domenica 25 marzo 2018

Il sarcofago, Giotto e ... una nobildonna romana


In occasione della giornata "Primavera del Fai" che si sta svolgendo proprio in queste ore nel centro storico di Boville Ernica, riceviamo e pubblichiamo, dalla giovanissima Maddalena Mizzoni, alunna della classe seconda media, un testo che ci parla del sarcofago paleocristiano rinvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale nella contrada di Sasso. 
Un testo che, tra riferimenti storici ed un pizzico di fantasia, descrive uno dei tanti tesori artistici custoditi a Boville Ernica, recentemente oggetto di approfondimento della trasmissione Voyager, in onda sulle reti Rai. 
"C'era una volta ... - Un re - direte subito voi. No, avete sbagliato. C'era una volta un sarcofago di marmo. Non uno di quei sarcofagi conservati nei musei o nelle catacombe romane. splendidi e preziosi, ma un semplice sarcofago, largo 208 cm., alto 54 cm. e profondo 66 cm. con delle bellissime incisioni. L'ho commissionato io nel IV secolo d. C.. All'epoca avevo 20 anni.
Sono una giovane nobildonna romana, figlia di un importante patrizio molto vicino all'Imperatore Costanzo II. Ricordo che mi recai con mio padre in una delle officine vicino al più importante cimitero dell'Urbe, ci lavoravano tanti giovani scalpellini. Ma fui attirata da uno di loro che mi sembrava il più bravo.
Mio padre non voleva spendere troppi soldi per il mio sarcofago o per quello di mia madre, e comunque voleva spendere meno rispetto a quello che aveva scelto per lui, ma mi ha sempre voluto bene e, infatti, a differenza di molte altre mie compagne sono stata istruita, non solo per le faccende di casa. Addirittura ho potuto studiare letteratura, astronomia e scienza, tutto ciò che desideravo apprendere, rinunciando ai numerosi pretendenti che avevo e, cosa inaccettabile per la mia epoca, non mi sono mai sposata. Sono stata battezzala nel famoso battistero di San Giovanni in Laterano, che originariamente era un ninfeo e che dopo l'editto di Costantino è stato dedicato al culto cristiano.
Ho scelto per il mio sarcofago un elegante marmo bianco, con la cassa rettangolare chiusa da una lastra. Ho fatto scolpire sul davanti del sarcofago un cancello con battenti a grata - con rotelle di scorrimento e serratura - e con pilastrini laterali: un motivo decorativo molto originale per i miei tempi. Ho voluto sull'alzatina del coperchio delle immagini tratte dal Vecchio e Nuovo Testamento.
A sinistra la scena dei Tre Fanciulli Ebrei, condannati dal sovrano babilonese Nabucodonosor (quello dei famosi giardini di Babilonia) ad essere arsi vivi sulla fornace a causa del loro rifiuto di adorare un idolo d'oro e tuttavia rimasti illesi.
Al centro una tabella, sorretta da geni alati, ma senza iscrizione. Avrei voluto mettere il mio nome ma all'epoca nessuno lo ha fatto e dopo il mio nome è stato dimenticato, come è accaduto anche ad Ermengarda, ma a me nessuno finora ha dedicato un'opera.
A destra ho fatto scolpire il "presepe", la Natività di Gesù e la sua Epifania, con i pastori e i re Magi che stanno per compiere l'Adorazione del Bambino. Un'immagine del nuovo testamento che ho sempre amato. Se guardate con attenzione c'è una misteriosa figura femminile seduta a terra, tra Gesù e la Madonna.
Ho sentito che ancora oggi gli studiosi discutono per la sua identificazione, senza capire che sono proprio io. Molti studenti che vengono a vedermi si fanno una cosa che chiamano  "selfie" davanti a me ... ecco, a quanto pare anche io "mi sono fatta  un selfie".
Mi sono sempre piaciuti gli enigmi, pensandoci bene qualche mio antenato egiziano deve avermi trasmesso la passione per i misteri e come dire ... me ne sono portato uno nella tomba. Che umorismo macabro!
Infatti se venite a vedere il mio sarcofago è bucato in più punti, con dei fori molto evidenti. La posizione di questi fori ha incuriosito diversi storici e studiosi e finalmente, solo negli ultimi anni, hanno capito uno dei miei segreti: si tratta di una mappa stellare. Ma non una qualsiasi, ho voluto ricordare la posizione  delle stelle nel momento del concepimento di nostro signore Gesù Cristo.
