lunedì 17 settembre 2018

Gli auguri del Governatore Andrew Cuomo alla comunità bovillense che vive a New York

Pubblichiamo il testo integrale della lettera inviata dal Governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo alla comunità di Boville Ernica in occasione delle celebrazioni dell'annuale festa della nostra comunità che vive nella Grande Mela.


"Cari amici, è un piacere inviarvi i saluti agli amici ed alle famiglie di Boville Ernica che si sono riuniti al Westbury Chateau Briand per la sedicesima edizione della cena di gala. La forza dello stato di New York è l'unione delle diverse culture e della nazionalità della sua gente che comprende molte attive comunità italiane. Da orgoglioso italo americano apprezzo gli eventi che celebrano la ricca eredità e la storia delle diverse regioni della nostra madrepatria. Questa sera vi riunite per celebrare le vostre antiche radici poste nella città di Boville Ernica, una piccola gemma situata in Ciociaria, famosa per i suoi verdi paesaggi e la bella vista dalle colline che si affacciano sulle valli del Liri, del Cosa e del Sacco. La gente di Boville è conosciuta per la passione e per l'amore per la cultura ed il nostro stato è felice di ospitare la vivace comunità che viene da Boville Ernica ed orgogliosamente diamo il benvenuto per condividere eredità storica e ricche tradizioni. 
La gente di Boville Ernica inoltre rende onore alla propria antica tradizione religiosa legata al culto dei santi, San Pietro Ispano, San Rocco e Santa Liberata. Siamo ispirati dall'amore e dalla fede espresse dai figli di Boville Ernica che rispettano questa spiritualità ed i valori condivisi da molti newyorchesi di origine italiana.

Apprezzo la vostra missione per sostenere valori come amicizia e consapevolezza della grande storia di Boville Ernica per conservare il vostro legame ancestrale tramandandolo alle future generazioni.

I più calorosi saluti ed i migliori auguri per una meravigliosa festa.

Con affetto

Andrew Cuomo


sabato 15 settembre 2018

Denunciano un furto nel loro bar per incassare i soldi dell'assicurazione ma .. vengono smascherati

Boville Ernica, denunciano un maxi furto all’interno del loro bar, ma vengono smascherati

Erano andati dai carabinieri della stazione di Boville qualche giorno fa per denunciare un ingente furto perpetrato all’interno del loro bar. A detta dei tre gestori dei ladri avevano asportato un televisore 50 pollici, un frigorifero a pozzetto ed il denaro presente all’interno di slot machine e cambiamonete oltre che avevano danneggiato la struttura ed all’impianto di videosorveglianza il tutto per oltre 6 mila euro di valore.
I carabinieri subito dopo aver raccolto la denuncia hanno deciso di vederci chiaro ed hanno iniziato una serie di indagini approfondite per capire come potessero aver agito i ladri. Durante queste indagini hanno però capito che erano stati gli stessi proprietari dell’esercizio pubblico, un 51 enne residente a Veroli (con precedenti penali), una 40 enne sempre della città gigliata ed un 29enne di Roma, ad inscenare il tutto per prendersi i soldi dell’assicurazione.
I tre, a seguito dell’attività posta in essere e dagli elementi probatori raccolti, sono stati deferiti in stato di libertà, alla competente A.G. poiché ritenuti responsabili del reato di “simulazione di reato”. Un grande risultato investigativo da parte dei carabinieri che hanno fatto luce su un furto che aveva destato particolare allarme sociale visto l’ingente valore dichiarato nei cittadini di Boville Ernica.

giovedì 6 settembre 2018

Al Louvre … oppure a Boville ?

