È il Primo Maggio. L’anniversario della rivolta di Haymarket del 1886, a Chicago, in America del Nord.
É il giorno del “concertone” a San Giovanni, una giornata di festa, per molti l’occasione giusta per riaccendere il barbecue e prepararsi all’estate. Per la vecchia sinistra baucana, oltre per i suoi amici naturalmente, è anche il giorno del compleanno di Marcello Dalmazia; un comunista nato il primo di maggio. Un segno del destino.
Ed è proprio oggi, dopo gli auguri di rito, che il buon Marcello, da poco diventato nonno, ci affida una breve riflessione sul significato della festa.
“Il lavoro e l’amore, inteso in senso lato naturalmente, dovrebbero rappresentare le fondamenta della vita degli esseri umani. La festa del Primo Maggio è la festa dei lavoro, uno dei pilastri della dignità umana.
Tuttavia è davvero triste vedere che negli ultimi anni le morti sul lavoro sono praticamente raddoppiate e che tanti giovani vivano il lavoro non come un momento di gioia e di affermazione del loro talento e delle loro capacità ma piuttosto come un momento di angoscia dovuto alla situazione di incertezza e di precarietà. E non è affatto più incoraggiante vedere tanti lavoratori sfruttati, tanti operai che non riescono ancora a godersi la meritata pensione.
Cosí, il valore simbolico del Primo Maggio resta intatto ma all’atto pratico, e lo dico con rammarico, viene sminuito.
Non vedo un partito politico realmente capace di rappresentare le istanze dei lavoratori e questa è cosa strana per me e per la mia generazione, cresciuta con il mito di Berlinguer.
Mi permetto inoltre di fare una piccola riflessione sulla politica locale, una riflessione legata sempre al tema del lavoro. Anche a Boville c’e chi promette posti di lavoro durante la campagna elettorale; è qualcosa di moralmente ingiusto, soprattutto sapendo quando certe promesse non possono essere concretizzate. Non è corretto prendersi gioco di chi non arriva a fine mese e noi, con la situazione attuale del mercato immobiliare e quindi dell’edilizia, siamo uno dei paesi più sofferenti. L’undici giugno la campagna elettorale finirà e tutti continueremo a far parte di questa comunità; riflettiamo attentamente su questo aspetto e che una ricorrenza preziosa come il Primo Maggio possa diventare uno spunto di riflessione per tutti”.
martedì 1 maggio 2018
lunedì 30 aprile 2018
Chiu' can ch'ossa !!
L'ironia e la saggezza popolare della nostra gente sono qualcosa di fantastico. Non trovate?
Boville sconfitto nel derby contro l'Anitrella
Brusco stop per il Boville di mister Di Rienzo che nel derby contro l'Anitrella esce sconfitto con il risultato di tre a zero. I blugranata si presentavano al "Liri", in casa degli storici rivali monticiani, con una formazione ampiamente rimaneggiata, con tanti ragazzi della juniores che hanno ben figurato; nonostante il passivo infatti i giovani blugranata hanno dimostrato di avere le carte in regola per dire la loro anche di fronte ai più esperti giocatori neroverdi.
Indisponibili Valev, Parravano e Santopadre, squalificati Fabrizi e Lozza il Boville si presentava in terra monticiana con voglia di fare di fronte ad un avversario, l'Anitrella appunto, che ha ormai in tasca la certezza matematica del salto di categoria nel campionato di Promozione.
Nel primo tempo era proprio il Boville a costruire la migliore occasione del match con Giona che si involava sulla corsia di destra e scodellava in mezzo un pallone per Iaboni che mancava di un soffio l'aggancio in area avversaria. Nella seconda frazione del match però gli avversari si rifacevano sotto e passavano sugli sviluppi di un calcio piazzato con la zampata vincente di Lombardi, poi autore di una doppietta.
Punteggio tennistico invece per la juniores di mister Alessandro Santopadre che batte i pari età del Real Piedimonte con il punteggio di sei a zero. Assente il bomber Lorenzo Paglia, ad aprire le danze ci pensava Fabiano Diamanti mentre le altre marcature erano "griffate" da Coratti, Marco Osvaldi, Davide Paglia ed Andrea Quattrociocchi che realizzava una doppietta.
Indisponibili Valev, Parravano e Santopadre, squalificati Fabrizi e Lozza il Boville si presentava in terra monticiana con voglia di fare di fronte ad un avversario, l'Anitrella appunto, che ha ormai in tasca la certezza matematica del salto di categoria nel campionato di Promozione.
