lunedì 30 aprile 2018

Chiu' can ch'ossa !!

L'ironia e la saggezza popolare della nostra gente sono qualcosa di fantastico. Non trovate? 
Abbiamo pensato di darle voce su Radio Boville.

Boville sconfitto nel derby contro l'Anitrella

Brusco stop per il Boville di mister Di Rienzo che nel derby contro l'Anitrella esce sconfitto con il risultato di tre a zero. I blugranata si presentavano al "Liri", in casa degli storici rivali monticiani, con una formazione ampiamente rimaneggiata, con tanti ragazzi della juniores che hanno ben figurato; nonostante il passivo infatti i giovani blugranata hanno dimostrato di avere le carte in regola per dire la loro anche di fronte ai più esperti giocatori neroverdi.
Indisponibili Valev, Parravano e Santopadre, squalificati Fabrizi e Lozza il Boville si presentava in terra monticiana con voglia di fare di fronte ad un avversario, l'Anitrella appunto, che ha ormai in tasca la certezza matematica del salto di categoria nel campionato di Promozione. 
Nel primo tempo era proprio il Boville a costruire la migliore occasione del match con Giona che si involava sulla corsia di destra e scodellava in mezzo un pallone per Iaboni che mancava di un soffio l'aggancio in area avversaria. Nella seconda frazione del match però gli avversari si rifacevano sotto e passavano sugli sviluppi di un calcio piazzato con la zampata vincente di Lombardi, poi autore di una doppietta. 
Punteggio tennistico invece per la juniores di mister Alessandro Santopadre che batte i pari età del Real Piedimonte con il punteggio di sei a zero. Assente il bomber Lorenzo Paglia, ad aprire le danze ci pensava Fabiano Diamanti mentre le altre marcature erano "griffate" da Coratti, Marco Osvaldi, Davide Paglia ed Andrea Quattrociocchi che realizzava una doppietta.

Marta Diana propone un piano di incentivi per il commercio e l'artigianato nel centro storico

"Abbiamo in programma un piano di incentivi per gli imprenditori ed i commercianti che decideranno di tornare a investire nel centro storico di Boville Ernica". Ad annunciarlo, nel corso di un incontro con alcuni cittadini del centro storico, è stata Marta Diana, prima candidata sindaco donna nella storia di Boville Ernica. Assessore con la giunta Rotondi nei primi anni duemila, Diana ha dimostrato all'epoca di saper lavorare e programmare iniziative importanti : il Premio Giotto e la Pasqua con Giotto infatti sono manifestazioni che portano la sua firma.
"Una delle priorità della politica locale deve essere quella di tornare a valorizzare il nostro patrimonio - incalza ancora Diana - negli ultimi tempi abbiamo visto la chiusura di diversi esercizi commerciali e di due sportelli bancari, una grave perdita per una realtà come la nostra. Sono convinta che attraverso un piano di incentivi si possa tornare a fare del nostro centro storico un punto di interesse sia per il commercio che per una forma di artigianato leggero. Oltre ad un piano di incentivi, abbiamo in programma altre iniziative per le attività commerciali, sia del centro storico che dell'intero territorio, con manifestazioni dedicate all'artigianato, con mostre a tema sugli antichi mestieri e sulle nostre eccellenze oltre attraverso l'enogastronomia. Ci piacerebbe poi ripristinare una forma di incentivi per le vetrine più belle, una sorta di concorso che studieremo insieme alle associazione di categoria, la Regione Lazio e la Camera di Commercio. Il mondo che stiamo vivendo presenta sempre numerosi cambiamenti, lo sviluppo della tecnologia sta cambiando il nostro stile di vita ma sono davvero convinta che una parte importante del futuro di questa nostra terra sia legato alle nostre tradizioni ed alle nostre eccellenze"

venerdì 27 aprile 2018

Cinque per mille, al comune di Boville Ernica quasi mille euro. Cinquantotto i "donatori"

Vale quasi sedici milioni di euro il cinque per mille dell'Irpef assegnato dai contribuenti ai comuni italiani per il 2016. Sono quasi seicentomila gli italiani che hanno scelto di destinare, nella propria dichiarazione dei redditi, una piccola quota ai servizi sociali dei propri comuni. 
Lontani dai numeri di Gressoney la Trinitè, in provincia di Aosta, che con una sola firma ha ottenuto ben 955 euro a Boville sono stati destinati fondi per un totale di 920 euro grazie alle donazioni di 58 cittadini. Il valore medio delle donazioni ottenute dal nostro comune è stato quindi di poco superiore ai quindici euro contro una media nazionale di trentacinque euro per singola donazione. Testimonianza questa, di una crisi economica che in Ciociaria si è fatta sentire anche nei redditi medi delle persone.
Tuttavia, si potrebbe ovviare al problema semplicemente aumentando le donazioni; alla prossima amministrazione il compito di promuovere progetti e coinvolgere la cittadinanza nel sostegno a chi è stato meno fortunato.

Boville Bene Comune, domenica il taglio del nastro per la sede elettorale di Monte di Fico

Taglio del nastro per la sede elettorale della lista "Boville Bene Comune" del candidato sindaco Memmo Di Cosimo. Dopo aver inaugurato in un primo momento la sede all'interno del centro storico cittadino e poi quella in contrada Scrima, il terzo "hotspot" verrà inaugurato a Monte Di Fico. "In questo particolare periodo storico, dove la disaffezione dei cittadini verso la politica è particolarmente sentita l'iniziativa di aprire delle sedi, ove possibile ovviamente, dimostra attenzione e vicinanza al territorio, favorisce il confronto e garantisce un impegno costante e serio attraverso delle riunioni periodiche" commenta Stefania Venditti, consigliere comunale sui banchi dell'opposizione a cavallo tra la fine degli anni novanta ed il nuovo millennio e candidata nella lista capeggiata proprio da Di Cosimo. "I progetti per la mia contrada sono diversi ma è necessario lavorare bene e nell'interesse di tutto il paese. Penso alla manutenzione delle strade ormai dissestate, la messa in sicurezza di alcuni tratti, l'integrazione di alcuni servizi a costi decisamente bassi per la collettività come bacheche, specchi, manutenzione della rete dell'illuminazione stradale. Il nostro però è un programma ambizioso ed i punti più importanti e significativi sono il completamento delle rete del metano, la rete fognante, la realizzazione di una piccola piazza. Ci vuole tanto impegno, tanta passione e soprattutto la capacità di programmare bene per ottenere fondi pubblici che permettano di lavorare bene senza gravare sulle tasche della cittadinanza". Il taglio del nastro è fissato per il tardo pomeriggio di domenica in via Forcella, località di Monte di Fico.

