domenica 15 ottobre 2017

Boville "bestia nera" del Castro dei Volsci

Fine settimana che sorride al Boville Ernica. La società rossoblù, dopo la delusione per la sconfitta di misura nel derby contro Veroli di domenica scorsa, ritrova il sorriso con due successi che fanno ben sperare per il futuro. All'esordio stagionale tra le mura amiche del Montorli infatti la formazione under 18 supera brillantemente il Castro dei Volsci di mister Pullo, vecchia conoscenza del calcio baucano. Una tripletta di Lorenzo Paglia che porta il pallone a casa come nella migliore tradizione del calcio d'Oltremanica, una doppietta di Francesco Giona ed un rete di pregevole fattura di Francesco Scarsella permettono ai babies blugranata di iniziare nel migliore dei modi il loro campionato. A voler cercare il pelo nell'uovo, i due gol presi su due sbavature difensive, segnale evidente che Lorenzo Mastrantoni e compagni dovranno continuare a lavorare per perfezionare al meglio i meccanismi difensivi. Tanti gol ed uno spettacolo gradevole che però non deve trarre in inganno i giovani del Boville che da lunedi inizeranno a preparare al meglio il prossimo incontro sul campo dei vicini di casa del Torrice.
Successo anche per la prima squadra allenata da mister Massimo Caldaroni, sempre contro il Castro dei Volsci. In un curioso incrocio dei calendari anche la prima squadra rossoblu impone a Drogheo e compagni la dura legge del Montorli al termine di un match giocato a ritmi intensi e spettacolari. E' il Boville a fare la partita fin dalle prime battute con Gianfranco Fabrizi e compagni desiderosi di riscattare davanti al pubblico amico la sconfitta contro il Veroli di sette giorni prima. A rompere l'equilibrio del match ci pensa Manuel Maura sugli sviluppi di un calcio piazzato al decimo minuto della ripresa anche se Valev e compagni si erano affacciati più volte dalle parti di Olini colpendo anche una traversa. Alla mezz'ora però la reazione degli ospiti veniva premiata da una sbavatura in fase difensiva del Boville e Drogheo poteva infilare Nardozzi regalando ai suoi il pareggio. Nel frattempo però mister Massimo Caldaroni aveva già mischiato le carte inserendo dalla panchina sia Alessandro Santopadre che Flavio Lozza ed era proprio quest'ultimo, a dieci minuti dalla fine a colpire il palo alla sinistra di Olini al termine di un azione manovrata. Ed era sempre Lozza, ormai in zona Cesarini, a regalare il successo ai suoi al termine di un azione corale che ha visto protagonisti Verrelli e Valev.
Due successi importanti che quindi permettono ai rossoblu di guardare al proseguo della stagione con rinnovata fiducia. Certo, a Castro dei Volsci non l'avranno presa troppo bene ....

sabato 7 ottobre 2017

Boville, un itinerario fatto di arte ed ulivi

Migliaia di persone alla scoperta della cultura dell’olio domenica 29 ottobre in tutta Italia, e anche nel Lazio, grazie alla Camminata tra gli olivi, la prima giornata nazionale promossa dall’associazione Città dell’olio per valorizzare territorio e produzioni.
Boville Ernica propone un itinerario alla scoperta del territorio fra la valle del Sacco e quella del Liri. Dal colle dove sorge il centro storico si osserva infatti un vasto panorama e il borgo d’arte conserva il prezioso complesso architettonico di palazzo Filonardi.
Per saperne di più e scegliere l’itinerario più adatto basta un click. www.camminatatragliolivi.it è il sito con una miniera di informazioni e la possibilità di scaricare subito il programma della giornata, trovare notizie sul territorio, il paesaggio, la storia e le altre attrattive. E c’è anche la fan page su Facebook e i canali Instagram e Twitter con l’hashtag #camminatatragliolivi da utilizzare per postare foto dei luoghi e degli eventi e creare una vera e propria community della giornata.
L’associazione nazionale città dell’Olio, con i suoi 332 soci tutti enti pubblici (comuni, province, Cciaa, Parchi e Gal) è da sempre impegnata nella tutela del territorio olivicolo e nella programmazione territoriale. Da tempo si batte per la valorizzazione dei paesaggi olivicoli e per l’inserimento di aree territoriali olivicole delle città dell’olio nel prestigioso registro nazionale dei paesaggi rurali storici del ministero delle politiche agricole.

