martedì 15 dicembre 2015

Quando Boville non volle aderire al consorzio Gaia ..

Cinquecentocinquanta mila euro, più di un miliardo del vecchio conio. E' questa la cifra che il comune di Veroli dovrà versare per chiudere la transazione con il consorzio Gaia di cui l'ente di Piazza Mazzoli entrò a far parte nei primi anni del nuovo millennio. L'ingente somma era stata richiesta a suo tempo dalla società che gestiva la raccolta dei rifiuti ma fu pesantemente contestata dall'assise civica verolana. In quegli anni il consorzio Gaia, poi al centro di diverse vicende giudiziarie non ancora del tutto chiarite, aveva iniziato a svolgere il servizio di raccolta dei rifiuti in una buona parte del comprensorio ciociaro oltre che in alcuni comuni della provincia di Roma grazie, stando almeno a quanto raccontavano gli addetti ai lavori, ad alcune scelte politiche delle amministrazioni ai vari livelli. 
Ci piace ricordare però che in quel particolare contesto storico che vedeva l'affidamento dei servizi a società esterne partecipate dalla politica (l'acqua ad Acea, i rifiuti a Gaia), il comune di Boville Ernica decise di andare controcorrente grazie ad una positiva intuizione del sindaco Michele Rotondi. Non solo Boville Ernica non aderì al consorzio ma mise in piedi un servizio di raccolta dei rifiuti gestito direttamente da personale del comune, gettando i semi di quella che sarebbe divenuta la raccolta differenziata se è vero, come è vero, che già allora si chiedeva ai cittadini ed in particolare alle attività commerciali di recuperare perlomeno i cartoni con un consistente abbattimento dei costi e minori danni per l'ambiente. 
All'epoca Boville Ernica poteva vantare uno dei migliori servizi di raccolta dei rifiuti di tutta la Ciociaria a prezzi che erano tra i più bassi in assoluto. 
Negli anni successivi però, con l'arrivo di Piero Fabrizi, l'amministrazione comunale ha deciso di fare marcia indietro tornando ad affidare il servizio ad un privato che, qualche anno dopo, è stato al centro delle cronache per l'appalto aggiudicato nella vicina cittadina di Frosinone. Tornando a Boville, i numeri parlano chiaro e ci dicono che, nonostante il certosino lavoro di separazione dei rifiuti effettuato dai cittadini stessi i costi sono lievitati di un buon trenta per cento. 

Scriveva un vecchio autore latino .. rem tene, verba sequentur.

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