domenica 29 marzo 2009

Ciociaria, la vittoria di Pirro tra chilometri di asfalto elettorale


Tra poco inizieranno i lavori di sistemazione della provinciale che da Sant'Angelo conduce fino a Strangolagalli. Lungo la Rotabile invece il rituale della solita “pennellata” di asfalto elettorale è già andato in scena. La Ciociaria è in ginocchio e non si rialzerà nemmeno se sul ponte di comando dovesse salire Antonello Iannarilli che, scopiazzando lo slogan imposto da Sua Emittenza, ha fatto della levata del popolo ciociaro la sua bandiera ormai da tempo. E' la politica bellezza. Tra qualche mese andremo tutti a votare per il rinnovo del parlamento di Bruxelles e per il consiglio di Palazzo Gramsci. Un film già visto e non occorre chissà quale intuito per capirlo. Sono sempre loro, sempre i soliti nomi. Gli spagnoli sono entrati nella Ue a metà degli anni ottanta. Gli inglesi sono gelosi della Regina, della sterlina, della guida a destra e via discorrendo. Tutti i due in Europa ci mando i migliori rappresentanti del mondo dell'imprenditoria, dell'editoria, delle professioni. Noi le solite consumate facce della poltica e le paghiamo profumatamente, il doppio di spagnoli e francesi. Non è un anomalia della poltica italiana ma una vecchia abitudine. Anche noi a Frosinone facciamo cosi. Voteremo per le solite facce, i soliti volti e tra cinque anni staremo qui a parlare di pennellate d'asfalto e bandi cuciti ad personam.
Questo non è un inno al ricambio perchè quando i giovani occupano le poltrone spesso sanno fare peggio, molto peggio dei capelli grigi che l'hanno lucidata per tanto tempo. Ma se la Ciociaria scivola sempre più in basso con i cittadini costretti a pagare bollettini da capogiro per ritrovarsi servizi da Terzo Mondo come dimostrano l'acqua ed i rifiuti qualche motivo ci sarà pure. No, la colpa non è loro, non è dei poltici. E' nostra che continuiamo a votarli. Prendete Berlusconi. Un anno fa ha fatto il pieno di voti promettendo di chiudere comunità montane ed amministrazioni provinciali mentre i suoi tramavano nelle sezioni per mettere a punto le ultime candidature delle liste. E' la vittoria di Pirro; quando si dice la coerenza.

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