L'auditorium, il teatro ed il dialetto. L'intervista di Radio Boville con il dottor Renato Genovesi

"Con Piero Fabrizi siamo sulla stessa lunghezza d'onda. E' una persona seria, onesta e trasparente, qualità indispensabili per governare un territorio. Ho accettato di concorrere a sindaco del mio paese, è una sfida impegnativa ma la politica è passione". Inizia così, davanti la macchinetta del caffè nel suo studio medico, la prima intervista di Radio Boville a Renato Genovesi, candidato sindaco della lista "Insieme per Crescere 2.0". E' lui, medico come Piero, ad aver accettato di raccoglierne il testimone; di estrazione post democristiana, Popolari per l'esattezza, poi assessore con Ruggero Mastrantoni tra la fine degli anni novanta e l'inizio degli anni zero. Onestà, impegno e dedizione, questi i punti cardinali che segnano il nuovo corso del progetto politico di Genovesi che insieme alla politica unisce la passione per il teatro ma non sembra affatto entusiasta del teatrino della politica nazionale degli ultimi anni. "Per chi come me intende la politica come passione e servizio alla collettività, come mettersi al servizio degli altri, il trasformismo degli ultimi anni a che vediamo nella politica nazionale è uno spettacolo davvero poco edificante. Tuttavia, in politica ormai si viaggia al ritmo dei cambiamenti del mondo".
Incalzato sui tanti competitor che si presentano al via di questa competizione elettorale, Genovesi raccoglie la sfida con stile e con un tocco di fair play che non guasta mai.
"Vedo con piacere che tanti giovani di Boville sono candidati nelle diverse liste. E' bello vedere che hanno a cuore la politica. Spero che il paese abbia un futuro con più partecipazione, non vorrei che fosse solo una ventata. Tuttavia, abbiamo davanti un quadro politico piuttosto confuso ma sono convinto che i nostri concittadini sapranno premiare il progetto politico più concreto ed interessante".
Non si sbilancia sull'operato dell'amministrazione uscente, il "comedian" nostrano anche se "il giudizio sull'amministrazione uscente è positivo. Rispetto a quello che è stato fatto finora e poi dobbiamo ricordare che amministrare non è semplice. Non ci si improvvisa, bisogna programmare. Ritengo che ci sia la necessità di potenziare le manifestazioni culturali anche se le risorse a disposizione non sono particolarmente ampie. Tuttavia, il bilancio che ci lascia Piero Fabrizi è quello di un comune sano e questo consente di programmare al meglio il futuro".
Tanti i progetti e le idee per il futuro del borgo ernico, una "lista dei desideri" in equilibrio tra il sogno di un paese migliore ed i piedi ben ancorati a terra. Il tutto, condito da un pizzico di pragmatismo e saggezza popolare, la stessa che Genovesi ha rappresentato nei palchi di tutta la Ciociaria in questi decenni.
"Se Dio vuole ho intenzione di rimboccarmi le maniche. Scommetteremo sul rilancio dell'artigianato, vorrei creare un marchio che permetta a tutti di conoscere Boville attraverso un oggetto di artigianato oppure un prodotto enogastronomico, una delle nostre eccellenze : inutile dire che il pensiero va al nostro fantastico olio d'oliva. L'economia in tante parti del mondo si sta trasformando in economia circolare e sono convinto che ci sia lo spazio per sviluppare la nostra microeconomia. 
Non possiamo fare grossi passaggi o grandi promesse. Cercheremo di fare il massimo anche per fare in modo di rendere i nostri ragazzi sempre più partecipi alla vita del paese. Continueremo a dare impulso alle attività sportive con l'ammodernamento del centro sportivo di Montorli e personalmente ho davvero a cuore la riqualificazione del campo sportivo di San Lucio che verrà riaperto quanto prima. Ovviamente, la realizzazione di un auditorium è l'aspirazione più alta. La scuola deve essere al primo posto, ci vuole più attenzione per la cultura e per il turismo, un argomento del quale tutti parlano senza che nessuno sappia davvero come intervenire".
Dopo un buon caffè ed una piacevole chiacchierata, il tempo stringe ed alla porta di "Renat' Sampacorta" bussano i suoi pazienti. C'è ancora il tempo per un'ultima domanda, quasi alla Marzullo; e quando gli porgiamo un foglio bianco e gli chiediamo, da uomo di teatro, cosa immagina e cosa vuole per Boville i suoi occhi per un attimo diventando sognanti, per una frazione di secondo quasi assenti.
"Mi auguro che il nostro dialetto, che è bellissimo, non scompaia. Realizzare l'auditorium sia per la musica che per le opere teatrali è un sogno che ho nel cassetto ma soprattutto un modo per conservare la cultura e le tradizioni di Boville".

In sala d'attesa arrivano altri pazienti, è ora di andare. Radio Boville tornerà ad intervistare presto Renato e le domande saranno più piccanti. Per ora, è stato bello ritrovare uno dei protagonisti della politica baucana. 

giovedì 26 aprile 2018

Investimenti, riduzione delle tasse e turismo. La ricetta di Enzo Perciballi per il centro storico

"Stiamo studiando un programma per dare degli incentivi ad imprenditori e commercianti che decideranno di tornare a investire nel centro storico di Boville Ernica. 
Mancano i servizi, mancano addirittura le marche da bollo e non c’è più una banca". E' questo uno dei primi provvedimenti che Enzo Perciballi, candidato a sindaco per la lista “Tu Protagonista” intende adottare per risollevare il centro storico cittadino.

"Ci sono tanti locali commerciali sfitti - incalza ancora Perciballi - negli ultimi tempi tuttavia si assiste con sempre maggiore frequenza a fughe, spesso dovute a canoni di affitto troppo alti rispetto al reale giro di affari che si riesce a concretizzare dentro le mura cittadine. Questo fenomeno sta purtroppo trasformando il borgo in qualcosa che somiglia più a un “dormitorio” che a un luogo di aggregazione. Per questo stiamo studiando una forma di agevolazione fiscale per incentivare i commercianti che già ci sono a rimanere, oppure altri ad aprire nuove attività. Partiremo da un censimento dei locali disponibili per poi contattare i proprietari che si rendono disponibili e li agevoleremo nelle forme consentite dalla legge. Studieremo forme di sgravi sulle tasse comunali a vantaggio di chi deciderà di investire. La situazione che si registra, infatti, è sempre più grave. Basti pensare che per i cittadini non è possibile nemmeno acquistare una marca da bollo perché non esiste più una rivendita. Troppo volte si è costretti a prendere l’automobile e a percorrere diversi chilometri. Per non parlare delle banche. Ne avevamo ben due, ora sono andate via entrambi. Ci adopereremo per riportarne almeno una: si tratta di servizi indispensabili in assenza dei quali si limita la circolazione delle persone. Se facciamo in modo che l’economia torni a girare ne beneficeranno tutti. Ovviamente questa iniziativa è strettamente legata all’altra di più ampio respiro che riguarda lo sviluppo di un piano turistico ben articolato, di cui abbiamo già parlato abbondantemente e che sostanzialmente prevede la nascita di una vera e propria filiera che permetterà al visitatore di rimanere da noi qualche giorno. Insomma, faremo una serie mirata di vere e proprie “iniezioni” per stimolare la ripresa". 


Investimenti e meno tasse, la strada che vuole percorrere Perciballi è sicuramente quella giusta.

