martedì 8 aprile 2014

Atletico Boville Ernica sconfitto in casa dal'Atletico Real Pomezia, pari e patta tra Bovillense ed Atina

Finisce con una sconfitta per uno a zero la domenica dell'Atletico Boville che dopo la disfatta sul campo del Roccasecca viene battuto di misura anche tra le mura amiche del "Montorli" dall'Atletico Real Pomezia. Dopo un periodo abbastanza positivo, con la vittoria sul Colleferro dei tanti ex, la squadra di mister Graziano Gori sembra aver perso la brillantezza dei giorni migliori. Dopo un primo tempo senza reti e senza grandi emozioni nella ripresa sono i romani a mettere a segno la rete decisiva con Roversi. Inutile la reazione dei blugranata nella seconda metà della ripresa; i bovillensi avrebbero comunque meritato molto di più per la mole di gioco costruita ma la coppia formata da Testa e Reali che aveva fatto molto bene proprio nel Boville guidato da Gori qualche anno fa non è stata assistita dalla sorte. Nel finale anzi è stato proprio lo stesso Gianni Testa a verdersi sventolare davanti il cartellino rosso per doppia ammonizione. Pareggia invece la Bovillense in casa dell'Atina: in terra cominense, i biancocelesti interrompono una serie positiva di vittoria che durava dalla trasferta di Cave. La squadra guidata da mister Federico non riesce quindi ad avere ragione della formazione locale che, impegnata nella lotta per non retrocedere, ha moltiplicato gli sforzi e messo le briglie a Mandarelli ed Argentino, i due cannonieri della formazione ernica. Nel frattempo la Dinamo Colli che ha avuto ragione del Sant'Ambrogio con un rotondo tre a zero si è rifatta sotto portandosi a soli due punti dai biancocelesti ma il turno di domenica prossima che vede la Bovillense impegnata a domicilio contro l'Arpino ed i monticiani impegnati in casa del Real Cassino potrebbe essere di nuovo l'occasione giusta, per Accolli e compagni, di allungare il passo. Un finale di stagione comunque, quello del girone ciociaro della Prima Categoria che si annuncia più che mai appassionante.

lunedì 7 aprile 2014

Sabato la presentazione del libro del Prefetto Piero Cesari

"Sulle ali di una farfalla". E' questo il titolo dell'ultima fatica letteraria dell'ex prefetto di Frosinone, Piero Cesari, testo che verrà presentato ai lettori della biblioteca di Boville Ernica nella giornata di sabato prossimo. Racconti, filastrocche e poesie scritte dal prefetto emerito di Frosinone verranno quindi commentate e discusse durante l'incontro organizzato in collaborazione con il Sistema Biblioteche della Valle del Sacco. In verità, il libro è stato già presentato diverse volte, anche nella vicina cittadina di Veroli nello scorso mese di dicembre, presso la splendida cornice della Galleria ” La Catena ”, nell’ambito dell’iniziativa “Incontriamoci in biblioteca”. In quell'occasione gli amministratori verolani coinvolsero anche alcuni giovanissimi alunni delle scuole elementari e medie che, oltre a confrontarsi con l’autore e con il prof. Luigi Gulia che aveva nel frattempo sollecitato i ragazzi su alcuni passaggi del libro, hanno raccontato in diretta alcune filastrocche del volume. L'incontro nella sede di Boville è stato organizzato, tra gli altri, anche dai giovani amministratori Ivan Savone e Selenia Boccia.

venerdì 4 aprile 2014

Jerome Moroge è il nuovo sindaco di Pierre Benite

Jérôme Moroge, in cima alla lista di "Mieux vivre à Pierre-Bénite" è diventato ufficialmente il nuovo sindaco di Pierre-Benite. Il giuramento del nuovo primo cittadino di Pierre Benite, cittadina gemellata con Boville Ernica, è avvenuto in occasione del Consiglio comunale che si è tenuto nella scorsa giornata di sabato 29 marzo. Moroge, a capo di una lista civica ma candidato molto vicino all'Ump, partito dell'ex presidente francese Nicolas Sarkozy, era favorito nei sondaggi; al termine degli scrutini ha ottenuto 1609 voix, il 52.84% degli aventi diritto. Il nuovo consiglio comunale della cittadina vicino Lione, che fa parte del dipartimento Rhône-Alpes e che ha visto una grossa emigrazione dalla Ciociaria nei decenni scorsi, è composto da trentatrè nuovi consiglieri, divisi in tre gruppi distinti; Moroge succede a Mireille Domenech Diana. "Il primo partito in Francia e' l'Ump" ha immediatamente commentato, seppur a denti stretti, il leader conservatore, Jean-Francois Cope', complimentandosi con i sindaci eletti. Tuttavia, in proporzione, il miglior risultato è stato ottenuto dal partito Front National di Marine Le Pen che pur presentandosi in pochi collegi ha ottenuto un successo che va oltre le previsioni dei sondaggi.

