Gli edifici scolastici di Boville resteranno chiusi anche nella giornata di domani. A causa della violenta ondata di nubifragi che si è abbattuta nella giornata odierna in Ciociaria il sindaco Enzo Perciballi ha predisposto la verifica delle condizioni di tutte le strutture.
"Visto il perdurare di condizioni meteo pessime e soprattutto alla luce dei violenti temporali che si sono abbattuti anche sul nostro territorio comunale nelle scorse ore - scrive Perciballi in una nota - ho ritenuto opportuno disporre la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Inoltre nella giornata di domani 30 ottobre verranno controllate le strutture per verificarne le condizioni a seguito del maltempo delle scorse ore. Valuteremo con scrupolo per garantire al massimo la sicurezza di tutti i nostri scolari".
Scuole chiuse anche a Veroli, Frosinone e Sora.
lunedì 29 ottobre 2018
mercoledì 17 ottobre 2018
Gli alunni dell'Armellini in marcia per la pace
Quattro striscioni, duemila studenti da tutta Italia per un unico obbiettivo : la pace. Tra loro, tra i tanti studenti che si sono dati appuntamento ad Assisi, anche gli alunni della scuola media Armellini di Boville Ernica che, nel corso di un viaggio di istruzione, hanno preso parte alla manifestazione. Le quattro classi della scuola Armellini sono state accompagnate dalla dirigente scolastica Nisia Bianchi e dagli insegnanti Stefania Santopadre, Angela Pagliarella, Rita Greco e Marco Marcoccia. Tanti i luoghi visitati nel corso della quattro giorni, da Greccio alla cascata delle Marmore, poi Spoleto, Perugia, Gubbio ed appunto Assisi.
Dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli il corteo si è diretto fino alla basilica; l'appuntamento è stato una delle diverse tappe di un percorso biennale sul tema della legalità. A fine anno, a Boville, verrà realizzato un flash mob per ricordare il centenario della dichiarazione sui diritti umani.
Dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli il corteo si è diretto fino alla basilica; l'appuntamento è stato una delle diverse tappe di un percorso biennale sul tema della legalità. A fine anno, a Boville, verrà realizzato un flash mob per ricordare il centenario della dichiarazione sui diritti umani.
sabato 13 ottobre 2018
La rinata Bovillense di scena sul campo di Strangolagalli. Nel segno di Radio Boville.
Gente strana la redazione di Radio Boville. Dopo aver monopolizzato la campagna elettorale delle comunali, dopo una lunga e soporifera sosta estiva, interrotta dalla puntatina al borgo della Cucinotta, i nostri si ritroveranno tutti a Strangolagalli, oggi pomeriggio.
Al centro sportivo Rio d'Argento, così ci pare si chiami il campo dei nostri vicini, è di scena il derby tra i padroni di casa dello Strangolagalli e la Bovillense.
Un derby dal sapore antico, un campo da sempre ostico per i colori biancocelesti. Tutto magnificamente antico e tutto così attuale : cugini che viaggiano insieme, due realtà che sono ripartite in queste settimane, dalla terza categoria naturalmente. Buoni propositi, voglia di fare, la leggerezza di giocare come si farebbero due mani di briscola. Divertirsi correndo dietro ad un pallone. E qualcuno che, a turno, lava le divise.
Veniamo alla nostra magnifica redazione ed al derby odierno. Diciamoci la verità, siamo stati noi di Radio Boville e non i candidati sindaco i veri protagonisti della scorsa campagna elettorale. Equilibrati, distaccati, il grande fair play con cui abbiamo trattato la materia ma allo stesso tempo le interviste tranchant al compagno L'sandrin Paparunc' e soprattutto la temutissima rubrica Pan' e Pr'sutt.
E così, dopo i gloriosi, loculliani giorni della campagna elettorale, ci ritroveremo tutti insieme. A fare il padrone di casa sarà un altro amico di Radio Boville, il buon Domenico Mizzoni il cui cuore, sportivo e non solo, è diviso a metà tra Boville e Strangolagalli. Insieme a lui, il nostro Mario, plenipotenziario del campo.
Gianpiero e Giampiero, Minomo e Minomo invece saranno sulle tribune, nelle vesti di improbabili dirigenti, a fare il tifo per i colori biancocelesti della Bovillense.
