in realtà vuole farsi corteggiare dal suo stesso schieramento, qualcuno fa riferimenti ideologici veri o presunti, qualcun altro alza semplicemente il prezzo, memore di una pacca sulla spalla, una cena ed qualche buono di benzina di democristiana memoria. Nessuno in realtà ha uno straccio di idea ed i danari pubblici per realizzarle, scarseggiano. Parlano del turismo e del cimitero, della torre, delle primarie, dei tabelloni luminosi ma non vedono le nostre strade rotte e piene di buche. Spesso, questo esercito di candidati non sa nemmeno di cosa parla. Ma che importa. Todos caballeros, disse Carlo V. Presente, passato e futuro chissà. 

Raccolta rifiuti, tariffa raddoppiata in dieci anni

Nel 2008 pagavamo meno di un miliardo di vecchie lire. Dopo dieci anni, nonostante differenziamo i rifiuti, ne paghiamo due. Di miliardi di vecchie lire, si intende. 
In buona sostanza, è questo che è deciso in occasione dell’ultimo consiglio comunale che si è andato in scena venerdì sera nella splendida sala consiliare lungo corso Umberto. 
Con la miseria di cinque voti a favore, quattro contrari, un astenuto, Angelo Reali, ed un assente, Selenia Boccia a Boville si è deciso l’ennesimo aumento delle tariffe per la raccolta dei rifiuti. Poco male, Piero si era presentato così alla cittadinanza dieci anni fa, aumentando la tariffa della raccolta dei rifiuti che negli anni di Michele Rotondi, con la gestione diretta del comune, era una delle più basse dell'intera Ciociaria. 

Ora, nonostante le proteste delle opposizioni che chiedevano di bandire una gara con una scadenza più vicina e non di ben sei anni come stanno facendo Piero e compagni l’ormai ex maggioranza ha di fatto pregiudicato la possibilità per chi arriverà in futuro di gestire il servizio diversamente. Viviamo tempi strani, tempi in cui un neo eletto presidente della Camera va in Parlamento in autobus e la notizia diventa virale sul web .. quindi, per quale motivo il nostro comune decide di bandire una gara di ben sei anni alla vigilia di un appuntamento elettorale?
In dieci anni, il costo della raccolta dei rifiuti è aumentato del cento per cento. Alla faccia della differenziata e della crisi economica, verrebbe da dire. 

Poker del Cervaro sul malcapitato Boville

Brutta sconfitta esterna per il Boville di mister Marco Di Rienzo. La formazione rossoblu, ospite in casa del Cervaro subisce una battuta d'arresto dopo i risultati positivi delle ultime settimane. Un poker di reti che fotografa al meglio un match che fin dalle battute iniziali vedeva gli ospiti più volenterosi e determinati. Danilo Capogna e compagni dovranno quindi tornare ad allenarsi per preparare al meglio la prossima gara casalinga con il San Giovanni Incarico e vendicare quindi la bruciante sconfitta dell'andata.
Successo casalingo invece per la formazione juniores di Alessandro Santopadre. I babies blugranata prendono sotto gamba il match e nella prima frazione di gioco subiscono una rete che regala il momentaneo vantaggio agli ospiti; nella ripresa però cambiano sia la musica che lo spartito. Una prodezza in area di Lorenzo Paglia regala il pareggio ai padroni di casa che pochi minuti dopo passano in vantaggio con un tocco sotto porta di Francesco Giona, ottimamente servito da Anthony Osvaldi mentre nelle battute finali è Francesco Scarsella, su calcio piazzato, a fissare il risultato sul tre a uno.