Antenne di Cologni, installata la centralina

Continua il monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche sulla collina di Cologni. I tecnici dell’Università di Cassino, incaricati dall'amministrazione comunale, insieme agli operai del ente di Palazzo Simoncelli hanno provveduto all’installazione  di una nuova centralina per il monitoraggio delle emissioni stesse. Si tratta di una centralina che rileverà ventiquattro ore su ventiquattro il livello delle emissioni elettromagnetiche nella zona, trasmettendo i dati in tempo reale attraverso la rete internet, all’Università di Cassino. I dati saranno disponibili e liberamente consultabili con un semplice click una volta predisposta l’apposita convenzione tra il comune e l’ateneo cassinate. La centralina è di tipo mobile e verrà spostata frequentemente intorno alla zona di Cologni per rilevare il livello delle emissioni elettromagnetiche a ridosso delle abitazioni vicine. L’Amministrazione Comunale ed il sindaco Piero Fabrizi, negli ultimi anni, hanno provveduto ad approvare un  discusso Piano per regolamentare l’installazione delle antenne per la telefonia mobile sul territorio comunale che fino ad allora era mancante negli archivi comunali. Fortunatamente, nel piano antenne, il sito di Cologni, invaso negli anni precedenti da tralicce ed installazioni, veniva dichiarato “saturo” dai tecnici incaricati dal comune.

martedì 1 aprile 2014

Monsignor Vincenzo Paglia : le famiglie sentono la necessità di una nuova pastorale, intelligente e coraggiosa

Occorre ''accompagnare nel loro cammino tutte le famiglie del mondo con una pastorale intelligente, coraggiosa e piena di amore'', cosi' come indicato da papa Francesco. Lo ha ribadito nei giorni scorso Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia presentando in Vaticano l'VIII Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma dal 22 al 27 settembre 2015 a Philadelphia, negli Stati Uniti. Monsignor Paglia, ex Vescovo di Terni e nativo di Boville Ernica, ha parlato di una ''intelligenza nel leggere il presente della famiglia'', un atteggiamento di ''coraggio per affrontare i complessi e numerosi problemi'' e di ''amore per cercare di risolverli, tenendo sempre presente - ha detto - il Vangelo della famiglia e della vita''. Una teologia della famiglia che, quindi, dovra' toccare nello specifico le questioni della ''spiritualita' e santita' coniugale; ecclesiologia e pastorale della famiglia; famiglia e rapporto con la cultura contemporanea''. Senza per questo dimenticare altri temi come quelli relativi all famiglia e le migrazioni o la sfida ecumenica. L'evento di Philadelphia, ha poi detto il presule, si colloca in un ''momento particolarmente importante per la vita della Chiesa''. Papa Francesco, ha quindi spiegato, ''ha voluto porre al centro dell'attenzione di tutta la Chiesa proprio il tema della famiglia''. Nel febbraio scorso, e' stato ricordato, e' stato, infatti, dedicato un apposito Concistoro mentre nel prossimo ottobre si celebrera' un Sinodo Straordinario dei Vescovi sul tema: ''Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto della evangelizzazione''. Nell'ottobre dell'anno prossimo, infine, si terra' l'Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sempre sulla famiglia. ''Ebbene, - ha spiegato proprio il nostro illustre concittadino Paglia - proprio alla vigilia del Sinodo ordinario dell'ottobre del 2015 si colloca l'VIII Incontro Mondiale delle Famiglie. Non si deve dimenticare, inoltre, che questo itinerario ecclesiale si inserisce anche in quel filone di analisi e di dibattito che l'Onu ha proposto in questo anno con l'indizione dell'anno della famiglia''.

Da Boville Ernica a Boston, il lungo viaggio di Don Rocco Crescenzi tra i fedeli italo americani


