Preziosa boccata d'ossigeno per il Boville Ernica nella corsa salvezza del campionato di Prima Categoria. I rossoblu di mister Di Rienzo infatti si impongono con un risultato all'inglese contro il Fontana Liri e si allontanano dalla zona paludosa della classifica.
Match a senso unico quello che si è disputato sul tappeto sintetico del Montorli con i padroni di casa che tengono in mano il pallino di gioco e concedono davvero poco agli avversari che si presentavano in formazione rimaneggiata. Nel Boville, squalificato il puntero Flavio Lozza, salivano in cattedra i baby Lorenzo Paglia e Francesco Giona, quest'ultimo in gol insieme al più esperto Nayden Valev con l'ex Arpino bravo a guadagnarsi e poi a trasformare un calcio di rigore.
In settimana Alessandro Santopadre e compagni dovranno preparare il match contro la squadra del Guarcino che all'andata riuscì a strappare un prezioso punticino al Montorli nonostante le tante occasioni costruite dai rossoblu; ha riposato invece la formazione juniores che dopo il pareggio sul campo dell'United Cominium è chiamata ora ad una prova di grande maturità sul campo del Vico nel Lazio. Nella foto, il regista Alessandro Santopadre.
lunedì 26 febbraio 2018
domenica 25 febbraio 2018
Maltempo, scuole chiuse nella giornata di lunedi
Il sindaco di Boville Ernica, Piero Fabrizi, ha deciso di chiudere in via precauzionale tutte le scuole della cittadina ernica di ogni ordine e grado, per la giornata di lunedì 26 febbraio.
Il provvedimento è stato diramato dall'ente di Palazzo Simoncelli nella mattinata di oggi sulla base delle avverse previsioni meteo e riguarderà, per ora, la sola giornata del lunedì, in attesa degli sviluppi e dei nuovi bollettini meteo, che saranno monitorati costantemente dai responsabili del comune. Scuole chiuse non solo a Boville comunque ma in via precauzionale numerosi centri della Ciociaria, compresi Monte San Giovanni, Veroli e Frosinone, hanno deciso di adottare lo stesso provvedimento.
A sinistra prosegue il "casting" per il dopo Piero
Già ai suoi primi vagiti, questa campagna elettorale ci provoca moti di sconforto. Dopo le politiche e le regionali, arrivare alle comunali, a primavera inoltrata, sarà un impresa titanica.
A Boville, in questi giorni, sembra un po’ il casting del Grande Fratello Vip (dove è noto, i vip scarseggiano mentre abbondano parenti e affini di vip fino al decimo grado). La cosa sconsolante è che qui si tratterà di provare a mettere una pezza in una situazione politica e sociale molto difficile; l'amato paesello non è più l'isola felice che tutti credevamo, almeno fino a dieci anni fa. Le banche sono andate via, tante altre attività commerciali hanno chiuso dalla palestra alla macelleria, passando per alcuni storici bar. E' il segno dei tempi, il campanello d'allarme di una crisi, quella dell'edilizia, che si è aggravata con il passare degli anni. Per tutta risposta, l'amministrazione comunale ed il sindaco Piero Fabrizi hanno deciso di supportare il commercio aumentando le tariffe della raccolta dei rifiuti, come se famiglie e attività commerciali non pagassero abbastanza.
Da tempo ci lamentiamo della qualità della nostra classe dirigente, sulla base di un semplice assunto: un Paese prospera o decade in base alla qualità della classe dirigente di cui dispone. È un tema fondamentale, eppure i politici sembrano non occuparsene o, se lo fanno, i risultati sono disastrosi. Basta guardare le liste elettorali che spuntano come funghi : tutti vogliono concorrere ma nessuno ha realmente un idea.
