sabato 30 novembre 2013

Atletico Boville in trasferta nella tana del Real Pomezia

«Siamo contenti non solo per la vittoria contro il Roccasecca ma per i nostri ragazzi, in passato oggetto di critiche, spesso immotivate». E' stato questo il commento del presidente Daniele Santopadre subito dopo la vittoria del suo Atletico Boville Ernica impegnato la settimana scorsa in uno dei tanti derby proposti dal calendario del campionato di Eccellenza contro il Roccasecca. Squadra giovane questo Atletico Boville, ma da seguire con attenzione perchè assieme ai tanti volti noti la squadra di mister Coraggio è composta da tanti giovani ambiziosi. Domenica scorsa il gol contro il Roccasecca l’ha griffato Cedrone, un baby classe '95, ma sono tanti i giovani in età di lega da seguire. «Ci mancavano Nardi, Pessia, Iozzi, Gianni Testa è dovuto retrocedere a centrocampo – commenta ancora il presidente Santopadre - senza contare che eravamo praticamente contati e una difesa largamente rimaneggiata». Nella giornata di domani gli ernici faranno visita al Real Pomezia, formazione certamente meglio piazzata in classifica generale e cogliere un risultato positivo significherebbe per gli ernici confermare quanto di buono hanno fatto intravedere nelle ultime uscite. Nel campionato di Prima categoria invece continua la corsa della Bovillense, prima in classifica ma tallonata dalla Dinamo Colli di mister Angelo Bottoni che in settimana ha annunciato il ritorno del talentuoso Marius Lasconi; i biancocelesti, reduci dal pareggio contro il Real Piedimonte, attendo la visita dell'Atina Valle di Comino desiderosa di vendicare la sconfitta con punteggio tennistico subita proprio al Montorli lo scorso anno. Nel campionato di Seconda categoria invece il big match della decima giornata del campionato vede protagonista il Boville Ernica di mister Paolo Casinelli che farà visita all'ambizioso Ferentino; dopo una partenza sorprendente, il team giallazzurro è chiamato a riscattare la sconfitta di domenica scorsa subita per mano dello Scalambra Serrone del trainer Vinicio Vannini. Una domenica ricca di spunti quindi per le tre formazioni di Boville, una domenica che dirà molto sulle reali ambiziosi di queste squadre nei rispettivi campionati. Nella foto, Marco Micheli e Fabio Pessia, due degli elementi più esperti della formazione allenata da mister Coraggio.

John Fitzgerald Kennedy, contro la segretezza



Contro la segretezza

"La parola segretezza è in sé ripugnante in una società libera e aperta e noi come popolo ci opponiamo storicamente alle società segrete, ai giuramenti segreti, alle procedure segrete. Abbiamo deciso molto tempo fa che i pericoli rappresentati da eccessi di segretezza e dall'occultamento dei fatti superano di gran lunga i rischi di quello che invece saremmo disposti a giustificare". 
John Fitzgerald Kennedy, 27 aprile 1961

