giovedì 1 febbraio 2018

Casavitola, una testa di bue appesa al cancello di casa

Boville Ernica, la città del bove. Le origini del nome della nostra cittadina rimandano direttamente al culto pagano del bove ed i ritrovamenti di numerosi reperti nella zona di Monte di Fico, tanti anni fa, lasciano supporre che nel nostro territorio ci fosse un tempio dedicato a questa divinità. 
La scoperta fatta stamattina nella contrada di Casavitola, una testa di bovino appesa al cancello di un abitazione, lascia supporre che di riferimenti storici o religiosi ce ne siano ben pochi. 
Erano da poco passate le sei del mattino infatti quando una famiglia di Casavitola, ha fatto l'amara, macabra scoperta: appesa ad un cancello, legata con una corda, la testa di un bovino appena macellato. Un atto intimidatorio oppure uno scherzo, seppur di cattivo gusto? E' quello che stanno cercando di scoprire i carabinieri della locale stazione di Boville Ernica insieme ai colleghi della compagnia di Alatri. 
Possiamo soltanto immaginare la sorpresa dei proprietari dell'abitazione sita nella periferia della città al momento della macabra scoperta. I militari stanno ora indagando per cercare di capire meglio la dinamica dei fatti e soprattutto cercare di comprenderne le motivazioni; ovviamente non sarà un impresa semplicissima dal momento che tutto lascia supporre che tutto sia avvenuto in piena notte, con la complicità del buio. Se si tratta di uno scherzo, gli autori del gesto hanno dimostrato di avere ben poco senso dell'umorismo; diversamente c'è la necessità di capire il perchè dell'accaduto.
Viene da chiedersi, che paese stiamo diventando?

domenica 28 gennaio 2018

Ponzio Pilato, il gallo Guglielmo ed il grande bluff

Un ufficiale della Divisione Littorio addomesticava il gallo Guglielmo nei ritagli della battaglia di El Alamein.

Anche se la storia racconta che entrambi conclusero la carriera in padella, noi aspettiamo di capire quale posizione prenderà il partito Democratico a Boville. Un attesa trepidante, come se a qualcuno importasse veramente di cosa pensano quattro pseudo dirigenti e degli ascari loro sodali.

Comunque, giorni fa, Sara Battisti, ha affidato ad un foglio locale le sue riflessioni di dirigente di partito (!) facendo in buona sostanza come il buon Ponzio Pilato. Se ne sono lavati le mani. Con glaciale indifferenza, i dirigenti da Frosinone ci hanno fatto capire che non interessa granché di quello che succede a Boville, il partito di fatto non prenderà posizioni; l’unica, la sola ansia di questa classe dirigente è quella di accaparrarsi le preferenze nelle città dell’Angelo di Giotto un po’ come si usa fare per i punti al supermarket.
Come sono lontani i tempi di Alfredo Verrelli e Franco Luffarelli. E poi di Gianni Paglia, stella crepuscolare ma ancora brillante nel firmamento della gauche nostrana. Per i cattocomunisti, da allora, è stato un continuo, costante, inesorabile declino. Roba da far invidia perfino al Nottingham Forest, due coppe Campioni in bacheca ed un presente a vivacchiare nella Championships britannica.

Poverini i compagni. Adesso nemmeno più la “Federazione”, timorosa di perdere i voti di Tizio o di Caio, prende posizione. Non si è visto nemmeno l’onorevole senza patente di guida che in altri tempi, quindici anni fa, avrebbe cercato di dirimere la questione. E loro, i compagni, si chiudevano in confessionale. Altri tempi; erano buffi ma almeno ci si divertiva.

Forse la colpa non è dei cattocomunisti: noi altri siamo vecchie scorie, ancora sbalorditi da Casini che si candida con il Pd a Bologna, dalla Boschi che cerca uno scranno nella provincia che voleva abolire, dalla faccia tosta di Renzi che prometteva di lasciare la politica, dalla Lorenzin che non dispone di alcun titolo accademico e di alcuna conoscenza della medicina ma ha la faccia tosta di andare in televisione a spiegare al popolo italico quanto facciano bene i vaccini.
Berlinguer ed Almirante hanno segnato la via di tanti di noi eppure ci rendiamo conto che apparteniamo al passato.
Dinosauri sulla via dell’estinzione.