E' un derby. Tutti vogliono vincere. Non prendiamoci in giro perchè siamo italiani, carne battezzata, affermare il contrario sarebbe un sacrilegio. Tuttavia, è solo una partita di pallone, una gara vera tra amici vecchi e nuovi. A fine match, qualsiasi sia il risultato, ci aspetta una bella birra. Tutti insieme.
Non importa chi vincerà solo perchè qualcuno ha già vinto. Ed è Radio Boville.
Nella foto Bryan, il pastore tedesco di Mario che sorveglia i lavori al "green" di Strangolagalli, teatro del derby.
Al centro sportivo Rio d'Argento, così ci pare si chiami il campo dei nostri vicini, è di scena il derby tra i padroni di casa dello Strangolagalli e la Bovillense.
Un derby dal sapore antico, un campo da sempre ostico per i colori biancocelesti. Tutto magnificamente antico e tutto così attuale : cugini che viaggiano insieme, due realtà che sono ripartite in queste settimane, dalla terza categoria naturalmente. Buoni propositi, voglia di fare, la leggerezza di giocare come si farebbero due mani di briscola. Divertirsi correndo dietro ad un pallone. E qualcuno che, a turno, lava le divise.
Veniamo alla nostra magnifica redazione ed al derby odierno. Diciamoci la verità, siamo stati noi di Radio Boville e non i candidati sindaco i veri protagonisti della scorsa campagna elettorale. Equilibrati, distaccati, il grande fair play con cui abbiamo trattato la materia ma allo stesso tempo le interviste tranchant al compagno L'sandrin Paparunc' e soprattutto la temutissima rubrica Pan' e Pr'sutt.
E così, dopo i gloriosi, loculliani giorni della campagna elettorale, ci ritroveremo tutti insieme. A fare il padrone di casa sarà un altro amico di Radio Boville, il buon Domenico Mizzoni il cui cuore, sportivo e non solo, è diviso a metà tra Boville e Strangolagalli. Insieme a lui, il nostro Mario, plenipotenziario del campo.
Gianpiero e Giampiero, Minomo e Minomo invece saranno sulle tribune, nelle vesti di improbabili dirigenti, a fare il tifo per i colori biancocelesti della Bovillense.
E' un derby. Tutti vogliono vincere. Non prendiamoci in giro perchè siamo italiani, carne battezzata, affermare il contrario sarebbe un sacrilegio. Tuttavia, è solo una partita di pallone, una gara vera tra amici vecchi e nuovi. A fine match, qualsiasi sia il risultato, ci aspetta una bella birra. Tutti insieme.
Non importa chi vincerà solo perchè qualcuno ha già vinto. Ed è Radio Boville.
Nella foto Bryan, il pastore tedesco di Mario che sorveglia i lavori al "green" di Strangolagalli, teatro del derby.
venerdì 12 ottobre 2018
giovedì 4 ottobre 2018
Da poverello di Assisi a … Povero S. Francesco !
Il 3 ottobre
del 1226 morì S. Francesco, e poiché nel Medioevo,
il nuovo giorno iniziava dopo il tramonto, venne ufficializzata la data
del 4 ottobre, giorno che è divenuto la festa per Assisi, per il
mondo intero e per la pace che il santo rappresenta.
Il giovane Giovanni Bernardone, figlio di Pietro, nacque da ricca ed agiata
famiglia, nel 1182. Sua madre lo chiamò Giovanni ma, quando tornò il padre dal suo viaggio in Francia, cominciò a
chiamare il figlio Francesco. Una volta adulto e cavaliere andò in guerra dove
fu prigioniero per un anno e si ammalò. Durante la malattia stette accanto ai
lebbrosi, ai malati, ai poveri e quel contatto cambiò la sua vita. Tra il 1203
e 1204 pensò di partecipare alla IV Crociata ma si ammalò di nuovo.
Con le
sue semplici ma innovative prediche Francesco stravolse
i valori contemporanei, gettati via i suoi sfarzosi abiti, regalò i
suoi beni e iniziò a pregare la povertà, ad avvicinare le persone
semplici, gli umili, a predicare loro l’amore verso Dio. Lui che visse in
secoli in cui la chiesa era al massimo del suo potere, i papi decidevano i
destini dell’Italia e dell Europa, gli ordini religiosi e le abbazie
accumulavano enormi ricchezze grazie a donazioni di sovrani e nobili, la
sua spiritualità fu un vero colpo di frusta per le autorità religiose
dell’epoca ma, se in un primo momento venne visto in modo negativo, presto l
opinione cambiò. Nel 1209, aveva gà raccolto intorno a sé dodici
compagni, e si recò a Roma per ottenere l'autorizzazione della sua regola da parte del papa anagnino Innocenzo III. Francesco era
proprio l’uomo giusto per far “riguadagnare” stima alla
chiesa anche da parte delle persone più povere e desolate. Di ritorno da Roma
nacquero i primi conventi, Rivotorto, S Maria degli Angeli.
