martedì 1 maggio 2018

Berlinguer, la sinistra baucana ed il Primo Maggio. Le riflessioni di Marcello Dalmazia

È il Primo Maggio. L’anniversario della rivolta di Haymarket del 1886, a Chicago, in America del Nord.
É il giorno del “concertone” a San Giovanni, una giornata di festa, per molti l’occasione giusta per riaccendere il barbecue e prepararsi all’estate. Per la vecchia sinistra baucana, oltre per i suoi amici naturalmente, è anche il giorno del compleanno di Marcello Dalmazia; un comunista nato il primo di maggio. Un segno del destino.
Ed è proprio oggi, dopo gli auguri di rito, che il buon Marcello, da poco diventato nonno, ci affida una breve riflessione sul significato della festa.
“Il lavoro e l’amore, inteso in senso lato naturalmente, dovrebbero rappresentare le fondamenta della vita degli esseri umani. La festa del Primo Maggio è la festa dei lavoro, uno dei pilastri della dignità umana.
Tuttavia è davvero triste vedere che negli ultimi anni le morti sul lavoro sono praticamente raddoppiate e che tanti giovani vivano il lavoro non come un momento di gioia e di affermazione del loro talento e delle loro capacità ma piuttosto come un momento di angoscia dovuto alla situazione di incertezza e di precarietà. E non è affatto più incoraggiante vedere tanti lavoratori sfruttati, tanti operai che non riescono ancora a godersi la meritata pensione.
Cosí, il valore simbolico del Primo Maggio resta intatto ma all’atto pratico, e lo dico con rammarico, viene sminuito.
Non vedo un partito politico realmente capace di rappresentare le istanze dei lavoratori e questa è cosa strana per me e per la mia generazione, cresciuta con il mito di Berlinguer.
Mi permetto inoltre di fare una piccola riflessione sulla politica locale, una riflessione legata sempre al tema del lavoro. Anche a Boville c’e chi promette posti di lavoro durante la campagna elettorale; è qualcosa di moralmente ingiusto, soprattutto sapendo quando certe promesse non possono essere concretizzate. Non è corretto prendersi gioco di chi non arriva a fine mese e noi, con la situazione attuale del mercato immobiliare e quindi dell’edilizia, siamo uno dei paesi più sofferenti. L’undici giugno la campagna elettorale finirà e tutti continueremo a far parte di questa comunità; riflettiamo attentamente su questo aspetto e che una ricorrenza preziosa come il Primo Maggio possa diventare uno spunto di riflessione per tutti”.

lunedì 30 aprile 2018

Chiu' can ch'ossa !!

L'ironia e la saggezza popolare della nostra gente sono qualcosa di fantastico. Non trovate? 
Abbiamo pensato di darle voce su Radio Boville.

Boville sconfitto nel derby contro l'Anitrella

Brusco stop per il Boville di mister Di Rienzo che nel derby contro l'Anitrella esce sconfitto con il risultato di tre a zero. I blugranata si presentavano al "Liri", in casa degli storici rivali monticiani, con una formazione ampiamente rimaneggiata, con tanti ragazzi della juniores che hanno ben figurato; nonostante il passivo infatti i giovani blugranata hanno dimostrato di avere le carte in regola per dire la loro anche di fronte ai più esperti giocatori neroverdi.
Indisponibili Valev, Parravano e Santopadre, squalificati Fabrizi e Lozza il Boville si presentava in terra monticiana con voglia di fare di fronte ad un avversario, l'Anitrella appunto, che ha ormai in tasca la certezza matematica del salto di categoria nel campionato di Promozione. 
Nel primo tempo era proprio il Boville a costruire la migliore occasione del match con Giona che si involava sulla corsia di destra e scodellava in mezzo un pallone per Iaboni che mancava di un soffio l'aggancio in area avversaria. Nella seconda frazione del match però gli avversari si rifacevano sotto e passavano sugli sviluppi di un calcio piazzato con la zampata vincente di Lombardi, poi autore di una doppietta. 
Punteggio tennistico invece per la juniores di mister Alessandro Santopadre che batte i pari età del Real Piedimonte con il punteggio di sei a zero. Assente il bomber Lorenzo Paglia, ad aprire le danze ci pensava Fabiano Diamanti mentre le altre marcature erano "griffate" da Coratti, Marco Osvaldi, Davide Paglia ed Andrea Quattrociocchi che realizzava una doppietta.