Tra i misteri che sfuggono alla nostra comprensione anche l’attivismo, sorprendente di Selenia Boccia, pure lei di sinistra o quasi. Candidata cinque anni fa, eletta con il contributo decisivo di Orlando Cervoni, poi assessore alla biblioteca nell’era di internet e dei libri in formato elettronico, poi le dimissioni ed ora la risurrezione, il ritorno alla ribalta della scena politica dopo che nessuno ha mai realmente compreso i motivi per cui ha abbandonato l’allegra comitiva di Piero e company. Ed in un momento storico in cui tutti vogliono fare il candidato sindaco e nessuno l’assessore ed il consigliere, Selenia deve aver compreso che a poker ci si gioca sempre per portare a casa l’intero piatto. E magari che ogni tanto qualcuno prepara un bluff. Il grande bluff.

Comunque vada a finire la corsa a Palazzo Simoncelli, mi metterò in tasca una piccola mela e la tristezza sparirà l'indomani.

giovedì 18 gennaio 2018

Boville, off line il sito istituzionale del comune

In fondo, se la nostra Radio Boville è nata almeno tre anni prima del sito istituzionale del comune di Boville Ernica, c'è un motivo. E, a qualche anno di distanza, ne comprendiamo le ragioni con ancora più chiarezza.
 
Da quanto ci segnalano alcuni dei nostri lettori, almeno da un paio di giorni il sito istituzionale del comune di Boville Ernica risulterebbe non accessibile e quindi off line per gli utenti ed i visitatori. 

Cliccando sull'indirizzo telematico dell'ente, infatti, ci si imbatte nel fastidioso messaggio “impossibile visualizzare la pagina”. 
Un problema non sconosciuto ai frequentatori del web che già nella scorsa primavera avevano riscontrato numeri problemi con la posta elettronica certificata e la consultazione dell’albo pretorio on line. 
Per il momento, nessuna comunicazione da parte di Palazzo Simoncelli riguardo la natura del guasto ed i tempi di riattivazione. 

Forse, oltre a cercare di risparmiare qualche euro sulla raccolta dei rifiuti con tanto di salasso in arrivo per le famiglie baucane, sarà il caso di incrementare sviluppo e manutenzione della piattaforma informatica. 

Resta, ovviamente, l’apertura al pubblico degli uffici comunali per qualsiasi tipo di informazione. 

Texas? No, Gallarate

"Texas?" domandava Celentano. "Gallarate", rispondeva il cowboy.

I Mondiali alle porte, ma considerata l’assenza dell’Italia a Boville l'argomento principale è diventato la politica. La faccenda delle comunali appare la più spinosa; cinque liste, forse sei, chi più ne ha e più ne metta. Uno sbraca, l'altro ambisce, l’altro concilia. In realtà nessuno conosce effettivamente il valore delle carte in gioco ma tutti pensano a quello delle fiches sul tavolo. 
La Boville che conosciamo oggi è figlia del fatalismo che ci condanna a restare vergini quando tutti trombano: c'è chi se ne gloria e chi ci scrive i libri. 
Alle comunali si presenteranno con tutta probabilità cinque liste, forse pure sei. Questi andamenti così volatili ci dovrebbero preoccupare dal momento che tanti candidati in campo significa anche che la politica cittadina bada più ai personalismi che a progetti seri e credibili. Allo stesso tempo, tanta partecipazione popolare e tanta voglia di fare, almeno a parole, sembrerebbero una garanzia per il futuro, con tinte a tratti fosche, del nostro amato paesello. Certo, il rischio è chiedere alla miriade di candidati che si presenteranno cosa vogliono realmente perchè domande del genere ci farebbero apparire come quei vecchi scemi che ti mettono in mano i blister di medicine e ti dicono "non spenderli tutti", nell'idea di averti affidato dobloni della Rivoluzione Francese. 
Piero Fabrizi pare aver ufficializzato la candidatura di Angelo Fabrizi, con lui in giunta negli ultimi otto anni; impossibile riproporre la squadra in blocco dopo che la maggioranza si è frantumata come un cristallo, più facile che Piero si riproponga lui stesso come candidato consigliere. In questi mesi in tanti hanno suonato il de profundis, politico si intende, per l'attuale primo cittadino ma da politico navigato il buon Piero avrà fatto i suoi calcoli. Enzo Perciballi invece sta cercando di rimpolpare la squadra che l'ha accompagnato nell'ultima campagna elettorale con qualche innesto di qualità che, a prescindere dai colori politici gli potrebbe permettere di fare il grande salto mentre Memmo Di Cosimo, Bill Centriglio per gli amici, dovrà per forza di cose presentarsi con una squadra in cui molti dei candidati saranno per forza di cose alla prima esperienza, caratteristica questa che potrebbe tornare utile in in momento in cui spirano forte i venti dell'antipolitica. Uno spazio, quello della cosidetta antipolitica, già occupato dal Movimento Cinque Stelle che potrebbe presentarsi ai nastri di partenza delle competizione dopo una serie di incontri che si sono svolti su tutto il territorio per raccogliere le proposte della cittadinanza; il candidato sindaco potrebbe essere Fabio Genovesi, portabandiera dei pentastellati da qualche anno. Rispetto allo scenario di qualche settimana fa, la novità più importante potrebbe arrivare dalla vecchia squadra di Michele Rotondi : l'ex sindaco sembrerebbe aver fatto un passo indietro ed a raccoglierne il testimone nella squadra che per anni ha spaziato nella galassia del centrodestra potrebbe essere Marta Diana che diventerebbe in questo modo la prima candidata sindaco donna nella nostra cittadina. E' vero che in questa partita non ci sarà spazio per troppa galanteria ma Marta ha l'esperienza ed il piglio giusto per giocare ad armi pari con tutti. 

