Isola del Liri e Castelliri. Sono queste le avversarie della formazione che rappresenterà il comune di Boville Ernica nella competizione Champions Ciociaria. La squadra blugranata è stata infatti inserita nel raggruppamento E del tabellone. Il torneo di calcio a undici, intitolato al Cavalier Dante Abballe prenderà il via nella splendida cornice dello stadio "Benito Stirpe" di Frosinone il ventiquattro giugno prossimo. Novantuno le formazioni che prenderanno parte alla manifestazione; novantuno come i comuni della provincia di Frosinone.
Un gruppo nutrito di calciatori,di allenatori,dirigenti ed addetti ai lavori che aspettano tanti altri compagni di questo viaggio sportivo anch'essi prossimi ad unirsi a tutti noi dopo essersi liberati dagli impegni della quotidianità. Non solo calcio però : parallelamente alla manifestazione sportiva, verranno organizzati incontri di carattere artistico e musicale con l'obiettivo di promuovere l'immagine della nostra terra.
domenica 3 giugno 2018
L'equivoco del "cambiamento"
Il grande equivoco, la nemesi storica sta nella parola “cambiamento” ma in questo caso la parola “equivoco” è da considerarsi come un aggettivo. Non come un sostantivo.
Nella Boville post berlusconiana, il dopo Piero è anche questo. Il cambiamento. Con l’uso equivoco della parola, consentito con complice allegria da una parte dall’elettorato.
L’anagrafe, l’ambizione personale, la fine dei protettorati garantiti nelle segreterie dei partiti da Frosinone; tutto questo ha portato alla composizione di quattro delle sette liste all’interno dell’ipotetico raggruppamento del centrosinistra. Dieci anni fa infatti stavano tutti insieme. Renato, Orlando, Enzo e Memmo.
Il perimetro era quello del centrosinistra, uno spazio politico che ora non esiste più, se non per la comodità della narrazione giornalistica. Ora tutti gli schemi sono saltati, il livello del dibattito politico è sceso. Non si capisce se la maggior parte di loro faccia più danni quando copia intere pagine di programmi o quando pensa con la propria testa. Molto spesso con idee contrastanti.
Cambiamento? Rinnovamento? Ma quando mai. Col nuovo millennio il “rinnovamento” lo abbiamo visto solo nel linguaggio politico, prima alla ricerca degli imprenditori che andavano per la maggiore nelle costruzioni, poi nella corte spietata al ceto medio impoverito che spesso ragiona di riflesso e vorrebbe riportare indietro le lancette dell’orologio . Come Benjamin Button.
Oggi queste ondate si incontrano puntualmente, quasi vagheggiando il ritorno all’età dell’oro, dei fuochi d'artificio, delle feste grosse, dei cantanti con il gran nome.
Boville è cambiata. Finiti i soldi per le feste e la farina non resta che la forca. Chissà che succederà.
Nella Boville post berlusconiana, il dopo Piero è anche questo. Il cambiamento. Con l’uso equivoco della parola, consentito con complice allegria da una parte dall’elettorato.
L’anagrafe, l’ambizione personale, la fine dei protettorati garantiti nelle segreterie dei partiti da Frosinone; tutto questo ha portato alla composizione di quattro delle sette liste all’interno dell’ipotetico raggruppamento del centrosinistra. Dieci anni fa infatti stavano tutti insieme. Renato, Orlando, Enzo e Memmo.
Il perimetro era quello del centrosinistra, uno spazio politico che ora non esiste più, se non per la comodità della narrazione giornalistica. Ora tutti gli schemi sono saltati, il livello del dibattito politico è sceso. Non si capisce se la maggior parte di loro faccia più danni quando copia intere pagine di programmi o quando pensa con la propria testa. Molto spesso con idee contrastanti.
Cambiamento? Rinnovamento? Ma quando mai. Col nuovo millennio il “rinnovamento” lo abbiamo visto solo nel linguaggio politico, prima alla ricerca degli imprenditori che andavano per la maggiore nelle costruzioni, poi nella corte spietata al ceto medio impoverito che spesso ragiona di riflesso e vorrebbe riportare indietro le lancette dell’orologio . Come Benjamin Button.