C'è una Boville Ernica forse conosciuta. Almeno tra i confini nazionali dove, nonostante gli sforzi dell'amministrazione cittadina la notorietà del nostro borgo stenta a decollare. Eppure, sono tanti, tantissimi i nostri cittadini che si sono distinti all'estero, in particolare nell'America del Nord. Canada e Stati Uniti furono le mete preferite dai nostri emigranti fin dalla fine dell'Ottocento; molti tornarono a casa dopo qualche anno di lavoro e di buona paga, molti altri decisero di restare in quella terra, quella che Leonardo Sciascia chiamava "Lamerica". Uno dei nostri compaesani che più si è distinto all'estero, testimonianza di un "genius loci" che da sempre ha caratterizzato la nostra gente è il sacerdote Rocco Crescenzi. Serenamente deceduto il 3 aprile 2011 nella "Don Orione Home" di Boston (U.S.A.), a 95 anni d'età dopo ben 74 primavere di professione religiosa e 67 di sacerdozio. Apparteneva alla Delegazione missionaria "Mother ofthe Church" di Roma.
Don Rocco Crescenzi era nato il 6 gennaio 1916 a Boville Ernica, Prosinone, dai coniugi Domenico e Filomena Frantellizzi, lavoratori della terra, che ebbero altri cinque figli. Frequentò le classi elementari a Casavitola e Boville m poi, rimasto orfano della madre e volendo farsi sacerdote, per interessamento del parroco, fu accolto il 16 agosto 1930 all'istituto di Via Sette Sale a Roma, in attesa di proseguire per il "Paterno" di Tortona (Alessandria) ove giunse il 25 dello stesso mese, ac­colto dal Vicario Don Sterpi e ricevendo la vestizione dell'abito religioso da Don Orione nella festa dell'Immacolata dello stesso anno.
Nei probandati di Tortona, Voghera e Montebello espletò il corso ginna­siale ('30-'35), con l'intervallo di qualche mese a Varallo Sesia in provincia di Vercelli per recuperare la cagionevole salute; fece poi il noviziato a Villa Moffa di Bra sotto la materna cura di Don Cremaschi, professando i primi voti il 7 ottobre 1936, seguito dal tirocinio, assistente e insegnante dei ra­gazzi del convitto San Remolo a Sanremo, per tre anni.
Ripresi gli studi nel 1939, completò la filosofia e il liceo a Bra, conse­guendo l'abilitazione magistrale ad Alessandria nel 1940. Sfollato a causa della guerra, studiò la Teologia nelle case di Genova Camaldoli, al Boschetto, nel seminario estivo di Rosano di Casalnoceto (Alessandria) e a Castel Butrio (Asti) Professione perpetua nelle mani di Don Pensa (29 maggio 1942) a Genova Rivarolo, Diaconato (3 giugno 1943) e Ordine Presbiterale il 3 ot­tobre dello stesso anno da Mons. Melchiori, nel santuario Madonna della Guardia in Tortona.
Dopo l'anno di formazione pastorale, nel 1945 fu inviato a Napoli, vica­rio, assistente e insegnante dei ragazzi dell'istituto di Via Donnalbina. Di qui partì per Boston negli Stati Uniti d'America, campo del suo apostolato orionino tra gli emigranti italo americani.
Nonostante la sua salute definita sin da studente "debolissima" e "fragi­le", Don Rocco seppe valorizzare per ben 61 anni la sua vita religiosa, ca­ritativa, pastorale e relazionale nel nome di Don Orione, a bene della Chie­sa, della Congregazione e del prossimo. Svolse varie "mansioni" lavorando e risiedendo sempre a Boston.
    Fu vicario e consigliere della Delegazione ('69-'72), ('80-'82), ('91-'94), (2004-2007); dal 1956 curava il bollettino in inglese e italiano "The Madonna", organo delle varie opere e attività della Delegazione e soprattutto del santuario mariano di Boston, con la grande statua della Madonna "Re­gina dell'Universo" dello scultore Arrigo Minerbi.
   Nella sua lunga attività, fu alimentato dalle virtù orionine, che alimenta­va con un profondo spirito di preghiera e raccoglimento, dialogo e aggiornamento, che lo fecero benvolere a quanti lo avvicinavano.
   Le esequie si svolsero nel Santuario "Madonna Queen of thè Universe" a Boston, il 7 aprile, con successiva sepoltura nella tomba di famiglia della Congregazione, nel cimitero "Holy Cross" a Malden, Boston (U.S.A.).
La sera del 30 novembre 2011 la comunità di Boston ha ricordato Don Rocco Crescenzi, deceduto il 3 aprile 2011, con l'inaugurazione e la benedizione di una targa e di un busto del sacerdote, al Santuario Madonna Queen of the Universe e nella Cappella della “Casa Don Orione”. Molte persone hanno partecipato alla Messa e alla cerimonia di benedizione presieduta da Sua Eccellenza Mons. Robert Hennessey, Ausiliare dell'Arcidiocesi di Boston.