Gli unici assenti in questa partita sembrano essere i programmi. A meno che non li abbiano tenuti nascosti così come facevano i tedeschi dell'Est nel baule della Trabant attraverso il Check Point Charlie a Berlino durante la Guerra Fredda, nessuno sa realmente cosa fare. Ed i soldi, nei forzieri di Palazzo Simoncelli, sono davvero pochi. 

"Texas?" domandava Celentano. "Gallarate", rispondeva il cowboy.

sabato 13 gennaio 2018

Mons. Vincenzo Paglia nominato membro della Congregazione delle Cause dei Santi

Papa Francesco, nei giorni scorsi, ha nominato membri della Congregazione delle Cause dei Santi gli eccellentissimi Monsignori Vincenzo Paglia, arcivescovo-vescovo emerito della Diocesi di Terni Narni Amelia (Italia), presidente della Pontificia Accademia per la Vita, e Demetrio Fernández González,vescovo di Córdoba (Spagna).
La Congregazione delle cause dei santi (Congregatio de causis sanctorum) è una delle nove congregazioni della Curia romana ed è stata istituita da papa Paolo VI con la costituzione apostolica dell'8 maggio 1969È il dicastero che ha competenza per tutto quello che riguarda la procedura che porta alla beatificazione e alla canonizzazione dei "Servi di Dio": inoltre, sentito il parere della Congregazione per la dottrina della fede, ottiene dal Papa l'attribuzione ai santi del titolo di dottore della Chiesa; essa ha inoltre il compito di verificare anche l'autenticità delle reliquie