Nel primo tempo era proprio il Boville a costruire la migliore occasione del match con Giona che si involava sulla corsia di destra e scodellava in mezzo un pallone per Iaboni che mancava di un soffio l'aggancio in area avversaria. Nella seconda frazione del match però gli avversari si rifacevano sotto e passavano sugli sviluppi di un calcio piazzato con la zampata vincente di Lombardi, poi autore di una doppietta.
Punteggio tennistico invece per la juniores di mister Alessandro Santopadre che batte i pari età del Real Piedimonte con il punteggio di sei a zero. Assente il bomber Lorenzo Paglia, ad aprire le danze ci pensava Fabiano Diamanti mentre le altre marcature erano "griffate" da Coratti, Marco Osvaldi, Davide Paglia ed Andrea Quattrociocchi che realizzava una doppietta.
Marta Diana propone un piano di incentivi per il commercio e l'artigianato nel centro storico
"Abbiamo in programma un piano di incentivi per gli imprenditori ed i commercianti che decideranno di tornare a investire nel centro storico di Boville Ernica". Ad annunciarlo, nel corso di un incontro con alcuni cittadini del centro storico, è stata Marta Diana, prima candidata sindaco donna nella storia di Boville Ernica. Assessore con la giunta Rotondi nei primi anni duemila, Diana ha dimostrato all'epoca di saper lavorare e programmare iniziative importanti : il Premio Giotto e la Pasqua con Giotto infatti sono manifestazioni che portano la sua firma.
"Una delle priorità della politica locale deve essere quella di tornare a valorizzare il nostro patrimonio - incalza ancora Diana - negli ultimi tempi abbiamo visto la chiusura di diversi esercizi commerciali e di due sportelli bancari, una grave perdita per una realtà come la nostra. Sono convinta che attraverso un piano di incentivi si possa tornare a fare del nostro centro storico un punto di interesse sia per il commercio che per una forma di artigianato leggero. Oltre ad un piano di incentivi, abbiamo in programma altre iniziative per le attività commerciali, sia del centro storico che dell'intero territorio, con manifestazioni dedicate all'artigianato, con mostre a tema sugli antichi mestieri e sulle nostre eccellenze oltre attraverso l'enogastronomia. Ci piacerebbe poi ripristinare una forma di incentivi per le vetrine più belle, una sorta di concorso che studieremo insieme alle associazione di categoria, la Regione Lazio e la Camera di Commercio. Il mondo che stiamo vivendo presenta sempre numerosi cambiamenti, lo sviluppo della tecnologia sta cambiando il nostro stile di vita ma sono davvero convinta che una parte importante del futuro di questa nostra terra sia legato alle nostre tradizioni ed alle nostre eccellenze"
"Una delle priorità della politica locale deve essere quella di tornare a valorizzare il nostro patrimonio - incalza ancora Diana - negli ultimi tempi abbiamo visto la chiusura di diversi esercizi commerciali e di due sportelli bancari, una grave perdita per una realtà come la nostra. Sono convinta che attraverso un piano di incentivi si possa tornare a fare del nostro centro storico un punto di interesse sia per il commercio che per una forma di artigianato leggero. Oltre ad un piano di incentivi, abbiamo in programma altre iniziative per le attività commerciali, sia del centro storico che dell'intero territorio, con manifestazioni dedicate all'artigianato, con mostre a tema sugli antichi mestieri e sulle nostre eccellenze oltre attraverso l'enogastronomia. Ci piacerebbe poi ripristinare una forma di incentivi per le vetrine più belle, una sorta di concorso che studieremo insieme alle associazione di categoria, la Regione Lazio e la Camera di Commercio. Il mondo che stiamo vivendo presenta sempre numerosi cambiamenti, lo sviluppo della tecnologia sta cambiando il nostro stile di vita ma sono davvero convinta che una parte importante del futuro di questa nostra terra sia legato alle nostre tradizioni ed alle nostre eccellenze"
venerdì 27 aprile 2018
Cinque per mille, al comune di Boville Ernica quasi mille euro. Cinquantotto i "donatori"
Vale quasi sedici milioni di euro il cinque per mille dell'Irpef assegnato dai contribuenti ai comuni italiani per il 2016. Sono quasi seicentomila gli italiani che hanno scelto di destinare, nella propria dichiarazione dei redditi, una piccola quota ai servizi sociali dei propri comuni.