Il Pd che a Boville è riuscito a passare indenne anche negli anni della rottamazione di Renzi è frammentato in almeno tre parti: se quella doveva essere la rivoluzione, abbiamo assistito ad un clamoros bluff. Altro che ricambio generazionale, all'ombra dell'Angelo di Giotto sono prevalsi i personalismi con i nostri rivoluzionari in vestaglia e pantofole che pensano, banalmente, solo alla presa del Palazzo d'Inverno di bolscevica memoria. E cosi, i democrat saranno con tutti e con nessuno, in attesa che da Frosinone, dopo le regionali ovviamente, qualcuno si prenda la briga di rimettere insieme i cocci. Memmo Di Cosimo ed Enzo Perciballi, entrambi candidati a sindaco, si sono già confrontati alle primarie di qualche anno fa ed il return match andrà in scena tra poche settimane; un duello rusticano dove Ivan Savone e Marcello Dalmazia, pezzi del Pd che sostengono Piero, assisteranno da spettatori.
Ovviamente, se Atene piange, Sparta non ride. La confusione regna sovrana nel Pd ma i Socialisti non se la passano meglio. La scelta del candidato sindaco nello schieramento di Piero non è affare semplice per nessuno; l'unico a non perderci il sonno però è proprio il primo cittadino che ha deciso di "contarsi" candidando alle regionali Gianna Perciballi, eroica presidente del comitato per il gemellaggio (non eletta da nessuno, alla faccia della democrazia). Il buon Piero sta facendo campagna elettorale vecchio stile, porta a porta, con santini e volantini. Da buon politico quale è sempre stato, Piero ha deciso di contarsi e soprattutto di contare le schede utili nelle sezioni di Casavitola e Scrima. Per questo la scelta del candidato sindaco è stata abilmente posticipata a dopo il voto di inizio marzo.
Sotto la cenere però ardono ancora i bollenti spiriti di Orlando Cervoni ed Angelo Fabrizi anche se le quotazioni del dottor Renato Genovesi (lui si, votato rappresentate del comitato per il gemellaggio ai tempi di Mastrantoni) sono in rapida ascesa e chissà che Angelo Reali non possa rientrare al fotofinish nella partita. Per il momento bocche cucite ed una cortina fumogena stanno facendo da scudo alla scelta del "capolista"; i Socialisti rinunceranno davvero al ruolo principe nello scacchiere del dopo Piero?
Spesso la politica si riduce alla gestione dei problemi del giorno per giorno, a fini di autoconservazione del sistema di potere e dei suoi equilibri. A Boville, addirittura, si naviga a vista. Per questo non serve grande cultura politica: anzi, meno ce n’è, meglio è. E dire che con Lino Diana ed Alfredo Verrelli abbiamo avuto sempre esempi fulgidi.
sabato 24 febbraio 2018
Pd, prosegue il tour elettorale di Francesca Cerquozzi
Battute finali per la campagna elettorale che vede protagonista, tra le altre, la consigliera comunale di Veroli, Francesca Cerquozzi. In corsa per il collegio uninominale con il Partito Democrato, la Cerquozzi nelle ultime settimane ha toccato numerosi centri della Ciociaria in un tour elettorale utile a raccogliere idee e proposte dei cittadini. "Questa campagna elettorale si presenta come una sfida difficile che affronterò con umiltà ed entusiasmo insieme a tutti i cittadini del nostro territorio. Sarà l’occasione per scambiarci soluzioni e idee, partendo da questo nostro territorio che è quello dove sono nata, cresciuta e dove torno ogni sera. Qui è nata la mia passione per la Politica e da qui ho iniziato ad interessarmi ai temi per cui ora mi batto e lavoro ogni giorno: difesa dei diritti umani, non discriminazione, pari opportunità, giustizia sociale>. Il tour di Francesca Cerquozzi proseguirà questa sera a Casavitola, popolosa frazione di Boville Ernica. Interverranno tutti i candidati alla Camera dei Deputati e al Consiglio regionale del Lazio. Domenica invece poco prima dell'ora di pranzo, è in agenda un incontro elettorale al Bar Carnevale di Sant’Angelo in Villa, a Veroli. Parteciperanno il sindaco della città ernica Simone Cretaro insieme a Giuseppe D’Onorio, Danilo Campanari e Nazzareno Pilozzi.