giovedì 4 gennaio 2018

L'insostenibile leggerezza dell'essere

“Più Europa”,  ha voluto chiamare il suo partitino, annesso al PD, Emma Bonino.  "Insieme per Crescere", sulla falsariga delle ultime due tornate elettorali; con ogni probabilità si chiamerà ancora così la lista che sarà guidata dal successore di Piero Fabrizi.
Verrebbe da dire: ma non sono stanchi? La Bonino di sostenere la causa di un Europa che è il buco nero della crescita mondiale da quindici anni, i baucani di proseguire in un progetto politico che negli ultimi anni ha registrato più abbandoni che altro. E l'aumento di cinquecento milioni di vecchie lire del servizio per la raccolta dei rifiuti non è che l'ultimo regalo che questi tizi hanno fatto alla cittadinanza.
L'Europa che ci ha dato la UE è il regresso: a Boville Piero ed i suoi non hanno fatto altro che tassare, tassare ed ancora tassare. Non hanno saputo fare altro e se nei primi cinque anni qualche soldino dalla Regione Lazio è arrivato negli ultimi cinque anni per le casse di Palazzo Simoncelli è stato buio pesto. E manco a farlo apposta, alla Pisana ha governato Zingaretti, la sinistra.
Ora, è un dato di fatto che gli idioti che dominano l’oligarchia europea hanno finto di non vedere nulla, dallo sconvolgimento del Brexit, all’avvento di Trump, passando per lla presa del potere di Xi Jinping fino alle mutazioni in Medio Oriente. Non hanno ancora capito che  conducono una battaglia di retroguardia, e  di adattamento a un  mondo che sta per schiattare;  che è stata girata la pagina di  una certa forma di globalizzazione, di cooperazione e di organizzazione del mondo.
A Boville, la stessa cosa. Nonostante la Pisana in mano alla sinistra, complice una progettualità inesistente, i baucani non si sono fatti finanziare praticamente niente. Le spese le hanno fatte però i cittadini che hanno visto la manutenzione ordinaria diventare sempre più carente, nessuna opera sul territorio degna di rilievo e tasse e servizi che sono aumentati sempre di più, seguendo la strana traiettoria, peraltro comune a tutta la Ciociaria dove le tariffe per la raccolta rifiuti aumentano mentre in gran parte d'Italia diminuiscono o rimangono comunque stabili.
In compenso, abbiamo visto il sindaco di Monte San Giovanni Campano, Veronesi, fare il pieno di finanziamenti per la sistemazione delle scuole e Simone Cretaro, sindaco di Veroli, completare il Palasport e racimolare finanziamenti quà a là, magari non stratosferisci ma comunque utili per migliorare il territorio. 
La colpa, in tutto questo, non possiamo darla tutta a Piero. Lui ci ha messo del suo, senza dubbio ma senza una squadra con idee, passione e progettualità non si va da nessuna parte. L'augurio è che questa esperienza possa essere da monito per tutti, soprattutto per i tanti protagonisti che intendono concorrere per lo scranno più alto di Palazzo Simoncelli. L'insostenibile leggerezza dell'essere, avrebbe commentato Milan Kundera.

giovedì 28 dicembre 2017

Babbo Natale ed il mezzo miliardo del vecchio conio

Cinquecento milioni del vecchio conio. C'è poco da fare, il pranzo di Natale è andato di traverso ai baucani che nell’anno che sta per iniziare dovranno far fronte ad un aumento dalle proporzioni mostruose del servizio della raccolta dei rifiuti. 
No, non c’è differenziata o compostiera che tenga; mentre le dinamiche dei prezzi della raccolta dei rifiuti, su scala nazionale, tendono a rimanere stabili a Boville Babbo Natale ha fatto registrare uno degli aumenti più significativi nella storia del nostro comune.

Del resto, Piero si era presentato così dieci anni fa. Un aumento delle tasse sulla raccolta dei rifiuti del dieci per cento, al primo consiglio comunale. A dispetto delle promesse fatte in campagna elettorale, ovviamente.

A pochi mesi dalla scadenza del mandato elettorale, l’amministrazione dopo aver effettuato una variazione al bilancio di ben 267 mila euro si appresta a bandire una gara il cui servizio entrerà nel vivo quando si insedierà la prossima amministrazione. Tutto regolare intendiamoci ma politicamente sconveniente; non sarebbe più corretto che a gestire uno dei servizi principali erogati dall’ente di Palazzo Simoncelli possa essere l’amministrazione che poi andrà a programmare il servizio stesso?

Nemmeno il decisionista Ruggero Mastrantoni arrivó a tanto, nell’ormai lontano 2003. Provó a forzare la mano sulla proposta di adesione di Boville al consorzio Gaia e soltanto la benevolenza degli Dei evitò alla comunità baucana un salasso di proporzioni gigantesche come invece avvenuto in realtà vicine a noi.

E' prassi che le amministrazioni a fine mandato garantiscano i servizi alla cittadinanza con delle proroghe lasciando a chi verrà dopo il compito di decidere per il futuro. È una regola non scritta, è sempre stato così.
Mezzo miliardo di lire di aumenti. A Boville nessuno ne sentiva il bisogno. Sarebbe interessante fare un raffronto sulle tariffe del 2008 e quelle che abbiamo oggi, dopo dieci anni.