Oggi queste ondate si incontrano puntualmente, quasi vagheggiando il ritorno all’età dell’oro, dei fuochi d'artificio, delle feste grosse, dei cantanti con il gran nome.
Boville è cambiata. Finiti i soldi per le feste e la farina non resta che la forca. Chissà che succederà.
venerdì 1 giugno 2018
E Marchionne sponsorizza .. Marta Diana
Ha messo la cravatta, stamattina, Sergio Marchionne. Lo aveva promesso un anno fa, il numero uno di Fiat Chrysler; avrebbe messo la cravatta, lui, il manager famoso per indossare il pullover blu quando l'indebitamento industriale del gruppo fosse divenuto pari a zero.
Tuttavia, non è questo lo spunto più interessante che Marchionne ha offerto stamane nella conferenza tenuta in provincia di Vercelli. "Nei prossimi cinque anni il brand Alfa Romeo lancerà sette nuovi modelli e tutti avranno una versione elettrica".
Il piano nazionale messo a punto dal Governo negli ultimi mesi prevede l'installazione di circa settemila colonnine sul territorio italiano entro il 2020 per arrivare poi a quattordici mila entro il 2022. E' fantasia avere una colonnina di ricarica per le auto elettriche entro il 2023 anche a Boville Ernica? Intendiamoci, Marta Diana quando ha proposto la posa in opera di una colonnina per la ricarica delle auto elettriche non si è travestita da Isaac Azimov, lo scrittore russo profeta della robotica.
Ha semplicemente provato ad immaginare il futuro, un futuro che è più vicino di quanto tutti noi possiamo immaginare. E ce lo ha confermato Sergio Marchionne stamattina.
Chissà se i detrattori, quelli che si sono messi a ridere ed a darsi di gomito quando hanno letto la proposta di Marta Diana, ogni tanto ascoltano Marchionne. In fondo, il Sergione nazionale era solo un ragazzo emigrato da Chieti a quindici anni. Oggi è uno dei migliori manager del mondo.
Probabilmente, certi personaggi che abbiamo a Boville sono talmente pieni di sè stessi che non hanno occhi per vedere ed orecchie per sentire.
Pagliacci.
Tuttavia, non è questo lo spunto più interessante che Marchionne ha offerto stamane nella conferenza tenuta in provincia di Vercelli. "Nei prossimi cinque anni il brand Alfa Romeo lancerà sette nuovi modelli e tutti avranno una versione elettrica".
Il piano nazionale messo a punto dal Governo negli ultimi mesi prevede l'installazione di circa settemila colonnine sul territorio italiano entro il 2020 per arrivare poi a quattordici mila entro il 2022. E' fantasia avere una colonnina di ricarica per le auto elettriche entro il 2023 anche a Boville Ernica? Intendiamoci, Marta Diana quando ha proposto la posa in opera di una colonnina per la ricarica delle auto elettriche non si è travestita da Isaac Azimov, lo scrittore russo profeta della robotica.
Ha semplicemente provato ad immaginare il futuro, un futuro che è più vicino di quanto tutti noi possiamo immaginare. E ce lo ha confermato Sergio Marchionne stamattina.
Chissà se i detrattori, quelli che si sono messi a ridere ed a darsi di gomito quando hanno letto la proposta di Marta Diana, ogni tanto ascoltano Marchionne. In fondo, il Sergione nazionale era solo un ragazzo emigrato da Chieti a quindici anni. Oggi è uno dei migliori manager del mondo.
Probabilmente, certi personaggi che abbiamo a Boville sono talmente pieni di sè stessi che non hanno occhi per vedere ed orecchie per sentire.
Pagliacci.