giovedì 6 luglio 2017

Metti una sera a cena .. e nel centrosinistra in subbuglio spunta la candidatura di Marcello Dalmazia

L'incontro si sarebbe svolto in un noto locale, a Frosinone. Lontano, ma nemmeno poi tanto a pensarci bene, da occhi ed orecchie indiscrete. Un paio di bottiglie di vino bianco, tanti bicchieri sul tavolo, crudo di pesce ad accompagnare quello che nell'antichità veniva considerato il nettare degli dei. L'argomento principale della serata era la composizione della giunta di Nicola Ottaviani ed essendoci diversi esponenti del Pd seduti al tavolo era inevitabile non rivoltare il coltello nella piaga e non discutere della recente, bruciante, sconfitta elettorale. Della situazione di Boville si è parlato nella seconda parte della serata, un pò perchè nella città dell'Angelo di Giotto si andrà al voto tra meno di un anno, un pò perchè seduti al tavolo c'erano diversi baucani. Sei per l'esattezza. Un ex assessore della giunta di Mastrantoni, due imprenditori, un giovane professionista accompagnato dalla consorte, seduta però ad un tavolo poco distante, un commerciante ed un altro rappresentante della sinistra locale. La recente intervista rilasciata da Benvenuto Fabrizi circa una sua eventuale candidatura a sindaco in quota Pd non ha certo scalfito l'appetito dei commensali; quasi dieci anni in amministrazione, seppur la maggior parte trascorsi sui banchi dell'opposizione, fanno di Benvenuto un candidato credibile e con i numeri giusti per poter ambire ad un futuro importante. Ma non è ora, ancora. "La proposta di una candidatura a sindaco è qualcosa che deve venire sempre da altri. Se ti candidi da solo, non funziona. Benvenuto è ancora giovane, avrà tempo per crescere". E' stato questo il commento di uno dei commensali, uno degli "azionisti di maggioranza" del Pd a livello provinciale. Il partito di Renzi a Boville è spaccato ormai da tempo, vittima di divisioni interne; la ventata di antipolitica nazionale ha fatto il resto e la sezione baucana è ormai ridotta a poco più di un circolo di bridge. Tante chiacchiere a vuoto e poco altro. Il dominus della sinistra baucana, l'hanno imparato anche i sassi, è il sindaco socialista, Piero Fabrizi.

Tra i commensali però, insieme ad un ex assessore della giunta di Ruggero Mastrantoni, c'era anche un imprenditore con evidenti per Forza Italia, di tutt'altro umore nel commentare i risultati che hanno visto il plebiscito a favore di Nicola Ottaviani. 
"A Boville anche il centrodestra è diviso. Non credo che Michele Rotondi, che pure è stato un buon sindaco, abbia intenzione di candidarsi nuovamente dopo due sconfitte consecutive" lo ha rassicurato uno dei uno dei "pesi massimi" del partito di Berlusconi in Ciociaria. E mentre uno dei commensali chiedeva all'oste una terza bottiglia, stavolta di passito di Pantelleria per chiudere l'abbondante apertivo ed andare a cena in un noto locale appena fuori Frosinone è stato sempre l'imprenditore di Boville, con trascorsi di prestigio anche nel mondo del calcio, a lanciare la provocazione ad uno degli amici del centrosinistra. "Dovreste candidare Marcello Dalmazia. Enzo Perciballi e Memmo Di Cosimo hanno passato più tempo a fare la guerra che a costruire qualcosa di buono. Entrambi sono stati legati a Piero Fabrizi, soprattutto Memmo Di Cosimo ed i risultati dei dieci anni sono stati piuttosto deludenti. Marcello è un cane sciolto ma è sempre stato un uomo vicino al partito. Ha contribuito alla vittoria di Piero ma è stato anche uno dei primi a contestare con fermezza l'operato del sindaco. La sua candidatura potrebbe mettere tutti d'accordo, dal dottor Di Cosimo a Ruggero Mastrantoni fino ad una parte importante del centrodestra". Provocazione subito raccolta da uno dei big del partito a livello provinciale. "E' una possibilità ma se gli amici di Boville seduti al tavolo sono tutti d'accordo, ed il diretto interessato anche, potremmo lavorarci seriamente. Certo, a Boville c'è la folla per la successione a Piero Fabrizi". 
E dal portone d'ingresso al locale, ecco spuntare il sindaco, Nicola Ottaviani che, nemmeno a farlo apposta, è andato a stringere per primo la mano ad uno dei commensali di Boville seduti al tavolo chiedendo subito  ... "Allora, a Boville che avete intenzione di fare l'anno prossimo?" 