Nel 1219 si recò in Egitto e Palestina durante la V crociata e
arrivò addirittura al campo saraceno a predicare Cristo, il vangelo e
la povertà al sultano musulmano ayyubide al-Malik al-Kāmil, nipote di Saladino. Intorno al 1222 si recò a Subiaco sui luoghi di S Benedetto,
a quanto si narra continuò il suo viaggio per Alatri dove
lasciò un suo mantello e poi ancora in val Comino dove sorse
il convento a lui dedicato.
Soffitto ligneo della chiesa museo di S. Francesco. Boville
Ernica
Dopo la sua morte avvenuta nel 1226 a soli 44 anni,
la basilica di Assisi divenne quel capolavoro di fede,
architettura ed arte che tutto il mondo ci invidia, dove lavorarono artisti
come Cimabue, Giotto, Simone Martini, Jacopo Torriti e tanti altri, che ora
costituiscono un patrimonio culturale e pittorico inestimabile, ben
salvaguardato e protetto. Tra il 1303 ed il
1305 venne realizzata la cappella degli Scrovegni che venne
poi affrescata da Giotto, oggi visitata da circa 300.000 visitatori
l’anno.
Dopo Assisi in tutta Italia furono fondati
monasteri francescani, anche a Boville Ernica, fondato nel 1377 come risulta ancora oggi dagli archivi.
La chiesa di S. Francesco di Boville Ernica, a partire dalla
fondazione è stata arricchita di affreschi in varie fasi, una prima
probabilmente tardo trecentesca ed altre successive.
Una delle rappresentazioni più antiche è quella che si trova
nella parete sinistra dove è ancora salvo un bellissimo volto di
Francescano accanto ad altre figure. Questi affreschi in particolare
sono stati da molti attribuiti a scuola giottesca. Ma purtroppo,
anche se, la chiesa fu alienata alla famiglia Benedetti-Aloisi che nel 1970 la
cedette al comune il quale la trasformò in museo nel 1974, gli
affreschi tutt’oggi non sono adeguatamente protetti, né con
una destinazione d’uso consona alla preziosità delle pitture della
chiesa, né con diaframmi trasparenti di protezione da
urti o graffi, niente di tutto questo, anzi il luogo spesso viene usato per
pubbliche riunioni, comizi, concerti, manifestazioni, senza alcuna specifica
sorveglianza e attenzione per le pareti dipinte anche ad altezze poco distanti
dal pavimenti come proprio il caso del ciclo giottesco più antico di tutti. Per
non parlare dello stato di degrado del meraviglioso soffitto a cassettoni in
legno e rosette con al centro l’immagine di S. Francesco in preghiera che
avrebbero bisogno di restauri e manutenzione.
Povero S. Francesco,
osannato ad Assisi ed in tutta Italia, dimenticato e trascurato a
Boville Ernica !
S. Francesco. Anta dell’organo seicentesco nella chiesa museo
di Boville Ernica
Paola D'Arpino 04.10.2018
mercoledì 26 settembre 2018
Festa a Galoppino senza illuminazione, Marta Diana attacca l'amministrazione comunale
di Alessandra Cinelli
Ciociaria Oggi
Festa a Galoppino, una serata a lume di candela. Nonostante le segnalazioni dei residenti, la contrada sabato sera è rimasta completamente al buio. Una situazione inammissibile che ha sollevato infinite polemiche soprattutto perchè i cittadini avevano avvisato chi di dovere. "Sabato sera invece - ha raccontato il consigliere di opposizione Marta Diana - siamo rimasti senza pubblica illuminazione. Tre giorni di lampioni spenti e nonostante avessimo avvisato il comune che c'era un problema e che andava risolto visto l'imminente festa di contrada, siamo rimasti al buio. Vorrei ricordare al sindaco che non esiste solo Boville Etnica. Innammisibile". Una festa quella di Galoppino che ogni anno riunisce le famiglie della contrada per il piacere di trascorrere qualche serata insieme. C'era il camion del panino ed il "Pupo Ciociaro" ad allietare la serata con le panche e tanti cittadini presenti.