di Paola D'Arpino



Sembrerà una strana domanda, in realtà è solo incompleta e per renderla tale basta aggiungere prima la frase : “dove vogliamo andare ad ammirare un opera del Domenichino ?”
Il famoso pittore Domenico Zampieri, nato a Bologna nel 1581 e morto a Napoli nel 1641, più noto con il soprannome di Domenichino, pare per via   della sua piccola statura, nonostante la sua vita non lunghissima, ha realizzato moltissime opere iniziando la sua carriera collaborando con i Carracci alla decorazione della Galleria Farnese a Roma. Poi realizzò dipinti per la chiesa di S. Pietro in vincoli, per S Onofrio al Gianicolo, per l Abbazia di S. Nilo a Grottaferrata, in S. Luigi dei Francesi a Roma, nella villa Aldobrandini a Frascati e molte altre.  Molti suoi affreschi staccati o dipinti su tela si trovano in musei d'Italia e di tutto il mondo : nella pinacoteca di Darmstadt in Germania, nella National Gallery di Edimburgo in Scozia, al Kelvingrove Art Gallery and Museum di Glasgow, alla National Gallery di Londra, al Paul Getty Museum di Los Angeles, al Prado di Madrid, al Metropolitan Musem di New York, al Louvre di Parigi...e ancora tanti altri musei. Eppure nell'elenco potremmo inserire con orgoglio e fierezza anche Boville Ernica ! Si poiché un affresco del Domenichino abbiamo la fortuna di averlo nella ex Chiesa di S. Giovanni Battista, quella che un tempo era annessa al monastero benedettino di palazzo Simoncelli.


Domenichino (Domenico Zampieri), Battesimo di Gesù, Boville Ernica

Monsignor Simoncelli   (1561-1634), cubiculario personale di papa Paolo V Borghese (papa dal 1605 al 1621), possiamo dedurre che con tutta probabilità nei primi anni del 1600, quelli del suo maggior successo quando ricopriva la sua carica per Paolo V, fece costruire il palazzo di Boville. Molto probabilmente lui stesso che tanto frequentava Roma, l'ambiente papale e gli artisti che vi operavano, può aver commissionato anche l’affresco principale della chiesa del Battista di Boville. Proprio nell’ambito della famiglia Borghese avvenne uno strano e poco chiaro episodio che coinvolse l'artista Domenichino. Il nipote del papa Paolo V, il cardinale Scipione Borghese segretario dello zio insieme al Simoncelli, noto alla storia per il suo mecenatismo e collezionismo di opere d'arte, fondatore della collezione della Galleria Borghese, vide un opera, la Caccia di Diana, che il Domenichino aveva realizzato per il cardinale Aldobrandini e gli piacque talmente tanto che la volle per se.


Domenichino,  Santa Cecilia, 1617,  Louvre

Non riuscendo ad acquistarla, la fece prelevare con la forza dallo studio del Domenichino, ormai apprezzatissimo e conteso artista da Papi e Cardinali. Potrebbe essere di questo periodo la eventuale  committenza del Simoncelli del Battesimo di Bauco al Domenichino. E' cosi che probabilmente Boville si trova ad avere questo capolavoro dei primi decenni del seicento di uno degli artisti principali di quel periodo.
Peccato che però è stato deturpato !!!  
La meravigliosa scena  con la figura di Gesù che riceve il battesimo per mano del Battista tra vari astanti in uno splendido paesaggio di rupi, fiume, verdi alberi, è stato brutalmente menomato in entrambe i lati proprio a metà dell'altezza circa e anche al bordo inferiore.  Chi scrive ha provato a risalire all'anno dello sfregio a questo capolavoro e consultando ad esempio il libro di Don Bernardino D'Aversa pubblicato nel 1990, si nota dalla foto, che lo scempio era stato già compiuto. Nel libro pubblicato nel 1986 “Boville Ernica arte e ambiente” l'affresco compare addirittura in copertina ma è stranamente e opportunamente tagliata la foto. Quindi con tutta probabilità il fattaccio è avvenuto ancora prima del 1986. Più assurdo è il motivo,  per cui pare che sia stato compiuto lo scempio : dovendo installare un telo per proiezioni all'interno della chiesa si decise di posizionarlo proprio sulla parete dell'affresco! Sarà stato mai possibile ?
Povero Domenichino, proprio non avrebbe immaginato che sarebbe finito dietro ad un telo per proiezioni !!! Ma a Boville è avvenuto anche questo o comunque qualcosa di analogo.
Tra l'altro la chiesa oggi è sala consiliare e spesso viene aperta al pubblico per ogni tipo di evento senza alcuna protezione al capolavoro che conserva nel suo interno. Sicuramente al Louvre le opere del Domenichino sono più protette e valorizzate ma ..possiamo sempre imparare e trarre esempio. Potremmo cosi conservare e valorizzare un patrimonio artistico che tanti tesori di grandi artisti annovera esposti e fruibili in modo sicuro. Auspichiamo quindi una sempre maggiore attenzione ai nostri tesori artistici, architetettonici ed anche paesaggistici.