Premio Giotto, è festa grande per Teatro e Solidarietà

Un pubblico delle grandi occasioni ha assistito ieri pomeriggio alla premiazione della sesta edizione del Premio Giotto. Il riconoscimento, introdotto da qualche anno e realizzato dalla scuola di scultura dell'Accademia delle Belle Arti nella sezione distaccata di Boville Ernica, è stato consegnato dal Sindaco Piero Fabrizi all’Associazione “Teatro & Solidarietà”. Di ritorno da un viaggio negli Stati Uniti d'America dove l'allegra comitiva di teatranti ha messo in scena uno dei cavalli di battaglia del suo repertorio, la commedia "La Causa, la compagnia teatrale diretta dal dottor Renato Genovesi è stata insignita del riconoscimento davanti ad una platea che comprendeva anche l’on. Gianfranco Schietroma, vice sindaco di Frosinone, l’ex consigliere regionale Annamaria Tedeschi, la giunta e il consiglio comunale di Boville Ernica. Nel corso della serata è stato assegnato un premio alla Scuola Media Giuseppe Armellini di Boville per la mostra “A tu per tu con Giotto” - Esposizione di immagini e di testi sul Maestro Fiorentino. Il pubblico è stato allietato da un intrattenimento musicale a cura di Franco Paluzzi e Adamo Fratarcangeli intitolato “Suoni dal Borgo” e c’è stata anche l’intervista di Luciano Rea ai membri dell'Associazione “Teatro e Solidarietà”, vincitori del Premio Giotto 2013, che si è trasformata in un vero e proprio spettacolo dedicato al dialetto di Boville Ernica (o Bauco). L’evento è stato organizzato dall’Amministrazione Comunale e dalla Proloco di Boville.
Discreto successo anche per la mostra itinerante “Il Vangelo secondo Giotto – La Cappella degli Scrovegni”, che è stata inaugurata sabato 29 marzo presso il Museo Civico S. Francesco. Nell’occasione si è tenuto anche il convegno di presentazione con la prof.ssa Loredana Rea, docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia delle Belle Arti di Foggia. L’esposizione, apprezzata già in queste prime giornate da molti visitatori, resterà aperta fino al 27 aprile, tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30. Per l'associazione Teatro e Solidarietà che ha al suo attivo anche un libro, dato alle stampe per celebrare i trenta anni di attività, dal titolo "La 'uita è nè capetummetè" si tratta quindi un premio che riconosce lo straordinario ruolo culturale e sociale svolto in questi anni, riuscendo ad offrire sempre uno spaccato originale e pertinente sull'evoluzione sociale, culturale ed economica di Boville Ernica. Felice il dottor Renato Genovesi che in occasione della consegna del premio ha ringraziato tutti coloro che hanno condiviso, nel segno dell'allegria, uno straordinario cammino. "Voglio condividere il premio Giotto con chiunque ha recitato per l'associazione, con chi è stato chiamato a recitare in paradiso, con chi ha contribuito a realizzare, a montare e smontare le scenografie con chi ha fatto l'impossibile per far sentire la nostra voce con tutti i comitati che hanno voluto far rappresentare le nostre commedie, ma soprattutto con tutti voi che avete applaudito perché con ogni vostro applauso siamo arrivati dopo 37 anni a questo meraviglioso riconoscimento. Semplicemente grazie". 

lunedì 31 marzo 2014

L'Atletico Boville Ernica cade nel derby a Roccasecca, tris della Bovillense contro il Real Piedimonte

Domenica in chiaroscuro per le formazioni baucane impegnate nei vari campionati regionali. L'Atletico Boville, nonostante il buon momento di forma, cade sul campo dei cugini del Roccasecca. I blugranata infatti lasciano il "Lino Battista" confortati da una buona prestazione ma con l'amaro in bocca perchè al termine dei novanta minuti il risultato vedeva i bianco azzurri avere la meglio per tre a due sugli ernici di patron Daniele Santopadre. A nulla sono servite, se non per fini statistici, le due reti griffate dal sempre verde Gianni Testa; l'ex canarino nei momenti di difficoltà della sua squadra è sempre un punto fermo sul quale contare ma, purtroppo, ieri non è bastato. "E' stata una partita strana quella che si è giocata a Roccasecca - commenta il dirigente Alberto Testa - abbiamo giocato un buon calcio ma soltanto a sprazzi. Non siamo riusciti ad avere l'intensità giusta, forse per via del caldo a cui la nostra squadra non è abituata; comunque, alla fine il Roccasecca ci ha messo qualcosa in più e porta a casa l'intera posta in palio. Complimenti comunque a Gianni Testa che sta disputando una buonissima stagione ed anche ieri ha realizzato una bella doppietta". Biancoceleste insomma che porta bene al Roccasecca ma soprattutto alla Bovilllense; la squadra di mister Federico, impegnata sul campo di Piedimonte San Germano si afferma con un netto tre a zero e si conferma sempre più capolista del girone H del campionato di Prima categoria. Fermo ai box l'esperto centravanti Mandarelli ci pensa l'altro "puntero" Flavio Argentino a togliere le castagne dal fuoco alla formazione di Boville anche lui con una bella doppietta mentre l'altro sigillo porta la firma del centrocampista Luca Buccitti. Michele Mizzoni e compagni si confermano tra gli attacchi più prolifici di tutti i campionati regionali di Prima categoria e nel girone di ritorno hanno perfezionato anche la fase difensiva, risultando tra le difese meno battute. Sconfitta amara anche per il Boville Calcio nel campionato di Seconda categoria; la formazione di patron Gianni Capogna esce sconfitta anche lei di misura dal campo di Serrone al termine di una gara comunque emozionante e spettacolare. A conti fatti insomma, una domenica in chiaroscuro per le nostre squadre ma certamente una giornata divertente per gli amanti dello spettacolo con ben tredici gol totali messi a segno nei vari match.