Il povero scalpellino per soddisfare tutte le mie richieste ha realizzato lo scena con delle particolari deformità, sproporzioni e parti mancanti non giustificabili con la tecnica scultorea, non perché non fosse capace ma perché non riusciva a conciliare tutti gli elementi che gli avevo commissionato.
I fori infatti rappresentano la posizione dei pianeti la notte dell'Annunciazione a Maria.
E infine la cometa, che come evidente rappresenta la stella di David, è tutta opera dello scalpellino, ebreo, non l'ho scelta io, ma mi piace perché un ulteriore tocco di mistero.
Mentre lo scalpellino completava l'opera io mi ritirai in campagna.
Vi starete chiedendo perché pensavo già alla morte, ero molto giovane per far realizzare il mio sarcofago. In realtà ero malata già da tempo e la mia famiglia aveva consultato tutti i più importanti medici dell'Urbe senza però riuscire a capire cosa avessi. Mi mandarono in campagna, nella nostra villa in contrada Saxum a Boville, sapevo che mi sarei sentita meglio. L'aria era più fresca, rispetto a quella della movimentata Roma e le passeggiate in mezzo agli ulivi erano piacevoli e mai stancanti. Intorno alla mia villa c'era un vigneto a cui ero molto affezionata, che dava un'ottima uva. Mentre passeggiavo per questa vigna mi spensi. Non ricordo più nulla di ciò che avvenne dopo, finché nella primavera nel 1941 non tornai alla luce.
Il ritrovamento del mio sarcofago avvenne in modo del tutto casuale durante i lavori agricoli nella campagna, più precisamente in contrada Sasso, dove si possono ancora individuare i resti della mia villa romana.
Sentii battere a lungo e forte, pensavo che avrebbero frantumato tutto, fortunatamente  lo avevo fatto realizzare in marmo e non in pietra.
Sentii parlare con un accento strano, simile al mio, ma non era latino, con il tempo ho capito che si trattava di dialetto ciociaro, derivante dalla lingua italiana, a sua volta derivante dalla lingua latina. Capii subito che si trattava di contadini, felici perché pensavano di essersi imbattuti nella cassa di un tesoro, beh, non avevano tutti i torti. Alla fine non sono rimasti soddisfatti quando hanno visto le mie ossa. Malgrado il marmo, avendo usato picconi e zappe, riuscirono a rompere e danneggiare il mio sarcofago.
Dopo non poche peripezie sono arrivata in un bel borgo, medioevale mi dicono.
Passato un periodo di restauro (molti pezzi del mio sarcofago erano stati presi da alcuni contadini) fui esposta nel 1947 nella chiesa di S. Pietro Ispano e sono stata consacrata dal Vescovo Baroncelli (di un paesino vicino, Veroli pare) diventando un altare, dunque in una posizione di rilievo nella chiesa più antica e rinomata del paese.
Sono passati molti anni ed ora non sono più un altare, sono stata collocata in una cappella laterale, di fronte ho una grande opera d'arte, un mosaico realizzato da un famoso artista, Giotto di Bondone. Anche  il mio dirimpettaio ha avuto una storia avventurosa, a volte  ne parliamo e condividiamo lo stesso buio. Viene poca gente a trovarci ma soprattutto non ci sono mai le luci accese.
Penso che non siamo valorizzati abbastanza, quando viene qualcuno non riescono a trovare la luce e sono costretti ad accendere le torce degli smartphone per osservarci. Non c'è mai una guida che possa spiegare la nostra storia ed il nostro valore artistico.
Qualche volta hanno provato a far spiegare ai ragazzi, anche io sono stata una giovane e avida studentessa, ma spiegare l'arte è difficile. Il periodo artistico paleocristiano è stupendo, interessante ma complesso e necessiterebbe di guide esperte, con conoscenze specifiche, trasversali, capacità di linguaggio ed approfondimento, per spiegare ed appassionare i visitatori.
Ogni tanto arrivano alcuni visitatori che dicono di essere stati alla Pro-loco e alla Biblioteca pubblica a chiedere informazioni, ma non ottengono mai molte notizie, mi sembra che siano più morti di me".


