Splendida giornata di sport per i ragazzi della formazione juniores del Boville Ernica. I giovani rossoblu, guidati da Alessandro Santopadre e protagonisti nel campionato provinciale di categoria, hanno fatto visita nella giornata di martedi al centro sportivo di Formello per affrontare la squadra Primavera della Lazio.
Sotto una pioggia battente, i piccoli rossoblu non hanno potuto arginare le folate offensive degli aquilotti guidati da mister Walter Bonacina, ex calciatore della Roma e dell'Atalanta; ben nove le reti messe a segno dai biancocelesti con i ciociari che si sono resi pericolosi in almeno tre o quattro occasioni senza mai riuscire ad inquadrare lo specchio della porta. Al match hanno preso parte, seppur per uno spezzone di partita, anche Nayden Valev, Flavio Lozza e Rocco Nardozzi della prima squadra rossoblu. "E' stata una bella occasione per divertirsi, confrontandoci con una delle migliori realtà italiane come la Lazio. Voglio ringraziare il patron Osvaldi e tutta la società che ci ha permesso di organizzare nel migliore dei modi questo appuntamento" ha commentato Santopadre al ritorno nella città ernica. Il settore giovanile della Lazio è infatti uno dei migliori in Italia; dopo una parentesi burrascosa in seguito all'avvicendamento tra Sergio Cragnotti e Claudio Lotito al timone della società romana, i baby biancocelesti hanno portato a casa importanti trofei tra cui uno scudetto ed una coppa Italia Primavera. All'epoca la Lazio Primavera era allenata da Simone Inzaghi, oggi giovane e brillante tecnico che sta proponendo un calcio di ottima qualità con la prima squadra.
Il Boville Ernica all'epoca in cui militava in Eccellenza aveva già affrontato la prima squadra della Lazio, in occasione di un amichevole disputata nel centro sportivo dei biancocelesti.
giovedì 22 marzo 2018
lunedì 19 marzo 2018
Gran Casinò
“La città non sarà più la stessa”. Recitava così Robert De Niro nella pellicola “Casinò”.
Con cinque liste ai nastri di partenza, forse sei, le elezioni per la successione a Piero si stanno trasformando in una lotteria, una mano di poker. Il Gran Casinò.
Destra, sinistra, centrosinistra, civiche, popolari e populiste. E chi più ne ha più ne metta. La caccia ai candidati, consiglieri naturalmente, è aperta. Settemila aventi diritto, poco più di seimila gli elettori effettivi; non serve un esperto di geopolitica internazionale per capire che sono davvero in troppi.
Con Renato Genovesi designato a raccogliere il testimone di Piero l’amministrazione uscente ha sciolto il primo dei grandi dilemmi ma la scelta ha portato Orlando Cervoni a chiamarsi fuori dalla partita. Almeno per ora. Il passo indietro dell’Orlando Furioso ha fatto cadere il castello di carta di una alleanza costruita sull’architrave dei partiti della sinistra. Considerata l’aria che tira, Renato Genovesi si è liberato di una bella zavorra: Liberi ed Uguali ha raccolto percentuali da zero virgola, il Pd assomiglia ad un concetto filosofico ed i Socialisti, nonostante Piero, hanno imboccato la parabola discendente. Parlare dei partiti, soprattutto quelli di sinistra non sembra essere particolarmente redditizio in questo momento ; tuttavia, l’assenza di Orlando avrà il suo peso. E chissà che, con un colpo di scena magistralmente orchestrato, non possa essere proprio il buon Cervoni il principale ispiratore di una ulteriore lista, magari sostenuta, magari guidata da Selenia Boccia oltre che da Egidio Capogna e da qualche imprenditore della sua contrada. Il tempo però non sembra essere il loro principale alleato.
Sempre nella galassia della sinistra, anzi del Pd si giocheranno la partita, in rigoroso ordine alfabetico, Enzo Perciballi e Memmo Di Cosimo. Entrambi vice sindaco di Piero, i due proseguiranno nel duello rusticano cominciato con le primarie di qualche anno fa quando mobilitarono in toto le loro truppe. Memmo con il sostegno dell’allora amministrazione, Enzo con quello delle opposizioni, del fido scudiero Benvenuto Fabrizi e del coordinatore, il giovane Lucio Antonacci.