sabato 29 marzo 2014

La festa di San Rocco nel borgo di Boville Ernica, diario di un viandante dell'Ottocento


Radio Boville presenta ai suoi lettori un’altra iniziativa dedicata ai luoghi e alle tradizioni popolari di Boville Ernica e della Ciociaria. Abbiamo raccolto una serie di articoli, tutti che descrivono esperienze di viaggio in paesi ciociari; per la maggior parte sono testi molto vecchi, ma pensiamo che sia un modo per confrontare diverse realtà e diversi momenti storici della nostra zona. Se qualche lettore volesse inviarci la sua "gita in Ciociaria", la prenderemmo senz’altro in considerazione.
Su un vecchia e polverosa, ma interessantissima rivista (La Tribuna del 25/8/1897), abbiamo trovato un breve racconto scritto da Angelo Conti, in cui descrive una visita nella Boville dell’epoca. Un affresco di una realtà che nei secoli è sì cambiata, ma ha mantenuto ugualmente alcuni aspetti sia nel paesaggio che in alcune radicate tradizioni popolari.
Antico centro degli Ernici, subì l’occupazione dei Volsci, fu elevato a Municipio romano, e distrutto successivamente dai Saraceni (IX sec.)e dagli Ungari (939). Fu ricostruito con il nome di Babucus o Bauco (che rimanda al culto agricolo dedicato al Dio Bove, simbolo della fertilità), denominazione che conservò fino al 1907, anno in cui riprese l’antico nome di Boville Ernica.

Da Arpino all’Anitrella, breve è la strada; grande è la differenza del paesaggio, e più lieta e fresca è l’aria che si respira. Io ho traversato, allegro, la piccola valle ubertosa, quasi benedicendo il mezzo che doveva portarmi sulle montagne degli Ernici. Boville, la mèta della mia escursione, mi sorrideva già dall’altura lontana, illuminata dai primi raggi del sole, e i pioppi lungo il Liri e le querce delle vicine collinette sembravano salutarmi e darmi il benvenuto. Boville Ernica è costruita sopra un’alta montagna isolata, in mezzo ad una estesissima campagna, ed è cinta da mura, alle quali, a brevi intervalli, stanno addossate piccole torri rotonde. Il paesello è un labirinto di stradicciuole pulite, in fondo alle quali si vedono ad ora ad ora i monti azzurri lontani. Non mancano i palazzi signorili, alcuni dei quali d’architettura del secolo decimosesto. Fra questi il palazzo Filonardi, con finestre di stile purissimo e un portone del Vignola; e, nell’interno, con una gran sala adorna di un camino medioevale, bellissimo. C’è finanche, in una stradetta che conduce al municipio, una casa bizantina costruita con eleganza, direi quasi armoniosa, di linee. Gli abitanti nati a Boville vanno quasi tutti a lavorare i campi, lasciando così il paese, il quale, a quel che m’han detto, ha, nell’inverno, un aspetto un po’ squallido. Ma nell’estate, recandovisi a villeggiare non poche famiglie, in maggioranza romane, Boville acquista, per la presenza di eleganti e leggiadre signore, vita nuova, e diviene soggiorno delizioso.
Io giunsi a Boville il giorno della festa di San Rocco, un Santo al quale gli abitanti sono singolarmente affezionati. Desiderosissimo di vedere tutto da vicino, ebbi la fortuna di arrivare in tempo alla benedizione data dal vescovo di Veroli alle genti inginocchiate e dimostranti. Finito infatti l’ultimo gesto della mano benedicente, si levò un lungo e forte grido di evviva, col quale i Bovillesi sono soliti esprimere il loro entusiasmo religioso. Fu una vera dimostrazione. Poi, uscendo dalla porta principale della chiesa, la processione cominciò lentamente a sfilare. Precedeva la banda municipale; quindi una doppia fila di uomini portanti un Cristo crocifisso; poi una confraternita con le cappe rosse, quindi una schiera di ragazze votate al Signore. Poi un’altra confraternita con le cappe azzurre, e infine, dinanzi alla statua del Santo, in doppia fila, le suore di Santa Teresa, con un mantello bianco sulle spalle, con bianche bende intorno alla fronte, col viso bianco e pio: un poema di candore. Finalmente apparve la figura di San Rocco, un santo scolpito in legno con un cane ai piedi portante la mistica pagnotta. Seguivano i signori della giunta comunale, disposti in processione dopo la statua del santo e poi una interminabile folla di contadini, donne, la maggior parte belle e giovani; le quali per la via saliente verso l’interno del paese formavano un grande assiepamento di teste coperte di bianco, di un effetto bellissimo.
Ho anche veduta, nella chiesa di San Pietro Ispano, costruita nel cortile medesimo del Palazzo Filonardi, una importantissima opera d’arte. E’ un angelo di mosaico, eseguito da Giotto, cui fu commesso in Roma da Bonifacio VIII: E’ dello stesso stile della famosa navicella di San Pietro, di purissimo disegno, dall’espressione femminilmente gentile. Un’antica iscrizione latina postavi accanto è prova sicura dell’autenticità di quel lavoro.
E poi ho trovato un’altra cosa, forse molto più importante di questa; ed è il muro di cinta della antichissima Bovillae, una città piccola, ma che dette molto da fare a Coriolano, il quale, a quel che sembra, assalitala con un esercito regolare, fu più volte respinto giù per il declivio. Il quale declivio io ho voluto visitare, poco curando la via lunga, ripida e sassosa, e il caldo intensissimo. Le mura di cinta sono costruzione pelasgica del secondo periodo.
Ho cercato anche, ma inutilmente, i ruderi d’un anfiteatro, i quali, a quel che m’ha detto un dotto prete di Boville, è posto in quella medesima cinta pelasgica.
Ma una delle cose più belle di Boville è la profondità del cielo che si vede da questa altura. E bello è l’orizzonte con le montagne lontane. Dalla passeggiata che corre intorno al paese, si scoprono nientemeno che settantadue paesi, quali sui monti e quali sulla pianura. E’ un panorama immenso, grandioso, indimenticabile".

