Il campione del mondo Alessandro Nesta, per anni colonna difensiva di Lazio e Milan oltre che della Nazionale è il nuovo tecnico del Frosinone Calcio. I canarini, dopo la cocente retrocessione nel campionato cadetto hanno voluto affidare proprio a Nesta le "chiavi" di casa per il prossimo futuro.
"Fai solo quello che sai fare e non ti preoccupare. Sono state le prime parole che mi ha detto il presidente Stirpe quando l'ho incontrato due giorni fa. Mi hanno colpito e dato al tempo stesso una grande fiducia". Alessandro Nesta, neo allenatore del Frosinone, è stato presentato nella sala stampa del Benito Stirpe, dal responsabile dell'area tecnica Ernesto Salvini, che aveva al suo fianco Alessandro Frara, l'ex capitano gialloazzurro ma da quest'anno collaboratore con delega alla prima squadra. Un Nesta gasato al punto giusto e voglioso di "fare bene in una piazza molto importante e in una società solida. Ringrazio il Frosinone per avermi dato questa opportunità. Farò di tutto per non deluderlo".
mercoledì 19 giugno 2019
Cristo si è fermato a .. Boville. Marta Diana va all'attacco di Perciballi .. parafrasando Carlo Levi
"E' bastato un anno di amministrazione Perciballi e il paese è ridotto al più disdicevole abbandono dal dopoguerra! Nulla funziona, nulla è stato fatto, nulla è stato manutentato!". A poche ore dalla convocazione del Consiglio comunale, ad un anno esatto dall'elezione del sindaco Enzo Perciballi è ancora Marta Diana, dai banchi dell'opposizione, a "tuonare" sottolineando una sostanziale assenza degli inquilini di Palazzo Simoncelli.
"Ricevo quotidianamente segnalazioni dei cittadini che, rivendicano giustamente un paese ordinato e pulito - continua Diana - percorrendo per lungo e per largo le strade comunali, non escluso il centro storico, mi viene da paragonare la desolazione in cui versa il nostro territorio per l'incuria degli amministratori, alla fantastica e profonda opera di Carlo Levi: Cristo si è Fermato ad Eboli.
Chi non ha conosciuto il nostro Paese fino al giugno 2018, arrivando ora, trova soltanto strade in totale abbandono con la segnaletica stradale completamente coperta dalle sterpaglie, buche così grandi che in alcuni casi diventa difficoltoso transitare persino con i trattori, griglie messe dalle amministrazioni precedenti che sono completamente traboccanti di accumuli, impedendo persino nei mesi scorsi, la loro finalità: di raccogliere e direzionare acqua nelle discese con il pericolo del gelo.
Numerosissimi pali della pubblica illuminazione da mesi e mesi fulminati.
Il centro storico, che dovrebbe essere il biglietto da visita di uno dei Borghi più belli d'Italia, non fa accezione alle periferie.
Camminando lungo la bellissima passeggiata panoramica, sembra esser diventata ormai un sentiero che introduce in qualche bosco.
Mura fatiscenti piene di erbacce e piccoli arbusti selvatici, erba alta e sterpaglie ovunque.
Nessuno gira il territorio e s'interessa della incolumità dei cittadini che lo vivono?
Questa amministrazione, è assolutamente incapace di governare.
Boville come Edoli, 75 anni dopo. Grazie amministrazione Perciballi"
Convocato il Consiglio : debiti fuori bilancio e gestione del palazzo Asl le due "spine" di Perciballi
Sarà l'occasione per tirare le somme ad un anno dal successo dell'ultima campagana elettorale. L'amministrazione Perciballi spegne la sua prima candelina e dopo l'Aventino evocato dall'opposizione nell'ultima riunione dell'assise cittadina l'assise convocata per venerdi potrebbe essere quella del taglio della torta e della "normalizzazione" di questa fase politica.