Lontani dai numeri di Gressoney la Trinitè, in provincia di Aosta, che con una sola firma ha ottenuto ben 955 euro a Boville sono stati destinati fondi per un totale di 920 euro grazie alle donazioni di 58 cittadini. Il valore medio delle donazioni ottenute dal nostro comune è stato quindi di poco superiore ai quindici euro contro una media nazionale di trentacinque euro per singola donazione. Testimonianza questa, di una crisi economica che in Ciociaria si è fatta sentire anche nei redditi medi delle persone.
Tuttavia, si potrebbe ovviare al problema semplicemente aumentando le donazioni; alla prossima amministrazione il compito di promuovere progetti e coinvolgere la cittadinanza nel sostegno a chi è stato meno fortunato.
Lontani dai numeri di Gressoney la Trinitè, in provincia di Aosta, che con una sola firma ha ottenuto ben 955 euro a Boville sono stati destinati fondi per un totale di 920 euro grazie alle donazioni di 58 cittadini. Il valore medio delle donazioni ottenute dal nostro comune è stato quindi di poco superiore ai quindici euro contro una media nazionale di trentacinque euro per singola donazione. Testimonianza questa, di una crisi economica che in Ciociaria si è fatta sentire anche nei redditi medi delle persone.
Tuttavia, si potrebbe ovviare al problema semplicemente aumentando le donazioni; alla prossima amministrazione il compito di promuovere progetti e coinvolgere la cittadinanza nel sostegno a chi è stato meno fortunato.
Boville Bene Comune, domenica il taglio del nastro per la sede elettorale di Monte di Fico
Taglio del nastro per la sede elettorale della lista "Boville Bene Comune" del candidato sindaco Memmo Di Cosimo. Dopo aver inaugurato in un primo momento la sede all'interno del centro storico cittadino e poi quella in contrada Scrima, il terzo "hotspot" verrà inaugurato a Monte Di Fico. "In questo particolare periodo storico, dove la disaffezione dei cittadini verso la politica è particolarmente sentita l'iniziativa di aprire delle sedi, ove possibile ovviamente, dimostra attenzione e vicinanza al territorio, favorisce il confronto e garantisce un impegno costante e serio attraverso delle riunioni periodiche" commenta Stefania Venditti, consigliere comunale sui banchi dell'opposizione a cavallo tra la fine degli anni novanta ed il nuovo millennio e candidata nella lista capeggiata proprio da Di Cosimo. "I progetti per la mia contrada sono diversi ma è necessario lavorare bene e nell'interesse di tutto il paese. Penso alla manutenzione delle strade ormai dissestate, la messa in sicurezza di alcuni tratti, l'integrazione di alcuni servizi a costi decisamente bassi per la collettività come bacheche, specchi, manutenzione della rete dell'illuminazione stradale. Il nostro però è un programma ambizioso ed i punti più importanti e significativi sono il completamento delle rete del metano, la rete fognante, la realizzazione di una piccola piazza. Ci vuole tanto impegno, tanta passione e soprattutto la capacità di programmare bene per ottenere fondi pubblici che permettano di lavorare bene senza gravare sulle tasche della cittadinanza". Il taglio del nastro è fissato per il tardo pomeriggio di domenica in via Forcella, località di Monte di Fico.
L'auditorium, il teatro ed il dialetto. L'intervista di Radio Boville con il dottor Renato Genovesi
"Con Piero Fabrizi siamo sulla stessa lunghezza d'onda. E' una persona seria, onesta e trasparente, qualità indispensabili per governare un territorio. Ho accettato di concorrere a sindaco del mio paese, è una sfida impegnativa ma la politica è passione". Inizia così, davanti la macchinetta del caffè nel suo studio medico, la prima intervista di Radio Boville a Renato Genovesi, candidato sindaco della lista "Insieme per Crescere 2.0". E' lui, medico come Piero, ad aver accettato di raccoglierne il testimone; di estrazione post democristiana, Popolari per l'esattezza, poi assessore con Ruggero Mastrantoni tra la fine degli anni novanta e l'inizio degli anni zero. Onestà, impegno e dedizione, questi i punti cardinali che segnano il nuovo corso del progetto politico di Genovesi che insieme alla politica unisce la passione per il teatro ma non sembra affatto entusiasta del teatrino della politica nazionale degli ultimi anni. "Per chi come me intende la politica come passione e servizio alla collettività, come mettersi al servizio degli altri, il trasformismo degli ultimi anni a che vediamo nella politica nazionale è uno spettacolo davvero poco edificante. Tuttavia, in politica ormai si viaggia al ritmo dei cambiamenti del mondo".
