martedì 12 maggio 2009

Pdl, Gianni Celli apre la sua campagna elettorale


Buona cornice di pubblico sabato sera a Boville per la presentazione della candidatura di Gianni Celli. Il sindaco di Ripi,
Sul palco, insieme all'assessore Antonio Venditti, ad Adriano Roma ed al candidato alla presidenza Antonello Iannarilli c'era anche il sindaco Piero Fabrizi che nonostante militi nella fila dei Socialisti ha voluto portare il proprio saluto ai candidati che corrono nel collegio che insieme a Bovillle, comprende anche Torrice e Ripi. "Il rapporto con Ripi e' importante e speriamo che con il tempo si possa arrivare a programmare insieme opere ed interventi sul territorio. Voglio rivolgere a tutti i candidati i migliori auguri per questa campagna elettorale, in particolare ad Enzo Perciballi che ha avuto un problema di salute e spero si rimetta presto". Dopo l'intervento di Fabrizi e' stato Antonio Venditti a calarsi nei panni del padrone di casa prima di lasciare la parola a Roma che ha attaccato duramente Scalia e compagni "che non hanno fatto niente in tutti questi anni, lasciando precipitare il nostro territorio in tutte le graduatorie nazionali. Ora Schietroma - ha concluso Roma usando sempre il fioretto - si candida a guidare la stessa coalizione e tra gli avversari c'è anche questo così detto terzo polo che arrivera'terzo!". Ad usare la sciabola invece ci ha pensato Antonello Iannarilli che ha prima attaccato il sindaco di Torrice, Alessia Savo, per essere andata via dal Pdl dopo aver avuto un incarico nel Cal del Lazio e poi Marzi, la Formisano e Foglietta "uno che ha avuto il coraggio - ha commentato ancora Iannarilli - di chiamare la sua lista Ribellati Ciociaria dopo aver collezionato poltrone ed incarichi". Poi l'ex assessore regionale e' passato a presentare la candidatura di Gianni Celli definendolo "un candidato forte ed un amministratore capace. Nel corso degli anni ci siamo confrontati in maniera accesa ma condividiamo gli stessi ideali e lo stesso programma che e' quello di rilanciare questa terra. Se vogliamo cambiare l'azienda che ci fornisce il gas, il telefono o l'energia elettrica lo possiamo fare mentre per un bene importante come l'acqua no, siamo costretti a tenerci i servizi anzi, i disservizi dell'Ato 5. Questo però non e' l'unico dei problemi di questa provincia che si trova a fare i conti con l',inquinamento, con la perdita di quote in un settore come l'agricoltura, con il turismo che non decolla mentre i nostri amministratori continuano a sperperare risorse accettando anche che la sanita' ciociara, che costa un miliardo di euro, venga gestita dai napoletani come se questa terra non potesse esprimere una classe dirigente autónoma e forte".
Dopo l'intervento di Iannarilli le luci dei riflettori sono state tutte per Gianni Celli che ha fatto anche lui gli auguri di pronta guarigione ad Enzo Perciballi. "Il discorso della provincia merita maggiore coerenza : con Iannarilli ci siamo confrontati duramente sulla stampa ma alla fine il buon senso e lo spirito di appartenenza sono la cosa più importante. ,Con Marzi ci sono tutti quelli che non hanno avuto garanzie della poltrona, in primis Foglietta che e' stato l'assopigliatutto con sei poltrone. Nel nostro collegio rischiamo di non avere rappresentanti e questo significherebbe non riuscire a
portare su questo territorio opere, infrastrutture, servizi e viabilita. Nel mio paese ho dovuto sprovincializzare quattro strade per effettuare la manutenzione perche l'amministrazione provinciale era ferma da anni mentre nei comuni di sinistra le cose erano ben diverse. Non parliamo poi dell'Agenzia del Lavoro dove si sono divisi le poltrone e nei posti strategici hanno messo i parenti; l'Acea e' il dramma di questa gestione. Hanno promesso dieci milioni di investimenti ma non hanno fatto niente oltre ad aumentare in maniera spaventosa le tariffe. Questa provincia - ha concluso Celli - sta diventando uno dei fanalini di coda d'Italia ma noi non possiamo permetterlo e tutti insieme dobbiamo ridare ai nostri figli un futuro più luminoso".

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