Marta Diana propone un piano di incentivi per il commercio e l'artigianato nel centro storico

"Abbiamo in programma un piano di incentivi per gli imprenditori ed i commercianti che decideranno di tornare a investire nel centro storico di Boville Ernica". Ad annunciarlo, nel corso di un incontro con alcuni cittadini del centro storico, è stata Marta Diana, prima candidata sindaco donna nella storia di Boville Ernica. Assessore con la giunta Rotondi nei primi anni duemila, Diana ha dimostrato all'epoca di saper lavorare e programmare iniziative importanti : il Premio Giotto e la Pasqua con Giotto infatti sono manifestazioni che portano la sua firma.
"Una delle priorità della politica locale deve essere quella di tornare a valorizzare il nostro patrimonio - incalza ancora Diana - negli ultimi tempi abbiamo visto la chiusura di diversi esercizi commerciali e di due sportelli bancari, una grave perdita per una realtà come la nostra. Sono convinta che attraverso un piano di incentivi si possa tornare a fare del nostro centro storico un punto di interesse sia per il commercio che per una forma di artigianato leggero. Oltre ad un piano di incentivi, abbiamo in programma altre iniziative per le attività commerciali, sia del centro storico che dell'intero territorio, con manifestazioni dedicate all'artigianato, con mostre a tema sugli antichi mestieri e sulle nostre eccellenze oltre attraverso l'enogastronomia. Ci piacerebbe poi ripristinare una forma di incentivi per le vetrine più belle, una sorta di concorso che studieremo insieme alle associazione di categoria, la Regione Lazio e la Camera di Commercio. Il mondo che stiamo vivendo presenta sempre numerosi cambiamenti, lo sviluppo della tecnologia sta cambiando il nostro stile di vita ma sono davvero convinta che una parte importante del futuro di questa nostra terra sia legato alle nostre tradizioni ed alle nostre eccellenze"

venerdì 27 aprile 2018

Cinque per mille, al comune di Boville Ernica quasi mille euro. Cinquantotto i "donatori"

Vale quasi sedici milioni di euro il cinque per mille dell'Irpef assegnato dai contribuenti ai comuni italiani per il 2016. Sono quasi seicentomila gli italiani che hanno scelto di destinare, nella propria dichiarazione dei redditi, una piccola quota ai servizi sociali dei propri comuni. 
Lontani dai numeri di Gressoney la Trinitè, in provincia di Aosta, che con una sola firma ha ottenuto ben 955 euro a Boville sono stati destinati fondi per un totale di 920 euro grazie alle donazioni di 58 cittadini. Il valore medio delle donazioni ottenute dal nostro comune è stato quindi di poco superiore ai quindici euro contro una media nazionale di trentacinque euro per singola donazione. Testimonianza questa, di una crisi economica che in Ciociaria si è fatta sentire anche nei redditi medi delle persone.
Tuttavia, si potrebbe ovviare al problema semplicemente aumentando le donazioni; alla prossima amministrazione il compito di promuovere progetti e coinvolgere la cittadinanza nel sostegno a chi è stato meno fortunato.

Boville Bene Comune, domenica il taglio del nastro per la sede elettorale di Monte di Fico

Taglio del nastro per la sede elettorale della lista "Boville Bene Comune" del candidato sindaco Memmo Di Cosimo. Dopo aver inaugurato in un primo momento la sede all'interno del centro storico cittadino e poi quella in contrada Scrima, il terzo "hotspot" verrà inaugurato a Monte Di Fico. "In questo particolare periodo storico, dove la disaffezione dei cittadini verso la politica è particolarmente sentita l'iniziativa di aprire delle sedi, ove possibile ovviamente, dimostra attenzione e vicinanza al territorio, favorisce il confronto e garantisce un impegno costante e serio attraverso delle riunioni periodiche" commenta Stefania Venditti, consigliere comunale sui banchi dell'opposizione a cavallo tra la fine degli anni novanta ed il nuovo millennio e candidata nella lista capeggiata proprio da Di Cosimo. "I progetti per la mia contrada sono diversi ma è necessario lavorare bene e nell'interesse di tutto il paese. Penso alla manutenzione delle strade ormai dissestate, la messa in sicurezza di alcuni tratti, l'integrazione di alcuni servizi a costi decisamente bassi per la collettività come bacheche, specchi, manutenzione della rete dell'illuminazione stradale. Il nostro però è un programma ambizioso ed i punti più importanti e significativi sono il completamento delle rete del metano, la rete fognante, la realizzazione di una piccola piazza. Ci vuole tanto impegno, tanta passione e soprattutto la capacità di programmare bene per ottenere fondi pubblici che permettano di lavorare bene senza gravare sulle tasche della cittadinanza". Il taglio del nastro è fissato per il tardo pomeriggio di domenica in via Forcella, località di Monte di Fico.

