lunedì 21 dicembre 2015

"Turismo ed olio d'oliva, Boville Ernica sta crescendo". Il vice sindaco Anthony Astolfi fa il punto della situazione

Il prosecco lo ha stappato già da qualche giorno, per festeggiare prima l'incarico nell'associazione nazionale delle Città dell'Olio e poi la nomina a vice sindaco. Il Natale inoltre lo festeggerà con la squadra del cuore, l'Inter, prima in classifica nonostante il passo falso interno contro la Lazio. Babbo Natale insomma sembra aver lasciato diversi doni sotto l'albero di Anthony Astolfi. Certo, il panettone andrà un pochino di traverso a tutti i baucani per via dell'Ici vecchia e nuova ma Anthony non è soltanto l'uomo delle tasse; è lui più di molti altri ad interessarsi di turismo e promozione dell'enogastronomia di qualità.
Radio Boville ha voluto sentirlo per un intervista, evitando accuratamente di parlare degli argomenti strettamente connessi alla quotidianità della politica paesana; abbiamo preferito fare il punto invece sullo sviluppo del turismo, la promozione dell'olio d'oliva e la partecipazione della nostra cittadina al club dei Borghi più Belli d'Italia ed all'associazione delle città dell'olio, nata a Siena nei primi anni novanta con l'intento di tutelare questo importantissimo prodotto in cui l'Italia vanta un ruolo di leader a livello mondiale. 
"Non c'è dubbio che sotto il profilo turistico siamo sicuramente cresciuti moltissimo in questi anni - attacca subito Astolfi - la strada da fare è ancora lunga e manca ancora il coordinamento necessario tra i diversi soggetti interessati ma lo spirito di collaborazione che si sta venendo a creare negli ultimi tempi ci lascia ben sperare. Dobbiamo coinvolgere di più le attività commerciali ed affrontare le criticità, in particolare la cronica mancanza di posti letto nel nostro territorio che ci consente di radicare questo piccolo ma significativo flusso turistico che abbiamo avuto". 
Recentemente la cittadina di Boville Ernica è stata premiata con la certificazione American Friendly, un riconoscimento che la Fondazione Italia Usa assegna ai comuni che fanno parte del club dei Borghi. Una soddisfazione doppia quindi per te che sei statunitense di nascita.
"Si, sicuramente. Stiamo lavorando bene, ad Expo a Milano abbiamo portato del materiale in lingua inglese realizzato per questa occasione ed ora dobbiamo potenziare il nostro sito internet con una sezione in inglese. Stiamo iniziando a prendere contatti con alcuni tour operator sia italiani che americani, non sarà semplicissimo ma sono molto fiducioso".
Tra qualche settimana diverranno operativi i progetti legati al Piano di Sviluppo Rurale. Ci sono opportunità sia per gli enti che per i giovani che vogliono intraprendere attività imprenditoriali in questo settore.
"Certamente. Dovremo essere molto bravi, insieme a tanti altri comuni ciociari, ad approfittare di queste opportunità. Boville però ha bisogno di concentrare la propria attenzione sull'olio extravergine d'oliva, il nostro prodotto di punta; si cresce tutti insieme ed in questo percorso avremo con noi gli altri comuni della Ciociaria che aderiscono alle Città dell'Olio".
Il vero tallone d'Achille per l'olio ciociaro sembra essere la mancanza di un riconoscimento di qualità a livello nazionale ed internazionale, concetto più volte ribadito anche da Sonia Ricci, assessore regionale all'agricoltura.
"Si, la mancanza di questo riconoscimento pesa moltissimo, è inutile girarci intorno. Negli ultimi anni però la Ciociaria ed in particolare Boville sono sempre più associate all'olio di qualità e mi piace molto che questo messaggio sia passato anche tra i giovani che sono consumatori molto più attenti al passato in materia di cibo. In questi anni molto frantoi si sono attrezzati rinnovando i macchinari, tanti altri sono partiti con l'imbottigliamento. Stiamo ragionando anche con Vico nel Lazio e Vallecorsa per proporre una manifestazione di carattere regionale che potremmo tenere ad esempio a Frosinone : due giorni a parlare di olio, con esperti e degustazioni".
Tornando al riconoscimento Dop di cui si era parlato molto in passato .. non sarebbe possibile riallacciare quel discorso?
"Certo. Per il momento l'idea è quella di mettere insieme le diverse esperienze e realizzare un disciplinare che ci permetta sia di stabilire delle regole che di tutelare ancora di più l'aspetto della qualità. La Dop dovrà essere il passo successivo".
L'anno che sta per iniziare potrebbe essere quello buono per introdurre anche a Boville la de.co., l'attestato di denominazione comunale dei prodotti tipici. 
"Decisamente si ed oltre all'olio potremmo farlo anche per altri prodotti, dalla pizza alla minestra con il pane sotto fino alla ciambella e qualche altro piatto tipico locale. Bisogna dire che il nostro territorio ha un ottima tradizione a tavola ma proprio per questa ragione sarà necessaria una collaborazione ancora più proficua con i ristoratori ma, ripeto, sono fiducioso!".

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