giovedì 18 gennaio 2018

Texas? No, Gallarate

"Texas?" domandava Celentano. "Gallarate", rispondeva il cowboy.

I Mondiali alle porte, ma considerata l’assenza dell’Italia a Boville l'argomento principale è diventato la politica. La faccenda delle comunali appare la più spinosa; cinque liste, forse sei, chi più ne ha e più ne metta. Uno sbraca, l'altro ambisce, l’altro concilia. In realtà nessuno conosce effettivamente il valore delle carte in gioco ma tutti pensano a quello delle fiches sul tavolo. 
La Boville che conosciamo oggi è figlia del fatalismo che ci condanna a restare vergini quando tutti trombano: c'è chi se ne gloria e chi ci scrive i libri. 
Alle comunali si presenteranno con tutta probabilità cinque liste, forse pure sei. Questi andamenti così volatili ci dovrebbero preoccupare dal momento che tanti candidati in campo significa anche che la politica cittadina bada più ai personalismi che a progetti seri e credibili. Allo stesso tempo, tanta partecipazione popolare e tanta voglia di fare, almeno a parole, sembrerebbero una garanzia per il futuro, con tinte a tratti fosche, del nostro amato paesello. Certo, il rischio è chiedere alla miriade di candidati che si presenteranno cosa vogliono realmente perchè domande del genere ci farebbero apparire come quei vecchi scemi che ti mettono in mano i blister di medicine e ti dicono "non spenderli tutti", nell'idea di averti affidato dobloni della Rivoluzione Francese. 
Piero Fabrizi pare aver ufficializzato la candidatura di Angelo Fabrizi, con lui in giunta negli ultimi otto anni; impossibile riproporre la squadra in blocco dopo che la maggioranza si è frantumata come un cristallo, più facile che Piero si riproponga lui stesso come candidato consigliere. In questi mesi in tanti hanno suonato il de profundis, politico si intende, per l'attuale primo cittadino ma da politico navigato il buon Piero avrà fatto i suoi calcoli. Enzo Perciballi invece sta cercando di rimpolpare la squadra che l'ha accompagnato nell'ultima campagna elettorale con qualche innesto di qualità che, a prescindere dai colori politici gli potrebbe permettere di fare il grande salto mentre Memmo Di Cosimo, Bill Centriglio per gli amici, dovrà per forza di cose presentarsi con una squadra in cui molti dei candidati saranno per forza di cose alla prima esperienza, caratteristica questa che potrebbe tornare utile in in momento in cui spirano forte i venti dell'antipolitica. Uno spazio, quello della cosidetta antipolitica, già occupato dal Movimento Cinque Stelle che potrebbe presentarsi ai nastri di partenza delle competizione dopo una serie di incontri che si sono svolti su tutto il territorio per raccogliere le proposte della cittadinanza; il candidato sindaco potrebbe essere Fabio Genovesi, portabandiera dei pentastellati da qualche anno. Rispetto allo scenario di qualche settimana fa, la novità più importante potrebbe arrivare dalla vecchia squadra di Michele Rotondi : l'ex sindaco sembrerebbe aver fatto un passo indietro ed a raccoglierne il testimone nella squadra che per anni ha spaziato nella galassia del centrodestra potrebbe essere Marta Diana che diventerebbe in questo modo la prima candidata sindaco donna nella nostra cittadina. E' vero che in questa partita non ci sarà spazio per troppa galanteria ma Marta ha l'esperienza ed il piglio giusto per giocare ad armi pari con tutti. 

Gli unici assenti in questa partita sembrano essere i programmi. A meno che non li abbiano tenuti nascosti così come facevano i tedeschi dell'Est nel baule della Trabant attraverso il Check Point Charlie a Berlino durante la Guerra Fredda, nessuno sa realmente cosa fare. Ed i soldi, nei forzieri di Palazzo Simoncelli, sono davvero pochi. 

"Texas?" domandava Celentano. "Gallarate", rispondeva il cowboy.

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