mercoledì 23 maggio 2018

Di Cosimo : "Riorganizzazione degli uffici comunali e riscossione dei tributi in house"

“Una delle prime cose che faremo sarà la riorganizzazione degli uffici comunali. Bisogna rimettere il cittadino al centro, ascoltare le sue esigenze”. Ha iniziato così il suo comizio a Madonna delle Grazie Memmo Di Cosimo, candidato sindaco della lista Boville Bene Comune. Nella serata di domenica, dopo l’incontro con i cittadini organizzato da Renato Genovesi e da Piero Fabrizi si sono accesi i riflettori sulla lista di Di Cosimo che ha scelto di giocare in casa dopo l’incontro infrasettimanale a Galoppino. Il confronto verbale, naturalmente a distanza, con il sindaco uscente che ha parlato alla cittadinanza prima di Memmo Di Cosimo non è mancato. “Ci vuole più meritocrazia e più attenzione alle risorse umane; non possiamo fare diversamente se vogliamo davvero cambiare le cose nel palazzo comunale. Inoltre, nove responsabili di servizio per il comune di Boville sono troppi, li ridurremo.
La riorganizzazione degli uffici poi sarà importante per avere tempi certi per il rilascio delle autorizzazioni edilizie, pratiche che vogliamo espletare in un tempo massimo di circa novanta giorni. È una misura molto importante per stimolare l’economia cittadina e fare in modo che si torni ad investire sul futuro della città. La stessa cosa possiamo dire per le riscossioni in house per l’ufficio dei tributi e l’aggiornamento dell’anagrafe tributaria.
Tra le nostre priorità poi ci saranno le opere pubbliche, in primis la manutenzione della rete stradale e la valorizzazione dell’area limitrofa allo svincolo della superstrada”.
Quella di Di Cosimo non è l’unica lista a proporre di restituire agli uffici di palazzo Simoncelli il ritorno, almeno parziale, alla riscossione in house dei tributi. Peccato che a Boville, tra le altre cose, non ci sia più una filiale di un qualsiasi gruppo bancario.
“Insieme con la mia squadra, crediamo che non sia giusto andare a chiedere fiducia alle persone e poi disinteressarsi dei i loro problemi una volta andati ad amministrare. Una delle necessità dei cittadini di Boville è quella di avere uno sportello bancario, faremo in modo di riportalo al centro storico”.

Risparmio energetico, cimitero e campo sportivo di San Lucio, Perciballi incontra i cittadini

Tanti i presenti e tanti anche gli argomenti affrontati durante il comizio in piazza a San Lucio domenica pomeriggio. Fra questi, un Piano Regolatore della pubblica illuminazione per abbattere i costi della bolletta energetica, il diritto a una degna sepoltura attraverso la disponibilità di loculi al cimitero, la possibilità di accesso alle strutture sportive per i cittadini. Prosegue dunque la campagna elettorale della squadra di Enzo Perciballi, in vista del voto del dieci giugno prossimo. A San Lucio è stato lo stesso candidato sindaco a presentare i suoi candidati al consiglio comunale. Dopo la presentazione, ha preso la parola la candidata di sezione Anna Verrelli, che ha affrontato i vari problemi della contrada, in particolare il degrado in cui versa il centro sportivo "Giovanni Palleschi" e la volontà di realizzarvi un chiosco per i bambini e le mamme. Poi ha toccato il problema del rifornimento idrico e degli accertamenti fiscali, con le controversie che andranno risolte all’insegna del dialogo fra Amministrazione comunale e cittadini. Un principio questo che si sposa  bene con quello di riportare il Comune fra la gente. Hanno preso la parola anche Giacomo Iozzi, Rocco Picarazzi e Anna Maria Fratarcangeli. Tutti hanno trattato vari aspetti del programma: dalle strutture sportive alla cultura, spaziando alla musicoterapia fino al Consiglio comunale dei ragazzi. Ma soprattutto è stata messa in risalto la volontà di dare nuovamente alle persone la possibilità di credere nelle potenzialità di Boville. Ha chiuso l’incontro lo stesso Perciballi che ha spiegato nei dettagli il progetto del Piano Regolatore del’illuminazione comunale (Pric), che permetterà di rinnovare gli impianti e abbattere i costi della bolletta elettrica fino al 60 per cento. Infine, ha ribadito il diritto a una degna sepoltura per tutti, con il Comune che si impegnerà ad avere sempre loculi disponibili per i casi improvvisi o per chi non si è potuto permettere l’acquisto di una cappella.