Ciociaria Oggi
Festa a Galoppino, una serata a lume di candela. Nonostante le segnalazioni dei residenti, la contrada sabato sera è rimasta completamente al buio. Una situazione inammissibile che ha sollevato infinite polemiche soprattutto perchè i cittadini avevano avvisato chi di dovere. "Sabato sera invece - ha raccontato il consigliere di opposizione Marta Diana - siamo rimasti senza pubblica illuminazione. Tre giorni di lampioni spenti e nonostante avessimo avvisato il comune che c'era un problema e che andava risolto visto l'imminente festa di contrada, siamo rimasti al buio. Vorrei ricordare al sindaco che non esiste solo Boville Etnica. Innammisibile". Una festa quella di Galoppino che ogni anno riunisce le famiglie della contrada per il piacere di trascorrere qualche serata insieme. C'era il camion del panino ed il "Pupo Ciociaro" ad allietare la serata con le panche e tanti cittadini presenti.
Maria Grazia Cucinotta a Boville. Ed il centro storico si trasforma in un set cinematografico
Maria Grazia Cucinotta in Ciociaria. E Boville Ernica, improvvisamente, si trasforma in un set cinematografico.
L'attrice siciliana sta partecipando alla realizzazione di un filmato nell’ambito della campagna nazionale di sensibilizzazione #Conibambini-Tutta un’altra storia, promossa dall’organizzazione senza scopo di lucro “Con i Bambini”. L’iniziativa è finalizzata a contrastare la povertà educativa minorile. La città di Boville Ernica è stata scelta per le riprese. Ed il centro storico si è trasformato in un set a cielo aperto.
L'attrice siciliana sta partecipando alla realizzazione di un filmato nell’ambito della campagna nazionale di sensibilizzazione #Conibambini-Tutta un’altra storia, promossa dall’organizzazione senza scopo di lucro “Con i Bambini”. L’iniziativa è finalizzata a contrastare la povertà educativa minorile. La città di Boville Ernica è stata scelta per le riprese. Ed il centro storico si è trasformato in un set a cielo aperto.
lunedì 17 settembre 2018
Gli auguri del Governatore Andrew Cuomo alla comunità bovillense che vive a New York
Pubblichiamo il testo integrale della lettera inviata dal Governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo alla comunità di Boville Ernica in occasione delle celebrazioni dell'annuale festa della nostra comunità che vive nella Grande Mela.
"Cari amici, è un piacere inviarvi i saluti agli amici ed alle famiglie di Boville Ernica che si sono riuniti al Westbury Chateau Briand per la sedicesima edizione della cena di gala. La forza dello stato di New York è l'unione delle diverse culture e della nazionalità della sua gente che comprende molte attive comunità italiane. Da orgoglioso italo americano apprezzo gli eventi che celebrano la ricca eredità e la storia delle diverse regioni della nostra madrepatria. Questa sera vi riunite per celebrare le vostre antiche radici poste nella città di Boville Ernica, una piccola gemma situata in Ciociaria, famosa per i suoi verdi paesaggi e la bella vista dalle colline che si affacciano sulle valli del Liri, del Cosa e del Sacco. La gente di Boville è conosciuta per la passione e per l'amore per la cultura ed il nostro stato è felice di ospitare la vivace comunità che viene da Boville Ernica ed orgogliosamente diamo il benvenuto per condividere eredità storica e ricche tradizioni.
La gente di Boville Ernica inoltre rende onore alla propria antica tradizione religiosa legata al culto dei santi, San Pietro Ispano, San Rocco e Santa Liberata. Siamo ispirati dall'amore e dalla fede espresse dai figli di Boville Ernica che rispettano questa spiritualità ed i valori condivisi da molti newyorchesi di origine italiana.
Apprezzo la vostra missione per sostenere valori come amicizia e consapevolezza della grande storia di Boville Ernica per conservare il vostro legame ancestrale tramandandolo alle future generazioni.
I più calorosi saluti ed i migliori auguri per una meravigliosa festa.