Seppur tardivi, cari compaesani, tanti auguri a tutti voi.

domenica 26 novembre 2017

Le dimissioni di Angelo Reali, la Brexit e Maria la Sanguinaria

Se in Inghilterra, il giorno della morte di Maria la Sanguinaria è stato festeggiato per due secoli come festa nazionale, a Boville la permanenza di un vice sindaco per cinque anni sarà onorata con lo stesso entusiasmo. Le analogie tra l'emotiva regina ed i nostri amministratori potrebbero fermarsi qui: d'altronde lei era figlia di Enrico VIII mentre i nostri eroi, con rispetto parlando, dichiarano ascendenze ben più modeste.Enzo Perciballi, Egidio Capogna, Memmo Di Cosimo, Anthony Astolfi, Angelo Reali. No, non è l’elenco di tutti gli allenatori che ha cambiato Massimo Moratti in diciotto anni all’Inter. È l’elenco dei vice sindaco di Piero. Ben cinque in nove anni. Ed il mandato che scade a primavera. Dovendo sostituire il dimissionario Angelo Reali, il traguardo della mezza dozzina appare decisamente alla portata.

Intanto alla finestra iniziano ad affacciarsi i pretendenti allo scranno più alto di Palazzo Simoncelli; lavorano tutti sottotraccia per la paura di sbagliare la più piccola mossa. Enzo Perciballi è alla finestra, combattuto ed allo stesso tempo divertito dall’idea di confermare in blocco la squadra che lo ha accompagnato nell’ultima tornata oppure “pescare” nel mazzo pedine più collaudate, Michele Rotondi che spera ancora di dispiegare le vele nel tentativo di agganciare il vento di bonaccia che spira sul centrodestra, l’architetto Memmo Di Cosimo che sta componendo il dodici di partenza pescando tra i suoi fedelissimi, l’avvocato Rodolfo Luffarelli che spariglia le carte e converge su alcuni posizioni del movimento di Beppe Grillo. Nel frattempo, si sta muovendo anche un gruppo di giovani, i millennials o la generazione Erasmus fate voi, che punta sulle idee e sui programmi ed Alberto Paglia riceve telefonate da Roma, pardon da Bruxelles sede del Parlamento Europeo, con una certa insistenza. Alla rosa dei possibili pretendenti bisogna aggiungere Orlando Cervoni, candidato in pectore della sinistra nostrana. Tanti nomi e poche idee, la minestra è sempre la stessa.I Borbone napoletani sostenevano che il popolo dovesse essere governato con le tre effe, feste, farina e forca. Reazionari e privi di fantasia, non immaginavano che, nel progredito evo postmoderno, i detentori del potere potessero direttamente guadagnare sulla fedeltà dei sudditi, felici di vedere il politico di turno o presunto tale rendere omaggio al funerale di un familiare, fingere di interessarsi per il ricovero in ospedale oppure riservare un attenzione particolare per una certa pratica da presentare all’ufficio tecnico.Viviamo tempi strani. Votare, perlomeno a livello nazionale, significa consegnare il portafogli per ostentare, ancora, la parvenza di buoni cittadini di quella piccola borghesia che ormai non esiste più, fiaccata dalle tasse, dai contratti atipici, da salari in continua discesa. Gli inglesi, un popolo a cui non manca certo l'ironia, intitolarono alla loro regina un ottimo cocktail a base di succo di pomodoro, il Bloody Mary. 

“Populus vult decipi, ergo decipiatur “ .. il popolo vuole essere ingannato, dunque, che sia ingannato. 

