giovedì 26 aprile 2018

Memmo Di Cosimo attacca l'amministrazione di Piero Fabrizi sulla passerella del Renarone

di Maurizio Patrizi
La Provincia Quotidiano

La passerella del Renarone è finita al centro dell’acceso dibattito che si è scatenato durante l’ultimo Consiglio comunale di Boville Ernica. A portarcela mercoledì scorso, in occasione della discussione per l’approvazione del bilancio previsionale e programmatico 2018-2020, è stato il consigliere comunale di minoranza Memmo Di Cosimo. Duro il suo attacco all’amministrazione uscente del sindaco Piero Fabrizi, accusata di sperpero di soldi pubblici per il degrado in cui è stata lasciata la struttura.  

L’opera fa parte di un più ampio progetto che avrebbe dovuto agevolare lo sviluppo turistico ed era stata terminata nel 2014 ma nel frattempo aveva subito dei danneggiamenti a causa dei massi caduti dalla sommità della grotta, detta appunto del “Renarone” che sarebbe dovuta diventare visitabile proprio grazie alla passerella in legno.

"Penso che non sia opportuno – ha attaccato duramente Di Cosimo durante l’assise di mercoledì scorso – che un’opera pubblica, realizzata con soldi pubblici, sia stata lasciata nel più completo abbandono da parte di questa Amministrazione ormai dal lontano 2014 (ben quattro anni), periodo in cui era stata annunciata la fine dei lavori. Un’opera diventata ormai ostaggio di erbacce e arbusti che la fanno da padrone ovunque".

L’intero progetto prevedeva anche la ristrutturazione della chiesetta della Madonna del Latte, di un antico fontanile a valle, ma anche la realizzazione di un percorso turistico con pista ciclabile, per un totale di circa 100 mila euro, comprese le spese di progettazione e direzione dei lavori.

"Quella stessa passerella – incalza il consigliere di opposizione Memmo Di Cosimo – era stata già danneggiata gravemente dopo essere stata installata, a causa della caduta di alcuni sassi che si erano staccati dalla sommità della grotta a seguito di cedimenti e crolli. Da allora però nessuno se ne cura nonostante io lo abbia più volte sollecitato". E incalza: "Il degrado attira altro degrado e quindi logicamente quel luogo tanto tenuto in considerazione nella fase progettuale è ora diventato una pattumiera al punto tale che si rischia un vero e proprio allarme igienico. L’amministrazione Fabrizi – conclude Di Cosimo – è l’amministrazione del “Ecco stiamo partendo, ecco parte l’appalto, ecco parte il bando, ecco abbiamo fatto…” e poi si assiste all’indegno spettacolo della passerella del Renarone, quello hanno fatto! E’ una delle cose fatte. Per carità, non vogliamo insinuare che sono tutte così quelle poche cose fatte. Ma li da anni nessuno interviene per rimediare al grave danno fatto".

Pesanti le accuse che l’ex vicesindaco della seconda amministrazione Fabrizi ha mosso ai suoi ex compagni di cordata, anche su altri fronti dell’azione amministrativa in merito al bilancio previsionale. Ma quella verso questa opera pubblica ha destato molto scalpore in quanto già durante la fase dei lavori era finita alla ribalta della cronaca proprio a causa della friabilità delle rocce attorno alla grotta che praticamente non l’hanno più resa praticabile.    

Piero Fabrizi schiera il tridente lungo via Rotabile. Intanto, Zio Alfredo è sempre in gol

Tre punte, un cannoniere, tanti assist, il "gioco di squadra". Piero Fabrizi, dopo aver ringraziato i cittadini di Boville per i dieci anni trascorsi a Palazzo Simoncelli, si prepara all'appuntamento del dieci giugno prendendo in prestito linguaggi e soprattutto schemi del calcio. Ed è con il tridente tra Rotabile e Colle San Paolo che ha deciso di giocarsi questa partita. Del resto, gioca in casa e perfino la filosofia catenacciara dell'Italia pallonara vuole che si giochi all'attacco davanti al pubblico amico, su un terreno di cui conosce ogni zolla, ogni piccola pendenza, ogni segreto.

Certo, restano da stabilire i ruoli delle punte in campagna elettorale ma la tattica messa in campo dal primo cittadino è piuttosto chiara : lui, Piero, al centro dell'attacco. L'uomo che farà salire la squadra, in grado di farti guadagnare chili, centimetri e metri di campo, pronto ad andare in pressing sugli avversari quando provano ad impostare il gioco, pronto ad insaccare qualsiasi pallone si presenti dalle sue parti.