giovedì 22 febbraio 2018
Fabiana Fabrizi in campo con Liberi ed Uguali
Tutto pronto in vista del prossimo appuntamento elettorale del 4 marzo. Ai nastri di partenza con la lista Liberi ed Uguali, nel plurinominale, c'è anche la nostra concittadina Fabiana Fabrizi. Militante a sinistra, avvocato, Fabiana, si candida per rappresentare i cittadini di Boville Ernica e, più in generale dell'intera Ciociaria.
“Ho scelto di aderire al progetto politico della la lista Liberi e Uguali perché rappresenta l'unico vero riferimento progressista di questo paese lontano dai populismi e dalle promesse elettorali dei soliti noti.
Nel nostro programma i primi impegni sono verso il lavoro, la sanità ed il mondo della scuola; in particolare, siamo per un rilancio concreto della scuola pubblica. Questo è un argomento che mi sta particolarmente a cuore e che merita una svolta dal punto di vista della futura programmazione e degli investimenti ad essa dedicati. La legge elettorale ci porterà probabilmente ad una ingovernabilità quindi mi auguro che gli elettori scelgano il presidente Piero Grasso e la squadra di Liberi e Uguali in maniera numerosa, per dare un segnale chiaro a chi con la farsa delle larghe intese ci ha portato a questo punto e vuole tenerci privi della capacita di decidere da chi essere governati. Insieme, dobbiamo far sentire la voce di questa terra”.
“Ho scelto di aderire al progetto politico della la lista Liberi e Uguali perché rappresenta l'unico vero riferimento progressista di questo paese lontano dai populismi e dalle promesse elettorali dei soliti noti.
Nel nostro programma i primi impegni sono verso il lavoro, la sanità ed il mondo della scuola; in particolare, siamo per un rilancio concreto della scuola pubblica. Questo è un argomento che mi sta particolarmente a cuore e che merita una svolta dal punto di vista della futura programmazione e degli investimenti ad essa dedicati. La legge elettorale ci porterà probabilmente ad una ingovernabilità quindi mi auguro che gli elettori scelgano il presidente Piero Grasso e la squadra di Liberi e Uguali in maniera numerosa, per dare un segnale chiaro a chi con la farsa delle larghe intese ci ha portato a questo punto e vuole tenerci privi della capacita di decidere da chi essere governati. Insieme, dobbiamo far sentire la voce di questa terra”.
venerdì 16 febbraio 2018
"Difendere la vita è proclamare Dio nel mondo contemporaneo". L'intervento di Mons. Vincenzo Paglia
La vita oggi va proclamata e non soltanto difesa dagli attacchi dei “riduzionismi” che, nel nome delle logiche produttive ed economiche, “scartano” i poveri, i deboli, i malati, i non ancora nati. “La scelta di parlare di proclamazione della vita e non di difesa della vita, locuzione più facilmente usata, mi pare particolarmente sapiente e necessaria”. Lo ha ribadito il nostro concittadino, mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, nella conferenza tenuta nei giorni scorsi a Londra nella sede della “Catholic Voices Academy” sul tema “La proclamazione della vita in chiave missionaria”. “Oggi – ha spiegato – la Chiesa non può e non deve limitarsi a una difesa di alcuni valori e principi, per quanto corretti e doverosi. Noi siamo chiamati a proclamare, cioè a dire ad alta voce, il mistero della vita che è il modo di Dio di abitare la storia, ad aiutare ogni donna e ogni uomo che abita questo pianeta a riconoscere la presenza dello Spirito, che è Signore e – appunto – dà la vita”. Il “passaggio” dalla difesa alla proclamazione “implica un significativo cambio di passo per la comunità dei credenti" ha concluso Mons. Paglia nel suo intervento.
