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mercoledì 8 marzo 2023

Boville Ernica : IL MISTERO delle SCULTURE di ARNOLFO DI CAMBIO SCOMPARSE all'inizio del XX secolo

di Paola D'Arpino

Che fine hanno fatto le  sculture del più grande  architetto e scultore del 1300, Arnolfo di Cambio, che si trovavano a Boville Ernica ?


Il giallo delle  statuette scomparse da Boville Ernica è una delle vicende meno discusse e più fumose della nostra storia relativamente recente.


La loro presenza a Boville Ernica fu rilevata e documentata dal noto e scrupoloso storico di Veroli, Camillo Scaccia Scarafoni, e trascritta tra il 1921 ed il 1922 nel vol. 15 dei Bollettini d'Arte. Scaccia Scarafoni rinvenne a Boville Ernica  nella cappellina del palazzo Simoncelli,  tre statuine che in origine dovevano essere sette e facenti parte del famoso monumento funebre di papa Bonifacio VIII che fino al 1605 era collocato nella controfacciata della antica basilica di S. Pietro di Roma.


   Fig. 1 -  Immagine tratta da "Reliquie Artistiche del Mausoleo di Bonifacio VIII rinvenute a Boville Ernica, ora nel Museo di palazzo Venezia" Scaccia Scarafoni Camillo"  - In:  "Bollettino d'arte" vol. 15 (1921/22) p 567-573  

martedì 5 gennaio 2021

LA NATIVITA' e L'EPIFANIA del sarcofago di BOVILLE ERNICA

Sempre più spesso citati su Tv, libri e giornali.



 
Quando negli anni quaranta del secolo scorso, a Boville Ernica in zona Sasso,  degli agricoltori trovarono nel terreno in cui stavano arando quella grande pietra lavorata, certo non immaginavano neanche lontanamente che, quello che poi si sarebbe rivelato essere un sarcofago, da li a pochi decenni, sarebbe stato studiato anche all'estero  e posto a confronto con pochissimi e rarissimi altri reperti archeologici analoghi, che avrebbe praticamente modificato alcuni postulati della storia dell'arte e dell'arte paleocristiana, e che sarebbe stato citato anche da eminenti accademici su giornali vaticani. Nel 2003 fu pubblicato il primo vero studio dettagliato frutto di una tesi di Laurea(1). Otto anni fa un ricercatore(2)  esperto di simbologia sacra ed archeoastronomia ha pubblicato due libri che parlano soprattutto del sarcofago di Boville Ernica. Perfino la Rai ed altre Tv si sono scomodate negli ultimi anni per venire a fare servizi e riprese sul nostro sarcofago, nel 2016 il programma di Rai2 Voyager, ed anche il Tg3 Lazio pochi giorni fa (in basso, al termine della pagina i due video). Neanche ci si sarebbe aspettati che il sarcofago di Boville presentasse delle caratteristiche uniche rispetto ai pochi frammenti simili oltre al fatto straordinario che, mentre gli analoghi reperti sono tutti frammentari, solo coperchi, solo fronti, o assemblaggi di pezzi di diversa origine, il nostro sarcofago è intatto, completo, con tutta la decorazione dei bassorilievi integri cosi come sono stati concepiti e realizzati nel IV secolo, per la precisione a Roma tra il 330 ed il 350. 


Cosa incuriosisce cosi tanto ?
Forse l'apparente contraddizione : una scena di nascita su un sarcofago che è il contenitore di un defunto, ben più legato alla morte che alla vita. Ma è proprio in questo contrasto che sta probabilmente il più grande messaggio che gli scultori hanno voluto lasciare ai posteri : evidenziare la nascita di Colui che ha vinto anche la morte e che la morte per un cristiano non è altro che la nascita a nuova ed eterna vita.
Ma oltre i significati religiosi vi è la colossale importanza del soggetto stesso della natività che in Storia dell'Arte si era sempre fatto iniziare intorno al 1290/91 definendo come primo scultore di presepe Arnolfo di Cambio. Ma evidentemente gli storici non avevano ancora avuto modo di vedere la Natività di Boville Ernica. (Su Arnolfo di Cambio, tornerò a breve con altro articolo poichè anche lui, o meglio alcune sue opere, hanno avuto attinenza con la nostra cittadina). 
Arnolfo, su richiesta del Papa Niccolò V, ispirati da S. Francesco che nel 1223 , nel borgo di Greccio in provincia di Rieti, diede vita ad una sorta di primo presepe vivente, realizzò le sculture che sono ora in parte conservate nella chiesa di S. Maria Maggiore di Roma. Per secoli e fino alla scoperta del sarcofago di Boville Ernica, si è creduto erroneamente che il primo presepe della storia in scultura fosse quello di Arnolfo quando invece, il presepe del sarcofago di Boville Ernica è stato realizzato quasi mille anni prima di quello di Arnolfo.

