Parte della storia di una città, sembrerà strano, la si può "leggere" non dai libri, ma dalla città stessa, guardandosi intorno, guardando gli edifici, le piazze ...e le fontane pubbliche, ovvero i luoghi e le costruzioni con i quali si intrecciano i fatti e gli eventi dei secoli passati.
Qual'è la più antica fontana di Bauco ? (...si perchè il nome Boville Ernica ha appena poco più di 100 anni e le fontane risalgono tutte a periodi precedenti....)
Non è difficile intuirlo : la fontana di cui si hanno notizie più antiche è "Fontana Vecchia" del XVIII secolo. La fontana si trova nella omonima contrada, a rimarcare quanto fosse importante, vitale e frequentata già dall'inizio del 1700 da tutti gli abitanti.
Fontana Vecchia
Fontana Vecchia è anche la più decorata, ha tre canne che fuoriescono dalla bocca di tre mascheroni barbuti situati su una parete e sovrastate dallo stemma di Bauco con la torre merlata e le chiavi decussate ed ha quasi 300 anni ! Sotto lo stemma è infatti riportata la data della realizzazione " A.D. MDCCXXV" ovvero 1725, anno Giubilare e periodo in cui Bauco era ancora parte dello Stato pontificio.
Le altre fontane del centro storico, come indicano le date incise sulle pietre di ognuna, sono state realizzate o sistemate tutte in uno stesso anno, poichè riportano tutte "1891".
Cosa succedeva in quegli anni ? L'Italia era stata unita nel 1861 divenendo poi monarchia costituzionale. Il primo Re fu Vittorio Emanuele II, nel 1870 fu finalmente annessa anche Roma, e dopo il governo Marco Minghetti seguì quello di Agostino Depretis nel 1876. Depretis avviò un cambiamento e ammodernamento del paese, investendo anche in opere pubbliche. Nel 1884-1885 ci fu una brutta epidemia di colera per cui morirono in Italia quasi 18.000 vittime. Francesco Crispi, dunque si trovò ad affrontare nuove esigenze igieniche e sanitarie e appena conseguì la guida del governo, istituì al ministero dell'Interno la Direzione di sanità pubblica, coinvolgendo per la prima volta i medici nel processo decisionale. Una specifica legge del 1888, inoltre, trasformò il Consiglio superiore di sanità in un organo di medici specialisti anziché di amministratori, e creò la figura del medico provinciale. La norma stabilì il principio che lo Stato dovesse essere responsabile della salute dei suoi cittadini. E' facile immaginare, che in quest'ottica, forte sia stata l'esigenza di dotare tutto il popolo di fontane pubbliche dove poter attingere acqua non solo per bere ma anche per lavarsi.
Proprio in quell'anno 1891 Padre Modesto Arcangeli mandava alle stampe il suo libro Memorie storiche di Bauco" e Bauco fu dotata dalle autorità amministrative di rete idrica e quindi di tutte le fontane pubbliche e del Lavatoio fuori porta S. Francesco, con due grandi vasche e tetto a capriate a proteggere le tante donne del paese che andavano a lavare i panni in tutte le stagioni, anche d'inverno con la pioggia.
"Panta rei".
L'acqua, la vita, il tempo scorrono, ma ciò che le città ci raccontano rimane inciso nella pietra e nella memoria dei luoghi.
Sta a noi non perderne traccia.
Fontana di Corso Umberto I
Fontana di piazza S. Francesco
Fontana di piazza S. Francesco
Vasca della Fontana di piazza S. Francesco
Fontana del Lavatoio
Vasche del Lavatoio
Vasche del Lavatoio
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