venerdì 3 novembre 2017

Comunali, la grande scommessa


Energie rinnovabili, ambiente, wifi gratuito su tutto il territorio comunale, attenzione all’ambiente, sviluppo dell’agricoltura e del turismo. Sono questi i punti cardinali del programma che sta abbozzando un gruppo di giovani del nostro amato borgo. L’obiettivo è presentarsi per le comunali della primavera prossima, nel 2018.
Nessuna collocazione politica nello scacchiere nazionale, nessun riferimento con i vecchi partiti, niente destra o sinistra per intenderci; l’idea è quella di presentarsi alle urne con idee e persone nuove. “Boville ha bisogno di strutture e di servizi, di sviluppare la propria economia. Ci sono tanti bandi a livello regionale ed europeo che non vengono sfruttati in maniera adeguata perché manca una progettualità seria - si legge in una nota dei promotori - la vecchia politica, lo abbiamo visto in questi anni, è capace di fare tante chiacchiere ma pochi fatti. Negli ultimi cinque anni l’amministrazione comunale si è distinta per aver fatto poco o nulla sul territorio nonostante si siano alternati ben tre vice sindaco ed assessori vari ed eventuali.
L’opposizione, nello stesso arco di tempo, non ha saputo far nascere progettualità o proposte da condividere con i cittadini.
C’è una parte molto importante della comunità di Boville Ernica che non si sente rappresentata da tutti questi signori”. 
Il progetto, per il momento, è ancora nella fase iniziale ma stando ai bene informati avrebbe avuto anche il sostegno di piccolo gruppo di imprenditori e commercianti del territorio.
“Non possiamo pensare ad un futuro importante per la nostra comunità senza pensare ad una serie di misure per ravvivare il commercio. Puntiamo molto sulle rinnovabili, sull’energia verde, sull’attenzione all’ambiente e vogliamo puntare sull’idea dei prodotti a chilometro zero. Pensiamo anche all’impatto che possono avere le nuove tecnologie sulle abitazioni o sulle strutture pubbliche : ci farebbero risparmiare tantissimo e sarebbero meno invadenti per l’ambiente. Ci stiamo organizzando per formare un comitato promotore, naturalmente composto in maggioranza da giovani e per scegliere il candidato sindaco. In venti anni questi signori, tutti,  non hanno saputo combinable nulla di buono per la cittá tranne provare a coltivare il proprio orticello di voti; noi crediamo che le persone debbano essere libere di scegliere i loro rappresentanti”. I nomi dei probabili candidati non sono ancora trapelati ma a sentire i bene informati, il candidato sindaco che sembra capace di mettere tutti d’accordo è un professionista della zona di Scrima. Naturalmente, come si dice in questi casi, se sono rose fioriranno. Buona fortuna.

domenica 15 ottobre 2017

Boville "bestia nera" del Castro dei Volsci

Fine settimana che sorride al Boville Ernica. La società rossoblù, dopo la delusione per la sconfitta di misura nel derby contro Veroli di domenica scorsa, ritrova il sorriso con due successi che fanno ben sperare per il futuro. All'esordio stagionale tra le mura amiche del Montorli infatti la formazione under 18 supera brillantemente il Castro dei Volsci di mister Pullo, vecchia conoscenza del calcio baucano. Una tripletta di Lorenzo Paglia che porta il pallone a casa come nella migliore tradizione del calcio d'Oltremanica, una doppietta di Francesco Giona ed un rete di pregevole fattura di Francesco Scarsella permettono ai babies blugranata di iniziare nel migliore dei modi il loro campionato. A voler cercare il pelo nell'uovo, i due gol presi su due sbavature difensive, segnale evidente che Lorenzo Mastrantoni e compagni dovranno continuare a lavorare per perfezionare al meglio i meccanismi difensivi. Tanti gol ed uno spettacolo gradevole che però non deve trarre in inganno i giovani del Boville che da lunedi inizeranno a preparare al meglio il prossimo incontro sul campo dei vicini di casa del Torrice.
Successo anche per la prima squadra allenata da mister Massimo Caldaroni, sempre contro il Castro dei Volsci. In un curioso incrocio dei calendari anche la prima squadra rossoblu impone a Drogheo e compagni la dura legge del Montorli al termine di un match giocato a ritmi intensi e spettacolari. E' il Boville a fare la partita fin dalle prime battute con Gianfranco Fabrizi e compagni desiderosi di riscattare davanti al pubblico amico la sconfitta contro il Veroli di sette giorni prima. A rompere l'equilibrio del match ci pensa Manuel Maura sugli sviluppi di un calcio piazzato al decimo minuto della ripresa anche se Valev e compagni si erano affacciati più volte dalle parti di Olini colpendo anche una traversa. Alla mezz'ora però la reazione degli ospiti veniva premiata da una sbavatura in fase difensiva del Boville e Drogheo poteva infilare Nardozzi regalando ai suoi il pareggio. Nel frattempo però mister Massimo Caldaroni aveva già mischiato le carte inserendo dalla panchina sia Alessandro Santopadre che Flavio Lozza ed era proprio quest'ultimo, a dieci minuti dalla fine a colpire il palo alla sinistra di Olini al termine di un azione manovrata. Ed era sempre Lozza, ormai in zona Cesarini, a regalare il successo ai suoi al termine di un azione corale che ha visto protagonisti Verrelli e Valev.
Due successi importanti che quindi permettono ai rossoblu di guardare al proseguo della stagione con rinnovata fiducia. Certo, a Castro dei Volsci non l'avranno presa troppo bene ....