Sulle corsie esterne, pronti per scodellare in mezzo cross e traversoni invitanti ci saranno Marcello Dalmazia ed Angelo Fabrizi. Il primo, Dalmazia, tatticamente anarchico ma onesto terzino quando a calcio ci giocava davvero, è pronto per rientrare in copertura, magari con qualche fallo tattico quando serve per spezzare il gioco. Angelo Fabrizi invece presidia il fortino di Colle San Paolo, mai come ora sotto assedio per i tanti, troppi candidati, arriva a questo appuntamento con la preziosa esperienza maturata in questi anni da amministratore proprio accanto a Piero. 
E non è finita qui: il dispiegamento dell'artiglieria pesante da parte della lista di Renato Genovesi che ha raccolto il testimone proprio da Fabrizi vede in campo il riconfermato Ivan Savone, originario di Colle Piscioso ma che lungo la "Mother Road" baucana ha parenti e tanti amici.

Il compito di rifornire di palloni questa nutrita batteria di attaccanti stavolta potrebbe essere affidato a Tonino De Paulis, anche lui assessore negli anni d'oro del Garofano. Qualcuno potrebbe ribattezzarla Unità Socialista, per la prima volta dopo la diaspora dei primi anni novanta. Piero e Tonino, socialdemocratico il primo e socialista il secondo. Mancano soltanto i garofani rossi nel taschino della giacca e chissà che Piero non ne conservi qualcuno sottobanco da portare nottetempo nella sede del suo comitato elettorale. Un garofano ci sta sempre bene. Meno male che a supervisionare il tutto ci sarà Renato Genovesi che, da bravo medico e soprattutto da uomo di teatro, a certe debolezze dell'animo umano è abituato.

Marcello, Piero, Tonino. I suoi ragazzi, i ragazzi di Zio Alfredo. Una stella, burbera e sorridente, vi sta a guardare. 

mercoledì 25 aprile 2018

Boville sconfitto in casa dalla Virtus Tecchiena

Brutta sconfitta per il Boville Ernica nel gara disputata nella mattinata di oggi sul tappeto sintetico del Montorli. I rossoblu cadono tra le mura di casa e vengono battuti dalla Virtus Tecchiena con il risultato di due a uno. Un risultato che arriva dopo una prestazione opaca, con poche idee sul piano del gioco; nella prima frazione del gioco erano gli ospiti a passare in vantaggio sfruttando una disattenzione della difesa rossoblu. Gli ospiti erano bravi a trovare il raddoppio e nella seconda parte della gara era Nayden Valev ad accorciare le distanze dal dischetto. Il forcing finale della squadra di mister Di Rienzo, in inferiorità numerica per le espulsioni di Fabrizi e Lozza, non riusciva a regalare il pareggio ai padroni di casa. Stavolta non è bastata la prodezza di Valev a togliere le castagne dal fuoco al Boville. La salvezza comunque, nonostante un calendario tutt'altro che semplice, è ancora a portata di mano. Domenica prossima, in riva al Liri, il derby con i neroverdi dell'Anitrella. 

Uniti per Boville, Diana presenta il suo simbolo

Se il nome scelto da Orlando Cervoni per la propria lista è sicuramente il più originale, il logo di Marta Diana è senza dubbio il più bello. Un tocco di buon gusto femminile che non guasta mai, soprattutto per la prima candidata sindaco donna nella storia della nostra cittadina.

Semplice e pulito, con la Collegiata di San Michele Arcangelo e l'orologio in piazza che campeggiano sullo sfondo di un cielo luminoso, quasi ad indicare il sole che torna a splendere su Boville. In basso, un tricolore simbolo di unità la cui presenza però "tradisce" le simpatie per il centrodestra di una formazione che risulta essere comunque di ispirazione civica. Azzecata anche la scelta del nome della lista, "Uniti per Boville" e mai come adesso, con sette candidati sindaco in campo, Boville ha bisogno di unità e di coesione.

Non abbiamo ancora avuto modo di leggere il programma elettorale ma la presenza nel logo dell'orologio che campeggia su piazza Sant'Angelo lascia pensare che una delle priorità sarà la sistemazione della meridiana posto proprio sotto l'orologio, dono dell'astronomo Giuseppe Armellini alla nostra cittadina. Che sia arrivata l'ora di Marta Diana?

"La Liberazione è la festa più bella"

Dal "compagno" Orlando Cervoni riceviamo e pubblichiamo un breve commento in occasione dell'anniversario della Liberazione.

"La Liberazione è la Festa più bella per tutti gli Italiani, perchè da quel giorno parte il processo che ci porta alla realizzazione di un'opera fondamentale: la Costituzione. Penso che possiamo dirci fortunati per essere nati dopo il 1945. Ora si tratta di applicare quei sani principi e rifiutare ogni idea di discriminazione e di esclusione fra persone che appartengono alla stessa Nazione. Viva il venticinque aprile !!"

I magnifici sette .. copioni

La tentazione c’è ed è inutile girarci intorno. Non hanno fatto i compiti a casa; la politica è come la matematica, non la impari a memoria e non la impari in un giorno.
Avendo pochi soldi in cassa, poche idee e sostanzialmente poco o nulla da dire, copiano. Copiano tutti i "magnifici sette", copiano gli uni dagli altri. Copiano, la brutta e la bella come si faceva sui banchi del liceo anche se qui, c’è da crederci, sembra di essere alle elementari. Copiano tutto, idee buone e meno buone, copiano da quelli bravi e pure dai compagni di banco ciucci. 

