Nel corso della visita romana del padre Donald, Ivanka Trump, la figlia del presidente degli Stati Uniti, si è recata in visita alla Comunità di Sant'Egidio.
Attiva ormai da decenni, la Comunità vede tra i suoi rappresentati di spicco oltre che tra i fondatori il nostro concittadino Mons. Vincenzo Paglia.
A Trastevere ha incontrato i responsabili della comunità ed al termine dell'incontro ha avuto un colloquio privato con un gruppo di donne africane strappate al traffico di esseri umani e allo sfruttamento. Ivanka è arrivata con il vestito nero indossato per la visita in Vaticano e i capelli raccolti in uno chignon. E' stato accolta dai responsabili della comunità tra cui Andrea Riccardi e Marco Impagliazzo nell'Aula capitolare dell'edificio, dove campeggiano dei dipinti caravaggeschi. "Questa sala è spettacolare', ha detto Ivanka scherzando con i responsabili che le hanno risposto "Sì, ma non è la Cappella Sistina", strappandole un sorriso. "E' tutto molto bello", ha aggiunto, portandosi la mano sul cuore.
"Papa Francesco - ha detto Ivanka - è il vostro sponsor e un grande avvocato delle vostre storie". Il colloquio si è svolto rigorosamente a porte chiuse perché le vittime dello sfruttamento sono sotto protezione. "E' stato un incontro molto intenso, ascoltando alcune storie ci siamo tutte commosse, anche Ivanka", ha raccontato Daniela Pompei, una delle responsabili di Sant'Egidio che ha partecipato al faccia a faccia:" Lei ascoltava molto profondamente e ha voluto condividere con noi anche la riflessione sulle soluzioni, anche legislative, per sconfiggere il traffico di esseri umani". Ivanka Trump, a quanto si apprende, ha assicurato l'impegno dell'amministrazione statunitense per debellare questa piaga.