Nel frattempo iniziamo oggi a compilare un elenco di tutto ciò che costituisce il nostro patrimonio storico artistico ma soprattutto di ciò che invece non abbiamo più, è sparito, deteriorato, in rovina o deturpato come in questo caso. L’elenco lo chiameremo, parafrasando un noto critico d’arte “Quanta bellezza ci manca ?” intendendo per Bellezza mancante proprio tutte quelle opere d’arte, sculture, affreschi, palazzi …che facevano parte del nostro patrimonio culturale, storico ed artistico e che invece con la loro perdita è diminuito, rimpicciolito, sminuito.

Torna lo spettacolo di Boville Etnica

Mancano pochi giorni ormai. La musica di Boville Etnica tornerà nelle vie del nostro borgo. Torna in calendario quindi la principale manifestazione culturale dell'estate a Boville, se si escludono gli ottimi festeggiamenti in onore di San Rocco organizzati dall'assessore Rocco Picarazzi nella duplice veste di amministratore e presidente del comitato dei festeggiamenti.

Boville Etnica quindi torna ad essere uno degli appuntamenti che chiudono l'estate ciociara dal momento che si terranno nei giorni 15 e 16 del mese di settembre. 

Tanti volti nuovi, a partire da Annamaria Fratarcangeli, la giovanissima assessore alla cultura dell'esecutivo di Enzo Perciballi ma anche vecchie conoscenze come quella del maestro Giuliano Gabriele a cui è stata affidata la direzione artistica della kermesse.
Un connubio fra musicisti locali e ospiti, con artisti itineranti e tanto altro nel segno di una continuità importante per una manifestazione quasi ventennale che ha visto calcare il palcoscenico di Boville nomi importanti come quello del "gaitero" Carlos Nunez, Enzo Avitabile, Hevia, Cisco Bellotti, ex leader dei Modena City Ramblers ed infine Bombino.
"Sono davvero tante le novità di questa edizione – commenta il primo cittadino Enzo Perciballi – abbiamo cercato di dare spazio alla musica, valorizzando allo stesso tempo le radici etniche della nostra città. In questo contesto va letta la presenza di artisti locali nelle varie piazze di Boville la domenica pomeriggio. Questo taglio che abbiamo dato alla manifestazione permette la partecipazione più diretta di bambini e famiglie".
Ad arricchire la manifestazione anche presenza di mostre d’arte e mercatini dei prodotti agricoli locali di cui si occuperanno la consigliere delegata al turismo Martina Bocconi e il consigliere delegato all’agricoltura Luigi Onorati. 

mercoledì 5 settembre 2018

Il presidente Tajani dona la pensione alla comunità "In dialogo" di Trivigliano

di Alessio Porcu
Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha annunciato di voler devolvere la sua pensione da ex vice-presidente della Commissione alla comunità di recupero In Dialogo di Trivigliano, fondata e diretta in tutto il mondo da padre Matteo Tagliaferri. Una decisione con la quale ha criticato in maniera esplicita i possibili tagli alle pensioni che il governo ha allo studio. Al centro della polemica c’è la misura che vuole tagliare le pensioni ai chi è stato manager di una grande azienda oppure ha servito lo Stato con alti incarichi. Ad esempio gli ufficiali dell’esercito Italiano che abbiamo mandato in Libano, in Somalia, in Afghanistan, in Iraq. «Il 4 agosto ho compiuto 65 anni e ho ricevuto così la mia pensione da ex vicepresidente della Commissione» ha spiegato Antonio Tajani in un video-messaggio pubblicato sulla sua bacheca Facebook. Si tratta di un bonifico di circa 3.600 euro. Spiega il presidente nel video: «Ho deciso di devolvere questa somma alla comunità di recupero per tossicodipendenti ‘In Dialogo’ a Trivigliano in provincia di Frosinone, dove faccio volontariato da ormai 25 anni». Poi la stoccata politica al governo gialloverde. «Questo significa che ognuno è libero di utilizzare la propria pensione come vuole. E non credo che sia giusto toccare le pensioni di chi ha dato tanto allo Stato. Penso ai carabinieri, ai poliziotti, ai finanziari, agli agenti della polizia penitenziaria», ha concluso Tajani.