L'auditorium, il teatro ed il dialetto. L'intervista di Radio Boville con il dottor Renato Genovesi

"Con Piero Fabrizi siamo sulla stessa lunghezza d'onda. E' una persona seria, onesta e trasparente, qualità indispensabili per governare un territorio. Ho accettato di concorrere a sindaco del mio paese, è una sfida impegnativa ma la politica è passione". Inizia così, davanti la macchinetta del caffè nel suo studio medico, la prima intervista di Radio Boville a Renato Genovesi, candidato sindaco della lista "Insieme per Crescere 2.0". E' lui, medico come Piero, ad aver accettato di raccoglierne il testimone; di estrazione post democristiana, Popolari per l'esattezza, poi assessore con Ruggero Mastrantoni tra la fine degli anni novanta e l'inizio degli anni zero. Onestà, impegno e dedizione, questi i punti cardinali che segnano il nuovo corso del progetto politico di Genovesi che insieme alla politica unisce la passione per il teatro ma non sembra affatto entusiasta del teatrino della politica nazionale degli ultimi anni. "Per chi come me intende la politica come passione e servizio alla collettività, come mettersi al servizio degli altri, il trasformismo degli ultimi anni a che vediamo nella politica nazionale è uno spettacolo davvero poco edificante. Tuttavia, in politica ormai si viaggia al ritmo dei cambiamenti del mondo".
Incalzato sui tanti competitor che si presentano al via di questa competizione elettorale, Genovesi raccoglie la sfida con stile e con un tocco di fair play che non guasta mai.
"Vedo con piacere che tanti giovani di Boville sono candidati nelle diverse liste. E' bello vedere che hanno a cuore la politica. Spero che il paese abbia un futuro con più partecipazione, non vorrei che fosse solo una ventata. Tuttavia, abbiamo davanti un quadro politico piuttosto confuso ma sono convinto che i nostri concittadini sapranno premiare il progetto politico più concreto ed interessante".
Non si sbilancia sull'operato dell'amministrazione uscente, il "comedian" nostrano anche se "il giudizio sull'amministrazione uscente è positivo. Rispetto a quello che è stato fatto finora e poi dobbiamo ricordare che amministrare non è semplice. Non ci si improvvisa, bisogna programmare. Ritengo che ci sia la necessità di potenziare le manifestazioni culturali anche se le risorse a disposizione non sono particolarmente ampie. Tuttavia, il bilancio che ci lascia Piero Fabrizi è quello di un comune sano e questo consente di programmare al meglio il futuro".
Tanti i progetti e le idee per il futuro del borgo ernico, una "lista dei desideri" in equilibrio tra il sogno di un paese migliore ed i piedi ben ancorati a terra. Il tutto, condito da un pizzico di pragmatismo e saggezza popolare, la stessa che Genovesi ha rappresentato nei palchi di tutta la Ciociaria in questi decenni.
"Se Dio vuole ho intenzione di rimboccarmi le maniche. Scommetteremo sul rilancio dell'artigianato, vorrei creare un marchio che permetta a tutti di conoscere Boville attraverso un oggetto di artigianato oppure un prodotto enogastronomico, una delle nostre eccellenze : inutile dire che il pensiero va al nostro fantastico olio d'oliva. L'economia in tante parti del mondo si sta trasformando in economia circolare e sono convinto che ci sia lo spazio per sviluppare la nostra microeconomia. 
Non possiamo fare grossi passaggi o grandi promesse. Cercheremo di fare il massimo anche per fare in modo di rendere i nostri ragazzi sempre più partecipi alla vita del paese. Continueremo a dare impulso alle attività sportive con l'ammodernamento del centro sportivo di Montorli e personalmente ho davvero a cuore la riqualificazione del campo sportivo di San Lucio che verrà riaperto quanto prima. Ovviamente, la realizzazione di un auditorium è l'aspirazione più alta. La scuola deve essere al primo posto, ci vuole più attenzione per la cultura e per il turismo, un argomento del quale tutti parlano senza che nessuno sappia davvero come intervenire".
Dopo un buon caffè ed una piacevole chiacchierata, il tempo stringe ed alla porta di "Renat' Sampacorta" bussano i suoi pazienti. C'è ancora il tempo per un'ultima domanda, quasi alla Marzullo; e quando gli porgiamo un foglio bianco e gli chiediamo, da uomo di teatro, cosa immagina e cosa vuole per Boville i suoi occhi per un attimo diventando sognanti, per una frazione di secondo quasi assenti.
"Mi auguro che il nostro dialetto, che è bellissimo, non scompaia. Realizzare l'auditorium sia per la musica che per le opere teatrali è un sogno che ho nel cassetto ma soprattutto un modo per conservare la cultura e le tradizioni di Boville".

