“Più Europa”, ha voluto chiamare il suo partitino, annesso al PD, Emma Bonino. "Insieme per Crescere", sulla falsariga delle ultime due tornate elettorali; con ogni probabilità si chiamerà ancora così la lista che sarà guidata dal successore di Piero Fabrizi.
Verrebbe da dire: ma non sono stanchi? La Bonino di sostenere la causa di un Europa che è il buco nero della crescita mondiale da quindici anni, i baucani di proseguire in un progetto politico che negli ultimi anni ha registrato più abbandoni che altro. E l'aumento di cinquecento milioni di vecchie lire del servizio per la raccolta dei rifiuti non è che l'ultimo regalo che questi tizi hanno fatto alla cittadinanza.
L'Europa che ci ha dato la UE è il regresso: a Boville Piero ed i suoi non hanno fatto altro che tassare, tassare ed ancora tassare. Non hanno saputo fare altro e se nei primi cinque anni qualche soldino dalla Regione Lazio è arrivato negli ultimi cinque anni per le casse di Palazzo Simoncelli è stato buio pesto. E manco a farlo apposta, alla Pisana ha governato Zingaretti, la sinistra.
Ora, è un dato di fatto che gli idioti che dominano l’oligarchia europea hanno finto di non vedere nulla, dallo sconvolgimento del Brexit, all’avvento di Trump, passando per lla presa del potere di Xi Jinping fino alle mutazioni in Medio Oriente. Non hanno ancora capito che conducono una battaglia di retroguardia, e di adattamento a un mondo che sta per schiattare; che è stata girata la pagina di una certa forma di globalizzazione, di cooperazione e di organizzazione del mondo.
A Boville, la stessa cosa. Nonostante la Pisana in mano alla sinistra, complice una progettualità inesistente, i baucani non si sono fatti finanziare praticamente niente. Le spese le hanno fatte però i cittadini che hanno visto la manutenzione ordinaria diventare sempre più carente, nessuna opera sul territorio degna di rilievo e tasse e servizi che sono aumentati sempre di più, seguendo la strana traiettoria, peraltro comune a tutta la Ciociaria dove le tariffe per la raccolta rifiuti aumentano mentre in gran parte d'Italia diminuiscono o rimangono comunque stabili.
In compenso, abbiamo visto il sindaco di Monte San Giovanni Campano, Veronesi, fare il pieno di finanziamenti per la sistemazione delle scuole e Simone Cretaro, sindaco di Veroli, completare il Palasport e racimolare finanziamenti quà a là, magari non stratosferisci ma comunque utili per migliorare il territorio.
La colpa, in tutto questo, non possiamo darla tutta a Piero. Lui ci ha messo del suo, senza dubbio ma senza una squadra con idee, passione e progettualità non si va da nessuna parte. L'augurio è che questa esperienza possa essere da monito per tutti, soprattutto per i tanti protagonisti che intendono concorrere per lo scranno più alto di Palazzo Simoncelli. L'insostenibile leggerezza dell'essere, avrebbe commentato Milan Kundera.
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