sabato 17 giugno 2017

Atletico Boville, aperte le preiscrizoni alla scuola calcio

Dopo la brillante seconda parte di stagione che ha visto l'Atletico Boville risalire numerosi posizioni in classifica nel campionato di Prima Categoria fino a raggiungere il piazzamento in coppa Lazio ed un brillante quinto posto della juniores provinciale, l'Atletico Boville sta iniziando a programmare il futuro. 
Il sodalizio rossoblu, dopo qualche anno di assenza nelle categorie giovanili dettate da problemi societari e di disponibilità degli impianti sportivi ha deciso di farvi ritorno ed in grande stile come del resto è sempre stata abitudine della società negli anni.   
Piccoli amici, pulcini, esordienti, giovanissimi oltre agli allievi ed alla juniores torneranno a calcare il tappeto sintetico del Montorli, da sempre simbolo del calcio bovillense. La scelta di ripartire dalla formazione dei giovani calciatori è senza dubbio lungimirante per una società come quella del Boville che può vantare un grande blasone per un importante passato ma soprattutto un radioso futuro nel quale, si spera, saranno i nostri giovani i veri protagonisti. Considerato il difficile momento economico che la comunità baucana sta vivendo, la società ha deciso di promuovere l'attività formativa ad un prezzo speciale per tutti i ragazzi che si iscriveranno entro la fine del mese di luglio, duecentocinquanta euro di retta annua con preiscrizione gratuita. 
Istruttori qualificati e con un passato da calciatore in importanti categorie, nutrizionisti e medici sportivi, preparatori atletici e stage con società di serie A e B .. tutto per ripartire alla grande e dare a tutti, ragazzi, famiglie e tifosi la possibilità di tornare a vincere e divertirsi.

giovedì 25 maggio 2017

Ivanka Trump in visita alla Comunità di Sant'Egidio a Roma

Nel corso della visita romana del padre Donald, Ivanka Trump, la figlia del presidente degli Stati Uniti, si è recata in visita alla Comunità di Sant'Egidio. 
Attiva ormai da decenni, la Comunità vede tra i suoi rappresentati di spicco oltre che tra i fondatori il nostro concittadino Mons. Vincenzo Paglia.
A Trastevere ha incontrato i responsabili della comunità ed al termine dell'incontro ha avuto un colloquio privato con un gruppo di donne africane strappate al traffico di esseri umani e allo sfruttamento.  Ivanka è arrivata con il vestito nero indossato per la visita in Vaticano e i capelli raccolti in uno chignon. E' stato accolta dai responsabili della comunità tra cui Andrea Riccardi e Marco Impagliazzo nell'Aula capitolare dell'edificio, dove campeggiano dei dipinti caravaggeschi. "Questa sala è spettacolare', ha detto Ivanka scherzando con i responsabili che le hanno risposto "Sì, ma non è la Cappella Sistina", strappandole un sorriso. "E' tutto molto bello", ha aggiunto, portandosi la mano sul cuore.
"Papa Francesco - ha detto Ivanka - è il vostro sponsor e un grande avvocato delle vostre storie".  Il colloquio si è svolto rigorosamente a porte chiuse perché le vittime dello sfruttamento sono sotto protezione. "E' stato un incontro molto intenso, ascoltando alcune storie ci siamo tutte commosse, anche Ivanka", ha raccontato Daniela Pompei, una delle responsabili di Sant'Egidio che ha partecipato al faccia a faccia:" Lei ascoltava molto profondamente e ha voluto condividere con noi anche la riflessione sulle soluzioni, anche legislative, per sconfiggere il traffico di esseri umani". Ivanka Trump, a quanto si apprende, ha assicurato l'impegno dell'amministrazione statunitense per debellare questa piaga. 