Memmo Di Cosimo attacca l'amministrazione di Piero Fabrizi sulla passerella del Renarone

di Maurizio Patrizi
La Provincia Quotidiano

La passerella del Renarone è finita al centro dell’acceso dibattito che si è scatenato durante l’ultimo Consiglio comunale di Boville Ernica. A portarcela mercoledì scorso, in occasione della discussione per l’approvazione del bilancio previsionale e programmatico 2018-2020, è stato il consigliere comunale di minoranza Memmo Di Cosimo. Duro il suo attacco all’amministrazione uscente del sindaco Piero Fabrizi, accusata di sperpero di soldi pubblici per il degrado in cui è stata lasciata la struttura.  

L’opera fa parte di un più ampio progetto che avrebbe dovuto agevolare lo sviluppo turistico ed era stata terminata nel 2014 ma nel frattempo aveva subito dei danneggiamenti a causa dei massi caduti dalla sommità della grotta, detta appunto del “Renarone” che sarebbe dovuta diventare visitabile proprio grazie alla passerella in legno.

"Penso che non sia opportuno – ha attaccato duramente Di Cosimo durante l’assise di mercoledì scorso – che un’opera pubblica, realizzata con soldi pubblici, sia stata lasciata nel più completo abbandono da parte di questa Amministrazione ormai dal lontano 2014 (ben quattro anni), periodo in cui era stata annunciata la fine dei lavori. Un’opera diventata ormai ostaggio di erbacce e arbusti che la fanno da padrone ovunque".

L’intero progetto prevedeva anche la ristrutturazione della chiesetta della Madonna del Latte, di un antico fontanile a valle, ma anche la realizzazione di un percorso turistico con pista ciclabile, per un totale di circa 100 mila euro, comprese le spese di progettazione e direzione dei lavori.

"Quella stessa passerella – incalza il consigliere di opposizione Memmo Di Cosimo – era stata già danneggiata gravemente dopo essere stata installata, a causa della caduta di alcuni sassi che si erano staccati dalla sommità della grotta a seguito di cedimenti e crolli. Da allora però nessuno se ne cura nonostante io lo abbia più volte sollecitato". E incalza: "Il degrado attira altro degrado e quindi logicamente quel luogo tanto tenuto in considerazione nella fase progettuale è ora diventato una pattumiera al punto tale che si rischia un vero e proprio allarme igienico. L’amministrazione Fabrizi – conclude Di Cosimo – è l’amministrazione del “Ecco stiamo partendo, ecco parte l’appalto, ecco parte il bando, ecco abbiamo fatto…” e poi si assiste all’indegno spettacolo della passerella del Renarone, quello hanno fatto! E’ una delle cose fatte. Per carità, non vogliamo insinuare che sono tutte così quelle poche cose fatte. Ma li da anni nessuno interviene per rimediare al grave danno fatto".

Pesanti le accuse che l’ex vicesindaco della seconda amministrazione Fabrizi ha mosso ai suoi ex compagni di cordata, anche su altri fronti dell’azione amministrativa in merito al bilancio previsionale. Ma quella verso questa opera pubblica ha destato molto scalpore in quanto già durante la fase dei lavori era finita alla ribalta della cronaca proprio a causa della friabilità delle rocce attorno alla grotta che praticamente non l’hanno più resa praticabile.    

Piero Fabrizi schiera il tridente lungo via Rotabile. Intanto, Zio Alfredo è sempre in gol

Tre punte, un cannoniere, tanti assist, il "gioco di squadra". Piero Fabrizi, dopo aver ringraziato i cittadini di Boville per i dieci anni trascorsi a Palazzo Simoncelli, si prepara all'appuntamento del dieci giugno prendendo in prestito linguaggi e soprattutto schemi del calcio. Ed è con il tridente tra Rotabile e Colle San Paolo che ha deciso di giocarsi questa partita. Del resto, gioca in casa e perfino la filosofia catenacciara dell'Italia pallonara vuole che si giochi all'attacco davanti al pubblico amico, su un terreno di cui conosce ogni zolla, ogni piccola pendenza, ogni segreto.

Certo, restano da stabilire i ruoli delle punte in campagna elettorale ma la tattica messa in campo dal primo cittadino è piuttosto chiara : lui, Piero, al centro dell'attacco. L'uomo che farà salire la squadra, in grado di farti guadagnare chili, centimetri e metri di campo, pronto ad andare in pressing sugli avversari quando provano ad impostare il gioco, pronto ad insaccare qualsiasi pallone si presenti dalle sue parti.

Sulle corsie esterne, pronti per scodellare in mezzo cross e traversoni invitanti ci saranno Marcello Dalmazia ed Angelo Fabrizi. Il primo, Dalmazia, tatticamente anarchico ma onesto terzino quando a calcio ci giocava davvero, è pronto per rientrare in copertura, magari con qualche fallo tattico quando serve per spezzare il gioco. Angelo Fabrizi invece presidia il fortino di Colle San Paolo, mai come ora sotto assedio per i tanti, troppi candidati, arriva a questo appuntamento con la preziosa esperienza maturata in questi anni da amministratore proprio accanto a Piero. 
E non è finita qui: il dispiegamento dell'artiglieria pesante da parte della lista di Renato Genovesi che ha raccolto il testimone proprio da Fabrizi vede in campo il riconfermato Ivan Savone, originario di Colle Piscioso ma che lungo la "Mother Road" baucana ha parenti e tanti amici.

Il compito di rifornire di palloni questa nutrita batteria di attaccanti stavolta potrebbe essere affidato a Tonino De Paulis, anche lui assessore negli anni d'oro del Garofano. Qualcuno potrebbe ribattezzarla Unità Socialista, per la prima volta dopo la diaspora dei primi anni novanta. Piero e Tonino, socialdemocratico il primo e socialista il secondo. Mancano soltanto i garofani rossi nel taschino della giacca e chissà che Piero non ne conservi qualcuno sottobanco da portare nottetempo nella sede del suo comitato elettorale. Un garofano ci sta sempre bene. Meno male che a supervisionare il tutto ci sarà Renato Genovesi che, da bravo medico e soprattutto da uomo di teatro, a certe debolezze dell'animo umano è abituato.

Marcello, Piero, Tonino. I suoi ragazzi, i ragazzi di Zio Alfredo. Una stella, burbera e sorridente, vi sta a guardare. 

mercoledì 25 aprile 2018

Boville sconfitto in casa dalla Virtus Tecchiena

Brutta sconfitta per il Boville Ernica nel gara disputata nella mattinata di oggi sul tappeto sintetico del Montorli. I rossoblu cadono tra le mura di casa e vengono battuti dalla Virtus Tecchiena con il risultato di due a uno. Un risultato che arriva dopo una prestazione opaca, con poche idee sul piano del gioco; nella prima frazione del gioco erano gli ospiti a passare in vantaggio sfruttando una disattenzione della difesa rossoblu. Gli ospiti erano bravi a trovare il raddoppio e nella seconda parte della gara era Nayden Valev ad accorciare le distanze dal dischetto. Il forcing finale della squadra di mister Di Rienzo, in inferiorità numerica per le espulsioni di Fabrizi e Lozza, non riusciva a regalare il pareggio ai padroni di casa. Stavolta non è bastata la prodezza di Valev a togliere le castagne dal fuoco al Boville. La salvezza comunque, nonostante un calendario tutt'altro che semplice, è ancora a portata di mano. Domenica prossima, in riva al Liri, il derby con i neroverdi dell'Anitrella. 