Con affetto
Andrew Cuomo
"Cari amici, è un piacere inviarvi i saluti agli amici ed alle famiglie di Boville Ernica che si sono riuniti al Westbury Chateau Briand per la sedicesima edizione della cena di gala. La forza dello stato di New York è l'unione delle diverse culture e della nazionalità della sua gente che comprende molte attive comunità italiane. Da orgoglioso italo americano apprezzo gli eventi che celebrano la ricca eredità e la storia delle diverse regioni della nostra madrepatria. Questa sera vi riunite per celebrare le vostre antiche radici poste nella città di Boville Ernica, una piccola gemma situata in Ciociaria, famosa per i suoi verdi paesaggi e la bella vista dalle colline che si affacciano sulle valli del Liri, del Cosa e del Sacco. La gente di Boville è conosciuta per la passione e per l'amore per la cultura ed il nostro stato è felice di ospitare la vivace comunità che viene da Boville Ernica ed orgogliosamente diamo il benvenuto per condividere eredità storica e ricche tradizioni.
La gente di Boville Ernica inoltre rende onore alla propria antica tradizione religiosa legata al culto dei santi, San Pietro Ispano, San Rocco e Santa Liberata. Siamo ispirati dall'amore e dalla fede espresse dai figli di Boville Ernica che rispettano questa spiritualità ed i valori condivisi da molti newyorchesi di origine italiana.
Apprezzo la vostra missione per sostenere valori come amicizia e consapevolezza della grande storia di Boville Ernica per conservare il vostro legame ancestrale tramandandolo alle future generazioni.
I più calorosi saluti ed i migliori auguri per una meravigliosa festa.
Con affetto
Andrew Cuomo
sabato 15 settembre 2018
Denunciano un furto nel loro bar per incassare i soldi dell'assicurazione ma .. vengono smascherati
Boville Ernica, denunciano un maxi furto all’interno del loro bar, ma vengono smascherati
„
„
Erano andati dai carabinieri della stazione di Boville qualche giorno fa per denunciare un ingente furto perpetrato all’interno del loro bar. A detta dei tre gestori dei ladri avevano asportato un televisore 50 pollici, un frigorifero a pozzetto ed il denaro presente all’interno di slot machine e cambiamonete oltre che avevano danneggiato la struttura ed all’impianto di videosorveglianza il tutto per oltre 6 mila euro di valore.
I carabinieri subito dopo aver raccolto la denuncia hanno deciso di vederci chiaro ed hanno iniziato una serie di indagini approfondite per capire come potessero aver agito i ladri. Durante queste indagini hanno però capito che erano stati gli stessi proprietari dell’esercizio pubblico, un 51 enne residente a Veroli (con precedenti penali), una 40 enne sempre della città gigliata ed un 29enne di Roma, ad inscenare il tutto per prendersi i soldi dell’assicurazione.
I tre, a seguito dell’attività posta in essere e dagli elementi probatori raccolti, sono stati deferiti in stato di libertà, alla competente A.G. poiché ritenuti responsabili del reato di “simulazione di reato”. Un grande risultato investigativo da parte dei carabinieri che hanno fatto luce su un furto che aveva destato particolare allarme sociale visto l’ingente valore dichiarato nei cittadini di Boville Ernica.
giovedì 6 settembre 2018
Al Louvre … oppure a Boville ?
di Paola D'Arpino
Sembrerà una strana domanda, in realtà è solo incompleta e per renderla tale basta aggiungere prima la frase : “dove vogliamo andare ad ammirare un opera del Domenichino ?”
Il famoso pittore Domenico Zampieri, nato a Bologna nel 1581 e morto a Napoli nel 1641, più noto con il soprannome di Domenichino, pare per via della sua piccola statura, nonostante la sua vita non lunghissima, ha realizzato moltissime opere iniziando la sua carriera collaborando con i Carracci alla decorazione della Galleria Farnese a Roma. Poi realizzò dipinti per la chiesa di S. Pietro in vincoli, per S Onofrio al Gianicolo, per l Abbazia di S. Nilo a Grottaferrata, in S. Luigi dei Francesi a Roma, nella villa Aldobrandini a Frascati e molte altre. Molti suoi affreschi staccati o dipinti su tela si trovano in musei d'Italia e di tutto il mondo : nella pinacoteca di Darmstadt in Germania, nella National Gallery di Edimburgo in Scozia, al Kelvingrove Art Gallery and Museum di Glasgow, alla National Gallery di Londra, al Paul Getty Museum di Los Angeles, al Prado di Madrid, al Metropolitan Musem di New York, al Louvre di Parigi...e ancora tanti altri musei. Eppure nell'elenco potremmo inserire con orgoglio e fierezza anche Boville Ernica ! Si poiché un affresco del Domenichino abbiamo la fortuna di averlo nella ex Chiesa di S. Giovanni Battista, quella che un tempo era annessa al monastero benedettino di palazzo Simoncelli.