presepe di Arnolfo di Cambio, 1290 circa
(ormai incompleto)


Ma c'è un ulteriore importantissimo aspetto che ha fatto e fa ancora discutere molto, un aspetto che coinvolge molte tematiche.
Nel 2012 venne pubblicato un libro, "L'infanzia di Gesù"(3, in cui veniva negata l'effettiva presenza del bue e dell'asinello nel presepe poichè nessuno dei 4 vangeli canonici li nomina. Nel libro del 2012 veniva affermato che i due quadrupedi sarebbero stati aggiunti per errore nel vangelo apocrifo, quindi non riconosciuto, dello pseudo Matteo che però sarebbe vissuto nell VIII o IX secolo, ben lontano dall evento della nascita di Cristo e quindi dagli avvenimenti del Natale.
Ma a "difesa" della presenza del bue e l'asinello nella Natività, il 23 dicembre dello stesso 2012 un illustre docente di Archeologia dell'Università di Roma III, scrisse un articolo pubblicato su "L'OSSERVATORE ROMANO" in cui, a dimostrazione che il bue e l'asinello erano presenti accanto a Gesù Bambino già nelle rappresentazioni di epoca paleocristiana, portò ad esempio tra vari reperti archeologici, anche e soprattutto la natività del sarcofago di Boville Ernica : "...nella foto qui sopra c'è la più antica raffigurazione che si abbia dei due animali accanto al bambino Gesù nella mangiatoia. Con dietro di essi un pastore, più a sinistra i magi e a destra, sotto la stella, Maria e la levatrice. La raffigurazione è in un bassorilievo di un sarcofago del IV secolo, conservato nella chiesa del monastero delle benedettine di Boville Ernica, nella diocesi di Frosinone". (L'OSSERVATORE ROMANO, 23 dicembre 2012).

Spero davvero che tutti si rendano conto, anche a Boville Ernica, dell'enorme importanza del sarcofago e che non appena possibile tutti vadano a vederlo da vicino, per osservarne anche i dettagli, per conoscere ma anche per poter prendere consapevolezza di quanti importanti capolavori la storia della nostra città conserva e poterne così essere orgogliosi conoscitori, divulgatori e difensori.

05.01.2021
Paola D'Arpino

- Si ringrazia per la collaborazione ed il reperimento dei documenti Alvaro Giuseppe Piacentini, ex presidente della Pro Loco di Boville Ernica



Note :

(1) Elisa Canetri, "Il sarcofago paleocristiano di Boville Ernica"

(2) Teodoro Brescia, "Il segno del messia", Nexus Edizioni, 2012 
      Teodoro Brescia  "La stella dei Magi ed il sarcofago decifrato", Nexus Edizioni, 2014

(3Joseph Ratzingher, "L'infanzia di Gesù", Rizzoli 2012






lunedì 10 dicembre 2018

4000 stelle di Betlemme... a Madonna delle Grazie





In tutti i presepi c ė la stella, quella cometa che indicó la strada verso il Bambinello appena nato ma...a Madonna delle Grazie intorno alla cometa che brilla, ci sono altre 4000 piccole stelle che punteggiano il blu del cielo come in una fredda ma serena notte di dicembre a Betlemme. E quando piano piano arriva il sole e le stelle svaniscono ecco apparire un mondo incantato ed operoso, dove i contadini portano le olive al frantoio con la pietra girata dai muli, gli operai al cantiere alzano muri e portano malta, i funzionari aggiornano il censimento della popolazione, piú avanti la cascata ed il fiume e difronte il mulino che aziona i macchinari del fabbro... Una citta' che vive e lavora fatta di 40 personaggi in movimento, 4000 luci a led, una per ogni stella, motorini, pompe per l acqua, il fumo che esce dai camini, arredi, pavimentazioni, costruzioni in scala, 75 metri quadri, una meraviglia da rimanere incantati.  Un piccolo miracolo ė quello compiuto dai volontari che hanno realizzato questo magnifico presepe i cui materiali sono stati totalmente autofinanziati dal comitato stesso e dalle offerte che verranno fatte dai visitatori. Tre mesi di lavoro di un team di circa dieci persone coordinate da Carmine Zili e sostenute spiritualmente da don Pawel. Un bel risultato di cui essere orgogliosi poichė questo presepe ė certamente il piú bello di tutta Boville Ernica ma indubbiamente anche tra i piú belli della provincia, quindi da visitare assolutamente entro il 6 gennaio.