Uniti per Boville, Diana presenta il suo simbolo

Se il nome scelto da Orlando Cervoni per la propria lista è sicuramente il più originale, il logo di Marta Diana è senza dubbio il più bello. Un tocco di buon gusto femminile che non guasta mai, soprattutto per la prima candidata sindaco donna nella storia della nostra cittadina.

Semplice e pulito, con la Collegiata di San Michele Arcangelo e l'orologio in piazza che campeggiano sullo sfondo di un cielo luminoso, quasi ad indicare il sole che torna a splendere su Boville. In basso, un tricolore simbolo di unità la cui presenza però "tradisce" le simpatie per il centrodestra di una formazione che risulta essere comunque di ispirazione civica. Azzecata anche la scelta del nome della lista, "Uniti per Boville" e mai come adesso, con sette candidati sindaco in campo, Boville ha bisogno di unità e di coesione.

Non abbiamo ancora avuto modo di leggere il programma elettorale ma la presenza nel logo dell'orologio che campeggia su piazza Sant'Angelo lascia pensare che una delle priorità sarà la sistemazione della meridiana posto proprio sotto l'orologio, dono dell'astronomo Giuseppe Armellini alla nostra cittadina. Che sia arrivata l'ora di Marta Diana?

"La Liberazione è la festa più bella"

Dal "compagno" Orlando Cervoni riceviamo e pubblichiamo un breve commento in occasione dell'anniversario della Liberazione.

"La Liberazione è la Festa più bella per tutti gli Italiani, perchè da quel giorno parte il processo che ci porta alla realizzazione di un'opera fondamentale: la Costituzione. Penso che possiamo dirci fortunati per essere nati dopo il 1945. Ora si tratta di applicare quei sani principi e rifiutare ogni idea di discriminazione e di esclusione fra persone che appartengono alla stessa Nazione. Viva il venticinque aprile !!"

I magnifici sette .. copioni

La tentazione c’è ed è inutile girarci intorno. Non hanno fatto i compiti a casa; la politica è come la matematica, non la impari a memoria e non la impari in un giorno.
Avendo pochi soldi in cassa, poche idee e sostanzialmente poco o nulla da dire, copiano. Copiano tutti i "magnifici sette", copiano gli uni dagli altri. Copiano, la brutta e la bella come si faceva sui banchi del liceo anche se qui, c’è da crederci, sembra di essere alle elementari. Copiano tutto, idee buone e meno buone, copiano da quelli bravi e pure dai compagni di banco ciucci. 

Il turismo, l’auditorium, le iniziative culturali, la scuola e perfino gli interventi in consiglio comunale.
Chi vince governa, chi perde fa opposizione, è questa la regola della democrazia ma per i “magnifici sette” che si sono candidati per giocarsi la partita elettorale questo confine è labile. Tutti contro tutti in un meraviglioso gioco di incastri sempre più sfumati, conditi da legami e parentele.
Chiunque vincerà avrà la maggioranza in consiglio comunale ma sarà minoranza tra la gente. A maggior ragione, il copia ed incolla non serve a nessuno.
Non ci sono soldi, questo è il punto. Le finanze pubbliche soffrono e senza qualcuno capace di ribaltare il tavolo, ora che i banchieri hanno messo il guinzaglio a Salvini e Di Maio, le sorti italiche sono legate ad un alito di vento. Quello che soffia sullo spread. Ma questa è un altra storia. E non deve confonderci con i temi che caratterizzano questa campagna elettorale.

Prendiamo il turismo. Parlano tutti del turismo, la panacea di tutti i mali. Fortunatamente, gli americani a Boville non ci vengono. E meno male. Non avremmo dove alloggiarli e loro avrebbero serie difficoltà a comprare un pacco di sigarette visto che manca perfino un distributore automatico. Personale che parla un discreto inglese poi è merce rara.

E le critiche all’amministrazione Fabrizi, a proposito del turismo, somigliano tanto ai discorsi di chi ha poco da dire. Con Piero, su intuizione di Nicola Milani, siamo entrati nel club dei Borghi più Belli d’Italia e nelle Città dell’Olio, non dimentichiamolo. E siamo entrati tra le destinazioni turistiche indicate dalla diplomazia a stelle e strisce di stanza a villa Taverna. Per quel che può valere, ovviamente.
Certo, di cose da mettere a posto ce sono pure troppe, dallo scempio dei guard rail intorno alla passeggiata che sembra di essere sull’Autosole alla meridiana in piazza fino al piazzale del lavatoio ridotto in pessime condizioni. Alberto Paglia, assessore nei primi anni duemila, aveva preparato tutti gli incartamenti per eliminare quella cabina; nessuno di quelli che sono venuti dopo, compreso Piero, ha ritenuto di dover proseguire quel lavoro. 

Certe volte è meglio consegnare il compito in classe in bianco piuttosto che copiare da un somaro; si fa più bella figura. 

"SiAmo Boville", Cervoni presenta il simbolo

“SiAmo Boville Ernica”. Cuore, tricolore e gioco di parole per Orlando Cervoni, storico esponente della sinistra nostrana. Praticamente chiusa la lista degli aspiranti consiglieri, Cervoni ha presentato il simbolo con il quale correrà in questa tornata. “Il logo rappresenta la nostra città, la nostra gente e la nostra voglia di fare – ha commentato, entusiasta, lo stesso Orlando Cervoni – sono tanti i problemi del nostro paese e tanti i servizi da migliorare. Tra le nostra priorità ci sono i trasporti, la scuola, la tutela dell’ambiente, la riduzione delle tasse e l’ampliamento della rete metano. Poi occorre riqualificare il centro storico di Boville e investire seriamente sul turismo. Abbiamo raccolto già numerose adesioni. Tanti cittadini, comitati e associazioni sostengono il nostro progetto di sviluppo economico e di crescita culturale”.

martedì 24 aprile 2018

Valanga di gol nel derby con il Torrice

Finisce quattro a quattro il derby tra Boville e Torrice. Gol e spettacolo sul tappeto sintetico del Montorli quindi in un match molto importante per entrambe le formazioni, impegnate nella corsa salvezza. Ad aprire le danze erano i padroni di casa che nella prima parte del match sembravano avere in mano il comando delle operazioni e passavano in vantaggio con le reti di Flavio Lozza e Nayden Valev ma poi subivano la rimonta dei biancorossi i quali, approfittando di alcuni svarioni della difesa rossoblu realizzavano ben quattro reti ribaltando clamorosamente il parziale della gara. Nel finale però Fabrizi e compagni si rifacevano sotto e riuscivano a strappare un insperato pareggio ancora con due reti di pregevole fattura griffate sempre da Lozza e Valev. Punteggio diverso ma stesso risultato dell'andata quando, sul campo "Alberto Sordi" di Torrice finì pari e patta, stavolta con il Torrice bravo a trovare il pareggio in piena zona Cesarini.
Vittoria abbastanza agevole invece per la formazione under 18 che batte a domicilio il Fontana Liri, ultimo della classe, con due ottime prestazioni di Lorenzo Paglia e Francesco Giona.

venerdì 20 aprile 2018

Marta Diana attacca l'amministrazione per i lavori di rifacimento della strada a colle Verre