venerdì 2 febbraio 2018
Cinque Stelle, a Boville incontro con Roberta Lombardi
Farà tappa a Boville il tour elettorale di Roberta Lombardi. La candidata presidente alla Regione Lazio, in campo con il Movimento 5 Stelle incontrerà i cittadini questa sera alle 18,15 presso la sala consiliare di Palazzo Simoncelli. La visita della Lombardi segue di qualche settimana quella di Frusone, candidato al Parlamento sempre con i pentastellati. L'attività del movimento fondato da Beppe Grillo inizia ad assumere una certa consistenza anche a Boville; facile immaginare che l'incontro avrà ricadute importanti anche in ottica delle amministrative della prossima primavera quando a Boville i cittadini saranno chiamati a rinnovare il consiglio comunale.
Potrebbe essere Fabio Genovesi infatti, portavoce a Boville dei Cinque Stelle, il potrebbe essere candidato a sindaco.
La Lombardi appare comunque decisamente staccata nei sondaggi per la corsa alla Pisana. Da numerosi rilevazioni infatti sembra essere in netto vantaggio l'uscente Zingaretti, seguito a ruota da Parisi. La Lombardi dovrebbe attestarsi ad un venti per cento dei consensi con il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che dovrebbe arrivare a sfiorare il dieci per cento delle preferenze.
Potrebbe essere Fabio Genovesi infatti, portavoce a Boville dei Cinque Stelle, il potrebbe essere candidato a sindaco.
La Lombardi appare comunque decisamente staccata nei sondaggi per la corsa alla Pisana. Da numerosi rilevazioni infatti sembra essere in netto vantaggio l'uscente Zingaretti, seguito a ruota da Parisi. La Lombardi dovrebbe attestarsi ad un venti per cento dei consensi con il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che dovrebbe arrivare a sfiorare il dieci per cento delle preferenze.
giovedì 1 febbraio 2018
Casavitola, una testa di bue appesa al cancello di casa
Boville Ernica, la città del bove. Le origini del nome della nostra cittadina rimandano direttamente al culto pagano del bove ed i ritrovamenti di numerosi reperti nella zona di Monte di Fico, tanti anni fa, lasciano supporre che nel nostro territorio ci fosse un tempio dedicato a questa divinità.
La scoperta fatta stamattina nella contrada di Casavitola, una testa di bovino appesa al cancello di un abitazione, lascia supporre che di riferimenti storici o religiosi ce ne siano ben pochi.
Erano da poco passate le sei del mattino infatti quando una famiglia di Casavitola, ha fatto l'amara, macabra scoperta: appesa ad un cancello, legata con una corda, la testa di un bovino appena macellato. Un atto intimidatorio oppure uno scherzo, seppur di cattivo gusto? E' quello che stanno cercando di scoprire i carabinieri della locale stazione di Boville Ernica insieme ai colleghi della compagnia di Alatri.
Possiamo soltanto immaginare la sorpresa dei proprietari dell'abitazione sita nella periferia della città al momento della macabra scoperta. I militari stanno ora indagando per cercare di capire meglio la dinamica dei fatti e soprattutto cercare di comprenderne le motivazioni; ovviamente non sarà un impresa semplicissima dal momento che tutto lascia supporre che tutto sia avvenuto in piena notte, con la complicità del buio. Se si tratta di uno scherzo, gli autori del gesto hanno dimostrato di avere ben poco senso dell'umorismo; diversamente c'è la necessità di capire il perchè dell'accaduto.
Viene da chiedersi, che paese stiamo diventando?
domenica 28 gennaio 2018
Ponzio Pilato, il gallo Guglielmo ed il grande bluff
Un ufficiale della Divisione Littorio addomesticava il gallo Guglielmo nei ritagli della battaglia di El Alamein.
Anche se la storia racconta che entrambi conclusero la carriera in padella, noi aspettiamo di capire quale posizione prenderà il partito Democratico a Boville. Un attesa trepidante, come se a qualcuno importasse veramente di cosa pensano quattro pseudo dirigenti e degli ascari loro sodali.