In sala d'attesa arrivano altri pazienti, è ora di andare. Radio Boville tornerà ad intervistare presto Renato e le domande saranno più piccanti. Per ora, è stato bello ritrovare uno dei protagonisti della politica baucana. 

giovedì 26 aprile 2018

Investimenti, riduzione delle tasse e turismo. La ricetta di Enzo Perciballi per il centro storico

"Stiamo studiando un programma per dare degli incentivi ad imprenditori e commercianti che decideranno di tornare a investire nel centro storico di Boville Ernica. 
Mancano i servizi, mancano addirittura le marche da bollo e non c’è più una banca". E' questo uno dei primi provvedimenti che Enzo Perciballi, candidato a sindaco per la lista “Tu Protagonista” intende adottare per risollevare il centro storico cittadino.

"Ci sono tanti locali commerciali sfitti - incalza ancora Perciballi - negli ultimi tempi tuttavia si assiste con sempre maggiore frequenza a fughe, spesso dovute a canoni di affitto troppo alti rispetto al reale giro di affari che si riesce a concretizzare dentro le mura cittadine. Questo fenomeno sta purtroppo trasformando il borgo in qualcosa che somiglia più a un “dormitorio” che a un luogo di aggregazione. Per questo stiamo studiando una forma di agevolazione fiscale per incentivare i commercianti che già ci sono a rimanere, oppure altri ad aprire nuove attività. Partiremo da un censimento dei locali disponibili per poi contattare i proprietari che si rendono disponibili e li agevoleremo nelle forme consentite dalla legge. Studieremo forme di sgravi sulle tasse comunali a vantaggio di chi deciderà di investire. La situazione che si registra, infatti, è sempre più grave. Basti pensare che per i cittadini non è possibile nemmeno acquistare una marca da bollo perché non esiste più una rivendita. Troppo volte si è costretti a prendere l’automobile e a percorrere diversi chilometri. Per non parlare delle banche. Ne avevamo ben due, ora sono andate via entrambi. Ci adopereremo per riportarne almeno una: si tratta di servizi indispensabili in assenza dei quali si limita la circolazione delle persone. Se facciamo in modo che l’economia torni a girare ne beneficeranno tutti. Ovviamente questa iniziativa è strettamente legata all’altra di più ampio respiro che riguarda lo sviluppo di un piano turistico ben articolato, di cui abbiamo già parlato abbondantemente e che sostanzialmente prevede la nascita di una vera e propria filiera che permetterà al visitatore di rimanere da noi qualche giorno. Insomma, faremo una serie mirata di vere e proprie “iniezioni” per stimolare la ripresa". 


Investimenti e meno tasse, la strada che vuole percorrere Perciballi è sicuramente quella giusta.

Memmo Di Cosimo attacca l'amministrazione di Piero Fabrizi sulla passerella del Renarone

di Maurizio Patrizi
La Provincia Quotidiano

La passerella del Renarone è finita al centro dell’acceso dibattito che si è scatenato durante l’ultimo Consiglio comunale di Boville Ernica. A portarcela mercoledì scorso, in occasione della discussione per l’approvazione del bilancio previsionale e programmatico 2018-2020, è stato il consigliere comunale di minoranza Memmo Di Cosimo. Duro il suo attacco all’amministrazione uscente del sindaco Piero Fabrizi, accusata di sperpero di soldi pubblici per il degrado in cui è stata lasciata la struttura.  