domenica 2 settembre 2018

Sant'Egidio, un francobollo per celebrare i cinquanta anni della Comunità di Trastevere

Un francobollo per celebrare il cinquantenario della fondazione della Comunità di Sant'Egidio è stato emesso oggi dal ministero per lo sviluppo economico. La vignetta del francobollo, resa nota da Poste Italiane, mostra le
silhouettes di uomini e donne che si tengono per mano in segno di solidarietà. Al centro, in alto, è riprodotto il logo con la colomba su un arcobaleno che si staglia sullo sfondo delle tesserine di un puzzle. Il francobollo espone la lettera B indicativa della tariffa ordinaria interna (1,10 euro).

Nata a Roma nel 1968, la Comunità di Sant'Egidio è conosciuta per il suo impegno religioso e sociale, il lavoro per la pace e il dialogo, le campagne per i diritti, come quella per l'abolizione della pena di morte nel mondo, le iniziative umanitarie di cooperazione internazionale. La Comunità prende il nome dalla chiesa di Sant'Egidio nel quartiere di Trastevere a Roma, dove è la sua sede principale.

Nel bollettino illustrativo dell'emissione, il presidente della Comunità, Marco Impagliazzo, ricorda che Sant'Egidio, radicata in circa 100 città italiane, è presente in oltre 70 Paesi con più di 60 mila aderenti e una vasta cerchia di simpatizzanti che collaborano in diverse iniziative: «Aperta al contributo di chiunque intenda lavorare per la pace e difendere i più deboli, la Comunità è composta da persone di ogni età, nazionalità ed estrazione sociale». Tra i campi d'iniziativa, il sostegno agli anziani e ai minori in difficoltà, l'accoglienza e l'integrazione per rifugiati ed immigrati, la distribuzione di cibo e vestiario a senzatetto e poveri, i «corridoi umanitari», l'impegno in Africa.

sabato 18 agosto 2018

San Rocco, aiutaci tu

Rocco, roccia. 

Avremmo davvero bisogno di un nuovo San Rocco che ci liberi dalla peste dell'ignavia che attanaglia la nostra città. Un San Rocco che scacci le nuvole nere della decadenza e riporti il sereno splendore dei secoli passati a Bauco. I secoli in cui si costruivano chiese, palazzi, si portavano opere d arte inestimabili e le si custodiva con cura, i secoli di uomini si forse già fortunati per nascita ma anche illuminati dalla fiamma dell'intelligenza e della conoscenza.

Poi sono arrivati gli anni in cui si costruiva e basta. Per esigenza o per la percezione di una necessità. Vera o presunta che fosse ma senza poesia, senza preoccuparsi della bellezza. 

Sono stati anche gli anni della conoscenza, del sacrificio di chi, non tantissimi in verità, ha piegato prima per anni la schiena sui libri e poi ha innalzato la storia e la fama di una città che oggi non conosciamo neanche più. 

Piero e Memmo, sliding doors

Una bottiglia di prosecco, lo sguardo diffidente spezzato solo da timidi sorrisi, una stretta di mano quasi a sotterrare l’ascia di guerra. La guardia però resta alta.

Per anni, Piero e Memmo sono stati come due cuori ed una capanna. Prima della rottura politica, le crepe in un amicizia, forse anche interessata ma rinforzata dalla passione per la buona tavola e consolidata negli anni.
Si sono stretti la mano, Piero e Memmo. Niente di ufficiale ma è significativo che l’incontro, tutt’altro che fortuito, si è tenuto in un noto locale della zona di Santa Liberata. Uno scambio di battute con un paio esponenti della politica baucana che nel Pd hanno il loro peso, l’analisi del voto, un imprenditore che andava per la maggiore fino a qualche anno fa pronto a sottolineare che la sconfitta di entrambi è figlia delle divisioni oltre che della capacità di leggere il quadro politico dell’attuale inquilino di Palazzo Simoncelli, Enzo Perciballi.