Domenichino (Domenico Zampieri), Battesimo di Gesù, Boville Ernica
Monsignor Simoncelli (1561-1634), cubiculario personale di papa Paolo V Borghese (papa dal 1605 al 1621), possiamo dedurre che con tutta probabilità nei primi anni del 1600, quelli del suo maggior successo quando ricopriva la sua carica per Paolo V, fece costruire il palazzo di Boville. Molto probabilmente lui stesso che tanto frequentava Roma, l'ambiente papale e gli artisti che vi operavano, può aver commissionato anche l’affresco principale della chiesa del Battista di Boville. Proprio nell’ambito della famiglia Borghese avvenne uno strano e poco chiaro episodio che coinvolse l'artista Domenichino. Il nipote del papa Paolo V, il cardinale Scipione Borghese segretario dello zio insieme al Simoncelli, noto alla storia per il suo mecenatismo e collezionismo di opere d'arte, fondatore della collezione della Galleria Borghese, vide un opera, la Caccia di Diana, che il Domenichino aveva realizzato per il cardinale Aldobrandini e gli piacque talmente tanto che la volle per se.
Domenichino, Santa Cecilia, 1617, Louvre |
Non riuscendo ad acquistarla, la fece prelevare con la forza dallo studio del Domenichino, ormai apprezzatissimo e conteso artista da Papi e Cardinali. Potrebbe essere di questo periodo la eventuale committenza del Simoncelli del Battesimo di Bauco al Domenichino. E' cosi che probabilmente Boville si trova ad avere questo capolavoro dei primi decenni del seicento di uno degli artisti principali di quel periodo.
Peccato che però è stato deturpato !!!
La meravigliosa scena con la figura di Gesù che riceve il battesimo per mano del Battista tra vari astanti in uno splendido paesaggio di rupi, fiume, verdi alberi, è stato brutalmente menomato in entrambe i lati proprio a metà dell'altezza circa e anche al bordo inferiore. Chi scrive ha provato a risalire all'anno dello sfregio a questo capolavoro e consultando ad esempio il libro di Don Bernardino D'Aversa pubblicato nel 1990, si nota dalla foto, che lo scempio era stato già compiuto. Nel libro pubblicato nel 1986 “Boville Ernica arte e ambiente” l'affresco compare addirittura in copertina ma è stranamente e opportunamente tagliata la foto. Quindi con tutta probabilità il fattaccio è avvenuto ancora prima del 1986. Più assurdo è il motivo, per cui pare che sia stato compiuto lo scempio : dovendo installare un telo per proiezioni all'interno della chiesa si decise di posizionarlo proprio sulla parete dell'affresco! Sarà stato mai possibile ?
Povero Domenichino, proprio non avrebbe immaginato che sarebbe finito dietro ad un telo per proiezioni !!! Ma a Boville è avvenuto anche questo o comunque qualcosa di analogo.
Tra l'altro la chiesa oggi è sala consiliare e spesso viene aperta al pubblico per ogni tipo di evento senza alcuna protezione al capolavoro che conserva nel suo interno. Sicuramente al Louvre le opere del Domenichino sono più protette e valorizzate ma ..possiamo sempre imparare e trarre esempio. Potremmo cosi conservare e valorizzare un patrimonio artistico che tanti tesori di grandi artisti annovera esposti e fruibili in modo sicuro. Auspichiamo quindi una sempre maggiore attenzione ai nostri tesori artistici, architetettonici ed anche paesaggistici.
Nel frattempo iniziamo oggi a compilare un elenco di tutto ciò che costituisce il nostro patrimonio storico artistico ma soprattutto di ciò che invece non abbiamo più, è sparito, deteriorato, in rovina o deturpato come in questo caso. L’elenco lo chiameremo, parafrasando un noto critico d’arte “Quanta bellezza ci manca ?” intendendo per Bellezza mancante proprio tutte quelle opere d’arte, sculture, affreschi, palazzi …che facevano parte del nostro patrimonio culturale, storico ed artistico e che invece con la loro perdita è diminuito, rimpicciolito, sminuito.
