giovedì 24 dicembre 2015

A Boville sono tornate a pascolare le pecore. Per ora.

Mentre i nostri amministratori si spartiscono poltrone ed incarichi, finalmente si rivedono le pecore pascolare nelle campagne baucane. 
C'è voluta l'atmosfera natalizia per festeggiare un evento che ha quasi dello straordinario. Intendiamoci, le pecore a Boville non sono in via d'estinzione per fortuna ma da qualche tempo non si vedevano più in giro per il borgo. 
Forse, ancora terrorizzate dall'ultima campagna elettorale, la popolazione ovina era piuttosto prudente nel pascolare nelle campagne bovillensi. 

Del resto, come dimenticare le scorpacciate di pecora al sugo che hanno contraddistinto i comizi del sindaco Fabrizi? Ed ecco che questi animali, poverini, se la sono data a gambe per un bel po'. Meglio girare alla larga da Boville in tempi di elezioni avranno pensato. Ora, insieme ai cinghiali che si vedono sempre più spesso dalle nostre parti, insieme alla poiana più volte avvistata dalle parti di Monte di Fico, anche le pecore sono tornate confortate dal fatto che la Pasqua è sufficientemente lontana, che nel corso delle festività natalizie di solito si ammazza il maiale e soprattutto che ed alla prossima campagna elettorale mancano ancora due anni. 

È per questa ragione che, come ci ha segnalato un nostro affezionato lettore, questi ovini hanno avuto il coraggio di sono spingersi fino a sopra al costone del parcheggio antistante porta San Nicola. Tenendosi ovviamente alla larga non dal vecchio mattatoio comunale che è a poche decine di metri di distanza ma dal palazzo comunale, ça va sans dire.


Del resto, bisogna ringraziarle perché ci hanno fatto perfino il favore di ripulire il costone del parcheggio dalle erbacce. Certo, alla pulizia dovrebbe pensarci il comune, soprattutto in considerazione del fatto che ci fregiamo del vessillo dei Borghi più belli d'Italia. Chiedere poi a questo piccolo gregge di ovini di sistemare anche la parete che separa il viale di accesso al parcheggio, a suo tempo rattoppata con la fassa (si, avete capito bene, con la fassa) sarebbe stato chiedere troppo; nonostante i numerosi interventi dell'opposizione, in particolare del consigliere Enzo Perciballi, i nostri amministratori hanno pensato bene di lasciare la parete così come è, nella speranza che le erbacce coprano le toppe. Ora le pecore, anzi le capre che notoriamente amano pascolare in luoghi più impervi potrebbero scombinare i loro piani. Ma questa è un altra storia. 

Insomma, lasciateci scherzare, è Natale e ci prendiamo questa piccola libertà. Del resto la politica di questi tempi rischia di essere perfino troppo noiosa e non vorremmo certamente che qualcuno interpretasse questo nostro post diversamente da quello che è ovvero un modo per fare ironia. Un piatto di pecora al sugo, magari accompagnata da un buon bicchiere di rosso è anche un modo per creare empatia tra persone della stessa comunità. Tornando alle cose serie però la speranza di tutta la cittadinanza di Boville è quella di parlare in futuro poco di cibo e molto di più di idee e programmi. La nostra è una comunità che nei decenni ha saputo essere protagonista ed ora, per una serie molteplici di ragioni, sembra quasi spaesata e senza troppa fiducia nel futuro. Si, un pizzico di ironia e tanto coraggio, ne abbiamo bisogno. Per il resto le pecore, preziose alleate nella pulizia delle campagne, lasciamole pascolare liberamente.

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