Il compagno Memmo Di Cosimo canterà l'inno dell'Internazionale Socialista?

Riuscirà mai a cantare l'inno dell'Internazionale Socialista? Lui che si è sempre dichiarato democristiano convinto. Tempi duri, se non altro a livello di collocazione politica, per Memmo Di Cosimo, vice sindaco di Boville e membro della direzione regionale del Lazio del Partito Democratico; dopo l'adesione del Pd al Pse, avvallata dal neo segretario Matteo Renzi per l'ala democristiana del Partito Democratico di Boville Ernica arrivano i primi dubbi. 
Ecco, il punto è questo; l'architetto Di Cosimo è stato un precursore, un pioniere del Pd dal momento che quando lui esibiva orgogliosamente la tessera della Margherita la moglie, Anna Iaboni, aveva già in tasca quella dei Ds. Nonostante tutto, il vice sindaco con l'Internazionale proprio non lega visto che oltre tutto tifa anche per il Milan, che dell'Internazionale, la squadra di calcio di Milano e non l'inno chiaramente, è fiero avversario nella stracittadina calcistica meneghina.
Insieme a lui, convivranno con l'almetico dubbio anche i vari Gidio Astolfi, Michele Rotondi ed Anthony Astolfi, tutti cresciuti sotto l'ala protettrice di Lino Diana; e se Rotondi ha attraversato il Rubicone già qualche lustro fa, gli altri qualche interrogativo se lo saranno pur posto. Dallo scudocrociato di democristiana memoria all'inno che apparteneva un tempo ai vari Alfredo Verrelli, Franco Luffarelli e compagnia cantando; non è un bell'affare, insomma.
Certo, la falce ed il martello sono spariti da qualche tempo ma la collocazione sulla "rive gouche" torna più che mai d'attualità, soprattutto ora che l'appuntamento con le elezioni europee inizia ad avvicinarsi. Chissà, magari prima o poi vedremo l'amico Memmo salire su un palco intonando le note di Bella Ciao e chissà che non accada l'impossibile e tra qualche settimana non lo vedremo scorazzare in paese chiedendo voti proprio per quel Francesco De Angelis, europarlamentare uscente, che non più tardi di un anno fa aveva aspramente criticato l'operato del sindaco Piero Fabrizi e della sua squadra dal palco di Madonna delle Grazie, in occasione della presentazione della lista di Enzo Perciballi. 
In questo caso, Memmo resterà fedele al suo amato scooter bianco, vuoi anche per solidarietà all'europarlamentare uscente che, notoriamente, non ha mai conseguito la patente di guida. In ogni caso, per lui però, per un vecchio sostenitore della Balena Bianca come Memmo Di Cosimo tutto questo sarà un boccone amaro da digerire. 

venerdì 28 marzo 2014

Da Giusy Ferreri a Nek passando per Lotito ed il match contro la Salernitana .. Radio Boville c'era!


