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domenica 18 novembre 2007

Cervoni invoca le dimissioni di Rotondi

Tutti sanno che Rotondi è minoranza .

E’ minoranza per come ha interpretato il suo ruolo: pensava di essere il padrone del Comune, pensava che le Leggi non esistessero e fin dal primo giorno ha cominciato a prendere iniziative a rovescio. I cittadini sono stati informati di quanto succedeva, ma soprattutto se ne sono resi conto da soli.

Allora il programma elettorale è diventato carta straccia: niente più Piano di recupero e zona di edilizia residenziale per il Centro Storico, chiusura di spazi sportivi per tutti i cittadini, nessuna seria programmazione culturale, chiusura del Parcheggio coperto, niente metanizzazione, nessun interesse per le nuove tecnologie, nessun impegno contro le antenne, nessuna iniziativa per lo sviluppo economico, come la promozione delle nostre aziende impegnate nell’edilizia, nessuna programmazione di opere necessarie.

Al contrario non ha difeso il posto di lavoro di cinque operai occupati nella raccolta RSU, ha raddoppiato i costi per le autorizzazioni e le tasse comunali, i costi per le concessioni edilizie, senza spendere un euro in investimenti, ha rovinato progetti già operanti.

Ha svenduto il Lazzaretto.

Da’ incarichi professionali ai suoi amici e sostenitori e lavorano solo ditte ed imprese amiche.

In quattro anni non è riuscito ad attivare le zone di edilizia residenziale e Peep, come pure le zone commerciali ed artigianali per tutto il territorio comunale, ma è riuscito ad impegnare 160 milioni delle vecchie lire per poche varianti, quasi tutte sotto casa sua.

Sulla Cooperativa Progresso Sociale è tutto chiaro. Per un suo scopo politico l’aveva fatta chiudere e voleva spendere 200mila euro delle casse comunali per un intervento non necessario.

Risultato: le persone ragionevoli l’abbandonano

Si dimetta senza aggravare sui bilanci comunali oppure concordi le cose necessarie ai cittadini insieme al consiglio comunale!