Incalzato sui tanti competitor che si presentano al via di questa competizione elettorale, Genovesi raccoglie la sfida con stile e con un tocco di fair play che non guasta mai.
Incalzato sui tanti competitor che si presentano al via di questa competizione elettorale, Genovesi raccoglie la sfida con stile e con un tocco di fair play che non guasta mai.
"Vedo con piacere che tanti giovani di Boville sono candidati nelle diverse liste. E' bello vedere che hanno a cuore la politica. Spero che il paese abbia un futuro con più partecipazione, non vorrei che fosse solo una ventata. Tuttavia, abbiamo davanti un quadro politico piuttosto confuso ma sono convinto che i nostri concittadini sapranno premiare il progetto politico più concreto ed interessante".
Non si sbilancia sull'operato dell'amministrazione uscente, il "comedian" nostrano anche se "il giudizio sull'amministrazione uscente è positivo. Rispetto a quello che è stato fatto finora e poi dobbiamo ricordare che amministrare non è semplice. Non ci si improvvisa, bisogna programmare. Ritengo che ci sia la necessità di potenziare le manifestazioni culturali anche se le risorse a disposizione non sono particolarmente ampie. Tuttavia, il bilancio che ci lascia Piero Fabrizi è quello di un comune sano e questo consente di programmare al meglio il futuro".
Tanti i progetti e le idee per il futuro del borgo ernico, una "lista dei desideri" in equilibrio tra il sogno di un paese migliore ed i piedi ben ancorati a terra. Il tutto, condito da un pizzico di pragmatismo e saggezza popolare, la stessa che Genovesi ha rappresentato nei palchi di tutta la Ciociaria in questi decenni.
"Se Dio vuole ho intenzione di rimboccarmi le maniche. Scommetteremo sul rilancio dell'artigianato, vorrei creare un marchio che permetta a tutti di conoscere Boville attraverso un oggetto di artigianato oppure un prodotto enogastronomico, una delle nostre eccellenze : inutile dire che il pensiero va al nostro fantastico olio d'oliva. L'economia in tante parti del mondo si sta trasformando in economia circolare e sono convinto che ci sia lo spazio per sviluppare la nostra microeconomia.
Non possiamo fare grossi passaggi o grandi promesse. Cercheremo di fare il massimo anche per fare in modo di rendere i nostri ragazzi sempre più partecipi alla vita del paese. Continueremo a dare impulso alle attività sportive con l'ammodernamento del centro sportivo di Montorli e personalmente ho davvero a cuore la riqualificazione del campo sportivo di San Lucio che verrà riaperto quanto prima. Ovviamente, la realizzazione di un auditorium è l'aspirazione più alta. La scuola deve essere al primo posto, ci vuole più attenzione per la cultura e per il turismo, un argomento del quale tutti parlano senza che nessuno sappia davvero come intervenire".
Dopo un buon caffè ed una piacevole chiacchierata, il tempo stringe ed alla porta di "Renat' Sampacorta" bussano i suoi pazienti. C'è ancora il tempo per un'ultima domanda, quasi alla Marzullo; e quando gli porgiamo un foglio bianco e gli chiediamo, da uomo di teatro, cosa immagina e cosa vuole per Boville i suoi occhi per un attimo diventando sognanti, per una frazione di secondo quasi assenti.
"Mi auguro che il nostro dialetto, che è bellissimo, non scompaia. Realizzare l'auditorium sia per la musica che per le opere teatrali è un sogno che ho nel cassetto ma soprattutto un modo per conservare la cultura e le tradizioni di Boville".
In sala d'attesa arrivano altri pazienti, è ora di andare. Radio Boville tornerà ad intervistare presto Renato e le domande saranno più piccanti. Per ora, è stato bello ritrovare uno dei protagonisti della politica baucana.
giovedì 26 aprile 2018
Investimenti, riduzione delle tasse e turismo. La ricetta di Enzo Perciballi per il centro storico
"Stiamo studiando un programma per dare degli incentivi ad imprenditori e commercianti che decideranno di tornare a investire nel centro storico di Boville Ernica.