L'animo "zingaro" di Radio Boville, che ha visto la luce nell'ormai lontano 2007, pochi mesi prima dello scoppio della bolla finanziaria dei subprime americani, quando ancora gli internauti della nostra città viaggiavano con il vecchio modem 56K, ci ha portati a cambiare troppo spesso indirizzo. Da questo spazio offerto da Google, dove tutto è iniziato ed al quale siamo tornati, ci siamo trasferiti per ben due volte. La voglia di offrire ai lettori sempre di più e sempre meglio .. talvolta ci si riesce, talvolta no. In un primo momento abbiamo scelto il suffisso .com, quasi a voler dare all'amato sitarello una dimensione più "commercial", roba all'americana ma successivamente, in un sussulto patriottico, abbiamo optato per un nuovo passaggio all'estensione .it; l'euforia però si è spenta presto, troppo presto, tra calici levati all'ora tarda e bandiere ammainate. E così, ecco che spaziando in rete abbiamo ritrovato, quasi per caso, alcuni lanci di notizie riprese da altri siti. Dalle prime dichiarazioni del neo presidente dell'Atletico Boville, Daniele Santopadre fino agli arrivi dell'attaccante Farrugia e del talentuoso centrocampista ex Siena Michele Fini; un annata sfortunata quella del triumvirato Perilli, Marziali, Bivi ed ancora Perilli, un annata che ha visto l'Atletico Boville retrocedere. E poi ancora, il concerto di Nek per la festa di Scrima e quello di Giusy Ferreri a San Lucio, testimonianza di fasti di un paese che, sprofondato nella crisi nera del settore edile, non esiste praticamente più. Da allora sono trascorsi due anni e mezzo, troppi o troppo pochi, a seconda dei punti di vista. In queste pagine mancano pagine importanti della cronaca recente della nostra cittadina, dalla crisi politica che ha visto la crisi della maggioranza del sindaco Piero Fabrizi con Enzo Perciballi e Benvenuto Fabrizi passati sui banchi dell'opposizione, alle formazioni delle cinque liste per le elezioni comunali di cui una, Finalmente Di Cosimo, nata proprio grazie alla rete. Ci sono momenti che avremmo voluto raccontare come la crescita di Pane, Olio e Fantasia e dell'Heineken Boville Festival, il doppio salto di categoria della Bovillense e ci sono momenti che non avremmo mai voluto raccontarvi come la scomparsa dell'amico Mario Carnevale, venuto a mancare in circostanze drammatiche qualche tempo fa. Il bisogno di rimettere in piedi questo blog, soprattutto per comunicare il desiderio ed il sentimento di affetto verso il nostro paese in un momento in cui la crisi economica condiziona un pò tutti e tanti di noi che volgono lo sguardo verso altre terre per cercare lavoro ed opportunità che la nostra Italia sembra non offrire più. E' di pochi giorni fa la notizia che oltre mille persone, nell'anno solare appena trascorso, hanno lasciato Frosinone, la città capoluogo; qualcuno per trasferirsi nei centri vicini con prezzi delle abitazioni più abbordabili, molti, soprattutto giovani, per cercare fortuna all'estero, come i loro nonni. Niente più valigie di cartone per fortuna ma nemmeno la Samsonite degli anni ottanta; ecco, Radio Boville, un anima nomade e senza bagagli, vuole essere uno strumento anche per loro, per i tanti baucani "globetrotters", per aiutarli a tenersi in contatto con la loro cittadina e perchè no, raccontare le loro esperienze con l'intenzione di farne tesoro per il futuro. Intanto, vi riproponiamo la prima, piccola, galleria fotografica .. 