Comunque, giorni fa, Sara Battisti, ha affidato ad un foglio locale le sue riflessioni di dirigente di partito (!) facendo in buona sostanza come il buon Ponzio Pilato. Se ne sono lavati le mani. Con glaciale indifferenza, i dirigenti da Frosinone ci hanno fatto capire che non interessa granché di quello che succede a Boville, il partito di fatto non prenderà posizioni; l’unica, la sola ansia di questa classe dirigente è quella di accaparrarsi le preferenze nelle città dell’Angelo di Giotto un po’ come si usa fare per i punti al supermarket.
Come sono lontani i tempi di Alfredo Verrelli e Franco Luffarelli. E poi di Gianni Paglia, stella crepuscolare ma ancora brillante nel firmamento della gauche nostrana. Per i cattocomunisti, da allora, è stato un continuo, costante, inesorabile declino. Roba da far invidia perfino al Nottingham Forest, due coppe Campioni in bacheca ed un presente a vivacchiare nella Championships britannica.
Poverini i compagni. Adesso nemmeno più la “Federazione”, timorosa di perdere i voti di Tizio o di Caio, prende posizione. Non si è visto nemmeno l’onorevole senza patente di guida che in altri tempi, quindici anni fa, avrebbe cercato di dirimere la questione. E loro, i compagni, si chiudevano in confessionale. Altri tempi; erano buffi ma almeno ci si divertiva.
Forse la colpa non è dei cattocomunisti: noi altri siamo vecchie scorie, ancora sbalorditi da Casini che si candida con il Pd a Bologna, dalla Boschi che cerca uno scranno nella provincia che voleva abolire, dalla faccia tosta di Renzi che prometteva di lasciare la politica, dalla Lorenzin che non dispone di alcun titolo accademico e di alcuna conoscenza della medicina ma ha la faccia tosta di andare in televisione a spiegare al popolo italico quanto facciano bene i vaccini.
Berlinguer ed Almirante hanno segnato la via di tanti di noi eppure ci rendiamo conto che apparteniamo al passato.
Dinosauri sulla via dell’estinzione.
Tra i misteri che sfuggono alla nostra comprensione anche l’attivismo, sorprendente di Selenia Boccia, pure lei di sinistra o quasi. Candidata cinque anni fa, eletta con il contributo decisivo di Orlando Cervoni, poi assessore alla biblioteca nell’era di internet e dei libri in formato elettronico, poi le dimissioni ed ora la risurrezione, il ritorno alla ribalta della scena politica dopo che nessuno ha mai realmente compreso i motivi per cui ha abbandonato l’allegra comitiva di Piero e company. Ed in un momento storico in cui tutti vogliono fare il candidato sindaco e nessuno l’assessore ed il consigliere, Selenia deve aver compreso che a poker ci si gioca sempre per portare a casa l’intero piatto. E magari che ogni tanto qualcuno prepara un bluff. Il grande bluff.
Comunque vada a finire la corsa a Palazzo Simoncelli, mi metterò in tasca una piccola mela e la tristezza sparirà l'indomani.
Anche se la storia racconta che entrambi conclusero la carriera in padella, noi aspettiamo di capire quale posizione prenderà il partito Democratico a Boville. Un attesa trepidante, come se a qualcuno importasse veramente di cosa pensano quattro pseudo dirigenti e degli ascari loro sodali.
Comunque, giorni fa, Sara Battisti, ha affidato ad un foglio locale le sue riflessioni di dirigente di partito (!) facendo in buona sostanza come il buon Ponzio Pilato. Se ne sono lavati le mani. Con glaciale indifferenza, i dirigenti da Frosinone ci hanno fatto capire che non interessa granché di quello che succede a Boville, il partito di fatto non prenderà posizioni; l’unica, la sola ansia di questa classe dirigente è quella di accaparrarsi le preferenze nelle città dell’Angelo di Giotto un po’ come si usa fare per i punti al supermarket.