sabato 7 ottobre 2017

Boville, un itinerario fatto di arte ed ulivi

Migliaia di persone alla scoperta della cultura dell’olio domenica 29 ottobre in tutta Italia, e anche nel Lazio, grazie alla Camminata tra gli olivi, la prima giornata nazionale promossa dall’associazione Città dell’olio per valorizzare territorio e produzioni.
Boville Ernica propone un itinerario alla scoperta del territorio fra la valle del Sacco e quella del Liri. Dal colle dove sorge il centro storico si osserva infatti un vasto panorama e il borgo d’arte conserva il prezioso complesso architettonico di palazzo Filonardi.
Per saperne di più e scegliere l’itinerario più adatto basta un click. www.camminatatragliolivi.it è il sito con una miniera di informazioni e la possibilità di scaricare subito il programma della giornata, trovare notizie sul territorio, il paesaggio, la storia e le altre attrattive. E c’è anche la fan page su Facebook e i canali Instagram e Twitter con l’hashtag #camminatatragliolivi da utilizzare per postare foto dei luoghi e degli eventi e creare una vera e propria community della giornata.
L’associazione nazionale città dell’Olio, con i suoi 332 soci tutti enti pubblici (comuni, province, Cciaa, Parchi e Gal) è da sempre impegnata nella tutela del territorio olivicolo e nella programmazione territoriale. Da tempo si batte per la valorizzazione dei paesaggi olivicoli e per l’inserimento di aree territoriali olivicole delle città dell’olio nel prestigioso registro nazionale dei paesaggi rurali storici del ministero delle politiche agricole.

giovedì 6 luglio 2017

Metti una sera a cena .. e nel centrosinistra in subbuglio spunta la candidatura di Marcello Dalmazia

L'incontro si sarebbe svolto in un noto locale, a Frosinone. Lontano, ma nemmeno poi tanto a pensarci bene, da occhi ed orecchie indiscrete. Un paio di bottiglie di vino bianco, tanti bicchieri sul tavolo, crudo di pesce ad accompagnare quello che nell'antichità veniva considerato il nettare degli dei. L'argomento principale della serata era la composizione della giunta di Nicola Ottaviani ed essendoci diversi esponenti del Pd seduti al tavolo era inevitabile non rivoltare il coltello nella piaga e non discutere della recente, bruciante, sconfitta elettorale. Della situazione di Boville si è parlato nella seconda parte della serata, un pò perchè nella città dell'Angelo di Giotto si andrà al voto tra meno di un anno, un pò perchè seduti al tavolo c'erano diversi baucani. Sei per l'esattezza. Un ex assessore della giunta di Mastrantoni, due imprenditori, un giovane professionista accompagnato dalla consorte, seduta però ad un tavolo poco distante, un commerciante ed un altro rappresentante della sinistra locale. La recente intervista rilasciata da Benvenuto Fabrizi circa una sua eventuale candidatura a sindaco in quota Pd non ha certo scalfito l'appetito dei commensali; quasi dieci anni in amministrazione, seppur la maggior parte trascorsi sui banchi dell'opposizione, fanno di Benvenuto un candidato credibile e con i numeri giusti per poter ambire ad un futuro importante. Ma non è ora, ancora. "La proposta di una candidatura a sindaco è qualcosa che deve venire sempre da altri. Se ti candidi da solo, non funziona. Benvenuto è ancora giovane, avrà tempo per crescere". E' stato questo il commento di uno dei commensali, uno degli "azionisti di maggioranza" del Pd a livello provinciale. Il partito di Renzi a Boville è spaccato ormai da tempo, vittima di divisioni interne; la ventata di antipolitica nazionale ha fatto il resto e la sezione baucana è ormai ridotta a poco più di un circolo di bridge. Tante chiacchiere a vuoto e poco altro. Il dominus della sinistra baucana, l'hanno imparato anche i sassi, è il sindaco socialista, Piero Fabrizi.

