Boville Ernica, fino a qualche anno fa, era nota solo per l’Angelo di Giotto che conserva nella chiesa di S. Pietro Ispano. In questi ultimi anni però si sono rivelati di enorme importanza anche altri siti ed opere d’arte che fanno della cittadina una meta turistica in crescente sviluppo. Senza voler considerare le migliaia di visite che arrivano ogni anno in occasione dell’evento della ” Pasqua con Giotto” , appena qualche giorno fa, domenica 7 maggio 2017, giorno privo di eventi, è stata visitata da un gruppo di circa 50 persone dell’Università dell’Aquila che sono rimaste molto colpite dalla complessità artistica della chiesa di S. Francesco. Appena il giorno seguente 8 maggio 2017, docenti dell’Università di Tor Vergata sono arrivati appositamente per vedere la chiesa di S. Francesco ed i suoi affreschi.
Venerdi 12 maggio un gruppo addirittura da Palermo per visitare soprattutto il sarcofago paleocristiano e la “Domina” di Boville Ernica. Come dicevamo, sono numerose le opere d’arte ed i reperti archeologici finora trascurati e rimasti nell’ombra, che ora stanno incuriosendo e attirando molti visitatori. Il sarcofago paleocristiano è ormai noto in tutt’Italia ed all’estero dopo i tanti convegni svolti in Italia e a Frosinone grazie all’attività della Proloco di Boville ed all’associazione Xenia con l’arch Paola D’Arpino, ma anche in Germania e Francia, e libri pubblicati. Di recente, grazie al finanziamento del comune di Boville Ernica, è stata finalmente restaurata e riportata al suo antico splendore la meravigliosa scultura di testa femminile che la soprintendenza definisce “capolavoro della ritrattistica romana” e che è stata più volte nominata “Domina” (signora) di Boville Ernica. Ma la chiesa di S. Francesco conserva anche un altro gioiello dell’archeologia romana e per vedere uno strumento simile bisogna andare nella Casa del Pistrinum (Fornaio), all’interno del complesso archeologico di Pompei. Si tratta di una antica macina, detta ”tipo pompeiano” fortunatamente conservata in S. Francesco. Di reperti archeologici Boville Ernica ne avrebbe tantissimi, basta considerare quelli esposti nelle vetrine del Museo archeologico di Frosinone, quelli nelle vetrine del Museo di Casamari e quelli non esposti e conservati in vari magazzini e sovrintendenze. Visti i numerosi visitatori sempre in aumento è un vero peccato non poter avere un riconoscimento come sala museale alla chiesa di S. Francesco, riconoscimento che permetterebbe di prevedere un biglietto d’ingresso a persona e relativi incassi che potrebbero essere utilizzati per rendere ancora più fruibile ed attraente la nostra cittadina. Tra l’altro la cosa più “strana” è che la chiesa è già Museo dal 1978 ! Il 29.04.1978 fu affidato un progetto per la realizzazione di un museo a Boville Ernica e con GM n. 404 del 23.10.1978 fu approvato.
I documenti del progetto sono stati ritrovati dalla Soprintendenza proprio in questi giorni . Nel 1978 furono finanziati e realizzati dei lavori per un totale di 78.263.000 milioni di Lire. Peccato che il museo non è mai entrato in funzione a tutti gli effetti ! Proprio all’inizio di quest’anno, alcuni dei palazzi storici della nostra provincia hanno aumentato il biglietto d’ingresso (alcuni che erano a 3,00 euro a persona sono passati a 5,00 euro ) e non per questo c’è stata flessione nelle visite, anzi la migliore musealizzazione ha addirittura aumentato notevolmente il numero d i visitatori. Se davvero il turismo è il settore del futuro è necessario che ci attiviamo per renderlo redditizio.
Nella foto, le pagine del libro di Don Bernardino D’Aversa “Convento di S. Francesco di Bauco dei Minori Conventuali. Inventari – Sec. XVIII” dove vengono riportati i dettagli del progetto approvato ed i lavori finanziati.
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