Ecco che allora un caso avvenuto sabato pomeriggio al cimitero comunale San Marco di Boville Ernica è finito all'attenzione della Prefettura che sta verificando se siano state rispettate le prescrizioni imposte dal Governo. Con il decreto dello scorso 9 marzo, che ha trasformato tutta l'Italia in zona rossa, sono stati vietati anche i funerali. Nessuna cerimonia in chiesa o all'aperto, è consentita soltanto una veloce benedizione prima della tumulazione alla presenza dei più stretti famigliari. A Boville, sabato pomeriggio, per salutare il feretro di un 83enne, pare si siano radunate più persone del consentito.
«NESSUN ASSEMBRAMENTO»
Tra i presenti anche il sindaco Enzo Perciballi, il quale però assicura: «Sinceramente non ho contato le persone, ma sapendo che si sarebbero potuti creare dei problemi, in quanto il defunto era il padre di un imprenditore molto conosciuto in paese, io stesso ho preavvertito i carabinieri chiedendo se potessero presenziare e verificare il rispetto delle regole. E in effetti è stato così. Tutti si sono attenuti alle regole».
Il sindaco spiega che non c'è stato alcun corteo, ma alcune persone hanno comunque voluto salutare il defunto: «La maggior parte delle persone, non so se fossero una ventina o una trentina, si è fermata all'esterno del cimitero spiega ancora il sindaco Perciballi -. Tutti hanno indossato le mascherine e mantenuto la distanza prevista. All'interno del cimitero sono entrato anche io e c'erano non più di quindici persone, compresi il prete e gli addetti delle onoranze funebri. Anche in questo caso tutti hanno indossato le mascherine e si sono tenuti a distanza l'uno dall'altro. Davanti al feretro solo i famigliari più stretti. La cerimonia non è durata più di una decina di minuti. Non si sono formati assembramenti, come verificato, ripeto, dai carabinieri presenti al cimitero».