Tra i due non è scoppiata la pace, non ancora. Piero, da sindaco uscente, ha deciso di misurarsi con gli elettori nel momento forse più basso della sua popolarità, Memmo è andato alla conta provando ad intercettare il dissenso che si era venuto a creare nell’ultimo lustro intorno alla squadra di Fabrizi. Uno spazio politico conteso palmo a palmo ma poi occupato con sagacia da Perciballi.

Entrambi, in questo momento, non hanno più i numeri per garantirsi un’elezione tanto più che il mazzo delle carte sembra in mano ad Enzo Perciballi. Dovrà passare la mano quando serve, il sindaco. E liberarsi della zavorra che ha deciso di imbarcare prima e dopo la campagna elettorale.

La sconfitta brucia. E nonostante il clima conviviale, soprattutto dopo il secondo giro di prosecco, qualcuno giura che entrambi sono determinati a ricambiare ad Enzo la “cortesia”. Marta Diana permettendo, naturalmente.

sabato 11 agosto 2018

Le telecamere Rai a Boville. "Kilimangiaro" realizzerà un servizio sul borgo ernico

Il centro storico di Boville come un set a cielo aperto. La città, che fa parte del ‘Club dei borghi più belli d’Italia’ è stata scelta insieme ad altre 59 in tutta Italia e ad altre due soltanto in tutto il Lazio (Greccio in provincia di Rieti e Subiaco in provincia di Roma), per partecipare alla sesta edizione straordinaria della importantissima trasmissione della televisione di Stato, ‘Kilimangiaro’ che molto probabilmente andrà in onda in prima serata ogni sabato per tutto il mese di novembre 2018. “Sono orgoglioso di rappresentare la nostra città per questa importantissima occasione – ha spiegato il sindaco Enzo Perciballi – con la quale tutta Italia conoscerà le risorse di cui il nostro territorio è ricco: dai monumenti alle opere d’arte, dai palazzi storici ai personaggi illustri, dalle ricchezze della terra alla tradizione culinaria. Per le riprese televisive di domani e dopodomani abbiamo fatto in modo che il nostro centro storico si presenti bene all’appuntamento, sicuri che questa opportunità sarà un ottimo trampolino di lancio per la nostra offerta turistica”. E proprio per permettere alla troupe di poter lavorare agevolmente il borgo di Boville Ernica sarà off limits per le automobili con divieto di sosta e transito con obbligo della rimozione forzata, per tutti i tipi di veicoli, in tutte le piazze e slarghi del centro storico.

martedì 7 agosto 2018

San Rocco, proseguono i preparativi

In realtà, la preoccupazione di tanti era quella che i festeggiamenti si sarebbero svolti soltanto per la parte religiosa. Fortunatamente, grazie all'impegno di Rocco Picarazzi, del suo comitato e dell'amministrazione comunale la festa di San Rocco, forse il più importante appuntamento dell'estate bovillense,si svolgerà regolarmente.
Cinque giorni di festa, il tour nelle varie contrade, le funzioni religiose, la processione e tanta buona musica per riportare un tocco di allegria in un borgo che sembra aver smarrito il suo smalto. Numerose le manifestazioni in programma, tutte in grado di richiamare l'attenzione delle varie fasce d'eta. Da "Arriva Cristina Cantiamo Insieme": con Maria Assunta San Filippo e Simone Partigianoni in concerto insieme al coro dei bambini del corso di canto "Aurora" fino ai cabarettisti di Zelig per chiudere, il sedici di agosto con una cover band di Antonello Venditti.


"Ringrazio sin da ora tutto il comitato e il parroco - ha dichiarato il capo festa Rocco Picarazzi - abbiamo cercato per questa edizione della festa in onore del nostro compatrono di dare un tocco di modernità con l’utilizzo dei social, per coinvolgere anche i più giovani, ma allo stesso tempo abbiamo rispettato le usanze e la tradizione. Ringrazio sin da ora il comitato per l'immane sforzo profuso. Abbiamo consegnato un invito a mano alle persone del paese, oltre 60, che portano il nome di Rocco e contiamo di vederle tutte alla festa".

Un appuntamento, quello della festa di San Rocco, che da sempre è particolarmente sentito dalla popolazione di Boville Ernica.


Giugno 2008, Boville in serie D

Erano i primi giorni di giugno del 2008. Dieci anni fa. La cornice era il vecchio Matusa di Frosinone che di lì a poco avrebbe ospitato il trionfo dell'altra squadra di Boville, la Bovillense. 