Come sono lontani i tempi di Alfredo Verrelli e Franco Luffarelli. E poi di Gianni Paglia, stella crepuscolare ma ancora brillante nel firmamento della gauche nostrana. Per i cattocomunisti, da allora, è stato un continuo, costante, inesorabile declino. Roba da far invidia perfino al Nottingham Forest, due coppe Campioni in bacheca ed un presente a vivacchiare nella Championships britannica.
Poverini i compagni. Adesso nemmeno più la “Federazione”, timorosa di perdere i voti di Tizio o di Caio, prende posizione. Non si è visto nemmeno l’onorevole senza patente di guida che in altri tempi, quindici anni fa, avrebbe cercato di dirimere la questione. E loro, i compagni, si chiudevano in confessionale. Altri tempi; erano buffi ma almeno ci si divertiva.
Forse la colpa non è dei cattocomunisti: noi altri siamo vecchie scorie, ancora sbalorditi da Casini che si candida con il Pd a Bologna, dalla Boschi che cerca uno scranno nella provincia che voleva abolire, dalla faccia tosta di Renzi che prometteva di lasciare la politica, dalla Lorenzin che non dispone di alcun titolo accademico e di alcuna conoscenza della medicina ma ha la faccia tosta di andare in televisione a spiegare al popolo italico quanto facciano bene i vaccini.
Berlinguer ed Almirante hanno segnato la via di tanti di noi eppure ci rendiamo conto che apparteniamo al passato.
Dinosauri sulla via dell’estinzione.
Tra i misteri che sfuggono alla nostra comprensione anche l’attivismo, sorprendente di Selenia Boccia, pure lei di sinistra o quasi. Candidata cinque anni fa, eletta con il contributo decisivo di Orlando Cervoni, poi assessore alla biblioteca nell’era di internet e dei libri in formato elettronico, poi le dimissioni ed ora la risurrezione, il ritorno alla ribalta della scena politica dopo che nessuno ha mai realmente compreso i motivi per cui ha abbandonato l’allegra comitiva di Piero e company. Ed in un momento storico in cui tutti vogliono fare il candidato sindaco e nessuno l’assessore ed il consigliere, Selenia deve aver compreso che a poker ci si gioca sempre per portare a casa l’intero piatto. E magari che ogni tanto qualcuno prepara un bluff. Il grande bluff.
Comunque vada a finire la corsa a Palazzo Simoncelli, mi metterò in tasca una piccola mela e la tristezza sparirà l'indomani.
giovedì 18 gennaio 2018
Boville, off line il sito istituzionale del comune
In fondo, se la nostra Radio Boville è nata almeno tre anni prima del sito istituzionale del comune di Boville Ernica, c'è un motivo. E, a qualche anno di distanza, ne comprendiamo le ragioni con ancora più chiarezza.
Da quanto ci segnalano alcuni dei nostri lettori, almeno da un paio di giorni il sito istituzionale del comune di Boville Ernica risulterebbe non accessibile e quindi off line per gli utenti ed i visitatori.
Cliccando sull'indirizzo telematico dell'ente, infatti, ci si imbatte nel fastidioso messaggio “impossibile visualizzare la pagina”.
Un problema non sconosciuto ai frequentatori del web che già nella scorsa primavera avevano riscontrato numeri problemi con la posta elettronica certificata e la consultazione dell’albo pretorio on line.
Per il momento, nessuna comunicazione da parte di Palazzo Simoncelli riguardo la natura del guasto ed i tempi di riattivazione.
Forse, oltre a cercare di risparmiare qualche euro sulla raccolta dei rifiuti con tanto di salasso in arrivo per le famiglie baucane, sarà il caso di incrementare sviluppo e manutenzione della piattaforma informatica.
Resta, ovviamente, l’apertura al pubblico degli uffici comunali per qualsiasi tipo di informazione.
Texas? No, Gallarate
"Texas?" domandava Celentano. "Gallarate", rispondeva il cowboy.