venerdì 19 maggio 2017

Furti nelle abitazioni, tre albanesi arrestati

Torna il problema dei furti a Boville Ernica. Inseguiti e bloccati dai carabinieri, sono finiti nei guai tre albanesi di 28, 32 e 33 anni, residenti a Frosinone. La banda ha tentato il furto prima i due abitazioni e poi in una terza dove sono stati sorpresi e messi in fuga. Per non far rumore e per non lasciare tracce, hanno agito a piedi nudi e utilizzato i calzini come guanti. È successo l'altra notte in località Sant'Angelo, nella periferia di Boville. Questa mattina la convalida dell'arresto. I tre sono difesi dall'avvocato Marco Maietta.
I militari dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Alatri, insieme a quelli della locale Stazione, nel corso di servizi finalizzati a prevenire e reprimere reati contro il patrimonio hanno sorpreso in flagranza di reato i tre cittadini albanesi, già noti alle forze dell'ordine per reati contro la persona e in materia di stupefacenti. Erano intenti a perpetrare un furto nell'abitazione di una donna che attualmente risiede negli Stati Uniti. A lanciare l'allarme sono stati alcuni cittadini, svegliati nel cuore della notte dai movimenti dei tre ladri. Questi ultimi, scoperti, sono fuggiti con un'Audi di colore grigio in direzione Giglio di Veroli, ma sono stati prontamente inseguiti e bloccati dai militari operanti che li hanno arrestati per tentato furto in abitazione in concorso. Durante la perquisizione, gli uomini dell'Arma hanno trovato all'interno della macchina anche gli indumenti utilizzati dai tre per coprirsi il volto durante i colpi. Oltre all'arresto, nei confronti degli albanesi è stata avanzata la proposta per la misura del rimpatrio con foglio di via obbligatorio. L'uomo alla guida dell'auto, tra l'altro, è risultato anche privo di patente. Questa mattina, dunque, la convalida nel tribunale di Frosinone.

Tangenti per gli impianti a led nella Marsica, l'inchiesta coinvolge anche la senatrice Pd Stefania Pezzopane

Un'inchiesta che parte da Boville Ernica, arriva in Abruzzo e prosegue fino a Roma, al Senato. L'indagine sui lavori per la trasformazione degli impianti pubblici della Marsica al led, per i quali sarebbero state pagate delle tangenti, diventa un caso nazionale. L'inchiesta, nata dalle denunce dell'imprenditore Angelo Capogna della Saridue (società poi fallita) e che, nei giorni scorsi, ha portato la procura di Avezzano a notificare 37 avvisi di conclusione delle indagini preliminari, nei confronti di amministratori locali, imprenditori e tecnici di diversi centri dell'Abruzzo, fa un ulteriore salto di qualità. Secondo quanto emerso nella giornata di ieri, con tanto di ribalta mediatica nei principali tg e quotidiani nazionali, dalle dichiarazioni rese da Capogna è stata aperta un'altra indagine. Dal filone principale è stato effettuato uno stralcio che riguarderebbe la senatrice del Partito democratico Stefania Pezzopane e per questo è stato trasferito per competenza alla procura dell'Aquila.
Quest'ultima, 57 anni, senatrice dal 2013, è stata assessore e presidente del consiglio comunale dell'Aquila, presidente della Provincia e assessore e vice presidente del consiglio regionale dell'Abruzzo. Alla parlamentare è contestato il reato di finanziamento illecito ai partiti. Lei, dal canto suo, ostenta tranquillità, dice di non aver ricevuto ancora nulla e di essere sicura che tutto si chiarirà. «La magistratura - ha dichiarato - vada in fondo e scopra la verità: so come faccio le campagne elettorali e come agisce il mio tesoriere».
Secondo le dichiarazioni di Capogna, che hanno portato anche all'apertura di un analogo procedimento per gli appalti di Monte San Giovanni Campano e Castro dei Volsci, l'imprenditore sarebbe stato costretto a pagare tangenti, nonché effettuare lavori gratis, regali, sponsorizzazioni di squadre di calcio della Marsica, perfino la porchetta per la rielezione di un sindaco abruzzese ed assunzioni di parenti e conoscenti dei politici pur di lavorare. Capogna, che è assistito dall'avvocato Giuseppe Dell'Aversano, dopo la sua denuncia è stato più volte ascoltato dagli investigatori della procura di Avezzano e dalla squadra mobile dell'Aquila. Ha ricostruito come otteneva le commesse per l'installazione del led e quanto gli chiedevano i vari intermediari, che, a un certo punto, lo avrebbero minacciato di stoppare i lavori. Per questo Capogna si trova nella duplice veste di indagato, per corruzione e associazione a delinquere, ma anche di parte lesa per i reati di estorsione e usura.
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Uomini e caporali