Due lustri che sembrano una vita. Era il Boville targato Gianni Milani, quella squadra che fece parlare di sè praticamente in tutta Italia.

Radio Boville che ha raccontato la parabola della formazione rossoblu dai polverosi campi della Prima Categoria di allora fino al più nobile palcoscenico della Serie D vuole ricordare così i giorni del trionfo.





L'estate degli addii

È l’estate degli addii. E degli arrivederci.
Ci siamo presi un mesetto di ferie, dopo la campagna elettorale.
“In ferie, da cosa?” avrebbe detto Sergio Marchionne. Si possono prendere le ferie da una passione?
Probabilmente, no. 

Radio Boville non è un giornale. Ha ragione qualche nostro detrattore. E' vero, non abbiamo quei tempi, quei ritmi, quei costi.
Rispetto ad un giornale però abbiamo qualcosa in più. I lettori, gli amici che ci seguono. Quelli che i giornali non hanno più. E ci
 riconoscono imparzialità, indipendenza e quel tocco di umorismo che non gusta mai. 

Non ci prendiamo troppo sul serio, insomma. E meno male perché raccontare Boville, in questi ultimi anni, è come diramare un bollettino di guerra.

Non fanno eccezione le ultime settimane. Si è insediata la nuova amministrazione di Enzo Perciballi e mentre i consiglieri iniziano a prendere confidenza con la burocrazia e la cronica mancanza di fondi prosegue, inarrestabile, la chiusura di attività commerciali al centro storico. Ha alzato bandiera bianca un’altra pizzeria, forse tra poche settimane lo farà un altro bar. Un altro bar che chiude, un altra voglia di fortuna .. come nel pezzo di Ligabue. Solo che per il momento ci è abbastanza chiara la prospettiva del bar che chiude e non riusciamo ad intravedere la voglia di fortuna.

Intanto, nell’estate degli addii e degli arrivederci ci ha salutato il maresciallo Pletto per far posto al maresciallo Vinci, verrà privatizzato l’asilo nido e dopo un quarto di secolo, impreziosito dagli anni della serie D, il Boville non parteciperà al campionato di calcio. Dovrebbe proseguire la sua attività la pallavolo mentre segnali contrastanti arrivano dalle bocce ma la sensazione è che torneremo a veder "sbocciare" i ragazzi del patron Ludovico Fabrizi. Sempre sul pezzo, insomma.
Tutte cose sulle quali torneremo nei prossimi giorni.

Tra i tanti che salutano, un gradito ritorno, per ora soltanto sui social. E' quello di Vanga e Stella, un remake elettorale che potrebbe tornare a scaldare i cuori dei baucani. Affidarsi alle tradizioni insomma è l’ultima moda al borgo, un ragionamento che devono aver fatto anche i nuovi inquilini del palazzo comunale, intenti ad organizzare i festeggiamenti di San Rocco, copatrono della nostra cittadina. La cabina di regia, nell’organizzazione dei festeggiamenti è stata affidata all’assessore Rocco Picarazzi che, sollevato dalle noie burocratiche di far quadrare i conti di palazzo Simoncelli in occasione dell’ultimo consiglio comunale, potrà dedicarsi ad organizzare la manifestazione con più tranquillità.

E servirà equilibrio anche in futuro quando l’amministrazione dovrà in qualche modo indirizzare il futuro della Pro Loco dopo le dimissioni di buona parte del vecchio direttivo; nonostante numerose sbavature, ad Alvaro Piacentini e compagnia va riconosciuto il merito di essersi impegnati nel programmare ed organizzare le manifestazioni che hanno comunque dato impulso alla nostra cittadina.
Sarà interessante comprendere anche le dinamiche interne all’opposizione che conta ben tre gruppi consiliari. Il decano Renato Genovesi, il gradito ritorno di Marta Diana e naturalmente Memmo Di Cosimo e Stefania Venditti. Se amministrare è difficile fare seriamente l’opposizione è un ruolo altrettanto gravoso. L’esperienza degli ultimi venticinque anni della politica italiana ci insegna che si fanno danni anche se ci si oppone nella maniera sbagliata.

Intanto, i negozi chiudono.