"E’ solo fumo, nient’altro. E' iniziata la campagna elettorale". E' questo il commento, sarcastico, di Marta Diana, candidato sindaco alle prossime elezioni dopo che l'amministrazione ha fatto partire i lavori di rifacimento della  strada rurale di Colle Verre, nella zona di Scrima. Un tratto di viabilità rurale importante per i residenti della contrada che da attendeva di essere sistemato. E, nella migliore tradizione italica, quale migliore occasione delle elezioni per gettare una passata di cemento? "Parliamo della strada che da Colle Verre dovrebbe portare in via Cona Carlantonio – spiega ancora Diana - una strada rurale che l’amministrazione uscente aveva promesso ai residenti di sistemare. Era stata tra l’altro inserita nell’elenco dei lavori di questo quinquennio. Di fatto non è stata mai rifattaVisto però che i cittadini si sono risentiti, l’amministrazione ha pensato bene di buttare sei metri cubi di cemento a toppe. Davvero pensavano di potersela cavare con un contentinoAdesso esistono anche le toppe di cemento preelettoraleRitengo vergognoso questo modo di fare politica prendendo in giro i cittadini. Questa strada è l’ennesima illusione che Fabrizi ha dato alla fine dei cinque anni".

Consiglio, via libera al bilancio

Abbiamo approvato il bilancio. Uno dei più magri nella storia del nostro comune. Si, è in equilibrio ma i numeri sono tristi ed assomigliano alle statistiche del possesso palla quando giocavi contro il Barcellona di Guardiola. 

Potevi vincere o perdere ma la palla non te la facevano vedere mai.

È vero, l’indebitamento è sceso ma siamo poveri. Poco più di seimila euro per la manutenzione ordinaria delle strada di cui la metà, circa tremila, già impiegati. Questi i numeri di cui si è discusso in consiglio comunale, il penultimo di Piero al centro della scena. Lui, il sindaco, ha fatto un pochino il resoconto dell’attività amministrativa e degli investimenti su scuola, campo sportivo e cimitero che arrivano in piena zona Cesarini. Forse saranno una delle leve sulle quali l’amministrazione tornerà a chiedere il consenso ai cittadini, forse è troppo tardi. Chissà.

Veniamo comunque alla cronaca. Assenti Michele Rotondi e Benvenuto Fabrizi le prime scintille si sono registrate tra Memmo Di Cosimo e Piero sul canone di locazione del vecchio palazzo del Fascio, oggi destinato alla Asl ma il pubblico nella sala si poteva contare sulle dita di una mano e nessuno voleva prendersi la scena. Poi si è parlato delle opere, di quelle fatte e di quelle da realizzare, il cimitero, la scuola ed il tappeto sintetico del campo Montorli.

Ed è qui che Piero Fabrizi ha segnato il primo gol, in contropiede. L’ampliamento della rete della fognatura a Casavitola, problema annoso che si trascinava avanti da qualche tempo e la copertura in fibra ottica del nostro territorio. Ottantadue chilometri di rete e solo Radio Boville che in passato si è battuta per anni sul tema dell’adsl, che oggi sembra preistoria, può comprendere appieno cosa significhi.

Poi, il bilancio. I nostri hanno rinfoderato il fioretto e sguainato la sciabola con Piero che ha proseguito nell’elenco delle opere realizzate in questi anni e presentato la riduzione dell’indebitamento, sceso ora a quattro milioni e mezzo di euro, come uno dei principali successi della sua amministrazione. Nell’Italia post Monti non ha tutti i torti.

E così, mentre Piero ed i suoi provavano a guadagnare metri facendo salire le seconde linee, ecco che entrava in tackle Memmo Di Cosimo.
“Un bilancio austero come questo non lo abbiamo mai avuto - ha sparato subito a zero l’ex vice sindaco - alcuni comuni anche vicini a noi hanno racimolato finanziamenti importanti per milioni di euro. Cinque milioni nei primi cinque anni , poco più di un milione nel corso dell’ultima consiliatura, numeri che ci fanno comprendere che troppe cose non hanno funzionato e soprattutto che i cittadini di Boville pagano le tasse senza avere indietro i servizi. Basta fare un giro nelle strade del territorio, con la breccia usata al posto dell’asfalto per rattoppare le buche”.
Più sarcastico Perciballi che al tackle ha preferito quei contrasti spalla a spalla, con il pallone che corre lungo la linea laterale. “Bisogna dire che i conti quadrano, è sicuramente difficile oggi farli quadrare ma basta ridurre spese ed investimenti, come è stata fatto da questa amministrazione. Bisogna lavorare per intercettare i finanziamenti ed incrementare l'incasso degli oneri concessori. Questo bilancio fotografa la mancata programmazione che va avanti da sei o sette anni. Il nostro sindaco si è fidato troppo di chi gli ha promesso tanto impegno ma poi non è stato così; tuttavia sono contento di sentire che nei primi anni, quando ero in giunta, arrivavano tanti soldi, vuol dire che si lavorava bene”. 

Nelle battute finali, prima di votare il bilancio poi approvato, a prendere il pallone è stato Angelo Reali, al penultimo consiglio di questa sua esperienza politica che lo ha visto districarsi con umiltà e passo felpato nei meandri della politica.
“Non sarò protagonista della prossima campagna elettorale e questo mi permette di vedere con più serenità tante cose. Ho imparato tanto in questi anni, occorre riconoscere che di errori ne sono stati fatti tanti ma credo che le cose buone che abbiamo fatto siano largamente superiori agli errori commessi.
Bisogna riconoscere quanto di positivo è stato fatto ed alle difficoltà con cui abbiamo operato e penso a tanti politici che sono venuti a Boville a prendere voti e poi ci hanno voltato le spalle. Faccio un augurio a tutti affinché la prossima campagna elettorale sia un momento di confronto tra i nostri cittadini”. Una perdita, quella di Reali, che con il tempo si farà sentire.

Bilancio approvato quindi e vuoi per la fame che iniziava a farsi sentire, vuoi per la voglia di una sigaretta, il presidente dell’assise Angelo Fabrizi ordinava il rompete le righe. Tutti lungo corso Umberto a parlare di questa o quella candidatura; la campagna elettorale è iniziata.

Boville Festival, fine di una storia

Dovremmo parlare del consiglio comunale. Considerando lo scarso pubblico presente l’altro ieri nella sala consiliare ci viene da pensare che non interessi poi tanto alla nostra comunità. Eppure si parlava di bilancio.
Rifletteteci. Sette candidati a sindaco, sette liste, novantuno persone candidate e pochissime di queste erano presenti al consiglio. Di Cosimo e Perciballi sui banchi dell’opposizione e sul filo di lana è arrivato il dottor Renato Genovesi, in compagnia di Marcello Dalmazia. Del consiglio quindi ne parleremo domani perché oggi Boville ha bisogno di riflettere su qualcosa forse di più importante della politica. Concetti nobili ma spesso vuoti.

Dopo otto anni non si farà il Boville Festival. Lo hanno annunciato in un post due degli organizzatori che poi sono tra i migliori amici di Radio Boville, Alessio Capogna e Simone Venditti. La nostra terra vede volare via, dopo l’acqua ormai diventata privata, dopo i negozi, dopo la banca e la serie D, anche il Boville Festival. L’ultimo punto di aggregazione per i giovani. Fort Apache.