domenica 25 marzo 2018

Il sarcofago, Giotto e ... una nobildonna romana


In occasione della giornata "Primavera del Fai" che si sta svolgendo proprio in queste ore nel centro storico di Boville Ernica, riceviamo e pubblichiamo, dalla giovanissima Maddalena Mizzoni, alunna della classe seconda media, un testo che ci parla del sarcofago paleocristiano rinvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale nella contrada di Sasso. 
Un testo che, tra riferimenti storici ed un pizzico di fantasia, descrive uno dei tanti tesori artistici custoditi a Boville Ernica, recentemente oggetto di approfondimento della trasmissione Voyager, in onda sulle reti Rai. 
"C'era una volta ... - Un re - direte subito voi. No, avete sbagliato. C'era una volta un sarcofago di marmo. Non uno di quei sarcofagi conservati nei musei o nelle catacombe romane. splendidi e preziosi, ma un semplice sarcofago, largo 208 cm., alto 54 cm. e profondo 66 cm. con delle bellissime incisioni. L'ho commissionato io nel IV secolo d. C.. All'epoca avevo 20 anni.
Sono una giovane nobildonna romana, figlia di un importante patrizio molto vicino all'Imperatore Costanzo II. Ricordo che mi recai con mio padre in una delle officine vicino al più importante cimitero dell'Urbe, ci lavoravano tanti giovani scalpellini. Ma fui attirata da uno di loro che mi sembrava il più bravo.
Mio padre non voleva spendere troppi soldi per il mio sarcofago o per quello di mia madre, e comunque voleva spendere meno rispetto a quello che aveva scelto per lui, ma mi ha sempre voluto bene e, infatti, a differenza di molte altre mie compagne sono stata istruita, non solo per le faccende di casa. Addirittura ho potuto studiare letteratura, astronomia e scienza, tutto ciò che desideravo apprendere, rinunciando ai numerosi pretendenti che avevo e, cosa inaccettabile per la mia epoca, non mi sono mai sposata. Sono stata battezzala nel famoso battistero di San Giovanni in Laterano, che originariamente era un ninfeo e che dopo l'editto di Costantino è stato dedicato al culto cristiano.
Ho scelto per il mio sarcofago un elegante marmo bianco, con la cassa rettangolare chiusa da una lastra. Ho fatto scolpire sul davanti del sarcofago un cancello con battenti a grata - con rotelle di scorrimento e serratura - e con pilastrini laterali: un motivo decorativo molto originale per i miei tempi. Ho voluto sull'alzatina del coperchio delle immagini tratte dal Vecchio e Nuovo Testamento.
A sinistra la scena dei Tre Fanciulli Ebrei, condannati dal sovrano babilonese Nabucodonosor (quello dei famosi giardini di Babilonia) ad essere arsi vivi sulla fornace a causa del loro rifiuto di adorare un idolo d'oro e tuttavia rimasti illesi.
Al centro una tabella, sorretta da geni alati, ma senza iscrizione. Avrei voluto mettere il mio nome ma all'epoca nessuno lo ha fatto e dopo il mio nome è stato dimenticato, come è accaduto anche ad Ermengarda, ma a me nessuno finora ha dedicato un'opera.
A destra ho fatto scolpire il "presepe", la Natività di Gesù e la sua Epifania, con i pastori e i re Magi che stanno per compiere l'Adorazione del Bambino. Un'immagine del nuovo testamento che ho sempre amato. Se guardate con attenzione c'è una misteriosa figura femminile seduta a terra, tra Gesù e la Madonna.
Ho sentito che ancora oggi gli studiosi discutono per la sua identificazione, senza capire che sono proprio io. Molti studenti che vengono a vedermi si fanno una cosa che chiamano  "selfie" davanti a me ... ecco, a quanto pare anche io "mi sono fatta  un selfie".
Mi sono sempre piaciuti gli enigmi, pensandoci bene qualche mio antenato egiziano deve avermi trasmesso la passione per i misteri e come dire ... me ne sono portato uno nella tomba. Che umorismo macabro!
Infatti se venite a vedere il mio sarcofago è bucato in più punti, con dei fori molto evidenti. La posizione di questi fori ha incuriosito diversi storici e studiosi e finalmente, solo negli ultimi anni, hanno capito uno dei miei segreti: si tratta di una mappa stellare. Ma non una qualsiasi, ho voluto ricordare la posizione  delle stelle nel momento del concepimento di nostro signore Gesù Cristo.