Il turismo, l’auditorium, le iniziative culturali, la scuola e perfino gli interventi in consiglio comunale.
Chi vince governa, chi perde fa opposizione, è questa la regola della democrazia ma per i “magnifici sette” che si sono candidati per giocarsi la partita elettorale questo confine è labile. Tutti contro tutti in un meraviglioso gioco di incastri sempre più sfumati, conditi da legami e parentele.
Chiunque vincerà avrà la maggioranza in consiglio comunale ma sarà minoranza tra la gente. A maggior ragione, il copia ed incolla non serve a nessuno.
Non ci sono soldi, questo è il punto. Le finanze pubbliche soffrono e senza qualcuno capace di ribaltare il tavolo, ora che i banchieri hanno messo il guinzaglio a Salvini e Di Maio, le sorti italiche sono legate ad un alito di vento. Quello che soffia sullo spread. Ma questa è un altra storia. E non deve confonderci con i temi che caratterizzano questa campagna elettorale.

Prendiamo il turismo. Parlano tutti del turismo, la panacea di tutti i mali. Fortunatamente, gli americani a Boville non ci vengono. E meno male. Non avremmo dove alloggiarli e loro avrebbero serie difficoltà a comprare un pacco di sigarette visto che manca perfino un distributore automatico. Personale che parla un discreto inglese poi è merce rara.

E le critiche all’amministrazione Fabrizi, a proposito del turismo, somigliano tanto ai discorsi di chi ha poco da dire. Con Piero, su intuizione di Nicola Milani, siamo entrati nel club dei Borghi più Belli d’Italia e nelle Città dell’Olio, non dimentichiamolo. E siamo entrati tra le destinazioni turistiche indicate dalla diplomazia a stelle e strisce di stanza a villa Taverna. Per quel che può valere, ovviamente.
Certo, di cose da mettere a posto ce sono pure troppe, dallo scempio dei guard rail intorno alla passeggiata che sembra di essere sull’Autosole alla meridiana in piazza fino al piazzale del lavatoio ridotto in pessime condizioni. Alberto Paglia, assessore nei primi anni duemila, aveva preparato tutti gli incartamenti per eliminare quella cabina; nessuno di quelli che sono venuti dopo, compreso Piero, ha ritenuto di dover proseguire quel lavoro. 

Certe volte è meglio consegnare il compito in classe in bianco piuttosto che copiare da un somaro; si fa più bella figura. 

"SiAmo Boville", Cervoni presenta il simbolo

“SiAmo Boville Ernica”. Cuore, tricolore e gioco di parole per Orlando Cervoni, storico esponente della sinistra nostrana. Praticamente chiusa la lista degli aspiranti consiglieri, Cervoni ha presentato il simbolo con il quale correrà in questa tornata. “Il logo rappresenta la nostra città, la nostra gente e la nostra voglia di fare – ha commentato, entusiasta, lo stesso Orlando Cervoni – sono tanti i problemi del nostro paese e tanti i servizi da migliorare. Tra le nostra priorità ci sono i trasporti, la scuola, la tutela dell’ambiente, la riduzione delle tasse e l’ampliamento della rete metano. Poi occorre riqualificare il centro storico di Boville e investire seriamente sul turismo. Abbiamo raccolto già numerose adesioni. Tanti cittadini, comitati e associazioni sostengono il nostro progetto di sviluppo economico e di crescita culturale”.

martedì 24 aprile 2018

Valanga di gol nel derby con il Torrice

Finisce quattro a quattro il derby tra Boville e Torrice. Gol e spettacolo sul tappeto sintetico del Montorli quindi in un match molto importante per entrambe le formazioni, impegnate nella corsa salvezza. Ad aprire le danze erano i padroni di casa che nella prima parte del match sembravano avere in mano il comando delle operazioni e passavano in vantaggio con le reti di Flavio Lozza e Nayden Valev ma poi subivano la rimonta dei biancorossi i quali, approfittando di alcuni svarioni della difesa rossoblu realizzavano ben quattro reti ribaltando clamorosamente il parziale della gara. Nel finale però Fabrizi e compagni si rifacevano sotto e riuscivano a strappare un insperato pareggio ancora con due reti di pregevole fattura griffate sempre da Lozza e Valev. Punteggio diverso ma stesso risultato dell'andata quando, sul campo "Alberto Sordi" di Torrice finì pari e patta, stavolta con il Torrice bravo a trovare il pareggio in piena zona Cesarini.
Vittoria abbastanza agevole invece per la formazione under 18 che batte a domicilio il Fontana Liri, ultimo della classe, con due ottime prestazioni di Lorenzo Paglia e Francesco Giona.