Un' assenza che si è fatta notare, quella dell'assessore Angelo Reali. Ed una presenza, quella dei consiglieri d'opposizione che inizia ad essere importante ed incisiva. A conti fatti potremmo riassumere così la seduta del consiglio comunale convocata dal presidente Anthony Astolfi venerdì sera. Davanti ad una buona cornice di pubblico che ha raggiunto l'aula consiliare nonostante le temperature abbastanza gelide che si sono registrate in questi giorni. Nonostante l'attenzione dei presenti fosse focalizzata sul piatto forte, la discussa (e, aggiungeremmo, discutibile) acquisizione di una delle torri della cinta muraria del centro storico all'esame dell'assise c'era anche l'utilizzo di parte dei fondi di riserva del bilancio comunale e l'approvazione dello schema di convenzione per il gas metano.
Ad aprire le danze, dopo le comunicazioni di rito del presidente Astolfi ci ha pensato il vice sindaco Domenico Di Cosimo, informando i presenti circa la volontà di Palazzo Simoncelli di ricorrere ai fondi di riserva accantonati in bilancio per risistemare sia la pala meccanica che il fuoristrada in dotazione alla Polizia Locale; entrambi i mezzi necessitano di manutenzione e, alle prese con le secche di bilancio come gran parte dei comuni dello Stivale l'amministrazione Fabrizi ha deciso di attingere al piccolo tesoretto accantonato in precedenza. Una manutenzione "prevista da tempo - ha sottolineato l'ex sindaco Rotondi - quindi mi pare improprio fare ricorso ai fondi di riserva che servirebbero invece per altre necessità". Uno scetticismo, quello di Rotondi che non ha risparmiato nemmeno la convenzione Atem per il gas metano, una sorta di quello che è stata Ato5 per l'acqua. "Considerando come è andata a finire l'esperienza dell'Ato5 non sono molto fiducioso - ha rammendato Rotondi usando la sciabola e lasciando ad Enzo Perciballi il fioretto - e se andiamo a ben guardare le esperienze in materia di appalti del comune di Frosinone, capofila del progetto non mi sento affatto tranquillo". Il piatto forte della serata però era l'acquisizione della torre adiacente al parco pubblico, operazione che Astolfi e compagni vorrebbero portare a termine contraendo un mutuo. Dopo le polemiche dei giorni scorsi quindi l'opposizione torna a tuonare dai banchi del consiglio comunale, criticando "un operazione nella quale c'è sicuramente qualcuno che potrà trarre vantaggio e cioè la parte che oggi si trova a vendere" ha sottolineato Enzo Perciballi mentre Rotondi, dopo un certosino lavoro di ricerca storica ritiene che la torre in questione si da considerarsi già, almeno in parte, parte della cinta muraria costruita in difesa del paese. "Non essendo censita quindi sui fogli catastali nè sui documenti dell'archivio di Stato si rende perlomeno necessaria un ulteriore verifica sulla fattibilità e sulla regolarità di un operazione che andrà comunque a pesare sulle casse comunali". La sensazione insomma è che il presidente del consiglio comunale, Anthony Astolfi, nel presentare il piano di acquisizione dell'immobile, abbia enfatizzato un pò troppo numeri, prospettive e proiezioni in chiave turistica del nostro amato borgo. Tuttavia, dopo una discussione abbastanza intensa, l'assise ha dato il via libera al sindaco Piero Fabrizi per procedere all'acquisto "a patto e condizione - come ha ripetuto più volte Memmo Di Cosimo - che sussistano le condizioni normative per poter procedere". In chiusura l'ultimo punto all'ordine del giorno, interrogazioni ed interpellanze (che continua ad essere posto quale ultimo punto di discussione, diversamente da quando accade nella maggioranza dei comuni), è stato rinviato in attesa della seduta di martedi sera dove si discuterà, tra le altre cose, la rinegoziazione dei mutui precedentemente contratti da Palazzo Simoncelli.
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