Qualche sera fa, verso mezzanotte, ho incrociato Piero Fabrizi che camminava da solo, bavero alzato, per il centro di Boville. Credeteci o no, era lui. Cosa ci facesse in giro, non lo so. Forse tornava a casa dopo aver rivisto la torre, una delle diciotto del nostro amato borgo, che voleva comprare al modico prezzo di centodiecimila euro. Forse, era andato a fare una passeggiata dopo aver mangiato in una delle nostre pizzerie; a stomaco pieno si ragiona meglio.

Nella penombra del lavatoio, senza alcun ostacolo che mi impedisse di approcciarlo, ho avuto il pensiero di fermarlo e chiedergli come mai si sia dimesso Anthony Astolfi. Poi è prevalsa l'idea che fosse l'unica occasione possibile per lasciarlo tranquillo, dopo nove anni. Radio Boville, non dimentichiamolo, è nata per rompere le scatole. Insomma, avrei potuto chiedergli tante cose. Il secondo mandato che volge al termine, il suo vecchio sodale Memmo Di Cosimo passato tra i banchi dell'opposizione, il suo primo vice sindaco, Enzo Perciballi, ormai in rampa di lancio per la prossima tornata elettorale. E magari se ha scelto già il suo successore oppure se sta ancora sfogliando la classica margherita oppure la decisione la prenderà semplicemente tirando a sorte. Lui non ammetterebbe mai ma .. se potesse, Piero, avvierebbe molti dei suoi compagni di viaggio, presenti e soprattutto passati, alla carriera di segnalatori del traffico in qualche comune del Viterbese. 


Invece, vedendo Piero arrivare così, mi sono bloccato: non ci avrà portato grandi cose, ma basta incrociarlo per strada per capire che comunque vada si è guadagnato sul campo i gradi del sindaco. Certo, troppe chiacchiere, troppe tasse, troppe buche sulle nostre strade. Nonostante tutto però, Piero ha provato a fare del suo meglio. E allora, come disse un cantore sudamericano, l'ho lasciato camminare, "solo, come un fantasma, per un vecchio borgo".


Le mie riflessioni mi hanno portato lontano: vedendo Piero pensieroso ho creduto volesse schiarirsi su quello che gli sta accadendo intorno. 
La raccolta differenziata che stenta a decollare ed invece di far risparmiare i baucani ci fa spendere addirittura più che negli altri anni, lampioni della pubblica illuminazione che sono tornati a spuntare qua e là nonostante la drastica scelta di accenderne uno si ed uno di qualche anno fa, l'edilizia che stenta a riprendere fiato, tanti giovani che iniziano a pensare ad un futuro lontano da Boville, la tecnologia che rende economicamente poco redditizi sia l'ufficio postale di Scrima che la filiale bancaria al centro storico, il turismo che non decolla, i finanziamenti da Roma che non arrivano più.

Piero, da buon vecchio socialista, è un uomo che a tratti mette da parte la diplomazia o, forse, la interpreta meglio di tutti: un best-seller in libreria in questi giorni, ci ricorda la battuta del dottor Spock in Star Trek: "A volte, il fine della diplomazia è quello di prolungare le crisi".

A tratti ci sembra strano vedere Piero così pensieroso. Ha fatto il vice sindaco al crepuscolo della Prima Repubblica, è un politico di razza ma non pare conoscere l'essenza del volubile cittadino baucano, vero specchio di un paese che negli anni ha fatto tanto, tantissimo, forse troppo e spesso senza nemmeno chiedersi il perchè.  

Diceva un francese che il lutto non deve essere contemplare una fossa, ma guardare una stella.