venerdì 16 febbraio 2018

"Difendere la vita è proclamare Dio nel mondo contemporaneo". L'intervento di Mons. Vincenzo Paglia

La vita oggi va proclamata e non soltanto difesa dagli attacchi dei “riduzionismi” che, nel nome delle logiche produttive ed economiche, “scartano” i poveri, i deboli, i malati, i non ancora nati. “La scelta di parlare di proclamazione della vita e non di difesa della vita, locuzione più facilmente usata, mi pare particolarmente sapiente e necessaria”. Lo ha ribadito il nostro concittadino, mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, nella conferenza tenuta  nei giorni scorsi a Londra nella sede della “Catholic Voices Academy” sul tema “La proclamazione della vita in chiave missionaria”. “Oggi – ha spiegato – la Chiesa non può e non deve limitarsi a una difesa di alcuni valori e principi, per quanto corretti e doverosi. Noi siamo chiamati a proclamare, cioè a dire ad alta voce, il mistero della vita che è il modo di Dio di abitare la storia, ad aiutare ogni donna e ogni uomo che abita questo pianeta a riconoscere la presenza dello Spirito, che è Signore e – appunto – dà la vita”. Il “passaggio” dalla difesa alla proclamazione “implica un significativo cambio di passo per la comunità dei credenti" ha concluso Mons. Paglia nel suo intervento. 

venerdì 2 febbraio 2018

Cinque Stelle, a Boville incontro con Roberta Lombardi

Farà tappa a Boville il tour elettorale di Roberta Lombardi. La candidata presidente alla Regione Lazio, in campo con il Movimento 5 Stelle incontrerà i cittadini questa sera alle 18,15 presso la sala consiliare di Palazzo Simoncelli. La visita della Lombardi segue di qualche settimana quella di Frusone, candidato al Parlamento sempre con i pentastellati. L'attività del movimento fondato da Beppe Grillo inizia ad assumere una certa consistenza anche a Boville; facile immaginare che l'incontro avrà ricadute importanti anche in ottica delle amministrative della prossima primavera quando a Boville i cittadini saranno chiamati a rinnovare il consiglio comunale.
Potrebbe essere Fabio Genovesi infatti, portavoce a Boville dei Cinque Stelle, il potrebbe essere candidato a sindaco.

La Lombardi appare comunque decisamente staccata nei sondaggi per la corsa alla Pisana. Da numerosi rilevazioni infatti sembra essere in netto vantaggio l'uscente Zingaretti, seguito a ruota da Parisi. La Lombardi dovrebbe attestarsi ad un venti per cento dei consensi con il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che dovrebbe arrivare a sfiorare il dieci per cento delle preferenze. 

giovedì 1 febbraio 2018

Casavitola, una testa di bue appesa al cancello di casa

Boville Ernica, la città del bove. Le origini del nome della nostra cittadina rimandano direttamente al culto pagano del bove ed i ritrovamenti di numerosi reperti nella zona di Monte di Fico, tanti anni fa, lasciano supporre che nel nostro territorio ci fosse un tempio dedicato a questa divinità. 
La scoperta fatta stamattina nella contrada di Casavitola, una testa di bovino appesa al cancello di un abitazione, lascia supporre che di riferimenti storici o religiosi ce ne siano ben pochi. 
Erano da poco passate le sei del mattino infatti quando una famiglia di Casavitola, ha fatto l'amara, macabra scoperta: appesa ad un cancello, legata con una corda, la testa di un bovino appena macellato. Un atto intimidatorio oppure uno scherzo, seppur di cattivo gusto? E' quello che stanno cercando di scoprire i carabinieri della locale stazione di Boville Ernica insieme ai colleghi della compagnia di Alatri. 
Possiamo soltanto immaginare la sorpresa dei proprietari dell'abitazione sita nella periferia della città al momento della macabra scoperta. I militari stanno ora indagando per cercare di capire meglio la dinamica dei fatti e soprattutto cercare di comprenderne le motivazioni; ovviamente non sarà un impresa semplicissima dal momento che tutto lascia supporre che tutto sia avvenuto in piena notte, con la complicità del buio. Se si tratta di uno scherzo, gli autori del gesto hanno dimostrato di avere ben poco senso dell'umorismo; diversamente c'è la necessità di capire il perchè dell'accaduto.
Viene da chiedersi, che paese stiamo diventando?