Tra i commensali però, insieme ad un ex assessore della giunta di Ruggero Mastrantoni, c'era anche un imprenditore con evidenti per Forza Italia, di tutt'altro umore nel commentare i risultati che hanno visto il plebiscito a favore di Nicola Ottaviani. 
"A Boville anche il centrodestra è diviso. Non credo che Michele Rotondi, che pure è stato un buon sindaco, abbia intenzione di candidarsi nuovamente dopo due sconfitte consecutive" lo ha rassicurato uno dei uno dei "pesi massimi" del partito di Berlusconi in Ciociaria. E mentre uno dei commensali chiedeva all'oste una terza bottiglia, stavolta di passito di Pantelleria per chiudere l'abbondante apertivo ed andare a cena in un noto locale appena fuori Frosinone è stato sempre l'imprenditore di Boville, con trascorsi di prestigio anche nel mondo del calcio, a lanciare la provocazione ad uno degli amici del centrosinistra. "Dovreste candidare Marcello Dalmazia. Enzo Perciballi e Memmo Di Cosimo hanno passato più tempo a fare la guerra che a costruire qualcosa di buono. Entrambi sono stati legati a Piero Fabrizi, soprattutto Memmo Di Cosimo ed i risultati dei dieci anni sono stati piuttosto deludenti. Marcello è un cane sciolto ma è sempre stato un uomo vicino al partito. Ha contribuito alla vittoria di Piero ma è stato anche uno dei primi a contestare con fermezza l'operato del sindaco. La sua candidatura potrebbe mettere tutti d'accordo, dal dottor Di Cosimo a Ruggero Mastrantoni fino ad una parte importante del centrodestra". Provocazione subito raccolta da uno dei big del partito a livello provinciale. "E' una possibilità ma se gli amici di Boville seduti al tavolo sono tutti d'accordo, ed il diretto interessato anche, potremmo lavorarci seriamente. Certo, a Boville c'è la folla per la successione a Piero Fabrizi". 
E dal portone d'ingresso al locale, ecco spuntare il sindaco, Nicola Ottaviani che, nemmeno a farlo apposta, è andato a stringere per primo la mano ad uno dei commensali di Boville seduti al tavolo chiedendo subito  ... "Allora, a Boville che avete intenzione di fare l'anno prossimo?" 

sabato 17 giugno 2017

Atletico Boville, aperte le preiscrizoni alla scuola calcio

Dopo la brillante seconda parte di stagione che ha visto l'Atletico Boville risalire numerosi posizioni in classifica nel campionato di Prima Categoria fino a raggiungere il piazzamento in coppa Lazio ed un brillante quinto posto della juniores provinciale, l'Atletico Boville sta iniziando a programmare il futuro. 
Il sodalizio rossoblu, dopo qualche anno di assenza nelle categorie giovanili dettate da problemi societari e di disponibilità degli impianti sportivi ha deciso di farvi ritorno ed in grande stile come del resto è sempre stata abitudine della società negli anni.   
Piccoli amici, pulcini, esordienti, giovanissimi oltre agli allievi ed alla juniores torneranno a calcare il tappeto sintetico del Montorli, da sempre simbolo del calcio bovillense. La scelta di ripartire dalla formazione dei giovani calciatori è senza dubbio lungimirante per una società come quella del Boville che può vantare un grande blasone per un importante passato ma soprattutto un radioso futuro nel quale, si spera, saranno i nostri giovani i veri protagonisti. Considerato il difficile momento economico che la comunità baucana sta vivendo, la società ha deciso di promuovere l'attività formativa ad un prezzo speciale per tutti i ragazzi che si iscriveranno entro la fine del mese di luglio, duecentocinquanta euro di retta annua con preiscrizione gratuita. 
Istruttori qualificati e con un passato da calciatore in importanti categorie, nutrizionisti e medici sportivi, preparatori atletici e stage con società di serie A e B .. tutto per ripartire alla grande e dare a tutti, ragazzi, famiglie e tifosi la possibilità di tornare a vincere e divertirsi.