Orari di visita
Festivi : 8,00 - 13,00 , 16,00 - 19,00
Sabato : 16,00 - 20,00
Piazzale della Chiesa Madonna delle Grazie, Boville Ernica, via Madonna delle Grazie


giovedì 4 ottobre 2018

Da poverello di Assisi a … Povero S. Francesco !


 S Francesco. Basilica inferiore di Assisi. Cimabue                                    S. Francesco (?). Chiesa Museo di Boville Ernica. Scuola giottesca

Il 3 ottobre del 1226 morì S. Francesco, e poiché nel Medioevo, il nuovo giorno iniziava dopo il tramonto, venne ufficializzata la data del 4 ottobre, giorno che è divenuto la festa per Assisi, per il mondo intero e per la pace che il santo rappresenta.
Il giovane Giovanni Bernardone, figlio di Pietro, nacque da ricca ed agiata famiglia, nel 1182. Sua madre lo chiamò Giovanni  ma, quando tornò il padre dal suo viaggio in Francia, cominciò a chiamare il figlio Francesco. Una volta adulto e cavaliere andò in guerra dove fu prigioniero per un anno e si ammalò. Durante la malattia stette accanto ai lebbrosi, ai malati, ai poveri e quel contatto cambiò la sua vita. Tra il 1203 e 1204 pensò di partecipare alla IV Crociata ma si ammalò di nuovo.   
Con le sue semplici ma innovative prediche Francesco stravolse i valori contemporanei,  gettati via i suoi sfarzosi abiti, regalò i suoi  beni e iniziò a pregare la povertà, ad avvicinare le persone semplici, gli umili, a predicare loro l’amore verso Dio. Lui che visse in secoli in cui la chiesa era al massimo del suo potere, i papi decidevano i destini dell’Italia e dell Europa, gli ordini religiosi e le abbazie accumulavano enormi ricchezze grazie a donazioni di sovrani e nobili, la sua spiritualità fu un vero colpo di frusta per le autorità religiose dell’epoca ma, se in un primo momento venne visto in modo negativo, presto l opinione cambiò.   Nel 1209, aveva gà raccolto intorno a sé dodici compagni, e si recò a Roma per ottenere l'autorizzazione della sua regola da parte del papa anagnino Innocenzo III. Francesco era proprio l’uomo giusto per far “riguadagnare” stima alla chiesa anche da parte delle persone più povere e desolate. Di ritorno da Roma nacquero i primi conventi, Rivotorto, S Maria degli Angeli. 
Nel 1219 si recò in Egitto e Palestina durante la V crociata e arrivò addirittura al campo saraceno a predicare Cristo, il vangelo e la povertà al sultano musulmano  ayyubide al-Malik al-Kāmil, nipote di Saladino Intorno al 1222 si recò a Subiaco sui luoghi di S Benedetto, a quanto si narra continuò il suo viaggio per Alatri dove lasciò un suo mantello e poi ancora in val Comino dove sorse il convento a lui dedicato.