Ora, prima del Festival, qualcosa del genere l’ha organizzata la vecchia Radio Boville, la prima Radio Boville. Capitan Fede Poggipollini, Mel Previte, Robbie Pellati, Rigo Righetti. Piazzale del Lavatoio pieno, la band di Luciano Ligabue al completo per la prima volta nel Lazio.

Ogni tanto ci facciamo le lodi da soli, siamo di parte e facciamo il tifo per chi come noi e forse meglio di noi si impegna per far progredire il nostro territorio. E questo gruppo di ragazzi lo ha fatto nel migliore dei modi. Con impegno, passione, un pizzico di follia, quella di chi insegue i sogni, grandi e piccoli che siano.
Alessio, Rocco, Marco, Christian, Martina, Samuele, Simone e Danilo erano lì, a spillare la birra, tutte le sere, dopo mesi di riunioni per trovare una soluzione a questo oppure a quel problema. Erano quelli, più degli altri, ad avere il diritto di godersela. Poi, la manifestazione è venuta sempre molto carina, tanta gente, artisti di buon livello, gli stand sempre originali, il campetto attrezzato per il beach volley. E la birra era buona.

Non stiamo cercando di accattivarci le simpatie di questi ragazzi, non ci serve. Certo, è triste pensare al campo di San Lucio abbandonato. Niente palloni che rotolano, ragazzi che corrono, niente concerti l’estate. Solo il cancello, il lucchetto, la ruggine. Senza accorgercene, prendiamo le sembianze della Rust Belt, la “cintura di ruggine” nella periferia americana. Quella che votato in blocco per Donald Trump per capirci; e noi ci siamo andati vicino con il trionfo, a Boville, di Cinque Stelle e di Salvini.

Ma torniamo al Festival. Davvero possiamo lasciar volare via un evento che era diventato un appuntamento fisso dell’estate e che stava per raggiungere la doppia cifra in termini di anzianità? E per cosa .. la legittima “stanchezza” di chi ha sostenuto tutto il peso sulle proprie spalle, la mancanza di un sostegno concreto, economico e logistico dell’amministrazione comunale e degli altri enti? Intendiamoci, se è una libera scelta di quelle persone che l’hanno creata è giusto rispettare la loro volontà. Giusto così.

Diversamente, se possiamo fare ancora qualcosa, Radio Boville, per quanto pochi siano i mezzi, è pronta a mettersi a disposizione, magari per la comunicazione. Siamo qui.

martedì 17 aprile 2018

Un successo l'inaugurazione della sede di via Scrima per la lista "Boville Bene Comune"

Mentre il comitato di Colle Martino convolava a nozze con Enzo Perciballi lui chiamava a raccolta i suoi per l'apertura della seconda sede elettorale della lista, quella in via Scrima. E con stile lui, Memmo Di Cosimo, incassava la promessa di matrimonio mai concretizzata con il comitato che è stato suo alleato cinque anni fa quando è risultato essere il più votato tra i candidati al consiglio comunale. "La nostra intenzione è quella di coinvolgere tutto il territorio ragion per cui abbiamo lavorato per aprire questa sede, un luogo di incontro e di partecipazione con la cittadinanza di Boville. La presentazione dei singoli candidati, un discorso lungo ed appassionato sul programma elettorale ed a microfoni spenti gli auguri, chissà fino a che punto sinceri, per la decisione del comitato di Colle Martino di correre al fianco di Enzo Perciballi. 

"Abbiamo fatto un gran bella figura, tantissimi amici sono venuti ad assistere all'incontro con il comitato - ha commentato Di Cosimo durante il suo intervento - gli applausi ricevuti alla fine dell’incontro ne sono la prova. Mi sento come il padre di dodici figli e come tale ognuno di loro merita il giusto riconoscimento, tenendo anche conto delle competenze specifiche. I rapporti che nascono per interesse, per interesse finiscono. Se non c’è stima reciproca non si va avanti. La loro decisione finale è stata un’altra quindi non ci resta che augurargli buona fortuna". 
La partecipazione all'incontro di domenica scorsa a Scrima è di quelle che fanno ben sperare per il proseguo della campagna elettorale con quasi duecento cittadini che hanno preso parte al taglio del nastro della sede di "Boville Bene Comune. "Abbiamo in mente l’idea di un Comune aperto a tutti i cittadini, la nostra sarà un’amministrazione attenta alle esigenze di tutti anche se ovviamente avremo un occhio di riguardo alle fasce più deboli alle quali vogliamo tendere una mano. Le contrade hanno bisogno di una riqualificazione degli spazi e dell'implementazione dei servizi, il centro storico ha bisogno di interventi concreti e mirati con il comune che dovrà interessarsi per la riapertura di uno sportello bancario, la promozione degli eventi culturali e la realizzazione di un auditorium da mettere a disposizione anche della scuola Armellini".



L'Italia, l'amicizia, la Grande Inter

“Andammo a giocare con una squadra di ragazzetti a un torneo a Ripi e lui prese una schiacciata velocissima che lo butto per terra. Si alzò e disse all’avversario “ma nen m facc gruoss!” Da bambino ragazzino giovanotto due erano le cose che adorava giocare al calcio e l’Inter di Herrera. Andai a vedere una sua partita in terza categoria. Era un ragazzino e la sua squadra quasi ultima giocava in casa contro la prima in classifica. Diede l’anima e con un suo goal vinsero la partita! Era questa la sua vita e faceva ogni cosa con il massimo impegno! 
La sua lealtà e il suo alto senso dell’amicizia lo caratterizzano come una persona che vale la pena conoscere nel percorso della vita! 
Disponibilità, cordialità, coerenza correttezza solidarietà sono sue peculiarità fondamentali! 
Quando lo vidi accarezzare senza sosta l’ultima volta 
I capelli del suo Americo morto a solo sei anni compresi il valore di un figlio e quanto queste ferite sanguinano a vita! L’Inter e il calcio le sue vere passioni !
la sana amicizia, la famiglia le sue vere certezze. 
Il ritorno in Italia il suo vero desiderio!”.

Una lettera aperta a Radio Boville. Ricordi, emozioni, parole d'affetto e di stima, da parte di uno degli amici d'infanzia, di quelli che ci giochi da bambino e porti nel cuore per tutta la vita.

Luciano è tornato in vacanza insieme a tutta la sua famiglia, per la prima volta insieme con la figlia ed il futuro sposo. Boville al centro del loro universo tricolore, le meraviglie della terra di Ciociaria, l’abbazia di Casamari. 
È li che i genitori si erano sposati, ormai tanti anni fa. E lungo la strada, mentre tornavano a casa dalla visita, la futura sposa, anzi la figlia di Luciano perchè di essere figli non si finisce mai, ha chiesto ai genitori se poteva sposarsi lì insieme al suo compagno. Quasi a voler riallacciare un filo della memoria che non si è mai spezzato, una pagina, un capitolo, un simbolo dell’esistenza di ognuno di noi. 