Tre i punti inseriti all’ordine del giorno. I lavori si apriranno con la convalida della deliberazione di Consiglio comunale dello scorso maggio in merito al riconoscimento debiti fuori bilancio a cui seguirà la ratifica da parte del Consiglio dell’Organo di revisione contabile. Al terzo punto l’approvazione criteri generali per l’affidamento in concessione dell’immobile sito in Via Santo Stefano, l'ex Palazzo Asl o, se preferite, ex Palazzo del Fascio. "Per quanto concerne il primo punto – spiega il sindaco Enzo Perciballi – si tratta di pagamenti urgenti a cui il Comune ha dovuto adempiere a seguito dei danni da maltempo dello scorso febbraio e che ora andranno ratificati dal Consiglio. La nomina del Revisore contabile è soltanto un atto formale in quanto viene estratto a sorte dalla Prefettura e il Consiglio si limita a ratificarlo". Particolare rilievo assume invece il punto che riguarda il Palazzo Asl. "La premessa essenziale e imprescindibile è che vi resteranno i servizi sanitari pubblici della Asl. Lo daremo in gestione a chi vorrà farlo funzionare in ambito sanitario. Penso ad associazioni, a medici. I dettagli ovviamente saranno illustrati nel bando che verrà pubblicato dopo il passaggio in Consiglio comunale. Con questa delibera che andiamo ad approvare verranno soltanto stabiliti i criteri di utilizzo, come per esempio visite specialistiche o affitto a favore di medici. In ogni caso dovrà essere garantita la fruibilità pubblica". La gestione del palazzo Asl che ha visto la precedente amministrazione, quella di Piero Fabrizi, era stata già oggetto di un dibattito molto acceso tra lo stesso medico di Santa Liberata e l'attuale primo cittadino quando sedeva ancora sui banchi dell'opposizione. I lavori dell'assise inizieranno alle 20,30.
Tre i punti inseriti all’ordine del giorno. I lavori si apriranno con la convalida della deliberazione di Consiglio comunale dello scorso maggio in merito al riconoscimento debiti fuori bilancio a cui seguirà la ratifica da parte del Consiglio dell’Organo di revisione contabile. Al terzo punto l’approvazione criteri generali per l’affidamento in concessione dell’immobile sito in Via Santo Stefano, l'ex Palazzo Asl o, se preferite, ex Palazzo del Fascio. "Per quanto concerne il primo punto – spiega il sindaco Enzo Perciballi – si tratta di pagamenti urgenti a cui il Comune ha dovuto adempiere a seguito dei danni da maltempo dello scorso febbraio e che ora andranno ratificati dal Consiglio. La nomina del Revisore contabile è soltanto un atto formale in quanto viene estratto a sorte dalla Prefettura e il Consiglio si limita a ratificarlo". Particolare rilievo assume invece il punto che riguarda il Palazzo Asl. "La premessa essenziale e imprescindibile è che vi resteranno i servizi sanitari pubblici della Asl. Lo daremo in gestione a chi vorrà farlo funzionare in ambito sanitario. Penso ad associazioni, a medici. I dettagli ovviamente saranno illustrati nel bando che verrà pubblicato dopo il passaggio in Consiglio comunale. Con questa delibera che andiamo ad approvare verranno soltanto stabiliti i criteri di utilizzo, come per esempio visite specialistiche o affitto a favore di medici. In ogni caso dovrà essere garantita la fruibilità pubblica". La gestione del palazzo Asl che ha visto la precedente amministrazione, quella di Piero Fabrizi, era stata già oggetto di un dibattito molto acceso tra lo stesso medico di Santa Liberata e l'attuale primo cittadino quando sedeva ancora sui banchi dell'opposizione. I lavori dell'assise inizieranno alle 20,30.
martedì 18 giugno 2019
Calcio e terra
Sarà perché Simone Cretaro, il sindaco di Veroli, ha giocato a calcio. La maglia era quella gialla ed azzurra del Frosinone negli anni in cui i canarini facevano la spola tra l’Interregionale ed il professionismo.
In questo primo scorcio d’estate i nostri dirimpettai parlano di calcio. Di emozioni e di racconti legati alla palla che rotola, di aneddoti, di storie. E di futuro. Non è solo un pallone che rotola sul rettangolo verde o sui campi di sabbia della provincia italiana : l’attesa della partita, la gioia sugli spalti, i contorni delle barriere sociali sempre più sfumati intorno ad un unica passione.
Devono aver compreso tutto questo i nostri amici verolani : ospitando ben quattro incontri di “Tutti i colori del libro”, iniziativa supportata tra gli altri dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Frosinone non solo hanno ridato lustro alla città per qualche sera, portando in Ciociaria personaggi di primo piano.
L’asticella l’hanno fissata molto più in alto, parlando del calcio business delle grandi realtà italiane e, indirettamente, marcando il confine con il mondo di chi considera questo gioco solo una grande passione. Sarà perché Simone Cretaro, il sindaco di Veroli, ci ha giocato davvero a pallone.
Quelli che sembrano aver smarrito la strada siamo noi a Boville che pure, negli anni buoni, abbiamo toccato punte molto più alte nell’universo dell’Italia pallonara. Non è questione di soldi, almeno, non solo.
