sabato 31 gennaio 2009
Antenne, a Cologni i cittadini scendono in strada
Non ce l'hanno fatta più i residenti della contrada di Cologni. Dopo qualche anno di polemiche innescate dall'associazione Fata, dopo le riunioni fiume del Comitato per la Vita, dopo che la politica locale ha preferito giocare a scaricare adosso allo schieramento avversario le responsabilità per l'invasione delle antenne in uno degli scorci più belli della Ciociaria, i cittadini hanno deciso di far sentire la propria voce. Erano da poco trascorse le sette del mattino, infatti, quando un gruppo di residenti della zona di Cologni ha sbarrato la strada di accesso che porta fino alle antenne. E'iniziata cosi la protesta pacifica anche se piuttosto rumorosa degli aderenti al "Comitato per la Vita".
Quando sono arrivati sul posto, di buon mattino, gli operai dell'impresa incaricata di eseguire i lavori di sostituzione di uno dei tralicci hanno trovato circa una cinquantina di persone ad attenderli e, ovviamente, non hanno potuto proseguire con i lavori come era stato invece concordato nel summit di giovedi mattina quando il comandante dei Vigili Urbani Daniele De Sanctis ed il responsabile dell'ufficio tecnico Biagio Mizzoni aveva dato il disco verde all'azienda che dallo scorso novembre aveva presentato la dichiarazione di inizio delle attività. Doveva essere la normale sostituzione di alcuni tralicci con uno più moderno, più alto e potenzialmente meno dannoso per la salute dei residenti. "Nel giro di un mese, in questa contrada, sono morte quattro persone che, nonostante l'età ancora giovane, sono state colpite da forme tumorali. L'incidenza di queste malattie nella nostra zona è anomala ed anche se non possiamo dire con certezza che si tratta delle antenne, certamente il dubbio è legittimo per cui la richiesta di controlli e verifiche che abbiamo fatto nelle passate settimane è più che legittima" racconta una delle partecipanti alla protesta in atto. Gazebo, falò accessi per difendersi dal freddo e dal vento gelido che arriva dai vicini monti Ernici, tutta la contrada unita e compatta per vincere una battaglia importante. "Ci siamo ritrovati tutti qui, insieme alle nostre famiglie, tralasciando anche gli impegni ed il lavoro - è il pensiero di un giovane imprenditore di Santa Elisabetta, molto attivo anche nel mondo dello sport .- quello che è accaduto in questi anni, con il proliferare delle antenne e dei ripetori certo non aiuta a migliorare la qualità della vita in questo paese. Ci sono decine e decine di antenne a ridosso di diverse abitazioni, vogliamo che vengano eseguiti i controlli necessari e non ce ne andremo finchè non avremo delle assicurazioni in questo senso". Dalle misurazioni effettuate negli anni passati dal personale dell'Arpa Lazio le emissioni ed il livello di elettrosmog risulterebbe nella norma "ma ci sono tante antenne che sono state installate ultimamente - continuano ancora dal comitato - chiediamo che, se non hanno i requisiti ed i permessi necessari, vengano rimosse al più presto. Alla ditta invece che sta eseguendo i lavori abbiamo chiesto delle assicurazioni affinchè sul nuovo traliccio non vengano installate altre antenne oltre a quelle che dovrebbero essere sostituite". Nella tarda mattinata poi sul posto sono arrivati anche i Carabinieri della locale stazione e la Polizia Municipale oltre naturalmente ai rappresentanti della politica locale : una protesta, quella delle antenne di Cologni, che ha investito tutto il paese tanto che in diverse attività commerciali è stata attivata una raccolta delle firme per chiedere all'amministrazione comunale ed alle autorità competenti di intervenire e far rimuovere questi tralicci che rovinano certamente il panorama in uno dei punti più belli della Ciociaria.
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