Un anno dopo il ritorno in Italia. La pioggia nei giorni precedenti ed in quelli successivi alla cerimonia. Prima e dopo perchè quel giorno il sole splendeva alto nel cielo. Con il prete che ha celebrato l’omelia, lo stesso che aveva conosciuto il piccolo Americo negli anni in cui stava studiando in Italia, terra di santi, poeti e navigatori. Il mondo è piccolo e ci si incontra sempre. Si sono rivisti ancora in America, qualche tempo dopo, hanno intrapreso un percorso spirituale, intitolando, tra le altre cose, un monumento religioso alla memoria del piccolo Americo. Finché il filo della memoria non è tornato ad intrecciarsi ancora, a metà marzo del 2014, con una rappresentazione teatrale, in dialetto baucano, nei locali della cattedrale dedicata a Santa Caterina di Siena. A Frankilin Square, a New York. Era il compleanno di Americo, un angelo che veglia su tutti noi da lassù. 


Piero Fabrizi, un addio oppure un arrivederci?

Uno striscione vicino bivio Papetti per ringraziare i baucani. Non si capisce se è un addio oppure un arrivederci ma prima di lasciare l'ufficio all'ultimo piano di palazzo Simoncelli, Piero ha voluto salutare così i suoi elettori. Poter indossare la fascia di primo cittadino è una responsabilità ed un privilegio che capita a poche persone. Once in a lifetime. Una sola volta nella vita. 

Esce di scena come è nel suo stile, dicendo grazie "alla mia terra, alla mia gente". Breve, efficace e concreto con un sano pizzico di populismo che, in tempi in cui i Cinque Stelle vanno di moda, non guasta mai. Se a Boville ci fosse ancora la sede dell'Accademia delle Belle Arti, andremmo a chiedergli di preparargli una targa per conferirgli un titolo accademico, honoris causa, nel campo della comunicazione.

Dicevamo degli addii e degli arrivederci. Lasciata la carica di primo cittadino, Piero concorrerà per uno scranno nel prossimo consiglio comunale? E' una domanda che si pongono in tanti e dopo l'adesione del comitato di Colle Martino con la lista di Enzo Perciballi, è questa la vera variabile della campagna elettorale. Rivedremo il nostro sindaco ai nastri di partenza, intenzionato a piantare ancora un Garofano rosso in consiglio comunale? 

Renato Genovesi è un regista, uno dai piedi buoni, è il Carletto Ancelotti che potrebbe andare a vincere tutto nel Milan di Sacchi dopo una splendida carriera, con pochi acuti, con la maglia della Roma. Un uomo di teatro, uno che potrebbe servire un pallone con il contagiri sui piedi dello sgraziato terzino di turno. E di terzini "Insieme per Crescere" ne ha pure troppi.

La squadra ha bisogno di un centravanti, lo sanno tutti. E lo sanno anche loro. E Piero Fabrizi, il sindaco, è il miglior centravanti che possano trovare sulla piazza. E' il "GigggiRiva"dello scudetto del Cagliari prima del Mundial messicano, capace di trascinare gli isolani ad un successo addirittura epico, contro le squadre espressione dei grandi gruppi industriali del nord. 

Nessuno sa, tranne lui ovviamente, se "Rombo di Tuono" ha voglia di giocarsi la partita dopo dieci anni intensi, ricchi di soddisfazioni e di delusioni, dieci anni logoranti e bellissimi insieme. 

E' un addio oppure un arrivederci? Da Memmo ad Enzo, passando per Orlando, sono tutti avvisati.

lunedì 16 aprile 2018

Il comitato di Colle Martino sceglie Perciballi

Enzo Perciballi. E' questa la scelta del comitato di Colle Campano e Colle Martino. La lunga serie di incontri e di dibattiti si è quindi conclusa con la scelta definitiva da parte del comitato, quella di schierarsi con Perciballi. 
I diciannove di Colle Martino quindi hanno scelto.

Dopo aver ascoltato Orlando Cervoni, Fabio Genovesi, Memmo Di Cosimo ed Enzo Perciballi la scelta è ricaduta su quest'ultimo. Nel primo pomeriggio di ieri infatti l'assemblea si è riunita nella sede sociale ed al termine degli scrutini la volontà degli aderenti all'associazione era quella di sostenere la corsa di Perciballi; sarà Giacomo Iozzi, che tra le altre cose è stato capitano della squadra di calcio del Boville negli anni della serie D, a rappresentare la sua contrada nelle fila della lista "Tu Protagonista". Al termine dello scrutinio, i rappresentati del comitato hanno convocato lo stesso Enzo Perciballi che ha raggiunto la sede scordato dal Anna Verrelli, dal fedelissimo Benvenuto Fabrizi e da suo padre Ruggero, per brindare alla scelta con un bicchiere di buon prosecco. "Sono davvero felice per questa scelta ed il mio entusiasmo è condiviso da tutti i componenti della nostra lista. E' un premio alla coerenza, all'essere sempre se stessi, al non fare promessi facili ma concrete e realizzabili, con impegno e con una seria programmazione. E' un tassello importante che si va ad incastrare alla perfezione nella composizione della nostra lista". 

Soddisfatto anche lo stesso Giacomo Iozzi che nel raccogliere il testimone da Angelo Reali ha ringraziato quest'ultimo "per l'ottimo lavoro svolto finora nell'interesse del nostro territorio e per il pieno sostegno che mi ha dato finora. Da regolamento non ho potuto votare ma sono molto contento perchè la scelta del comitato ha coinciso perfettamente con il mio desiderio. Inizia una nuova avventura, ce la metterò tutta". 

La decisione del comitato di Colle Campano e Colle Martino è destinata a spostare gli equilibri della campagna elettorale?

domenica 15 aprile 2018

Boville, le elezioni ed il ruolo del comitato di Colle Martino. Oggi la decisione del direttivo

di Maurizio Patrizi

Il comitato Olimpia chiamato alle urne per scegliere chi sostenere alle prossime elezioni comunali di Boville Ernica. Il seggio elettorale (la votazione segreta è d’obbligo) è stato allestito per questo pomeriggio nella sede sociale di Colle Campano e dalle 16.30 dovrebbero iniziare le operazioni di voto. I membri del comitato direttivo, 19, dovranno scegliere fra Enzo Perciballi e Memmo di Cosimo. Loro due infatti nei giorni scorsi avevano raggiunto il maggiore numero di voti dopo essere stati ascoltati come anche il gruppo civico di Orlando Cervoni e quello dei Cinque Stelle che fa capo a Fabio Genovesi. C’era stata una prima votazione per scremare e farne rimanere due. E’ toccato a Perciballi e Di Cosimo che sono stati ascoltati una seconda volta con domande specifiche sui programmi da attuare, su come reperire le risorse ma anche sui criteri di formazione della giunta. Non sono mancati altri argomenti sia di interesse generale che locale. Per esempio l’asse viario Casavitola-Papetti (superstrada) o l’ordinaria manutenzione delle strade. 
Oggi pomeriggio il voto che sancirà con chi sarà candidato Giacomo Iozzi, il giovane designato dallo stesso comitato come proprio candidato.
E intanto in molti si chiedono quale sarà il vero ruolo del comitato Lo stesso che nel 2013 aveva fatto un accordo programmatico con l’attuale sindaco uscente Piero Fabrizi e poi aveva scelto il candidato Angelo Reali. Questa volta il gruppo di Colle Campano la partita ha deciso di giocarsela diversamente. Alcuni sono convinti che saranno determinanti nell’elezione del nuovo sindaco. Altri invece credono che la spaccatura emersa durante queste settimane non verrà sanata. Tuttavia saranno le urne a dire la verità.

venerdì 13 aprile 2018

Piero Fabrizi e Gianluigi Buffon, larger than life

Un filo di inevitabile imbarazzo c’è, ci si sente un po’ Ronald Reagan quando ha maramaldeggiato su un esanime Walter Mondale, nel dover rendere il dovuto a Gigi Buffon e Piero Fabrizi. 

