giovedì 18 gennaio 2018

Boville, off line il sito istituzionale del comune

In fondo, se la nostra Radio Boville è nata almeno tre anni prima del sito istituzionale del comune di Boville Ernica, c'è un motivo. E, a qualche anno di distanza, ne comprendiamo le ragioni con ancora più chiarezza.
 
Da quanto ci segnalano alcuni dei nostri lettori, almeno da un paio di giorni il sito istituzionale del comune di Boville Ernica risulterebbe non accessibile e quindi off line per gli utenti ed i visitatori. 

Cliccando sull'indirizzo telematico dell'ente, infatti, ci si imbatte nel fastidioso messaggio “impossibile visualizzare la pagina”. 
Un problema non sconosciuto ai frequentatori del web che già nella scorsa primavera avevano riscontrato numeri problemi con la posta elettronica certificata e la consultazione dell’albo pretorio on line. 
Per il momento, nessuna comunicazione da parte di Palazzo Simoncelli riguardo la natura del guasto ed i tempi di riattivazione. 

Forse, oltre a cercare di risparmiare qualche euro sulla raccolta dei rifiuti con tanto di salasso in arrivo per le famiglie baucane, sarà il caso di incrementare sviluppo e manutenzione della piattaforma informatica. 

Resta, ovviamente, l’apertura al pubblico degli uffici comunali per qualsiasi tipo di informazione. 

Texas? No, Gallarate

"Texas?" domandava Celentano. "Gallarate", rispondeva il cowboy.

I Mondiali alle porte, ma considerata l’assenza dell’Italia a Boville l'argomento principale è diventato la politica. La faccenda delle comunali appare la più spinosa; cinque liste, forse sei, chi più ne ha e più ne metta. Uno sbraca, l'altro ambisce, l’altro concilia. In realtà nessuno conosce effettivamente il valore delle carte in gioco ma tutti pensano a quello delle fiches sul tavolo. 
La Boville che conosciamo oggi è figlia del fatalismo che ci condanna a restare vergini quando tutti trombano: c'è chi se ne gloria e chi ci scrive i libri. 
Alle comunali si presenteranno con tutta probabilità cinque liste, forse pure sei. Questi andamenti così volatili ci dovrebbero preoccupare dal momento che tanti candidati in campo significa anche che la politica cittadina bada più ai personalismi che a progetti seri e credibili. Allo stesso tempo, tanta partecipazione popolare e tanta voglia di fare, almeno a parole, sembrerebbero una garanzia per il futuro, con tinte a tratti fosche, del nostro amato paesello. Certo, il rischio è chiedere alla miriade di candidati che si presenteranno cosa vogliono realmente perchè domande del genere ci farebbero apparire come quei vecchi scemi che ti mettono in mano i blister di medicine e ti dicono "non spenderli tutti", nell'idea di averti affidato dobloni della Rivoluzione Francese. 
Piero Fabrizi pare aver ufficializzato la candidatura di Angelo Fabrizi, con lui in giunta negli ultimi otto anni; impossibile riproporre la squadra in blocco dopo che la maggioranza si è frantumata come un cristallo, più facile che Piero si riproponga lui stesso come candidato consigliere. In questi mesi in tanti hanno suonato il de profundis, politico si intende, per l'attuale primo cittadino ma da politico navigato il buon Piero avrà fatto i suoi calcoli. Enzo Perciballi invece sta cercando di rimpolpare la squadra che l'ha accompagnato nell'ultima campagna elettorale con qualche innesto di qualità che, a prescindere dai colori politici gli potrebbe permettere di fare il grande salto mentre Memmo Di Cosimo, Bill Centriglio per gli amici, dovrà per forza di cose presentarsi con una squadra in cui molti dei candidati saranno per forza di cose alla prima esperienza, caratteristica questa che potrebbe tornare utile in in momento in cui spirano forte i venti dell'antipolitica. Uno spazio, quello della cosidetta antipolitica, già occupato dal Movimento Cinque Stelle che potrebbe presentarsi ai nastri di partenza delle competizione dopo una serie di incontri che si sono svolti su tutto il territorio per raccogliere le proposte della cittadinanza; il candidato sindaco potrebbe essere Fabio Genovesi, portabandiera dei pentastellati da qualche anno. Rispetto allo scenario di qualche settimana fa, la novità più importante potrebbe arrivare dalla vecchia squadra di Michele Rotondi : l'ex sindaco sembrerebbe aver fatto un passo indietro ed a raccoglierne il testimone nella squadra che per anni ha spaziato nella galassia del centrodestra potrebbe essere Marta Diana che diventerebbe in questo modo la prima candidata sindaco donna nella nostra cittadina. E' vero che in questa partita non ci sarà spazio per troppa galanteria ma Marta ha l'esperienza ed il piglio giusto per giocare ad armi pari con tutti. 