I Mondiali alle porte, ma considerata l’assenza dell’Italia a Boville l'argomento principale è diventato la politica. La faccenda delle comunali appare la più spinosa; cinque liste, forse sei, chi più ne ha e più ne metta. Uno sbraca, l'altro ambisce, l’altro concilia. In realtà nessuno conosce effettivamente il valore delle carte in gioco ma tutti pensano a quello delle fiches sul tavolo.
La Boville che conosciamo oggi è figlia del fatalismo che ci condanna a restare vergini quando tutti trombano: c'è chi se ne gloria e chi ci scrive i libri.
Alle comunali si presenteranno con tutta probabilità cinque liste, forse pure sei. Questi andamenti così volatili ci dovrebbero preoccupare dal momento che tanti candidati in campo significa anche che la politica cittadina bada più ai personalismi che a progetti seri e credibili. Allo stesso tempo, tanta partecipazione popolare e tanta voglia di fare, almeno a parole, sembrerebbero una garanzia per il futuro, con tinte a tratti fosche, del nostro amato paesello. Certo, il rischio è chiedere alla miriade di candidati che si presenteranno cosa vogliono realmente perchè domande del genere ci farebbero apparire come quei vecchi scemi che ti mettono in mano i blister di medicine e ti dicono "non spenderli tutti", nell'idea di averti affidato dobloni della Rivoluzione Francese.
Piero Fabrizi pare aver ufficializzato la candidatura di Angelo Fabrizi, con lui in giunta negli ultimi otto anni; impossibile riproporre la squadra in blocco dopo che la maggioranza si è frantumata come un cristallo, più facile che Piero si riproponga lui stesso come candidato consigliere. In questi mesi in tanti hanno suonato il de profundis, politico si intende, per l'attuale primo cittadino ma da politico navigato il buon Piero avrà fatto i suoi calcoli. Enzo Perciballi invece sta cercando di rimpolpare la squadra che l'ha accompagnato nell'ultima campagna elettorale con qualche innesto di qualità che, a prescindere dai colori politici gli potrebbe permettere di fare il grande salto mentre Memmo Di Cosimo, Bill Centriglio per gli amici, dovrà per forza di cose presentarsi con una squadra in cui molti dei candidati saranno per forza di cose alla prima esperienza, caratteristica questa che potrebbe tornare utile in in momento in cui spirano forte i venti dell'antipolitica. Uno spazio, quello della cosidetta antipolitica, già occupato dal Movimento Cinque Stelle che potrebbe presentarsi ai nastri di partenza delle competizione dopo una serie di incontri che si sono svolti su tutto il territorio per raccogliere le proposte della cittadinanza; il candidato sindaco potrebbe essere Fabio Genovesi, portabandiera dei pentastellati da qualche anno. Rispetto allo scenario di qualche settimana fa, la novità più importante potrebbe arrivare dalla vecchia squadra di Michele Rotondi : l'ex sindaco sembrerebbe aver fatto un passo indietro ed a raccoglierne il testimone nella squadra che per anni ha spaziato nella galassia del centrodestra potrebbe essere Marta Diana che diventerebbe in questo modo la prima candidata sindaco donna nella nostra cittadina. E' vero che in questa partita non ci sarà spazio per troppa galanteria ma Marta ha l'esperienza ed il piglio giusto per giocare ad armi pari con tutti.
Gli unici assenti in questa partita sembrano essere i programmi. A meno che non li abbiano tenuti nascosti così come facevano i tedeschi dell'Est nel baule della Trabant attraverso il Check Point Charlie a Berlino durante la Guerra Fredda, nessuno sa realmente cosa fare. Ed i soldi, nei forzieri di Palazzo Simoncelli, sono davvero pochi.
"Texas?" domandava Celentano. "Gallarate", rispondeva il cowboy.
sabato 13 gennaio 2018
Mons. Vincenzo Paglia nominato membro della Congregazione delle Cause dei Santi
Papa Francesco, nei giorni scorsi, ha nominato membri della Congregazione delle Cause dei Santi gli eccellentissimi Monsignori Vincenzo Paglia, arcivescovo-vescovo emerito della Diocesi di Terni Narni Amelia (Italia), presidente della Pontificia Accademia per la Vita, e Demetrio Fernández González,vescovo di Córdoba (Spagna).