Entrambi sono al finale di carriera. Entrambi concludono con un tuffo dentro a una piscina vuota. L’ultimo atto di un grande atleta e di un politico, una vita da campioni, le stimmate del talento che nessuno mai gli toglierà, ma anche di una vita da personaggio pubblico scalfita dal crepuscolo. 
Il personaggio pubblico, sia chiaro perché l’uomo è una altra cosa. E nel caso di Piero è larger than life, come dicono gli americani. E poi, unica cosa intelligente detta da Papa Francesco in cinque anni, “chi siamo noi giudicare?”

Buffon ha sbroccato. E può capitare. Non dovrebbe capitare ad un veterano di quaranta anni, campione del mondo a ventotto, capitano della Nazionale italiana che oggi è fuori dai Mondiali eppure una delle più vincenti della storia della pedata.

Il rigore, c’era o non c’era? Il tifo fa bene al cuore e male alla coscienza.

Piero Fabrizi, con Gigi Buffon, condivide le stimmate del campione. Era l’anno di Italia 90, tanto per restare in tema football.
Lui, Piero, vice sindaco di Nicola Milani nell’anno della storica cacciata dei comunisti dal Palazzo d’Inverno. Astro nascente del Garofano, quello vero, quello di Craxi, non l’insipida emulazione odierna. I comunisti tornano a palazzo in breve tempo e lui, Piero, andò a sedersi sui banchi dell’opposizione. 
Michele Rotondi, cacciato da Mastrantoni in malo modo, gli rubò la scena e lui decise di passare la mano alle comunali del 2003 e mettere tutte le sue fiches sulla tornata delle provinciali l’anno successivo. Mentre le nuvole coprivano la galassia dei berlusconiani, la stella di Piero tornò a brillare. 
Più sperduto di Oliver Twist alla Whitechapel, un pezzo di centrodestra baucano brancolava nel buio; Piero ci fece l’accordo e completò il mosaico dell’ultima tessera, quella che mancava per vincere. 

“Non puoi avere il cinismo di distruggere il sogno di una squadra” ripeteva Gigi Buffon al Bernabeu l’altra sera, riferendosi all’arbitro. E Piero, che pure arbitro è stato, ai baucani un sogno voleva regalarlo. Davvero. Il tempo però ha finito per renderlo più simile alla Fornero. 
Giusto, sbagliato, umano. E anche quella cosa di vedere il suo volto scavato da qualche lacrima, del resto, ha reso il nostro sindaco più simile a noi. Lui. E Buffon con lui.
Lacrime da coccodrillo, forse. Si perché per entrambi, per Piero e per Buffon, valgono le regole e la forca ma solo finché sono per gli avversari. Piero Fabrizi finisce il mandato e passerà alla storia per quello che è stato: il Casaleggio della politica baucana. 

Piero, perché vogliamo ancora chiamarlo così, ha avuto un amico che gli ha voluto bene : Radio Boville. Nonostante le critiche di questi dieci anni. Se non altro siamo stati sempre diretti, leali e sinceri. E scevri da interessi particolari, dal desiderio di cadreghe.

Se credi, ci stringeremo la mano.
Le standing ovation si meritano una sola volta, nella vita.
Solo che stavolta era rigore.

giovedì 12 aprile 2018

Sfida al vertice, sabato pomeriggio la juniores del Boville Ernica ospita la capolista Paliano

"C'è un limite nella vita di uno sportivo, un muro che divide la normalità dall'eccellenza. Può essere un momento o una partita come questa. Se hai la forza di superarlo puoi alzare gli occhi, guardare la luce e pensare di non avere più confini!". Fabio Caressa iniziava la telecronaca del match tra Italia ed Ucraina, andato in scena ad Amburgo nella trionfale cavalcata degli azzurri nel mondiale di Germania 2006. Parole che potremmo prendere in prestito per la juniores del Boville che sabato pomeriggio, sul tappeto sintetico del Montorli, affronta il Paliano. Quattro i punti che dividono le due squadra in classica, un match importante che a poche giornate dal termine potrà dirci molto sulla classifica finale del campionato. 

Quattro anche i gol subiti all'andata dai ragazzi di mister Alessandro Santopadre, nonostante un discreto primo tempo in cui gli ernici erano addirittura passati in vantaggio con una rete di Giona. I rossoblu  sono desiderosi di vendicare la sconfitta subita in terra lepina e riaprire i giochi per la vittoria finale. Andrea Fiormonte e compagni si presentano a questo appuntamento forti del poker servito sul campo del Casalvieri, uno squillo di tromba a cui ha prontamente replicato il Paliano che ha battuto in casa il Vico nel Lazio. 

Sara partita vera insomma, tra due formazioni che hanno dimostrato di avere l'entusiasmo, i numeri e la continuità necessari per fare un campionato di vertice.



mercoledì 11 aprile 2018

Controllo delle tariffe e più investimenti sulla rete idrica, le proposte di Orlando Cervoni

E' stato uno dei suoi cavalli di battaglia, la difesa dell'acqua pubblica. Un argomento che intende riproporre in campagna elettorale. Orlando Cervoni, leader della sinistra baucana, è stato uno dei promotori, a livello locale, dello storico referendum di qualche anno fa, quando oltre ventisei milioni e mezzo di italiani hanno votato per tornare alla vecchia gestione del servizio idrico.
"Il comune sarà al fianco dei cittadini - attacca subito Cervoni in una nota - bisogna impegnarsi a cominciare dalla difesa dei beni comuni. Sappiamo tutti quanto incida pesantemente sui bilanci delle famiglie il costo del servizio idrico, che oggi supera, mediamente il costo della corrente.  Quello che i cittadini versano deve essere  reinvestito sul nostro territorio, attraverso il potenziamento  ed ammodernamento della rete idrica e della rete  fognaria. Lo sanno tutti che la gestione diretta, come stabilito dal referendum, è quella che preferisco. Intanto bisogna avere con il gestore privato un rapporto chiaro: quello che si incassa sul nostro territorio, deve essere reinvestito sul nostro territori. Perchè ci sono molte zone senza rete fognaria e che devono essere fatte. Altro aspetto sarà di ridefinire le tariffe: paghiamo troppo, perchè la parte di acqua a prezzo "sociale" è troppo bassa e subito scattano le aliquote troppo alte. Saremo al fianco dei cittadini per le loro giuste rivendicazioni e sosterremo ogni iniziativa, giusta, delle associazioni che si battano per il miglior servizio per i cittadini".