Torna lo spettacolo di Boville Etnica
Mancano pochi giorni ormai. La musica di Boville Etnica tornerà nelle vie del nostro borgo. Torna in calendario quindi la principale manifestazione culturale dell'estate a Boville, se si escludono gli ottimi festeggiamenti in onore di San Rocco organizzati dall'assessore Rocco Picarazzi nella duplice veste di amministratore e presidente del comitato dei festeggiamenti.
Boville Etnica quindi torna ad essere uno degli appuntamenti che chiudono l'estate ciociara dal momento che si terranno nei giorni 15 e 16 del mese di settembre.
Tanti volti nuovi, a partire da Annamaria Fratarcangeli, la giovanissima assessore alla cultura dell'esecutivo di Enzo Perciballi ma anche vecchie conoscenze come quella del maestro Giuliano Gabriele a cui è stata affidata la direzione artistica della kermesse.
Un connubio fra musicisti locali e ospiti, con artisti itineranti e tanto altro nel segno di una continuità importante per una manifestazione quasi ventennale che ha visto calcare il palcoscenico di Boville nomi importanti come quello del "gaitero" Carlos Nunez, Enzo Avitabile, Hevia, Cisco Bellotti, ex leader dei Modena City Ramblers ed infine Bombino.
"Sono davvero tante le novità di questa edizione – commenta il primo cittadino Enzo Perciballi – abbiamo cercato di dare spazio alla musica, valorizzando allo stesso tempo le radici etniche della nostra città. In questo contesto va letta la presenza di artisti locali nelle varie piazze di Boville la domenica pomeriggio. Questo taglio che abbiamo dato alla manifestazione permette la partecipazione più diretta di bambini e famiglie".
Ad arricchire la manifestazione anche presenza di mostre d’arte e mercatini dei prodotti agricoli locali di cui si occuperanno la consigliere delegata al turismo Martina Bocconi e il consigliere delegato all’agricoltura Luigi Onorati.
Boville Etnica quindi torna ad essere uno degli appuntamenti che chiudono l'estate ciociara dal momento che si terranno nei giorni 15 e 16 del mese di settembre.
Tanti volti nuovi, a partire da Annamaria Fratarcangeli, la giovanissima assessore alla cultura dell'esecutivo di Enzo Perciballi ma anche vecchie conoscenze come quella del maestro Giuliano Gabriele a cui è stata affidata la direzione artistica della kermesse.
Un connubio fra musicisti locali e ospiti, con artisti itineranti e tanto altro nel segno di una continuità importante per una manifestazione quasi ventennale che ha visto calcare il palcoscenico di Boville nomi importanti come quello del "gaitero" Carlos Nunez, Enzo Avitabile, Hevia, Cisco Bellotti, ex leader dei Modena City Ramblers ed infine Bombino.
"Sono davvero tante le novità di questa edizione – commenta il primo cittadino Enzo Perciballi – abbiamo cercato di dare spazio alla musica, valorizzando allo stesso tempo le radici etniche della nostra città. In questo contesto va letta la presenza di artisti locali nelle varie piazze di Boville la domenica pomeriggio. Questo taglio che abbiamo dato alla manifestazione permette la partecipazione più diretta di bambini e famiglie".
Ad arricchire la manifestazione anche presenza di mostre d’arte e mercatini dei prodotti agricoli locali di cui si occuperanno la consigliere delegata al turismo Martina Bocconi e il consigliere delegato all’agricoltura Luigi Onorati.
mercoledì 5 settembre 2018
Il presidente Tajani dona la pensione alla comunità "In dialogo" di Trivigliano
di Alessio Porcu
Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha annunciato di voler devolvere la sua pensione da ex vice-presidente della Commissione alla comunità di recupero In Dialogo di Trivigliano, fondata e diretta in tutto il mondo da padre Matteo Tagliaferri.
Una decisione con la quale ha criticato in maniera esplicita i possibili tagli alle pensioni che il governo ha allo studio.
Al centro della polemica c’è la misura che vuole tagliare le pensioni ai chi è stato manager di una grande azienda oppure ha servito lo Stato con alti incarichi. Ad esempio gli ufficiali dell’esercito Italiano che abbiamo mandato in Libano, in Somalia, in Afghanistan, in Iraq.