Sia Enzo che Memmo giocheranno a tutto campo, decisi a pescare preferenze un po’ ovunque, sia tra i Cinque Stelle che tra i berlusconiani; un area culturale di riferimento, quella del centrodestra dove sarà con tutta probabilità Marta Diana a raccogliere il testimone da Michele Rotondi, “costretto” a passare la mano dopo la duplice sconfitta. L’esperienza però non manca certo all’ex sindaco che potrebbe benissimo ritagliarsi il ruolo di “regista” della squadra che sostiene Marta che in dieci anni tra maggioranza ed opposizione si è conquistata sul campo una candidatura importante, la prima volta di una donna nella storia di Boville. Nei giorni scorsi si andava a mano a mano concretizzando l’ipotesi di vedere in campo Claudio Iori per un ritorno nell’arena politica che aveva tutto il sapore di un ritorno di fiamma, quella fiamma ex alleanzina che campeggia sullo stemma di Fratelli d’Italia. La smentita a mezzo stampa del coordinamento provinciale del partito sembra però aver raffreddato questa ipotesi. Più facile invece che il logo venga assegnato al Movimento Cinque Stelle, soprattutto sull’onda lunga del risultato ottenuto alle politiche e dell’attenzione riservata alla nostra cittadina dalla candidata presidente Roberta Lombardi, l’unica ad aver toccato Boville, tra l’altro luogo d’origine dei suoi familiari, nel suo tour elettorale.
Saranno ancora i Cinque Stelle, magari guidati dall’insegnante e preparatore atletico Fabio Genovesi, gli outsider della partita?
“La città non sarà più la stessa” ripeteva Robert De Niro.
La paura degli elettori di Boville è che tutto rimanga così come è.
domenica 18 marzo 2018
Una doppietta di Valev stende il Real Piedimonte
Vincenzo Nibali, il dominatore della Milano Sanremo, deve aver ispirato Nayden Valev. Così, mentre lo Squalo dello Stretto porta a casa una delle classiche del ciclismo mondiale con una strepitosa volata, il bulgaro Nayden Valev, attaccante dei rossoblu, regala tre punti pesantissimi ai suoi compagni in zona Cesarini.
Il match è di quelli impegnativi, contro il Real Piedimonte San Germano che all'andata aveva battuto gli ernici con un poker di reti nonostante un ottimo primo tempo disputato da Danilo Capogna e compagni.
Le cose si erano subito messe male per la formazione di mister Di Rienzo anche oggi al Montorli con gli ospiti bravi ad approfittare delle disattenzioni del pacchetto arretrato. Due a zero e gara che sembrava in discesa per gli ospiti ma ci pensava Flavio Lozza, al rientro dalla squalifica, a riaprire le danze. Nelle battute finali della gara però saliva in cattedra Valev che, con una bella doppietta, griffava una vittoria importantissima in chiave salvezza.
Successo rotondo anche per la formazione juniores del Boville che nella giornata di sabato ha battuto i pari età del Pontecorvo per quattro reti a zero. Ad aprire le danze ci pensava il bomber Francesco Giona, bravo anche a trovare la rete del raddoppio ad inizio ripresa con un bel diagonale al termine di un azione personale; del capitano Andrea Fiormonte e di Lorenzo Paglia le altre marcature che mettevano in cassaforte il match.
giovedì 15 marzo 2018
Orlando come SuperPippo, sul filo del fuorigioco
È stato sempre lì, sulla linea del fuorigioco. Un attimo prima, un attimo dopo, e tutto cambia.
E' stato un po come Pippo Inzaghi, l'Orlando Cervoni che è sceso in campo negli ultimi anni dell'amministrazione di Piero. Sul filo dell'offside, in bilico tra applausi e fischi, pronto a scattare in avanti, con distinguo e paletti a volte sfiancanti, anche a rischio di compromettere gli equilibri della squadra.