L’opera fa parte di un più ampio progetto che avrebbe dovuto agevolare lo sviluppo turistico ed era stata terminata nel 2014 ma nel frattempo aveva subito dei danneggiamenti a causa dei massi caduti dalla sommità della grotta, detta appunto del “Renarone” che sarebbe dovuta diventare visitabile proprio grazie alla passerella in legno.

"Penso che non sia opportuno – ha attaccato duramente Di Cosimo durante l’assise di mercoledì scorso – che un’opera pubblica, realizzata con soldi pubblici, sia stata lasciata nel più completo abbandono da parte di questa Amministrazione ormai dal lontano 2014 (ben quattro anni), periodo in cui era stata annunciata la fine dei lavori. Un’opera diventata ormai ostaggio di erbacce e arbusti che la fanno da padrone ovunque".

L’intero progetto prevedeva anche la ristrutturazione della chiesetta della Madonna del Latte, di un antico fontanile a valle, ma anche la realizzazione di un percorso turistico con pista ciclabile, per un totale di circa 100 mila euro, comprese le spese di progettazione e direzione dei lavori.

"Quella stessa passerella – incalza il consigliere di opposizione Memmo Di Cosimo – era stata già danneggiata gravemente dopo essere stata installata, a causa della caduta di alcuni sassi che si erano staccati dalla sommità della grotta a seguito di cedimenti e crolli. Da allora però nessuno se ne cura nonostante io lo abbia più volte sollecitato". E incalza: "Il degrado attira altro degrado e quindi logicamente quel luogo tanto tenuto in considerazione nella fase progettuale è ora diventato una pattumiera al punto tale che si rischia un vero e proprio allarme igienico. L’amministrazione Fabrizi – conclude Di Cosimo – è l’amministrazione del “Ecco stiamo partendo, ecco parte l’appalto, ecco parte il bando, ecco abbiamo fatto…” e poi si assiste all’indegno spettacolo della passerella del Renarone, quello hanno fatto! E’ una delle cose fatte. Per carità, non vogliamo insinuare che sono tutte così quelle poche cose fatte. Ma li da anni nessuno interviene per rimediare al grave danno fatto".

Pesanti le accuse che l’ex vicesindaco della seconda amministrazione Fabrizi ha mosso ai suoi ex compagni di cordata, anche su altri fronti dell’azione amministrativa in merito al bilancio previsionale. Ma quella verso questa opera pubblica ha destato molto scalpore in quanto già durante la fase dei lavori era finita alla ribalta della cronaca proprio a causa della friabilità delle rocce attorno alla grotta che praticamente non l’hanno più resa praticabile.    

Piero Fabrizi schiera il tridente lungo via Rotabile. Intanto, Zio Alfredo è sempre in gol

Tre punte, un cannoniere, tanti assist, il "gioco di squadra". Piero Fabrizi, dopo aver ringraziato i cittadini di Boville per i dieci anni trascorsi a Palazzo Simoncelli, si prepara all'appuntamento del dieci giugno prendendo in prestito linguaggi e soprattutto schemi del calcio. Ed è con il tridente tra Rotabile e Colle San Paolo che ha deciso di giocarsi questa partita. Del resto, gioca in casa e perfino la filosofia catenacciara dell'Italia pallonara vuole che si giochi all'attacco davanti al pubblico amico, su un terreno di cui conosce ogni zolla, ogni piccola pendenza, ogni segreto.

Certo, restano da stabilire i ruoli delle punte in campagna elettorale ma la tattica messa in campo dal primo cittadino è piuttosto chiara : lui, Piero, al centro dell'attacco. L'uomo che farà salire la squadra, in grado di farti guadagnare chili, centimetri e metri di campo, pronto ad andare in pressing sugli avversari quando provano ad impostare il gioco, pronto ad insaccare qualsiasi pallone si presenti dalle sue parti.

Sulle corsie esterne, pronti per scodellare in mezzo cross e traversoni invitanti ci saranno Marcello Dalmazia ed Angelo Fabrizi. Il primo, Dalmazia, tatticamente anarchico ma onesto terzino quando a calcio ci giocava davvero, è pronto per rientrare in copertura, magari con qualche fallo tattico quando serve per spezzare il gioco. Angelo Fabrizi invece presidia il fortino di Colle San Paolo, mai come ora sotto assedio per i tanti, troppi candidati, arriva a questo appuntamento con la preziosa esperienza maturata in questi anni da amministratore proprio accanto a Piero. 
E non è finita qui: il dispiegamento dell'artiglieria pesante da parte della lista di Renato Genovesi che ha raccolto il testimone proprio da Fabrizi vede in campo il riconfermato Ivan Savone, originario di Colle Piscioso ma che lungo la "Mother Road" baucana ha parenti e tanti amici.