domenica 28 gennaio 2018

Ponzio Pilato, il gallo Guglielmo ed il grande bluff

Un ufficiale della Divisione Littorio addomesticava il gallo Guglielmo nei ritagli della battaglia di El Alamein.

Anche se la storia racconta che entrambi conclusero la carriera in padella, noi aspettiamo di capire quale posizione prenderà il partito Democratico a Boville. Un attesa trepidante, come se a qualcuno importasse veramente di cosa pensano quattro pseudo dirigenti e degli ascari loro sodali.

Comunque, giorni fa, Sara Battisti, ha affidato ad un foglio locale le sue riflessioni di dirigente di partito (!) facendo in buona sostanza come il buon Ponzio Pilato. Se ne sono lavati le mani. Con glaciale indifferenza, i dirigenti da Frosinone ci hanno fatto capire che non interessa granché di quello che succede a Boville, il partito di fatto non prenderà posizioni; l’unica, la sola ansia di questa classe dirigente è quella di accaparrarsi le preferenze nelle città dell’Angelo di Giotto un po’ come si usa fare per i punti al supermarket.
Come sono lontani i tempi di Alfredo Verrelli e Franco Luffarelli. E poi di Gianni Paglia, stella crepuscolare ma ancora brillante nel firmamento della gauche nostrana. Per i cattocomunisti, da allora, è stato un continuo, costante, inesorabile declino. Roba da far invidia perfino al Nottingham Forest, due coppe Campioni in bacheca ed un presente a vivacchiare nella Championships britannica.

Poverini i compagni. Adesso nemmeno più la “Federazione”, timorosa di perdere i voti di Tizio o di Caio, prende posizione. Non si è visto nemmeno l’onorevole senza patente di guida che in altri tempi, quindici anni fa, avrebbe cercato di dirimere la questione. E loro, i compagni, si chiudevano in confessionale. Altri tempi; erano buffi ma almeno ci si divertiva.

Forse la colpa non è dei cattocomunisti: noi altri siamo vecchie scorie, ancora sbalorditi da Casini che si candida con il Pd a Bologna, dalla Boschi che cerca uno scranno nella provincia che voleva abolire, dalla faccia tosta di Renzi che prometteva di lasciare la politica, dalla Lorenzin che non dispone di alcun titolo accademico e di alcuna conoscenza della medicina ma ha la faccia tosta di andare in televisione a spiegare al popolo italico quanto facciano bene i vaccini.
Berlinguer ed Almirante hanno segnato la via di tanti di noi eppure ci rendiamo conto che apparteniamo al passato.
Dinosauri sulla via dell’estinzione.

Tra i misteri che sfuggono alla nostra comprensione anche l’attivismo, sorprendente di Selenia Boccia, pure lei di sinistra o quasi. Candidata cinque anni fa, eletta con il contributo decisivo di Orlando Cervoni, poi assessore alla biblioteca nell’era di internet e dei libri in formato elettronico, poi le dimissioni ed ora la risurrezione, il ritorno alla ribalta della scena politica dopo che nessuno ha mai realmente compreso i motivi per cui ha abbandonato l’allegra comitiva di Piero e company. Ed in un momento storico in cui tutti vogliono fare il candidato sindaco e nessuno l’assessore ed il consigliere, Selenia deve aver compreso che a poker ci si gioca sempre per portare a casa l’intero piatto. E magari che ogni tanto qualcuno prepara un bluff. Il grande bluff.

Comunque vada a finire la corsa a Palazzo Simoncelli, mi metterò in tasca una piccola mela e la tristezza sparirà l'indomani.