Il povero scalpellino per soddisfare tutte le mie richieste ha realizzato lo scena con delle particolari deformità, sproporzioni e parti mancanti non giustificabili con la tecnica scultorea, non perché non fosse capace ma perché non riusciva a conciliare tutti gli elementi che gli avevo commissionato.
I fori infatti rappresentano la posizione dei pianeti la notte dell'Annunciazione a Maria.
E infine la cometa, che come evidente rappresenta la stella di David, è tutta opera dello scalpellino, ebreo, non l'ho scelta io, ma mi piace perché un ulteriore tocco di mistero.
Mentre lo scalpellino completava l'opera io mi ritirai in campagna.
Vi starete chiedendo perché pensavo già alla morte, ero molto giovane per far realizzare il mio sarcofago. In realtà ero malata già da tempo e la mia famiglia aveva consultato tutti i più importanti medici dell'Urbe senza però riuscire a capire cosa avessi. Mi mandarono in campagna, nella nostra villa in contrada Saxum a Boville, sapevo che mi sarei sentita meglio. L'aria era più fresca, rispetto a quella della movimentata Roma e le passeggiate in mezzo agli ulivi erano piacevoli e mai stancanti. Intorno alla mia villa c'era un vigneto a cui ero molto affezionata, che dava un'ottima uva. Mentre passeggiavo per questa vigna mi spensi. Non ricordo più nulla di ciò che avvenne dopo, finché nella primavera nel 1941 non tornai alla luce.
Il ritrovamento del mio sarcofago avvenne in modo del tutto casuale durante i lavori agricoli nella campagna, più precisamente in contrada Sasso, dove si possono ancora individuare i resti della mia villa romana.
Sentii battere a lungo e forte, pensavo che avrebbero frantumato tutto, fortunatamente  lo avevo fatto realizzare in marmo e non in pietra.
Sentii parlare con un accento strano, simile al mio, ma non era latino, con il tempo ho capito che si trattava di dialetto ciociaro, derivante dalla lingua italiana, a sua volta derivante dalla lingua latina. Capii subito che si trattava di contadini, felici perché pensavano di essersi imbattuti nella cassa di un tesoro, beh, non avevano tutti i torti. Alla fine non sono rimasti soddisfatti quando hanno visto le mie ossa. Malgrado il marmo, avendo usato picconi e zappe, riuscirono a rompere e danneggiare il mio sarcofago.
Dopo non poche peripezie sono arrivata in un bel borgo, medioevale mi dicono.
Passato un periodo di restauro (molti pezzi del mio sarcofago erano stati presi da alcuni contadini) fui esposta nel 1947 nella chiesa di S. Pietro Ispano e sono stata consacrata dal Vescovo Baroncelli (di un paesino vicino, Veroli pare) diventando un altare, dunque in una posizione di rilievo nella chiesa più antica e rinomata del paese.
Sono passati molti anni ed ora non sono più un altare, sono stata collocata in una cappella laterale, di fronte ho una grande opera d'arte, un mosaico realizzato da un famoso artista, Giotto di Bondone. Anche  il mio dirimpettaio ha avuto una storia avventurosa, a volte  ne parliamo e condividiamo lo stesso buio. Viene poca gente a trovarci ma soprattutto non ci sono mai le luci accese.
Penso che non siamo valorizzati abbastanza, quando viene qualcuno non riescono a trovare la luce e sono costretti ad accendere le torce degli smartphone per osservarci. Non c'è mai una guida che possa spiegare la nostra storia ed il nostro valore artistico.
Qualche volta hanno provato a far spiegare ai ragazzi, anche io sono stata una giovane e avida studentessa, ma spiegare l'arte è difficile. Il periodo artistico paleocristiano è stupendo, interessante ma complesso e necessiterebbe di guide esperte, con conoscenze specifiche, trasversali, capacità di linguaggio ed approfondimento, per spiegare ed appassionare i visitatori.
Ogni tanto arrivano alcuni visitatori che dicono di essere stati alla Pro-loco e alla Biblioteca pubblica a chiedere informazioni, ma non ottengono mai molte notizie, mi sembra che siano più morti di me".