Per carità, è solo una metafora. Ma l'essenza del problema, politico, non muta.
Orlando Cervoni si è sfilato dalla squadra di Piero Fabrizi : ufficializzata la candidatura di Renato Genovesi, lui ha dimostrato di non gradire ed ha marcato le distanze alla sua maniera, il tatto quanto basta, il passo deciso, i piedi che fanno rumore. Se la strategia del gruppo di Piero Fabrizi era quella di presentarsi agli elettori forti del sostegno dei partiti politici è evidente che i colonnelli della "gouche" nostrana hanno sbagliato finora quasi tutto : i Socialisti sono al minimo sindacale e i consensi ottenuti alle regionali da Gianna Perciballi sono lì a dimostrarlo, il Pd o quello che ne resta dopo lo tsunami di un paio di settimane fa è in frantumi, Liberi ed Uguali si è sfilata.
Insomma, il cammino di Renato Genovesi inizia in salita e se davvero il "comedian" nostrano vuole salire all'ufficio all'ultimo piano di Palazzo Simoncelli sarà bene che cambi seriamente strategia. A sentire i bene informati, Renato Genovesi ed Orlando Cervoni non si sono mai amati. Uno assessore di Mastrantoni in quota al Partito Popolare e l'altro segretario dei Ds che contestava, appunto Mastrantoni. Poi cinque anni sui banchi dell'opposizione che hanno lasciato più di qualche dissapore ad entrambi. Fino alla rottura che, sembra, si stia consumando in queste ore.
Il dato politico più significativo, quello vero, al netto delle supposizioni e dei personalismi però è un altro : i voti socialisti alle ultime regionali. Questa volta è stata solo poca roba, argent de poche. E' in quei numeri che c'è la cartina di tornasole della crisi di parte della sinistra nostrana.
In un celebre passaggio del suo saggio su “Verità e politica”, Hannah Arendt ha ricordato che in politica, quando la verità è molto confusa, c’è solo un modo per capire quale direzione possono prendere alcuni fenomeni futuri: provare a rappresentarli.
Più sarai capace di rappresentarli, di metterli in scena, più sarai capace di conoscerli e forse di risolverli.
Spetta ora a Renato Genovesi, che nelle vesti di un moderno Pirandello ha portato in scena, con il teatro, vizi e virtù della baucanità contemporanea, rappresentare il presente.
SuperPippo intanto è sempre lì, sul filo del fuorigioco.
E' stato un po come Pippo Inzaghi, l'Orlando Cervoni che è sceso in campo negli ultimi anni dell'amministrazione di Piero. Sul filo dell'offside, in bilico tra applausi e fischi, pronto a scattare in avanti, con distinguo e paletti a volte sfiancanti, anche a rischio di compromettere gli equilibri della squadra.
Per carità, è solo una metafora. Ma l'essenza del problema, politico, non muta.
Orlando Cervoni si è sfilato dalla squadra di Piero Fabrizi : ufficializzata la candidatura di Renato Genovesi, lui ha dimostrato di non gradire ed ha marcato le distanze alla sua maniera, il tatto quanto basta, il passo deciso, i piedi che fanno rumore. Se la strategia del gruppo di Piero Fabrizi era quella di presentarsi agli elettori forti del sostegno dei partiti politici è evidente che i colonnelli della "gouche" nostrana hanno sbagliato finora quasi tutto : i Socialisti sono al minimo sindacale e i consensi ottenuti alle regionali da Gianna Perciballi sono lì a dimostrarlo, il Pd o quello che ne resta dopo lo tsunami di un paio di settimane fa è in frantumi, Liberi ed Uguali si è sfilata.
Insomma, il cammino di Renato Genovesi inizia in salita e se davvero il "comedian" nostrano vuole salire all'ufficio all'ultimo piano di Palazzo Simoncelli sarà bene che cambi seriamente strategia. A sentire i bene informati, Renato Genovesi ed Orlando Cervoni non si sono mai amati. Uno assessore di Mastrantoni in quota al Partito Popolare e l'altro segretario dei Ds che contestava, appunto Mastrantoni. Poi cinque anni sui banchi dell'opposizione che hanno lasciato più di qualche dissapore ad entrambi. Fino alla rottura che, sembra, si stia consumando in queste ore.