Acea Ato5, quando il gatto non c'è i topi ballano

Mentre i sindaci invece di prendere l’unico provvedimento possibile in relazione all’inqualificabile gestione del servizio idrico di Acea Ato5 S.p.a ovvero la 'risoluzione per colpa del contratto' per l’ennesima volta decidono di non decidere, Acea in questi giorni si lancia in una campagna di inusitata violenza nel tentativo di costringere i cittadini lasciati indifesi al pagamento di quello che pretende.
Minacce attraverso telefonate, attraverso decine di migliaia di lettere raccomandate, attraverso società di gestione del credito, attraverso le minacce dirette fatte verbalmente da operatori che si presentano presso le abitazioni degli utenti, fino a giungere alla riduzione del flusso se non alla sottrazione dello stesso contatore in realtà acquistato e di proprietà dell’utente. Questi sono i comportamenti di chi ha di fatto avuto la mano libera per responsabilità di coloro che istituzionalmente sarebbero chiamati a tutelare i cittadini e a far rispettare le leggi. È letteralmente vergognoso, e della cosa è stata già interessata l’autorità giudiziaria, come questi comportamenti comunque illegittimi ed illegali siano addirittura posti in essere anche contro coloro che legittimamente hanno formalmente contestato le fatture del gestore senza ricevere dallo stesso nessun reale riscontro. Premesso che come Coordinamento Acqua Pubblica abbiamo già organizzato gli utenti e che i primi cento hanno definito quanto necessario per l’azione legale contro Acea innanzi alla Magistratura, non possiamo che sollecitare i cittadini tutti ad opporsi al trionfo del Far West sul nostro territorio e pretendiamo dai sindaci della provincia di Frosinone un minimo di sussulto di orgoglio per la dignità della carica da loro coperta e di farsi parte attiva per far cessare immediatamente questi comportamenti di Acea Ato5 e per il ripristino della legalità.
È vergognoso oltre ogni possibile sopportazione che chi è responsabile di una gestione drammaticamente deficitaria, che in nove anni ha devastato le vite dei cittadini, il territorio della provincia e il patrimonio degli stessi Comuni, sia posto nelle condizioni di poter vessare e minacciare chi è vittima della sua malagestione. Quei sindaci che ancora oggi prima di decidere chiedono di capire i termini della questione non sono come pretendono di definirsi ‘responsabili’. Sono dei personaggi inqualificabili che nella migliore delle ipotesi in questi dieci anni sono vissuti sulla Luna e si sono paracadutati sul nostro territorio solo in questo momento, o, nell’ipotesi più realistica, invece di difendere gli interessi del loro territorio e dei loro cittadini sono chiamati dai loro referenti politici a difendere altri interessi evidentemente inconfessabili. La pazienza dei cittadini è però oramai esaurita e la responsabilità di quanto potrebbe accadere in qualunque momento è da ascrivere per intero alla violenza messa in campo da questo gestore e da questi sindaci. Invitiamo quei sindaci (e per fortuna ci sono!) che hanno comunque mostrato in queste settimane, in questi mesi, un’attenzione e una disponibilità diversa, ad intervenire e ad agire perché è solo da loro che può giungere ai cittadini un segnale diverso da quelle istituzioni che la popolazione non può che avvertire distanti se non addirittura ostili.

Coordinamento Acqua Pubblica Provincia di Frosinone

venerdì 29 novembre 2013

Capolavoro di Saccomanni, l'Imu si pagherà!