«Il 4 agosto ho compiuto 65 anni e ho ricevuto così la mia pensione da ex vicepresidente della Commissione» ha spiegato Antonio Tajani in un video-messaggio pubblicato sulla sua bacheca Facebook.
Si tratta di un bonifico di circa 3.600 euro. Spiega il presidente nel video: «Ho deciso di devolvere questa somma alla comunità di recupero per tossicodipendenti ‘In Dialogo’ a Trivigliano in provincia di Frosinone, dove faccio volontariato da ormai 25 anni».
Poi la stoccata politica al governo gialloverde. «Questo significa che ognuno è libero di utilizzare la propria pensione come vuole. E non credo che sia giusto toccare le pensioni di chi ha dato tanto allo Stato. Penso ai carabinieri, ai poliziotti, ai finanziari, agli agenti della polizia penitenziaria», ha concluso Tajani.
domenica 2 settembre 2018
Sant'Egidio, un francobollo per celebrare i cinquanta anni della Comunità di Trastevere
Un francobollo per celebrare il cinquantenario della fondazione della Comunità di Sant'Egidio è stato emesso oggi dal ministero per lo sviluppo economico. La vignetta del francobollo, resa nota da Poste Italiane, mostra le
silhouettes di uomini e donne che si tengono per mano in segno di solidarietà. Al centro, in alto, è riprodotto il logo con la colomba su un arcobaleno che si staglia sullo sfondo delle tesserine di un puzzle. Il francobollo espone la lettera B indicativa della tariffa ordinaria interna (1,10 euro).
Nata a Roma nel 1968, la Comunità di Sant'Egidio è conosciuta per il suo impegno religioso e sociale, il lavoro per la pace e il dialogo, le campagne per i diritti, come quella per l'abolizione della pena di morte nel mondo, le iniziative umanitarie di cooperazione internazionale. La Comunità prende il nome dalla chiesa di Sant'Egidio nel quartiere di Trastevere a Roma, dove è la sua sede principale.
Nel bollettino illustrativo dell'emissione, il presidente della Comunità, Marco Impagliazzo, ricorda che Sant'Egidio, radicata in circa 100 città italiane, è presente in oltre 70 Paesi con più di 60 mila aderenti e una vasta cerchia di simpatizzanti che collaborano in diverse iniziative: «Aperta al contributo di chiunque intenda lavorare per la pace e difendere i più deboli, la Comunità è composta da persone di ogni età, nazionalità ed estrazione sociale». Tra i campi d'iniziativa, il sostegno agli anziani e ai minori in difficoltà, l'accoglienza e l'integrazione per rifugiati ed immigrati, la distribuzione di cibo e vestiario a senzatetto e poveri, i «corridoi umanitari», l'impegno in Africa.
silhouettes di uomini e donne che si tengono per mano in segno di solidarietà. Al centro, in alto, è riprodotto il logo con la colomba su un arcobaleno che si staglia sullo sfondo delle tesserine di un puzzle. Il francobollo espone la lettera B indicativa della tariffa ordinaria interna (1,10 euro).
Nata a Roma nel 1968, la Comunità di Sant'Egidio è conosciuta per il suo impegno religioso e sociale, il lavoro per la pace e il dialogo, le campagne per i diritti, come quella per l'abolizione della pena di morte nel mondo, le iniziative umanitarie di cooperazione internazionale. La Comunità prende il nome dalla chiesa di Sant'Egidio nel quartiere di Trastevere a Roma, dove è la sua sede principale.
Nel bollettino illustrativo dell'emissione, il presidente della Comunità, Marco Impagliazzo, ricorda che Sant'Egidio, radicata in circa 100 città italiane, è presente in oltre 70 Paesi con più di 60 mila aderenti e una vasta cerchia di simpatizzanti che collaborano in diverse iniziative: «Aperta al contributo di chiunque intenda lavorare per la pace e difendere i più deboli, la Comunità è composta da persone di ogni età, nazionalità ed estrazione sociale». Tra i campi d'iniziativa, il sostegno agli anziani e ai minori in difficoltà, l'accoglienza e l'integrazione per rifugiati ed immigrati, la distribuzione di cibo e vestiario a senzatetto e poveri, i «corridoi umanitari», l'impegno in Africa.
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