Piero Fabrizi, l'ultimo consiglio

L'ultimo consiglio con la fascia tricolore. Mentre in Italia si discute per cercare di mettere in piedi il nuovo Governo, a Boville con Piero Fabrizi siamo ai saluti. 
E' stato il nostro sindaco, Piero. Una parentesi politica durata ben dieci lunghi anni, un cammino durante il quale non sono mancate le soddisfazioni, gli incidenti di percorso, i litigi, gli addi, rumorosi e silenziosi che siano stati. 
In tanti lo hanno criticato negli ultimi tempi; di solito, un sindaco uscente non si ricandida come consigliere. Ed i precedenti, basta guardare Antonio Cinelli a Monte San Giovanni Campano, non sono stati mai troppo incoraggianti. Piero, nonostante l'aspetto un pò troppo casual che non ce ne voglia è dettato più che altro dalla taglia, nonostante l'aria da bonaccione è uno che la politica la conosce piuttosto bene. Ha iniziato a farla da ragazzo, con il Partito Socialista. Con personaggi che sono stati dei maestri, con compagni che sono "arrivati". Lui compreso, naturalmente.

In questi dieci anni tante cose sono state fatte. Tante altre potevano essere fatte meglio e molte altre sono state, semplicemente, fatte male. 
Piero Fabrizi ha scelto di metterci la faccia. Di parlare alla gente di Boville. Nelle case, nei comizi, nelle contrade. A fianco di Renato Genovesi, in prima persona. Un merito che gli va riconosciuto.
L'ultimo consiglio comunale. Radio Boville ci sarà come sempre. Quasi sempre. 

Ci stringeremo la mano. 

martedì 22 maggio 2018

Convocato il consiglio comunale

Sarà l'occasione per stringere le mani, tirare le somme dei dieci anni che lo hanno visto sullo scranno più alto di palazzo Simoncelli. E per ringraziare tutti, presenti ed assenti. Sarà l'ultimo consiglio comunale di Piero Fabrizi nelle vesti di primo cittadino di Boville Ernica.

Saluterà la cittadinanza anche Michele Rotondi, sindaco di Boville dal 2003 al 2008 che non sarà ricandidato alle prossime amministrative e quindi non lo vedremo sui banchi del consiglio comunale dopo tanti anni trascorsi sui banchi di maggioranza ed apposizione. A convocare l'assise, per la serata del ventinove maggio, è stato il presidente dell'assise cittadina, Angelo Fabrizi.
Dopo le comunicazioni di rito, l'assise civica sarà chiamata ad approvare la variazione al bilancio di previsione per l'annualità in corso così come previsto dal Testo Unico per gli enti locali. Successivamente si passerà all'approvazione del rendiconto di gestione per l'annualità appena trascorsa.

Pan e' pr'sutt, Perciballi vince il secondo round

Gli stessi personaggi che nel 2013 addentavano panini con la porchetta, pizza, pecora al sugo, fave e pecorino e tanto altro ben di Dio, sempre innaffiato da buoni bianchi, hanno iniziato la campagna elettorale criticandolo. Aspramente. Tutti contro Enzo Perciballi per due pizzette, qualche cassa di prosecco e due cestini di panini offerti in occasione della presentazione della lista.

E lui, Perciballi, ha risposto ironia. Invitando per una degustazione gastronomica i cittadini di Boville in piazza a San Lucio. Scrivendolo, addirittura sui manifesti. Quasi una provocazione.
Basterebbe questo per assegnare a lui il premio Pan' e pr'sutt di questa settimana. Cum laude.