Gli unici assenti in questa partita sembrano essere i programmi. A meno che non li abbiano tenuti nascosti così come facevano i tedeschi dell'Est nel baule della Trabant attraverso il Check Point Charlie a Berlino durante la Guerra Fredda, nessuno sa realmente cosa fare. Ed i soldi, nei forzieri di Palazzo Simoncelli, sono davvero pochi. 

"Texas?" domandava Celentano. "Gallarate", rispondeva il cowboy.

sabato 13 gennaio 2018

Mons. Vincenzo Paglia nominato membro della Congregazione delle Cause dei Santi

Papa Francesco, nei giorni scorsi, ha nominato membri della Congregazione delle Cause dei Santi gli eccellentissimi Monsignori Vincenzo Paglia, arcivescovo-vescovo emerito della Diocesi di Terni Narni Amelia (Italia), presidente della Pontificia Accademia per la Vita, e Demetrio Fernández González,vescovo di Córdoba (Spagna).
La Congregazione delle cause dei santi (Congregatio de causis sanctorum) è una delle nove congregazioni della Curia romana ed è stata istituita da papa Paolo VI con la costituzione apostolica dell'8 maggio 1969È il dicastero che ha competenza per tutto quello che riguarda la procedura che porta alla beatificazione e alla canonizzazione dei "Servi di Dio": inoltre, sentito il parere della Congregazione per la dottrina della fede, ottiene dal Papa l'attribuzione ai santi del titolo di dottore della Chiesa; essa ha inoltre il compito di verificare anche l'autenticità delle reliquie

giovedì 4 gennaio 2018

L'insostenibile leggerezza dell'essere

“Più Europa”,  ha voluto chiamare il suo partitino, annesso al PD, Emma Bonino.  "Insieme per Crescere", sulla falsariga delle ultime due tornate elettorali; con ogni probabilità si chiamerà ancora così la lista che sarà guidata dal successore di Piero Fabrizi.
Verrebbe da dire: ma non sono stanchi? La Bonino di sostenere la causa di un Europa che è il buco nero della crescita mondiale da quindici anni, i baucani di proseguire in un progetto politico che negli ultimi anni ha registrato più abbandoni che altro. E l'aumento di cinquecento milioni di vecchie lire del servizio per la raccolta dei rifiuti non è che l'ultimo regalo che questi tizi hanno fatto alla cittadinanza.
L'Europa che ci ha dato la UE è il regresso: a Boville Piero ed i suoi non hanno fatto altro che tassare, tassare ed ancora tassare. Non hanno saputo fare altro e se nei primi cinque anni qualche soldino dalla Regione Lazio è arrivato negli ultimi cinque anni per le casse di Palazzo Simoncelli è stato buio pesto. E manco a farlo apposta, alla Pisana ha governato Zingaretti, la sinistra.
Ora, è un dato di fatto che gli idioti che dominano l’oligarchia europea hanno finto di non vedere nulla, dallo sconvolgimento del Brexit, all’avvento di Trump, passando per lla presa del potere di Xi Jinping fino alle mutazioni in Medio Oriente. Non hanno ancora capito che  conducono una battaglia di retroguardia, e  di adattamento a un  mondo che sta per schiattare;  che è stata girata la pagina di  una certa forma di globalizzazione, di cooperazione e di organizzazione del mondo.
A Boville, la stessa cosa. Nonostante la Pisana in mano alla sinistra, complice una progettualità inesistente, i baucani non si sono fatti finanziare praticamente niente. Le spese le hanno fatte però i cittadini che hanno visto la manutenzione ordinaria diventare sempre più carente, nessuna opera sul territorio degna di rilievo e tasse e servizi che sono aumentati sempre di più, seguendo la strana traiettoria, peraltro comune a tutta la Ciociaria dove le tariffe per la raccolta rifiuti aumentano mentre in gran parte d'Italia diminuiscono o rimangono comunque stabili.
In compenso, abbiamo visto il sindaco di Monte San Giovanni Campano, Veronesi, fare il pieno di finanziamenti per la sistemazione delle scuole e Simone Cretaro, sindaco di Veroli, completare il Palasport e racimolare finanziamenti quà a là, magari non stratosferisci ma comunque utili per migliorare il territorio. 
La colpa, in tutto questo, non possiamo darla tutta a Piero. Lui ci ha messo del suo, senza dubbio ma senza una squadra con idee, passione e progettualità non si va da nessuna parte. L'augurio è che questa esperienza possa essere da monito per tutti, soprattutto per i tanti protagonisti che intendono concorrere per lo scranno più alto di Palazzo Simoncelli. L'insostenibile leggerezza dell'essere, avrebbe commentato Milan Kundera.