Il dato politico più significativo, quello vero, al netto delle supposizioni e dei personalismi però è un altro : i voti socialisti alle ultime regionali. Questa volta è stata solo poca roba, argent de poche. E' in quei numeri che c'è la cartina di tornasole della crisi di parte della sinistra nostrana.
In un celebre passaggio del suo saggio su “Verità e politica”, Hannah Arendt ha ricordato che in politica, quando la verità è molto confusa, c’è solo un modo per capire quale direzione possono prendere alcuni fenomeni futuri: provare a rappresentarli.
Più sarai capace di rappresentarli, di metterli in scena, più sarai capace di conoscerli e forse di risolverli.
Spetta ora a Renato Genovesi, che nelle vesti di un moderno Pirandello ha portato in scena, con il teatro, vizi e virtù della baucanità contemporanea, rappresentare il presente.
SuperPippo intanto è sempre lì, sul filo del fuorigioco.
martedì 13 marzo 2018
Renato Genovesi ufficializza la sua candidatura
E' Renato Genovesi il candidato sindaco della lista che farà riferimento all’amministrazione comunale uscente. Dopo mesi di attesa, Piero Fabrizi ha individuato il suo successore alla guida della lista "Insieme per Crescere"; per diversi mesi infatti i rumors che si rincorrevano lungo corso Umberto I, il Transatlantico della politica cittadina, vedevano Angelo Fabrizi in pole position per la successione a Piero. La scelta di puntare su uomo esterno alla coalizione, nonostante le smentite di circostanza dei diretti interessati, certifica la necessità di Piero e compagni di dare un segnale di discontinuità con l'ultimo quinquennio. Le defezioni registrate in questi anni, da Selenia Boccia ad Angelo Reali passando per Anthony Astolfi e Memmo Di Cosimo hanno avuto un peso specifico importante come del resto testimoniato dai consensi che Piero e compagni hanno fatto convergere su Gianna Perciballi alle ultime regionali.
Conosciuto e stimato per la sua attività professionale e per l'impegno nella più longeva associazione culturale del territorio, il dottor Renato Genovesi è stato da sempre una delle anime dell'associazione "Teatro e Solidarietà" che negli anni ha riscoperto e valorizzato il teatro dialettale in salsa ciociara, molto apprezzato dal pubblico. Negli anni, Genovesi ha fatto parte dell'amministrazione comunale ai tempi di Ruggero Mastrantoni quando si occupava della cultura e fu tra i promotori del gemellaggio con Pierre Benite e Markkleberg.
Questo il testo del comunicato diffuso nella mattinata di oggi. “Il gruppo Insieme per crescere ufficializza la candidatura a sindaco del dott. Renato Genovesi. La scelta è stata condivisa da tutte le forze politiche ed associative che si riconoscono nella compagine che ha amministrato il nostro paese negli ultimi dieci anni. Lo abbiamo detto in precedenza e ci teniamo a ribadirlo che la decisione è frutto di un confronto democratico nel quale in molti, pur avendo esperienza e qualità per ricoprire il ruolo di primo cittadino, hanno preferito anteporre il bene comune ad aspirazioni personali. Noi siamo orgogliosi di essere differenti da chi si è autoproclamato candidato a sindaco. Un sentito ringraziamento al dott. Piero Fabrizi, il sindaco di tutti negli ultimi dieci anni. Una persona che ha dedicato anima e corpo alla cosa pubblica e che continuerà a farlo all’interno del gruppo Insieme per crescere. La scelta di Piero Fabrizi fu frutto di un confronto tra tutte le componenti di allora; lo stesso metodo ci ha portato ad individuare Renato Genovesi, sindaco di tutti nei prossimi dieci anni”.
