martedì 7 agosto 2018

L'estate degli addii

È l’estate degli addii. E degli arrivederci.
Ci siamo presi un mesetto di ferie, dopo la campagna elettorale.
“In ferie, da cosa?” avrebbe detto Sergio Marchionne. Si possono prendere le ferie da una passione?
Probabilmente, no. 

Radio Boville non è un giornale. Ha ragione qualche nostro detrattore. E' vero, non abbiamo quei tempi, quei ritmi, quei costi.
Rispetto ad un giornale però abbiamo qualcosa in più. I lettori, gli amici che ci seguono. Quelli che i giornali non hanno più. E ci
 riconoscono imparzialità, indipendenza e quel tocco di umorismo che non gusta mai. 

Non ci prendiamo troppo sul serio, insomma. E meno male perché raccontare Boville, in questi ultimi anni, è come diramare un bollettino di guerra.

Non fanno eccezione le ultime settimane. Si è insediata la nuova amministrazione di Enzo Perciballi e mentre i consiglieri iniziano a prendere confidenza con la burocrazia e la cronica mancanza di fondi prosegue, inarrestabile, la chiusura di attività commerciali al centro storico. Ha alzato bandiera bianca un’altra pizzeria, forse tra poche settimane lo farà un altro bar. Un altro bar che chiude, un altra voglia di fortuna .. come nel pezzo di Ligabue. Solo che per il momento ci è abbastanza chiara la prospettiva del bar che chiude e non riusciamo ad intravedere la voglia di fortuna.

Intanto, nell’estate degli addii e degli arrivederci ci ha salutato il maresciallo Pletto per far posto al maresciallo Vinci, verrà privatizzato l’asilo nido e dopo un quarto di secolo, impreziosito dagli anni della serie D, il Boville non parteciperà al campionato di calcio. Dovrebbe proseguire la sua attività la pallavolo mentre segnali contrastanti arrivano dalle bocce ma la sensazione è che torneremo a veder "sbocciare" i ragazzi del patron Ludovico Fabrizi. Sempre sul pezzo, insomma.
Tutte cose sulle quali torneremo nei prossimi giorni.

Tra i tanti che salutano, un gradito ritorno, per ora soltanto sui social. E' quello di Vanga e Stella, un remake elettorale che potrebbe tornare a scaldare i cuori dei baucani. Affidarsi alle tradizioni insomma è l’ultima moda al borgo, un ragionamento che devono aver fatto anche i nuovi inquilini del palazzo comunale, intenti ad organizzare i festeggiamenti di San Rocco, copatrono della nostra cittadina. La cabina di regia, nell’organizzazione dei festeggiamenti è stata affidata all’assessore Rocco Picarazzi che, sollevato dalle noie burocratiche di far quadrare i conti di palazzo Simoncelli in occasione dell’ultimo consiglio comunale, potrà dedicarsi ad organizzare la manifestazione con più tranquillità.

E servirà equilibrio anche in futuro quando l’amministrazione dovrà in qualche modo indirizzare il futuro della Pro Loco dopo le dimissioni di buona parte del vecchio direttivo; nonostante numerose sbavature, ad Alvaro Piacentini e compagnia va riconosciuto il merito di essersi impegnati nel programmare ed organizzare le manifestazioni che hanno comunque dato impulso alla nostra cittadina.
Sarà interessante comprendere anche le dinamiche interne all’opposizione che conta ben tre gruppi consiliari. Il decano Renato Genovesi, il gradito ritorno di Marta Diana e naturalmente Memmo Di Cosimo e Stefania Venditti. Se amministrare è difficile fare seriamente l’opposizione è un ruolo altrettanto gravoso. L’esperienza degli ultimi venticinque anni della politica italiana ci insegna che si fanno danni anche se ci si oppone nella maniera sbagliata.

Intanto, i negozi chiudono.

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