Manutenzione delle strade, inquinamento, acqua pubblica. Orlando Cervoni cala il tris d'assi
Buona cornice di pubblico per il comizio di Orlando Cervoni a Colle Fauccio. Tanti gli argomenti toccati nel corso della serata trascorsa insieme ai residenti della popolosa frazione al confine con Ripi e con Torrice. Accompagnato dalla sua squadra e dall’ex vice sindaco Egidio Capogna, che ha voluto portare il suo saluto alla cittadinanza presente, Cervoni ha toccato numerosi argomenti non risparmiando qualche frecciata agli avversari. Dalla manutenzione della strade, alla cura delle scuole passando per le iniziative sulla cultura che vuole portare avanti, tra tutte l’istituzione di una consulta culturale. “Un argomento molto importante e che ci sta molto a cuore - ci ha raccontato Orlando, Pippo Inzaghi per gli amici di Radio Boville - è quello dell’inquinamento. Una delle nostre priorità sarà sviluppare adeguatamente la differenziata e combattere l’inquinamento elettromagnetico e quello luminoso”. Parlando a braccio, come suo solito tra l’altro, Cervoni non ha rinunciato a parlare di un argomento che l’hai visto comunque protagonista negli ultimi anni, l’acqua.
“Voglio mettere in chiaro che non abbiamo nulla contro Acea che è una società di capitali e giustamente fa il proprio mestiere, quello di fare profitti. Purtroppo per noi, parte importanti di questi profitti li genera a casa nostra, in
Ciociaria. Quella che stiamo vivendo è una situazione quasi kafkiana, con l’assemblea dei sindaci che per anni non ha voluto approvare gli adeguamenti della tariffa. Sei anni fa la tariffa sarebbe stata di 0,79 per ogni metro cubo mentre oggi ci ritroviamo a pagare molto di più con una tariffa base che parte da 1,11 fino a 108 metri cubi di acqua utilizzata. E la tariffa stessa sale molto di più nel caso le soglie aumentino fino ad arrivare a 4,85 nel caso in cui il consumo sia superiore ai 216 metri cubi. Oltre a questo, voglio ricordare ai cittadini la quota fissa di trentasei euro a cui bisogna aggiungere la quota per le fognature e quella per la depurazione”. Senza entrare troppo nel tecnico, Cervoni ha continuato ad incalzare nel suo intervento, chiedendo il ritorno all’acqua pubblica. “Non ci vuole molto per capire che con questa gradualità di tariffe l’acqua in Ciociaria viene a costare più dell’elettricità. Frosinone ha il record nazionale di dispersione idrica, siamo al 74,3%, un record assoluto. Il nostro compito è quello di monitorare, almeno per ora il piano degli investimenti e poi di arrivare a chiedere alla stessa società che gestisce il servizio di applicare le stesse tariffe che applica a Roma. Alcune imprese di Roma dopo aver fatto tanti soldi nell’immobiliare, talvolta sfruttando il lavoro della nostra gente, hanno comprato quote importanti di Acea. Non dimentichiamolo”. In conclusione del suo intervento Cervoni ha citato un opera di Giocchino Rossini che nel barbiere di Siviglia dice che la calunnia è come venticello “con gli altri candidati che spargono questo veleno perché non sanno cosa fare”. Applausi e strette di mano e tanta curiosità intorno al nuovo progetto politico di Cervoni.
“Voglio mettere in chiaro che non abbiamo nulla contro Acea che è una società di capitali e giustamente fa il proprio mestiere, quello di fare profitti. Purtroppo per noi, parte importanti di questi profitti li genera a casa nostra, in
Ciociaria. Quella che stiamo vivendo è una situazione quasi kafkiana, con l’assemblea dei sindaci che per anni non ha voluto approvare gli adeguamenti della tariffa. Sei anni fa la tariffa sarebbe stata di 0,79 per ogni metro cubo mentre oggi ci ritroviamo a pagare molto di più con una tariffa base che parte da 1,11 fino a 108 metri cubi di acqua utilizzata. E la tariffa stessa sale molto di più nel caso le soglie aumentino fino ad arrivare a 4,85 nel caso in cui il consumo sia superiore ai 216 metri cubi. Oltre a questo, voglio ricordare ai cittadini la quota fissa di trentasei euro a cui bisogna aggiungere la quota per le fognature e quella per la depurazione”. Senza entrare troppo nel tecnico, Cervoni ha continuato ad incalzare nel suo intervento, chiedendo il ritorno all’acqua pubblica. “Non ci vuole molto per capire che con questa gradualità di tariffe l’acqua in Ciociaria viene a costare più dell’elettricità. Frosinone ha il record nazionale di dispersione idrica, siamo al 74,3%, un record assoluto. Il nostro compito è quello di monitorare, almeno per ora il piano degli investimenti e poi di arrivare a chiedere alla stessa società che gestisce il servizio di applicare le stesse tariffe che applica a Roma. Alcune imprese di Roma dopo aver fatto tanti soldi nell’immobiliare, talvolta sfruttando il lavoro della nostra gente, hanno comprato quote importanti di Acea. Non dimentichiamolo”. In conclusione del suo intervento Cervoni ha citato un opera di Giocchino Rossini che nel barbiere di Siviglia dice che la calunnia è come venticello “con gli altri candidati che spargono questo veleno perché non sanno cosa fare”. Applausi e strette di mano e tanta curiosità intorno al nuovo progetto politico di Cervoni.