lunedì 12 marzo 2018
Danilo Capogna firma il pari con il Guarcino
Pari e patta tra il Boville Ernica ed il Guarcino. Nel match disputato nel pomeriggio di ieri sul tappeto sintetico del "Chiappitto" di Alatri i rossoblu di mister Marco Di Rienzo conquistano un punticino prezioso in casa di una delle dirette concorrenti per la salvezza. Squalificato Flavio Lozza, assente per un fastidio muscolare Gianfranco Fabrizi i rossoblu sopperiscono alle assenze con l'esperienza e dopo lo svantaggio iniziale riescono a riprendere in mano il pallino del gioco trovando la rete del pareggio con un inzuccata del capitano Danilo Capogna. Un punticino prezioso insomma che permette a Valev e compagni di guardare avanti con ottimismo nella corsa salvezza. Nei piani alti della classifica intanto continua la corsa del Ferentino che batte i giallorossi del Veroli grazie ad un calcio di rigore nelle battute finali del match; continua l'inseguimento l'Anitrella di mister Bottoni che batte il Castro dei Volsci. Battuta d'arresto invece per la formazione juniores del Boville che perde sul campo del Vico nel Lazio dopo aver offerto una prestazione generosa cui è mancata un pizzico di fortuna e di cattiveria sotto porta. Lo stop della capolista Paliano sul campo dei pari età biancorossi del Torrice però mantiene immutate le possibilità per Mirco Palmigiani e compagni di continuare a sperare nel successo finale.
San Lucio, successo per la Sagra della Ciambella
Quarantuno anno e non sentirli. Tanti ne ha compiuti ieri pomeriggio, la Sagra della Ciambella, tradizionale festa che come da copione si tiene ogni anno lungo le strade della contrada di San Lucio. La manifestazione insomma si conferma un appuntamento tra i più belli nell'ambito del folkore in tutta la Ciociaria. Canti e balli che accompagnano la sfilata dei carri allegorici dai quali i rappresentanti della varie zone della contrada distribuiscono ciambelle, ciambelline e vino a tutti i partecipanti all'evento.
Nonostante il maltempo, l'iniziativa è stata come al solito un successo capace di richiamare un pubblico numeroso e desideroso di trascorrere un pomeriggio in allegria; gli sforzi del comitato, coordinato dal presidente Pietro Rotondi sono stati dunque premiati.
La leggenda racconta che la sagra sia nata quasi per caso nel 1977 quando, in concomitanza con il programma dei festeggiamenti religiosi in onore di San Lucio, sette donne della contrada si misero a distribuire vino e ciambelli a tutti i passanti con l'aiuto di un piccolo somaro che divenne in breve tempo la mascotte della manifestazione.
martedì 27 febbraio 2018
Sonia Verrelli in campo con Pirozzi
È un imprenditrice del settore tessile scesa in campo a sostegno di Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice. Sonia Verrelli, la nostra concittadina che proverà a dare la scalata alla Pisana, ha le idee chiare, nonostante sia alla prima vera esperienza in politica. “Mi sono candidata per il consigliere regionale del Lazio scegliendo Pirozzi come Presidente per un motivo semplice : la concretezza per affrontare le cose e per il tempo che dedica per ascoltare gli altri. Vediamo tutti i giorni le difficoltà delle piccole e medie imprese senza le quali l'occupazione scenderà ancora, le lungaggini per visite specialistiche, il pagamento del ticket più alto di tutte le altre Regioni, il fatto che gli invalidi civili che hanno diritto ad avere un presidio terapeutico, anche avendo una percentuale inferiore a 70 ( esempio : a chi manca una mano, per scarpe ortopediche, ecc ecc) oltre a pagare il ticket deve fare una trafila da mettersi le mani nei capelli, essendo la sua disabilità irreversibile passerebbe un tesserino personale. Trasporti, sociale, scuola e cultura, finanziamento pratiche presentate dai comuni per servizi ai cittadini, agricoltura, particolare attenzione ad una normativa che agevoli uno sviluppo nell'edilizia, particolarmente preziosa ad esempio per una realtà come quella di Boville Ernica : sono questi i temi che vogliamo affrontare".
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