martedì 10 marzo 2009
"Volevano farmi diventare italiano". Hugo Enyinnaya ricorda l'esperienza al Boville Ernica calcio
Era il 18 dicembre del '99 quando un giovane nigeriano in un Bari-Inter di campionato creò scompiglio nella difesa nerazzurra insieme ad un certo Antonio Cassano. Il tandem offensivo di quella gara siglò una rete a testa e si meritò gli applausi dell'intera nazione. Parte così la storia calcistica di Ugochukwu Michael Enyinnaya. Il ragazzo non riuscì poi a confermare le potenzialità che aveva mostrato in quella gara, a differenza del 'talento di Bari Vecchia', perdendosi in infruttuose esperienze a Livorno, Foggia e in terra polacca, dove ha militato con le maglie di Górnik Zabrze, Lechia Zielona Góra e Odra Opole. A quasi nove anni da quella magica notte al 'San Nicola', nello scorso agosto sembrava giunto il momento del grande ritorno in Italia, nel campionato di serie D. La scommessa era della Boville Ernica, negli ultimi giorni della gestione Milani. Un colpo, quello di Enyinnaya, sfumato per una serie di ragioni ma messo a segno dall'Anziolavinio, formazione dell'Eccellenza laziale. Ecco il racconto della punta nigeriana esplosa con Fascetti dei giorni trascorsi nel Boville. "Mi ha chiamato un amico italiano, Alessandro, a cui ho detto subito che sarei tornato anche subito, ma che non era possibile per la faccenda dell'extracomunitario. Mi è stato detto che le vie erano tre: giocare in serie A, in serie D o nelle categorie regionali. La serie A ovviamente era fuori dai giochi, perchè avevo perso i contatti e non ero certamente più nel giro. Sono andato in una città della provincia di Frosinone, Boville, dove la squadra gioca in serie D. Mi sono fermato due mesi, quando ho capito che anche là la situazione non era felice, sono andato via dall'albergo dove mi avevano messo con la mia famiglia. Mi sono solo allenato, ci sono stati solo colloqui, volevano farmi diventare cittadino italiano ma non è stato risolto nulla. Dopo un po' di tempo ho detto a chiare linee: 'Non sono venuto qua per mangiare e basta, voglio avere l'opportunità di scendere in campo'. Poi per fortuna è spuntata l'ipotesi di venire ad Anzio, ho accettato al volo".
Insommma, cosa rimane da aggiungere? Nonostante abbia solo quindici anni di storia lo "stile Boville" si fa sempre apprezzare; del resto anche la Juventus, dopo Calciopoli e la trasferta al Matusa di Frosinone sta facendo carte false per far diventare italiano Amauri.
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