Mancano i servizi, mancano addirittura le marche da bollo e non c’è più una banca". E' questo uno dei primi provvedimenti che Enzo Perciballi, candidato a sindaco per la lista “Tu Protagonista” intende adottare per risollevare il centro storico cittadino.
"Ci sono tanti locali commerciali sfitti - incalza ancora Perciballi - negli ultimi tempi tuttavia si assiste con sempre maggiore frequenza a fughe, spesso dovute a canoni di affitto troppo alti rispetto al reale giro di affari che si riesce a concretizzare dentro le mura cittadine. Questo fenomeno sta purtroppo trasformando il borgo in qualcosa che somiglia più a un “dormitorio” che a un luogo di aggregazione. Per questo stiamo studiando una forma di agevolazione fiscale per incentivare i commercianti che già ci sono a rimanere, oppure altri ad aprire nuove attività. Partiremo da un censimento dei locali disponibili per poi contattare i proprietari che si rendono disponibili e li agevoleremo nelle forme consentite dalla legge. Studieremo forme di sgravi sulle tasse comunali a vantaggio di chi deciderà di investire. La situazione che si registra, infatti, è sempre più grave. Basti pensare che per i cittadini non è possibile nemmeno acquistare una marca da bollo perché non esiste più una rivendita. Troppo volte si è costretti a prendere l’automobile e a percorrere diversi chilometri. Per non parlare delle banche. Ne avevamo ben due, ora sono andate via entrambi. Ci adopereremo per riportarne almeno una: si tratta di servizi indispensabili in assenza dei quali si limita la circolazione delle persone. Se facciamo in modo che l’economia torni a girare ne beneficeranno tutti. Ovviamente questa iniziativa è strettamente legata all’altra di più ampio respiro che riguarda lo sviluppo di un piano turistico ben articolato, di cui abbiamo già parlato abbondantemente e che sostanzialmente prevede la nascita di una vera e propria filiera che permetterà al visitatore di rimanere da noi qualche giorno. Insomma, faremo una serie mirata di vere e proprie “iniezioni” per stimolare la ripresa".
Investimenti e meno tasse, la strada che vuole percorrere Perciballi è sicuramente quella giusta.
Mancano i servizi, mancano addirittura le marche da bollo e non c’è più una banca". E' questo uno dei primi provvedimenti che Enzo Perciballi, candidato a sindaco per la lista “Tu Protagonista” intende adottare per risollevare il centro storico cittadino.
"Ci sono tanti locali commerciali sfitti - incalza ancora Perciballi - negli ultimi tempi tuttavia si assiste con sempre maggiore frequenza a fughe, spesso dovute a canoni di affitto troppo alti rispetto al reale giro di affari che si riesce a concretizzare dentro le mura cittadine. Questo fenomeno sta purtroppo trasformando il borgo in qualcosa che somiglia più a un “dormitorio” che a un luogo di aggregazione. Per questo stiamo studiando una forma di agevolazione fiscale per incentivare i commercianti che già ci sono a rimanere, oppure altri ad aprire nuove attività. Partiremo da un censimento dei locali disponibili per poi contattare i proprietari che si rendono disponibili e li agevoleremo nelle forme consentite dalla legge. Studieremo forme di sgravi sulle tasse comunali a vantaggio di chi deciderà di investire. La situazione che si registra, infatti, è sempre più grave. Basti pensare che per i cittadini non è possibile nemmeno acquistare una marca da bollo perché non esiste più una rivendita. Troppo volte si è costretti a prendere l’automobile e a percorrere diversi chilometri. Per non parlare delle banche. Ne avevamo ben due, ora sono andate via entrambi. Ci adopereremo per riportarne almeno una: si tratta di servizi indispensabili in assenza dei quali si limita la circolazione delle persone. Se facciamo in modo che l’economia torni a girare ne beneficeranno tutti. Ovviamente questa iniziativa è strettamente legata all’altra di più ampio respiro che riguarda lo sviluppo di un piano turistico ben articolato, di cui abbiamo già parlato abbondantemente e che sostanzialmente prevede la nascita di una vera e propria filiera che permetterà al visitatore di rimanere da noi qualche giorno. Insomma, faremo una serie mirata di vere e proprie “iniezioni” per stimolare la ripresa".
Investimenti e meno tasse, la strada che vuole percorrere Perciballi è sicuramente quella giusta.
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