martedì 15 maggio 2018

Umberto e Pilar Savone, baucani ad Hollywood


C'è un tizio di Boville Ernica che vive a Los Angeles. Si chiama Umberto Savone, di professione fa il parrucchiere. 
Non è un parrucchiere qualunque ma è il parrucchiere delle star di Hollywood. Tra i suoi clienti, Silvester Stallone, Whitney Houston, i Coldplay ed i Maroon 5. Oltre a buona parte del cast di Twilight.

Ha una sua linea di prodotti che vende nei supermercati della catena statunitense Target, posizionamento del prodotto nella fascia medio alta del mercato. E' nato a "Sa'von", un chilometro scarso in linea d'aria dalla chiesa di Santa Liberata. 



E la figlia di Umberto, è Pilar Savone. Un nome forse sconosciuto al grande pubblico ma apprezzata e stimata ad Hollywood, la capitale mondiale del cinema. Dopo un decennio di robusta gavetta, Pilar è stata una delle producer degli ultimi film di Quentin Tarantino, da Grindhouse a Bastardi senza gloria fino a Django Unchained che le ha permesso di ottenere la prima nomination agli Awards. 

Umberto Savone è nato ed è cresciuto a Boville Ernica e poco prima della maggiore età si è trasferito in America con la sua famiglia. Un ragazzo come tanti, nella Boville che provava a rialzare la testa negli anni a cavallo tra il secondo Dopoguerra e gli albori degli anni sessanta, quelli del boom economico italiano. La famiglia in un primo momento si era trasferita nello stato di New York; poi il colpo di fortuna, la voglia di rischiare, il cinema, le stelle di Hollywood, il successo.
Pilar invece in America ci è nata, il suo percorso è stato completamente diverso da quello del genitore che probabilmente le ha trasmesso anche la passione per il cinema e forse, perchè sempre italiani siamo, presentato le persone giuste all'interno di quel mondo. 
L'America però è l'America. Non ci arrivi nei posti di responsabilità, soprattutto in un industria altamente competitiva come il cinema, se non sei bravo davvero.

Perchè raccontiamo la storia di questi nostri compaesani proprio adesso? Non vogliamo soltanto proporre di riconoscere ad Umberto la cittadinanza onoraria. Del resto, verrebbe da chiedersi perchè nessuno ci abbia pensato finora.

In realtà, era parecchio che Radio Boville voleva parlare di loro e cercavamo un'occasione speciale per farlo, un pò come si fa con le bottiglie buone, di quelli che tieni in cantina aspettando un momento "speciale" per poterle aprire. Poi ti rendi conto che l'occasione speciale è quasi sempre la bottiglia stessa. L'emozione, il momento.

A Boville abbiamo la cocciutaggine tipica della gente di Ciociaria. Quella che, unita alle capacità, ti permette di fare la differenza. Siamo gente unica. Speciale.




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