Il compito di rifornire di palloni questa nutrita batteria di attaccanti stavolta potrebbe essere affidato a Tonino De Paulis, anche lui assessore negli anni d'oro del Garofano. Qualcuno potrebbe ribattezzarla Unità Socialista, per la prima volta dopo la diaspora dei primi anni novanta. Piero e Tonino, socialdemocratico il primo e socialista il secondo. Mancano soltanto i garofani rossi nel taschino della giacca e chissà che Piero non ne conservi qualcuno sottobanco da portare nottetempo nella sede del suo comitato elettorale. Un garofano ci sta sempre bene. Meno male che a supervisionare il tutto ci sarà Renato Genovesi che, da bravo medico e soprattutto da uomo di teatro, a certe debolezze dell'animo umano è abituato.

Marcello, Piero, Tonino. I suoi ragazzi, i ragazzi di Zio Alfredo. Una stella, burbera e sorridente, vi sta a guardare. 

mercoledì 25 aprile 2018

Boville sconfitto in casa dalla Virtus Tecchiena

Brutta sconfitta per il Boville Ernica nel gara disputata nella mattinata di oggi sul tappeto sintetico del Montorli. I rossoblu cadono tra le mura di casa e vengono battuti dalla Virtus Tecchiena con il risultato di due a uno. Un risultato che arriva dopo una prestazione opaca, con poche idee sul piano del gioco; nella prima frazione del gioco erano gli ospiti a passare in vantaggio sfruttando una disattenzione della difesa rossoblu. Gli ospiti erano bravi a trovare il raddoppio e nella seconda parte della gara era Nayden Valev ad accorciare le distanze dal dischetto. Il forcing finale della squadra di mister Di Rienzo, in inferiorità numerica per le espulsioni di Fabrizi e Lozza, non riusciva a regalare il pareggio ai padroni di casa. Stavolta non è bastata la prodezza di Valev a togliere le castagne dal fuoco al Boville. La salvezza comunque, nonostante un calendario tutt'altro che semplice, è ancora a portata di mano. Domenica prossima, in riva al Liri, il derby con i neroverdi dell'Anitrella. 

Uniti per Boville, Diana presenta il suo simbolo

Se il nome scelto da Orlando Cervoni per la propria lista è sicuramente il più originale, il logo di Marta Diana è senza dubbio il più bello. Un tocco di buon gusto femminile che non guasta mai, soprattutto per la prima candidata sindaco donna nella storia della nostra cittadina.

Semplice e pulito, con la Collegiata di San Michele Arcangelo e l'orologio in piazza che campeggiano sullo sfondo di un cielo luminoso, quasi ad indicare il sole che torna a splendere su Boville. In basso, un tricolore simbolo di unità la cui presenza però "tradisce" le simpatie per il centrodestra di una formazione che risulta essere comunque di ispirazione civica. Azzecata anche la scelta del nome della lista, "Uniti per Boville" e mai come adesso, con sette candidati sindaco in campo, Boville ha bisogno di unità e di coesione.

Non abbiamo ancora avuto modo di leggere il programma elettorale ma la presenza nel logo dell'orologio che campeggia su piazza Sant'Angelo lascia pensare che una delle priorità sarà la sistemazione della meridiana posto proprio sotto l'orologio, dono dell'astronomo Giuseppe Armellini alla nostra cittadina. Che sia arrivata l'ora di Marta Diana?

"La Liberazione è la festa più bella"

Dal "compagno" Orlando Cervoni riceviamo e pubblichiamo un breve commento in occasione dell'anniversario della Liberazione.

"La Liberazione è la Festa più bella per tutti gli Italiani, perchè da quel giorno parte il processo che ci porta alla realizzazione di un'opera fondamentale: la Costituzione. Penso che possiamo dirci fortunati per essere nati dopo il 1945. Ora si tratta di applicare quei sani principi e rifiutare ogni idea di discriminazione e di esclusione fra persone che appartengono alla stessa Nazione. Viva il venticinque aprile !!"