Servizi agli anziani ed imprenditoria giovanile, Rocco Picarazzi sostiene la corsa di Perciballi
Quarantuno anni, due figli, imprenditore della moda. Da sempre è legato al territorio e da oltre venti anni si occupa di un settore in crisi, quello del tessile. Prima esperienza in politica, Picarazzi ha scelto di sostenere Enzo Perciballi nella sua corsa verso Palazzo Simoncelli.
"Penso che ogni buon cittadino abbia il dovere di dedicare una parte della sua vita al proprio paese. Sarò l'anello di congiunzione fra i cittadini e le istituzioni comunali. Abbiamo il dovere di offrire aci cittadini più servizi - spiega - per esempio migliorando l'offerta sanitaria. Gli anziani sono i nostri genitori e i nostri nonni, coloro cioè che hanno fatto tanti sacrifici per garantirci tutto quello che oggi abbiamo. E lo hanno fatto rinunciando a tante loro esigenze per non far mancare nulla a noi.
I giovani invece sono il nostro futuro - continua ancora Picarazzi - quindi dobbiamo preservarli, proteggerli. Collaboreremo con le istituzioni scolastiche e daremo vita a iniziative che vadano proprio in questa direzione. In tal senso, per esempio, abbiamo già inserito nel programma elettorale l'istituzione del Consiglio comunale dei ragazzi. Ma è anche necessario evitare la fuga dei nostri giovani dal territorio cittadino, perché un paese senza giovani è un paese senza futuro. La mia idea è quella di creare una cordata formata da imprenditori, commercianti e artigiani locali, capaci di essere coinvolti in un progetto che sia rivoluzionario e funga da stimolo a tutto il territorio. Penso a uno sportello di ricerca e sviluppo che avrà il compito di prendere per mano i nuovi imprenditori e guidarli nella realizzazione delle loro idee. Un ruolo chiave lo avrà il turismo: va data una nuova e diversa immagine al nostro paese perché si possa definire uno dei borghi più belli d'Italia. E, cosa non meno importante, darà un grandissimo valore aggiunto all'immagine del nostro paese".
"Penso che ogni buon cittadino abbia il dovere di dedicare una parte della sua vita al proprio paese. Sarò l'anello di congiunzione fra i cittadini e le istituzioni comunali. Abbiamo il dovere di offrire aci cittadini più servizi - spiega - per esempio migliorando l'offerta sanitaria. Gli anziani sono i nostri genitori e i nostri nonni, coloro cioè che hanno fatto tanti sacrifici per garantirci tutto quello che oggi abbiamo. E lo hanno fatto rinunciando a tante loro esigenze per non far mancare nulla a noi.
I giovani invece sono il nostro futuro - continua ancora Picarazzi - quindi dobbiamo preservarli, proteggerli. Collaboreremo con le istituzioni scolastiche e daremo vita a iniziative che vadano proprio in questa direzione. In tal senso, per esempio, abbiamo già inserito nel programma elettorale l'istituzione del Consiglio comunale dei ragazzi. Ma è anche necessario evitare la fuga dei nostri giovani dal territorio cittadino, perché un paese senza giovani è un paese senza futuro. La mia idea è quella di creare una cordata formata da imprenditori, commercianti e artigiani locali, capaci di essere coinvolti in un progetto che sia rivoluzionario e funga da stimolo a tutto il territorio. Penso a uno sportello di ricerca e sviluppo che avrà il compito di prendere per mano i nuovi imprenditori e guidarli nella realizzazione delle loro idee. Un ruolo chiave lo avrà il turismo: va data una nuova e diversa immagine al nostro paese perché si possa definire uno dei borghi più belli d'Italia. E, cosa non meno importante, darà un grandissimo valore aggiunto all'immagine del nostro paese".