Abbiamo perso lo spirito di aggregazione, quella condivisione di momenti, l’applauso per un fendente dal limite che magari si stampa sulla traversa, la battuta facile per il bomber che si divora un gol fatto ed il ragazzino del paese che prova a giocarsi le sue carte in prima squadra dopo qualche anno di trafila in quelle categorie giovanili che a Boville non si fanno nemmeno più. Almeno, non si fanno per determinate fasce d’eta, di solito quelle che richiedono maggiori sacrifici, economici e logistici, di chi le organizza. Quell’eta in cui il calcio non è condivisione sui banchi delle elementari e delle medie sognando di diventare come Messi o l’altro asso, il portoghese Ronaldo. No, parliamo di un calcio più maturo : allenarsi e sudare, con l’allenatore che magari cerca di impartire i primi noiosi rudimenti tattica mentre i tuoi amici sono al bar, lo scooter, la macchinina, le prime cottarelle.
È solo un momento, un passaggio della storia oppure abbiamo dimenticato di quanto sia importante il calcio per una piccola comunità? Si è parlato molto di calcio, negli ultimi dodici mesi.
Ne hanno parlato in consiglio comunale, talvolta giustamente ed altre a sproposito : il Montorli, un tempo un vanto per il nostro paese ma oggi più che mai bisognoso di attenzioni e con lo spettro dell’ennesima omologazione sempre dietro l’angolo, è diventato oggetto di una “contesa”. Chiacchiere, solo chiacchiere in un momento in cui la politica dovrebbe cercare di parlare il meno possibile. Chiacchiere a vuoto : quasi avessimo dimenticato che quel campo fu costruito a proprie spese da una comunità intera, ormai mezzo secolo fa. Si mobilitarono tutti : gli anziani, i bambini, i primi costruttori edili dell’epoca, chi si occupava degli scavi, chi procurava le mattonelle per gli spogliatoi, chi andava a prendere la sabbia a Fossanova. Un piccolo sogno. Certo, con il senno del poi potremmo dire che costruirono prima la squadra e poi il campo .. “prima gl’mast’ i’ apó gl’as’n” .. ma questo è sempre stato il nostro stile. Almeno, loro sognavano. E noi?
L’asticella l’hanno fissata molto più in alto, parlando del calcio business delle grandi realtà italiane e, indirettamente, marcando il confine con il mondo di chi considera questo gioco solo una grande passione. Sarà perché Simone Cretaro, il sindaco di Veroli, ci ha giocato davvero a pallone.
Quelli che sembrano aver smarrito la strada siamo noi a Boville che pure, negli anni buoni, abbiamo toccato punte molto più alte nell’universo dell’Italia pallonara. Non è questione di soldi, almeno, non solo.
Abbiamo perso lo spirito di aggregazione, quella condivisione di momenti, l’applauso per un fendente dal limite che magari si stampa sulla traversa, la battuta facile per il bomber che si divora un gol fatto ed il ragazzino del paese che prova a giocarsi le sue carte in prima squadra dopo qualche anno di trafila in quelle categorie giovanili che a Boville non si fanno nemmeno più. Almeno, non si fanno per determinate fasce d’eta, di solito quelle che richiedono maggiori sacrifici, economici e logistici, di chi le organizza. Quell’eta in cui il calcio non è condivisione sui banchi delle elementari e delle medie sognando di diventare come Messi o l’altro asso, il portoghese Ronaldo. No, parliamo di un calcio più maturo : allenarsi e sudare, con l’allenatore che magari cerca di impartire i primi noiosi rudimenti tattica mentre i tuoi amici sono al bar, lo scooter, la macchinina, le prime cottarelle.
È solo un momento, un passaggio della storia oppure abbiamo dimenticato di quanto sia importante il calcio per una piccola comunità? Si è parlato molto di calcio, negli ultimi dodici mesi.
Ne hanno parlato in consiglio comunale, talvolta giustamente ed altre a sproposito : il Montorli, un tempo un vanto per il nostro paese ma oggi più che mai bisognoso di attenzioni e con lo spettro dell’ennesima omologazione sempre dietro l’angolo, è diventato oggetto di una “contesa”. Chiacchiere, solo chiacchiere in un momento in cui la politica dovrebbe cercare di parlare il meno possibile. Chiacchiere a vuoto : quasi avessimo dimenticato che quel campo fu costruito a proprie spese da una comunità intera, ormai mezzo secolo fa. Si mobilitarono tutti : gli anziani, i bambini, i primi costruttori edili dell’epoca, chi si occupava degli scavi, chi procurava le mattonelle per gli spogliatoi, chi andava a prendere la sabbia a Fossanova. Un piccolo sogno. Certo, con il senno del poi potremmo dire che costruirono prima la squadra e poi il campo .. “prima gl’mast’ i’ apó gl’as’n” .. ma questo è sempre stato il nostro stile. Almeno, loro sognavano. E noi?
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