Altro che impegni mantenuti. L’Imu sulla prima casa si pagherà anche nel 2013. E il balzello, tanto perché alle beffe non c’è mai fine, colpirà in alcuni casi anche chi si era salvato nel 2012.
La brutta sorpresa è contenuta nel decreto approvato in tutta fretta dal Consiglio dei ministri di mercoledì. Sulla carta il provvedimento ha abolito, come aveva promesso la scorsa estate il premier Enrico Letta, la seconda rata dell’imposta municipale sulla casa. Nella realtà, il governo ha deciso di assecondare gli appetiti dei Comuni. In particolare di quelli che nell’anno in corso, per coloro che non sono rientrati nell’esenzione, hanno di nuovo messo mano alle aliquote, sfruttando la forbice del 2 per mille (dal 4 fino al tetto massimo del 6 per mille) prevista dalla legge varata dal governo Monti. La pioggia di rincari, secondo le stime preliminari dell’Anci, dovrebbe generare un extragettito sul 2013 di circa 500 milioni. Un bottino che non rientra nelle risorse complessive per cancellare la seconda rata, che il governo, compresi i terreni agricoli, ha fissato in 2,15 miliardi di euro. Dove trovare il resto? Il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, si è arrovellato per qualche giorno nel tentativo di trovare la quadra. Il testo definitivo del decreto ancora non c’è, ma stando alla nota di Palazzo Chigi, alla fine gli sforzi hanno partorito la soluzione peggiore, per quanto prevedibile: la metà di quei 500 milioni sarà coperta dallo Stato, l’altra metà dai contribuenti.
Non saranno pochi coloro che, malgrado le chiacchiere e le promesse del governo, dovranno comunque passare alla cassa. Secondo i calcoli effettuati dal Servizio territoriale della Uil i comuni che fino ad ora, ma c’è tempo fino al 30 novembre per la chiusura dei bilanci e fino al 9 dicembre per la pubblicazione delle delibere sulle aliquote, hanno rincarato la dose sulla prima casa sono 873 per un totale di prime case che dovrebbe ammontare a circa 3,4 milioni. La metà di queste si trovano negli 11 capoluoghi di provincia che hanno già deliberato gli aumenti. A Milano, Frosinone, Caltanissetta, Cosenza e Vibo Valentia l’aliquota è balzata dal 4 al 6 per mille, a Bologna e Verona si è passati dal 4 al 5 per mille, a Napoli e Benevento dal 5 al 6 per mille, a Genova dal 5 al 5,8 e ad Ancona dal 5,5 al 6 per mille. In tutti questi comuni, seppure ridotta, l’Imu sulla prima casa si pagherà. 
Ed è qui che entra in gioco il vero capolavoro del governo. Combinando il meccanismo delle detrazioni con il rincaro delle aliquote, infatti, il giochino ipotizzato da Saccomanni penalizzerà paradossalmente le case di minor valore. L’esempio di Milano è emblematico. I cittadini del capoluogo lombardo con le loro 477.842 prime case dovranno farsi carico di una fetta consistente dell’extragettito. Secondo le prime stime si parla di circa 110 milioni di euro, di cui 55 a carico dei contribuenti. La vera beffa, però, arriverà per le classi più deboli. Una casa della categoria ultrapopolare A/5 nel 2012 era tassata con aliquota al 3,6 per mille e pagava in media 26 euro con la sola detrazione di base e niente con un figlio minore a carico. Nel 2013 con il balzo dell’aliquota al 6 per mille, calcolando solo il 50% della maggiorazione, il calcolo sarà di 76 euro, con un aumento di 50 euro secchi rispetto al primo anno di applicazione dell’Imu.

Un lampione si, un lampione no


Certi inchiostri rossi invecchiando diventano neri. Tale  è l’animo di alcuni nostri politici.

Un lampione si, un lampione no. E' questa la nuova trovata degli amministratori comunali di Boville Ernica. Tempi di crisi nel borgo ernico, un tempo cittadina sfavillante, piena di luci e, perchè no, di egocentrismo. 
La memoria corre ai bei tempi andati, non troppo lontani a dire il vero, tempi in cui tutto a Boville sembrava possibile; tutto o quasi, dalla squadra di calcio in serie D fino ad un amministrazione comunale che elargiva indennità suppletive ai propri dipendenti a iosa. In parte, era merito dell'edilizia, certo; un cavallo che ha trainato la biga per anni, baciata dal boom immobiliare della Capitale, da sempre stella polare della piccola imprenditoria bovillense. Ora che le imprese chiudono, si pensa all'olio d'oliva, di cui il nostro territorio è ricchissimo, come una risorsa dimenticata.
Tutto questo con Silvio Berlusconi espulso dal Senato, due suicidi nel nostro borgo, lo spettro della disoccupazione che incombe. Cambiano i tempi, i nostri giovani guardano Oltreoceano come succedeva trenta, quaranta anni fa. La valigia è ancora quella di Louis Vuitton ma intanto Palazzo Simoncelli spegne le luci. Anzi, le lascia accese: un lampione si, un lampione no. Della serie, cosa non si fa per risparmiare. Non resta che chiudere la porta. Sperando in un futuro migliore.