Sport, giovani e strada di Colicillo, Francesca Perciballi al fianco di Memmo Di Cosimo
“Ho scelto di candidarmi con la lista Boville Bene Comune perché ne condivido il progetto politico ed il desiderio di impegnarsi per migliorare il nostro paese”. E’ questo il primo commento di Francesca Perciballi, ventotto anni, impiegata e candidata nella lista “Boville Bene Comune. “Memmo è una persona sempre a disposizione della cittadinanza, umile, semplice e preparata. La mia idea è quella di incentivare le attività economiche e culturali nel nostro paese anche per dare l’opportunità di restare a Boville a tanti ragazzi che oggi, diversamente dal passato, scelgono di andare via dal nostro paese per cercare migliori opportunità professionali. Capisco che non è semplice ma sono convinta che si possano sviluppare settori importanti come il commercio, l’artigianato ed il turismo.
Sono diversi anni che lavoro nel settore del commercio ed è uno spettacolo poco edificante vedere la continua chiusura dei negozi, soprattutto al centro storico. Occorre puntare sulla crescita del turismo con la promozione degli eventi tra i quali Boville Etnica e Pane Olio e Fantasia. Un altro aspetto fondamentale di cui dovremo occuparci è la promozione delle attività sportive con la riapertura del campo sportivo di San Lucio, l’ampliamento del centro sportivo di Montorli e qualora si presentasse l’opportunità di realizzare, grazie ai finanziamenti dei vari enti, una piscina comunale credo che questa sarebbe un opportunità da cogliere. Inoltre tra le priorità, abbiamo quelle di rendere funzionale la rete fognante di Ponticello, il recupero artigianale dell’area che va da Ponticello a Casavitola, l’ampliamento della strada di Colicillo ed il rifacimento del manto stradale a Pozzo Papa”
Monsignor Paglia : "La Chiesa deve restituire fiducia al mondo, indignarsi per fame e guerre"
L’affermazione centrale della Enciclica di Paolo VI Humanae Vitae è nella “connessione inscindibile” tra sponsalità e generazione nel matrimonio. Lo ha detto mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, intervenuto oggi a Zagabria al Congresso Fiamc 2018 “Santità della Vita e Professione Medica: dalla Humanae Vitae alla Laudato Sì’” . Oggi, di fronte alla “separazione tra amore coniugale e generazione”, secondo il presule il tema della generazione si presenta “come snodo che tocca non solo la vita delle singole persone o della famiglia, ma l’intera sfera delle relazioni sociali”. “L’intero pianeta, pur con sensibili differenze nei diversi continenti, tende all’invecchiamento. E quelle società che sono più povere di figli appaiono più colpite da una sorta di declino non solo materiale ma anche spirituale”. Di qui un monito: “Focalizzandoci sull’autorealizzazione, si moltiplicano le forme di sterilità. La Laudato Si’ ci indica quindi come – lasciandoci illuminare dal mistero generativo di Dio che si rivela nella realtà del Figlio fatto uomo nel grembo di Maria – la Chiesa è chiamata a restituire fiducia a un mondo che fatica a trasmettere il senso stesso del venire al mondo”. Nella “prospettiva sistemica” della Laudato si’, ha concluso, occorre “difendere e promuovere la vita umana in tutte le fasi del suo decorso, soprattutto quando è più fragile e più esposta”. “Per questo dovremmo sdegnarci molto di più per la morte indignitosa di milioni di persone per la fame, la guerra, l’abbandono terapeutico”.