Tornando alle cose più serie, consigliamo allo chef di rivedere le pennette al pomodoro. Ottima la pizza, servita negli intervalli tra una portata e l'altra, notevole la carta dei vini con ampia scelta tra rossi e bianchi serviti sempre alla giusta temperatura. Un tocco di riguardo anche agli astemi con un tavolo ricco di succhi d'arancia e bibite gassate.
Poi un inno a Proust, la pecora al sugo. Superba, non troviamo un aggettivo migliore. Talmente buona da azzupparci il pane .. e non poteva andare a nessun'altro, tranne che ad Enzo Perciballi il riconoscimento di Pan' e pr'sutt di questa settimana.

Stay tuned.

Diana : "Tagliare gli sprechi per tagliare le tasse"

Tagliare le tasse. E' questa la stella polare del programma di Marta Diana, candidata sindaco della lista Uniti per Boville. 

Negli ultimi quindici anni, in tutta Italia, la pressione fiscale degli enti locali è più che raddoppiata, andando ad incidere in maniera sempre più significativa sulle tasche di famiglie ed imprese. Boville non fa eccezione naturalmente, anzi. Una considerazione questa che ha spinto Diana e la sua squadra a lavorare su una piattaforma programmatica incentrata sulla riduzione dei costi e quindi delle tasse, evitando di mettere le mani in tasca ai cittadini.

"Il nostro primo impegno sarà quello di ridurre le tasse ai cittadini di Boville - attacca subito Diana- rendere più leggero il carico della pressione fiscale è fondamentale per dare respiro all’economia del nostro territorio. Partiamo da una considerazione, molto semplice: il dover di un buon amministratore è quello di sfruttare al meglio le risorse che ha e non quello di continuare a mettere le mani in tasca ai cittadini. E' vero che la tassazione da parte degli enti locali è cresciuta in tutta Italia ma a Boville questo incremento è stato ancora più significativo. 
Noi vogliamo tagliare questi balzelli e l'unico modo per farlo è tagliare gli sprechi: più controllo della spesa, più efficienza, meno responsabili di servizio, meno costi per i servizi e per l’energia, meno indennità suppletive per i responsabili di servizio, meno costi in particolar modo per gli edifici pubblici l’illuminazione stradale". La ricetta di Diana quindi è quella di meno tasse e più investimenti che ovunque è stata applicata ha portato benefici in termini di efficienza e crescita economica. Tra le novità che la prima donna candidata sindaco vuole introdurre nella gestione di palazzo Simoncelli anche il baratto amministrativo che è stato particolarmente apprezzato in tante realtà locali ed il cui iter è stato avviato anche a Veroli.
"Torneremo alla gestione in house del servizio dei tributi. Molti oggi dicono di volerlo fare ma le loro scelte sono in controtendenza con quanto fatto in precedenza. 
Mettiamo in chiaro un concetto molto semplice : i cittadini di Boville che non pagano non sono affatto degli evasori ma piuttosto delle famiglie in difficoltà che in comune troveranno amministratori e funzionari disposti ad ascoltarli ed a venire incontro alle loro problematiche. Inoltre, introdurremo il baratto amministrativo che sta funzionando il tante realtà in Italia: daremo alle persone in difficoltà la possibilità di essere esonerati dal pagamento svolgendo dei lavori di manutenzione per l’Ente".

