mercoledì 25 febbraio 2009

Il buongiorno si vede dal mattino. E Rotondi chiede le dimissioni di Fabrizi


Sono passati dieci mesi ed esattamente di questi tempi stava per entrare nel vivo la campagna elettorale per comunali, l'uscente Michele Rotondi contro Piero Fabrizi. Sapete tutti come è andata a finire : negli Usa, popolo che ha dato i natali a Thomas Jefferson, bianchi, neri ed ispanici si sono innamorati di Obama, la crisi mondiale si è acuita al punto da far sembrare un dilettante perfino il paperone Warren Buffett. Tornando alle questioni baucane, Rotondi chiede a Fabrizi di dimettersi dal momento che in dieci mesi non ha fatto quasi niente. A parte aumentare le tasse, ovviamente.
La verità, ammesso che ci siano ancora verità dopo il Codice da Vinci, Calciopoli e la premiata ditta formata da Tanzi e Cragnotti, sta nel mezzo, come sempre accade. In dieci mesi l'amministrazione Fabrizi, che ha ereditato una situazione pesante anche sul piano finanziario, ha risistemato la frana a Madonna del Latte, le tribune del Montorli e riportato a Boville qualche anima rispolverando BovillEtnica. A dirla tutta hanno rispolverato anche il gemellaggio ma stanno cercando di "cammuffare" i costi della spedizione in terra francese rovistando tra le varie voci del bilancio. Segno che nemmeno loro ci credono.
Il resto è stato soltanto un continuo arrampicarsi sugli specchi: qualche assessore è svogliato, qualcun altro proprio incompetente. Il caso di Nicola Milani poi è ancora senza soluzione e pare che sia lui sia la sua maggioranza abbiano in tasca due di picche che cercano di rifilarsi a vicenda lasciando all'altro la prima mossa. Si sono fatti imporre nomi ed incarichi dall'apparato di quel che resta del Pd ciociaro. E questa non è poi una gran bella cosa, considerando che questo e quello sponsor elettorale iniziano a salire le scale di Palazzo Simoncelli. Dicevamo delle dimissioni di Rotondi, una provocazione ovviamente. Ma Piero Fabrizi riuscirà a tenere a bada la sua armata Brancaleone?

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