Comunità, territorio, innovazione e solidarietà. Marta Diana illustra i suoi progetti ai cittadini
Comunità, territorio, innovazione, solidarietà e coesione. Sono questi i valori ed i principi del programma elettorale di Uniti per Boville, la lista civica che vede Marta Diana correre per la carica di sindaco. Una rivoluzione copernicana per la città dell’Angelo di Giotto; Diana infatti è la prima donna nella storia a candidarsi alla guida della città.
“Abbiamo messo insieme una piattaforma programmatica che guarda alle sensibilità ed ai bisogni della comunità di Boville - commenta Marta Diana, assessore della giunta Rotondi tra il 2003 ed il 2008 - ci sono tante sfide all’orizzonte, sfide che vogliamo affrontare e vincere.
La prima è quella di ridurre la pressione fiscale. Le aliquote sono al massimo consentito dalle leggi e nonostante questo la situazione del nostro bilancio riflette il modo approssimativo ed inefficace con cui l’amministrazione Fabrizi ha lavorato in questi anni. Tuttavia, per ridurre le tasse dobbiamo eliminare gli sprechi e sfruttare i benefici dell’innovazione tecnologica. La transizione verso un’economia verde offre opportunità importanti. L'efficientamento energetico delle abitazioni può portare ad un risparmio importante per i nostri cittadini; poi, il piano degli incentivi fiscali offerti dal Governo a riguardo sono importanti. Riguardo la cultura, le manifestazioni e la promozione della città, una delle priorità sarà quella di potenziare la manifestazioni esistenti come la Pasqua con Giotto, Boville Etnica ed il Premio Giotto. Poi vogliamo dare il nostro contributo per far crescere il mondo della scuola e le iniziative delle associazioni culturali, fondamentali per accrescere il “capitale sociale” della nostra cittadina. L’obiettivo è quello di proseguire nella partnership con il club dei Borghi più Belli d’Italia.
E’ un progetto che dobbiamo portare avanti in maniera convinta e determinata ma per farlo occorre un cambio di rotta: basta andare a Boville per vedere le condizioni del lavatoio, delle mura castellane piene di erbacce, del parco pubblico chiuso. Per sviluppare il turismo, oltre agli investimenti pubblici e privati, abbiamo bisogno di incrementare la visibilità e quindi potremmo ragionare su una collaborazione con il Touring Club Italiano e con il network dei comuni Amici del turismo itinerante”.
“Abbiamo messo insieme una piattaforma programmatica che guarda alle sensibilità ed ai bisogni della comunità di Boville - commenta Marta Diana, assessore della giunta Rotondi tra il 2003 ed il 2008 - ci sono tante sfide all’orizzonte, sfide che vogliamo affrontare e vincere.
La prima è quella di ridurre la pressione fiscale. Le aliquote sono al massimo consentito dalle leggi e nonostante questo la situazione del nostro bilancio riflette il modo approssimativo ed inefficace con cui l’amministrazione Fabrizi ha lavorato in questi anni. Tuttavia, per ridurre le tasse dobbiamo eliminare gli sprechi e sfruttare i benefici dell’innovazione tecnologica. La transizione verso un’economia verde offre opportunità importanti. L'efficientamento energetico delle abitazioni può portare ad un risparmio importante per i nostri cittadini; poi, il piano degli incentivi fiscali offerti dal Governo a riguardo sono importanti. Riguardo la cultura, le manifestazioni e la promozione della città, una delle priorità sarà quella di potenziare la manifestazioni esistenti come la Pasqua con Giotto, Boville Etnica ed il Premio Giotto. Poi vogliamo dare il nostro contributo per far crescere il mondo della scuola e le iniziative delle associazioni culturali, fondamentali per accrescere il “capitale sociale” della nostra cittadina. L’obiettivo è quello di proseguire nella partnership con il club dei Borghi più Belli d’Italia.
E’ un progetto che dobbiamo portare avanti in maniera convinta e determinata ma per farlo occorre un cambio di rotta: basta andare a Boville per vedere le condizioni del lavatoio, delle mura castellane piene di erbacce, del parco pubblico chiuso. Per sviluppare il turismo, oltre agli investimenti pubblici e privati, abbiamo bisogno di incrementare la visibilità e quindi potremmo ragionare su una collaborazione con il Touring Club Italiano e con il network dei comuni Amici del turismo itinerante”.
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