La Congregazione delle cause dei santi (Congregatio de causis sanctorum) è una delle nove congregazioni della Curia romana ed è stata istituita da papa Paolo VI con la costituzione apostolica dell'8 maggio 1969. È il dicastero che ha competenza per tutto quello che riguarda la procedura che porta alla beatificazione e alla canonizzazione dei "Servi di Dio": inoltre, sentito il parere della Congregazione per la dottrina della fede, ottiene dal Papa l'attribuzione ai santi del titolo di dottore della Chiesa; essa ha inoltre il compito di verificare anche l'autenticità delle reliquie.
giovedì 4 gennaio 2018
L'insostenibile leggerezza dell'essere
“Più Europa”, ha voluto chiamare il suo partitino, annesso al PD, Emma Bonino. "Insieme per Crescere", sulla falsariga delle ultime due tornate elettorali; con ogni probabilità si chiamerà ancora così la lista che sarà guidata dal successore di Piero Fabrizi.
Verrebbe da dire: ma non sono stanchi? La Bonino di sostenere la causa di un Europa che è il buco nero della crescita mondiale da quindici anni, i baucani di proseguire in un progetto politico che negli ultimi anni ha registrato più abbandoni che altro. E l'aumento di cinquecento milioni di vecchie lire del servizio per la raccolta dei rifiuti non è che l'ultimo regalo che questi tizi hanno fatto alla cittadinanza.
L'Europa che ci ha dato la UE è il regresso: a Boville Piero ed i suoi non hanno fatto altro che tassare, tassare ed ancora tassare. Non hanno saputo fare altro e se nei primi cinque anni qualche soldino dalla Regione Lazio è arrivato negli ultimi cinque anni per le casse di Palazzo Simoncelli è stato buio pesto. E manco a farlo apposta, alla Pisana ha governato Zingaretti, la sinistra.
Ora, è un dato di fatto che gli idioti che dominano l’oligarchia europea hanno finto di non vedere nulla, dallo sconvolgimento del Brexit, all’avvento di Trump, passando per lla presa del potere di Xi Jinping fino alle mutazioni in Medio Oriente. Non hanno ancora capito che conducono una battaglia di retroguardia, e di adattamento a un mondo che sta per schiattare; che è stata girata la pagina di una certa forma di globalizzazione, di cooperazione e di organizzazione del mondo.
A Boville, la stessa cosa. Nonostante la Pisana in mano alla sinistra, complice una progettualità inesistente, i baucani non si sono fatti finanziare praticamente niente. Le spese le hanno fatte però i cittadini che hanno visto la manutenzione ordinaria diventare sempre più carente, nessuna opera sul territorio degna di rilievo e tasse e servizi che sono aumentati sempre di più, seguendo la strana traiettoria, peraltro comune a tutta la Ciociaria dove le tariffe per la raccolta rifiuti aumentano mentre in gran parte d'Italia diminuiscono o rimangono comunque stabili.
In compenso, abbiamo visto il sindaco di Monte San Giovanni Campano, Veronesi, fare il pieno di finanziamenti per la sistemazione delle scuole e Simone Cretaro, sindaco di Veroli, completare il Palasport e racimolare finanziamenti quà a là, magari non stratosferisci ma comunque utili per migliorare il territorio.
La colpa, in tutto questo, non possiamo darla tutta a Piero. Lui ci ha messo del suo, senza dubbio ma senza una squadra con idee, passione e progettualità non si va da nessuna parte. L'augurio è che questa esperienza possa essere da monito per tutti, soprattutto per i tanti protagonisti che intendono concorrere per lo scranno più alto di Palazzo Simoncelli. L'insostenibile leggerezza dell'essere, avrebbe commentato Milan Kundera.
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