Ricordate Giovanni Conversano? L'ex calciatore del Boville Ernica sposa la modella Giada Pezzaioli


Vi ricordate di Giovanni Conversano, il calciatore che militò nel Boville Ernica nella stagione 2007/2008, anno del salto di categoria in serie D? Fu un colpo a sensazione dell'allora presidente del Boville, l'imprenditore Gianni Milani che allestì una formazione capace di avere la meglio sui rivali di sempre del Gaeta? Ecco, dopo l'esperienza del reality Mediaset "Campioni, il sogno" che precedette il suo arrivo a Boville, Conversano ha continuato la carriera in televisione mentre il calcio è passato in secondo piano salvo una fugace apparizione con la maglia del Terracina. In quegli anni la trasmissione Uomini e Donne divenne una simpatica vetrina per la nostra cittadina e da allora gli appassionati ricordano una delle coppie più famose del noto programma televisivo, Giovanni Conversano e Serena Enardu. Come di certo saprete, nonostante tutte le buone intenzioni di Maria De Filippi e della redazione di Uomini e Donne quasi sempre le storie nate all’interno di questo programma televisivo finiscono dopo poco più di un anno, ma scopriamo che fine hanno fatto le coppie più amate! 
Una delle coppie senza dubbio più amate della trasmissione condotta dalla nostra Maria De Filippi è quella formata da Giovanni Conversano e Serena Enardu, una coppia che ha fatto sognare le inguaribili romanticone che, sono certa, non hanno potuto trattenere l’emozione nel vedere la bella Serena scendere le scale per riportarsi a casa il suo Giovanni. Una scelta con i fiocchi, non c’è che dire … ma che fine avranno fatto questi due innamorati? Oggi Giovanni e Serena si guardano in cagnesco e sono in dirittura d'arrivo i preparativi del suo matrimonio con Giada Pezzaioli. I due sono da poco tornati da un viaggio a Zanzibar dove hanno fatto le prove da coppia sposata “Io non sono stato attaccato al telefono come accade in Italia e lei ha apprezzato” ha spiegato Giovanni Conversano raccontando il viaggio “Ci siamo allontanati da tutto e tutti, abbiamo staccato la spina e abbiamo scelto Zanzibar perché è un luogo lontano un bel po’ da noi. Abbiamo trascorso 10 giorni in piena libertà, senza osservati e ci siamo resi conto che stare da soli ci ha fatto bene. E abbiamo avuto anche meno discussioni del solito”.
I due hanno deciso dunque di sposarsi perchè convinti di essere l’uno l’anima gemella dell’altro “Ci sposeremo in chiesa visto che abbiamo un forte sentimento religioso” ha spiegato Giovanni Conversano “Resta solo da decidere se nella mia Lecce o a Montichiari, il paese della futura sposa”. La sposa intanto pensa all’abito bianco e alla cerimonia da favola ” Fino a qualche settimana fa non davo importanza all’abito bianco. Avevo sempre pensato: “uno vale l’altro”. Invece mi sono ricreduta… 

United .. we stand! Il teatro baucano, Obama al Colosseo e tanta voglia d'America

E così si conclude in bellezza la due settimane americana. Quindici giorni quelli appena trascorsi che hanno legato a doppio filo la nostra cittadina, Boville Ernica e gli Stati Uniti d'America. Esattamente due settimane or sono la compagnia teatrale del dottor Renato Genovesi si è imbarcata alla volta del Jfk, il principale aeroporto internazionale della Grande Mela. Dopo le formalità di rito, le visite a parenti e conoscenti accompagnate da loculliane abbuffate, i teatranti bovillensi hanno portato in scena "La Causa", pezzo forte del loro ultra trentennale repertorio di commedie riscuotendo un ottimo successo di pubblico. E così, mentre i baucani di oltreoceano iniziano a segnare in rosso sul calendario la data per le vacanze per tornare in patria, qualcuno dei nostri inizia a sperare in una chiamata da qualche impresario per un replica al Madison Square Garden! Ironia a parte, negli stessi giorni sbarcava a Boville una comitiva di giovani calciatori di Long Island che nel loro tour nello Stivale hanno approfittato per fare un salto in Ciociaria ed in particolare a Boville. Poche ore or sono si è conclusa la visita ufficiale di Barack Obama a Roma dopo aver incontrato Papa Francesco, Napolitano e Renzi. E mentre il sito della Casa Bianca ancora riportava il nome del vecchio presidente del consiglio, Enrico Letta, nella scaletta degli incontri Obama ci ha regalato un ottimo spot regalando ai fotografi suggestivi scatti della sua visita al Colosseo. Ora, non sappiamo se nel sito della Casa Bianca il "lapsus"sia stato casuale; non dobbiamo avercela a male del resto perchè in meno di quattro anni siamo stati capaci di cambiare ben quattro primi ministri. Forse loro ci conoscono meglio di quanto possiamo immaginare. Del resto, "è più grande di molti campi da baseball moderni" ha affermato con stupore Barack varcando l'ingresso del vecchio anfiteatro Flavio. E se loro ci conoscono bene, noi perdoniamoli. Sono americani. Chissà cosa ne pensa Frank Cappons, lo zio d'America nella popolare commedia del dottor Renato Genovesi ..