 Soffitto ligneo della chiesa museo di S. Francesco. Boville Ernica

Dopo la sua morte avvenuta nel 1226 a soli 44 anni, la basilica di Assisi divenne quel capolavoro di fede, architettura ed arte che tutto il mondo ci invidia, dove lavorarono artisti come Cimabue, Giotto, Simone Martini, Jacopo Torriti e tanti altri, che ora costituiscono un patrimonio culturale e pittorico inestimabile, ben salvaguardato e protetto. Tra il 1303 ed il 1305 venne realizzata la cappella degli Scrovegni che venne poi affrescata da Giotto, oggi visitata da circa 300.000 visitatori l’anno 
Dopo Assisi in tutta Italia furono fondati monasteri francescani, anche a Boville Ernica, fondato nel  1377 come risulta ancora oggi dagli archivi. 
La chiesa di S. Francesco di Boville Ernica, a partire dalla fondazione è stata arricchita di affreschi in varie fasi, una prima probabilmente tardo trecentesca ed altre successive. 
Una delle rappresentazioni più antiche è quella che si trova nella parete sinistra dove è ancora salvo un bellissimo volto di Francescano accanto ad altre figure. Questi affreschi in particolare sono stati da molti attribuiti a scuola giottesca. Ma purtroppo, anche se, la chiesa fu alienata alla famiglia Benedetti-Aloisi che nel 1970 la cedette al comune il quale la trasformò in museo nel 1974, gli affreschi tutt’oggi non sono adeguatamente protettiné con una destinazione d’uso consona alla preziosità delle pitture della chiesa, né con diaframmi trasparenti di protezione da urti o graffi, niente di tutto questo, anzi il luogo spesso viene usato per pubbliche riunioni, comizi, concerti, manifestazioni, senza alcuna specifica sorveglianza e attenzione per le pareti dipinte anche ad altezze poco distanti dal pavimenti come proprio il caso del ciclo giottesco più antico di tutti. Per non parlare dello stato di degrado del meraviglioso soffitto a cassettoni in legno e rosette con al centro l’immagine di S. Francesco in preghiera che avrebbero bisogno di restauri e manutenzione. 
Povero S. Francesco, osannato ad Assisi ed in tutta Italia, dimenticato e trascurato a Boville Ernica ! 

S. Francesco. Anta dell’organo seicentesco nella chiesa museo di Boville Ernica



Paola D'Arpino 04.10.2018


sabato 30 novembre 2013

Atletico Boville in trasferta nella tana del Real Pomezia

«Siamo contenti non solo per la vittoria contro il Roccasecca ma per i nostri ragazzi, in passato oggetto di critiche, spesso immotivate». E' stato questo il commento del presidente Daniele Santopadre subito dopo la vittoria del suo Atletico Boville Ernica impegnato la settimana scorsa in uno dei tanti derby proposti dal calendario del campionato di Eccellenza contro il Roccasecca. Squadra giovane questo Atletico Boville, ma da seguire con attenzione perchè assieme ai tanti volti noti la squadra di mister Coraggio è composta da tanti giovani ambiziosi. Domenica scorsa il gol contro il Roccasecca l’ha griffato Cedrone, un baby classe '95, ma sono tanti i giovani in età di lega da seguire. «Ci mancavano Nardi, Pessia, Iozzi, Gianni Testa è dovuto retrocedere a centrocampo – commenta ancora il presidente Santopadre - senza contare che eravamo praticamente contati e una difesa largamente rimaneggiata». Nella giornata di domani gli ernici faranno visita al Real Pomezia, formazione certamente meglio piazzata in classifica generale e cogliere un risultato positivo significherebbe per gli ernici confermare quanto di buono hanno fatto intravedere nelle ultime uscite. Nel campionato di Prima categoria invece continua la corsa della Bovillense, prima in classifica ma tallonata dalla Dinamo Colli di mister Angelo Bottoni che in settimana ha annunciato il ritorno del talentuoso Marius Lasconi; i biancocelesti, reduci dal pareggio contro il Real Piedimonte, attendo la visita dell'Atina Valle di Comino desiderosa di vendicare la sconfitta con punteggio tennistico subita proprio al Montorli lo scorso anno. Nel campionato di Seconda categoria invece il big match della decima giornata del campionato vede protagonista il Boville Ernica di mister Paolo Casinelli che farà visita all'ambizioso Ferentino; dopo una partenza sorprendente, il team giallazzurro è chiamato a riscattare la sconfitta di domenica scorsa subita per mano dello Scalambra Serrone del trainer Vinicio Vannini. Una domenica ricca di spunti quindi per le tre formazioni di Boville, una domenica che dirà molto sulle reali ambiziosi di queste squadre nei rispettivi campionati. Nella foto, Marco Micheli e Fabio Pessia, due degli elementi più esperti della formazione allenata da mister Coraggio.