mercoledì 1 aprile 2009

Provinciali, Lorenzo Di Stefano in pole position


Tutto pronto per il rush finale in vista della prossime provinciali. I motori non sono ancora a pieno regime ma per la definizione delle candidature nel collegio che insieme a Boville comprende anche Ripi e Torrice è già partita la corsa per uno scranno di Palazzo Gramsci. Nel centrosinistra sorprende la decisione del sindaco di Boville Piero Fabrizi di fare un passo indietro lasciando campo libero ad una candidatura forte del Partito Democratico. Un passo indietro dettato dalle esigenze di salvaguardare i già fragili equilibri all'interno dello scacchiere provinciale e soprattutto di Palazzo Simoncelli; nella variopinta coalizione che sostiene il medico di Santa Liberata, nel corso di questi primi undici mesi, non sono mancati i mal di pancia interni, motivo per cui nelle ultime settimane sembra essersi raffreddata anche l'ipotesi di una discesa in campo del vice sindaco Enzo Perciballi che avrebbe comunque i numeri giusti per tentare il grande salto. Le ipotesi in piedi restano sostanzialmente tre con ai nastri di partenza Marco Stirpe, Lorenzo Di Stefano e Giampiero Di Cosimo. Un pensierino a Palazzo Gramsci potrebbe averlo fatto anche il presidente del consiglio comunale Nicola Milani anche se in pole position rimane Lorenzo Di Stefano che a Boville può contare sul sostegno dell'ex sindaco della città, Ruggero Mastrantoni. Cinque anni fa infatti Di Stefano ottenne un risultato importante con il vessillo della Margherita senza però riuscire a sfondare nello zoccolo duro della sinistra baucana: ora che lo scenario politico è cambiato Di Stefano avrebbe i numeri per tentare il grande salto. In seconda fila poi ci sono i nomi di Marco Stirpe, capogruppo dell'opposizione a Torrice e Giampiero Di Cosimo, segretario del Pd di Boville ma la vittoria schiacciante del Pdl alle ultime politiche anche nelle tradizionali roccaforti rosse sembra frenare questa ipotesi. A sinistra invece la candidatura di Orlando Cervoni, consigliere provinciale molto apprezzato nei primi anni novanta sembra essere certa; a sostenerlo ci sarebbero tutti i partiti della sinistra ed un pizzico di esperienza potrebbe rendere la competizione sicuramente più interessante. Nel Pdl invece sembra prendere sempre più consistenza una discesa in campo del sindaco di Ripi, Gianni Celli; cinque anni sul ponte di comando sembrano essere il biglietto da visita ideale ma nel partito di Berlusconi sono in molti a sperare in un posto al sole. A Boville sarà interessante vedere quali saranno i movimenti di Antonio Venditti e Daniele Paluzzi che pur richiamandosi al centrodestra sono parte integrate della giunta targata Pd. Nelle scorse settimane si sono rincorse diverse voci che volevano proprio Venditti in ballottaggio con l'ex alleanzino Costantino Testani per una candidatura nelle fila della lista di Giuseppe Paliotta ma questa ipotesi sembra essersi raffreddata. I fari comunque sono puntati tutti su movimenti di Michele Rotondi ed Alberto Paglia, due galli che nel pollaio del centrodestra continuano a beccarsi e soprattutto a studiarsi a distanza. Dopo una lunga militanza nelle fila dell'Udc Rotondi sembra essersi riavvicinato alle posizioni del Pdl mentre sul nome di Alberto Paglia manca ancora un accordo tra le anime della coalizione. Nell'Udc, ormai orfana del consigliere regionale di Veroli Pigliacelli, inzia a farsi strada l'ipotesi di una candidatura sponsorizzata dal mondo imprenditoriale anche se non sono da escludere clamorosi colpi di scena dell'ultim'ora con Domenico Marzi che potrebbe pescare il jolly magari nel suo vecchio partito dei Ds.

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