Boville, scontro play out contro i cugini del Veroli

E' uno spettro che ha inseguito il Boville per buona parte della stagione. Per poi materializzarsi, all'ultima giornata. E costringere i rossoblù a giocarsi la salvezza nello spareggio fraticida contro i giallorossi del Veroli.
Domenica scorsa infatti, in occasione dell'ultima giornata di campionato, con la banda di Di Rienzo che osservava un turno di riposo, le notizie dagli altri campi hanno fatto scivolare i rossoblu nei bassi fondi della classifica; la vittoria del San Giovanni Incarico, proprio contro il Veroli, ha regalato a Sabetta e compagni la matematica certezza della permanenza nel campionato di Prima Categoria. Lo stesso è accaduto al "Dante Popolla"di Ceccano dove i fabreterni non sono riusciti ad arginare un San Bartolomeo combattivo e determinato ad uscire dalle sabbie mobili della classifica.
Boville contro Veroli quindi. In un derby fraticida che vede protagonisti tantissimi ex, primo tra tutti mister Marco Di Rienzo, lo scorso anno bravo a centrare la salvezza in extremis proprio sulla panchina dei giallorossi. I confronti tra le due formazioni nel corso di questa stagione sono terminati con la vittoria dei giallorossi sul terreno di gioco dell'"Alberto Sordi" di Torrice; sconfitta vendicata al "Montorli" di Boville grazie anche alla prima rete tra i "grandi" di Lorenzo Paglia, bomber della juniores del Boville. Sarà di buon auspicio per il Boville?

lunedì 21 maggio 2018

La guerra dei manifesti elettorali

Sono riapparsi perfino tra le rovine di Ercolano e Pompei. Erano incisioni, disegni sui muri; Gutenberg sarebbe arrivato soltanto quindici secoli dopo.

I manifesti elettorali sono al centro della comunicazione politica. Da sempre. E la campagna elettorale di Boville, quella con i “magnifici sette” non è da meno. La guerra dei manifesti è iniziata, stavolta con il fuoco di fila sulla lista di Enzo Perciballi, “costretto” a scusarsi in occasione del comizio che ha tenuto a San Lucio per l’eccessiva intraprendenza dei suoi attacchini.
È umano sbagliare. Non è da tutti riconoscere gli errori, propri o dei collaboratori, errori grandi o piccoli. E chiedere scusa.
Non è la prima campagna elettorale in cui accadono queste scaramucce e non sarà nemmeno l’ultima.
Il confronto si sta spostando progressivamente sulla rete e chi più di Radio Boville, nata nel 2007 quando I baucani erano armati del vecchio modem 56k, può esserne più felice?
Tuttavia il vecchio manifesto conserva ancora il fascino del sapore antico.

Esagerare non è mai bello e nella notte tra sabato e domenica quei ragazzi hanno esagerato. No, bisogna rispettare le regole. E l’ambiente.


Insieme a questi ragazzi però hanno esagerato anche tutti gli altri e ci riferiamo ai protagonisti della politica baucana. La campagna elettorale è un momento per confrontarsi, per valutare la qualità delle idee e delle proposte. E poi, a qualche candidato, a qualche sostenitore presente e passato di questa o quella lista vorremmo ricordare la scorsa campagna elettorale, quella del 2013. I manifesti venivano affissi ovunque. Perfino sui cartelli stradali. Da tutte le liste. E da una in particolare. Quella dell’allora sindaco uscente.
Molti di quelli che oggi ricordano le regole del buon confronto democratico allora non si lamentavano. Non ricordano l’osceno manifesto affisso a Scrima, sulla cartellonistica stradale. In confronto, le bacheche sono roba da educande.

E se proprio vogliamo dirla tutta, le affissioni sui cancelli e sulle proprietà private che vediamo in questi giorni sono regolari fino ad un certo punto. Ognuno è libero di fare quello che meglio crede con la sua proprietà e ci mancherebbe altro ma due recenti disposizioni della giunta comunale hanno di fatto vietato l’affissione dei manifesti elettorali negli spazi non consentiti.

Poi, come sempre, in Italia si chiude un occhio usando quella regola non scritta che è il buon senso. Ed è giusto così. Tra quindici giorni o poco più la campagna elettorale finirà. Ai cittadini di Boville interessa davvero poco dei manifesti. E vorrebbero parlare di manutenzione delle strade, del cimitero, della differenziata, di come risparmiare qualche euro sull’illuminazione delle strade. E non ultimo, della scuola e della cultura. 

La cultura di non fare la guerra dei manifesti. La cultura di mettere in difficoltà l'avversario con la buona politica, le idee e le proposte.