giovedì 22 marzo 2018

Tariffe Tari, domani sera il consiglio comunale

Si terrà nella serata di domani alle 20,30, in seconda convocazione, il consiglio comunale a Boville Ernica. Sarà una delle ultime sedute dell'assise cittadina del sindaco Piero Fabrizi che avendo raggiunto il limite dei due mandati non potrà ripresentarsi alla cittadinanza con l'intenzione di ricoprire la carica di primo cittadino. 
Non solo rose e fiori quindi ma anche, soprattutto, spine dal momento che l'argomento principale tra i vari punti in discussione sarà l'approvazione delle tariffe della raccolta dei rifiuti, la Tari. Ad inizio dell'inverno infatti, una delle prime sedute consiliari in cui si doveva portare all'attenzione dell'assise l'argomento andò deserta a causa dell'assenza, tra gli altri, dell'assessore Angelo Reali. La nuova tariffa Tari, tra le altre cose, prevede un aumento di circa trenta euro per nucleo familiare ed un incremento ancora maggiore per le attività commerciali presenti sul territorio. In molti, anche tra i banchi della maggioranza, hanno storto il naso e, alla vigilia delle elezioni comunali, avrebbero preferito una proroga alle stesse condizioni economiche degli anni precedenti, magari attraverso la rimodulazione del servizio della raccolta dei rifiuti. Il consiglio comunale deciderà domani sera, in campagna elettorale la discussione sicuramente proseguirà.

Bocce, il Boville ospita l'Acqua Sparta Terni

Prosegue l'avventura del Boville Ernica nel campionato nazionale di bocce. La formazione rossoblu, portabandiera della cittadina dell'angelo di Giotto, si sta confermando tra le più importanti compagini laziali della disciplina. Guidata dall'instancabile patron Ludovico Fabrizi, la squadra del Boville è attesa da un importante match che si disputerà sabato tra le mura amiche del bocciodromo di casa, quello del centro sportivo di Montorli. L'avversario è di quelli ostici, l'Acqua Sparta Terni, diretta concorrente dei ciociari per la permanenza nel campionato di A2. "E' una gara importante per noi, ci teniamo moltissimo a fare risultato - ha commentato il patron Ludovico Fabrizi in settimana - l'Acqua Sparta Terni ha dimostrato finora di essere un avversario ostico ma sono convinto che sia alla nostra portata. Il campionato è ancora lungo ma una vittoria ci darebbe punti preziosi oltre alla voglia di continuare a lavorare bene". 
Sulla stessa lunghezza d'onda del presidente Fabrizi anche l'allenatore, Antonio Petitta. La formazione del Boville vedrà ai nastri di partenza Alessandro Simeoni e Massimiliano Angelucci che domenica scorsa hanno brillato vincendo una gara in coppia, Bruno Tullio, Marcello Cioffi, Antonio Campoli e Massimo Zagaroli. Un fine settimana importante insomma per gli appassionati di bocce della cittadina ernica.

Monsignor Paglia, presentato oggi pomeriggio a Genova il suo ultimo libro "Il crollo del noi"

Ha fatto tappa a Genova per presentare la sua ultima fatica letteraria. Monsignor Vincenzo Paglia ha presentato nel pomeriggio di oggi il suo ultimo libro, Il crollo del noi, insieme a Maurizio Molinari, direttore de La Stampa e Massimo Righi, direttore de Il Secolo XIX.
Genova -"Smettiamo di chiederci «Chi sono io?» e chiediamoci invece «Per chi sono io?» - ha più volte ribadito Monsignor Paglia durante la presentazione - solo così possiamo ragionare su una nuova forma di prossimità. Se vogliamo ritessere il ‘noi’ del convivere contemporaneo, sfidato e indebolito dalla globalizzazione, dobbiamo porci con forza e intelligenza questa domanda che apre la nuova frontiera della libertà. Una libertà che non è sinonimo di autonomia ma di pienezza di legami, la sola che può riportare al centro un contenuto essenziale del testo biblico: non è bene che l’uomo sia solo".
Genova -Un’analisi lucida ma non rassegnata sulla più grave emergenza del presente: il crollo dei legami umani. Connessi gli uni agli altri, non per questo siamo davvero interessati ai destini di chi ci è prossimo. Al contrario, l’umanità sta attraversando una gravissima crisi di solidarietà. Ciascuno pensa a se stesso. Si è passati dal giusto riconoscimento dei diritti dell’uomo a una sorta di ‘egocrazia’. Il risultato è un vuoto insostenibile. Tanti sono i sintomi di un malessere esteso, che testimoniano la richiesta di ascolto e di aiuto. 

Pozzanghere e fango, Perciballi "tuona" sulla situazione della scuola elementare di Scrima



Un piazzale pieno di pozzanghere, tanto fango e locali interni la cui igiene viene costantemente compromessa, soprattutto quando piove. E’ quanto di grave accade ormai da mesi alla sezione primavera della scuola “De André” in località Scrima, a Boville Ernica. Genitori sul piede di guerra e pronti ad aprire una sottoscrizione pubblica. 
A sposare la loro causa è Enzo Perciballi: "L’amministrazione intervenga immediatamente e ponga rimedio a una situazione che dura da troppo tempo e che ormai è intollerabile. Ne va della salute di circa 15 bambini tutti di età compresa fra i due e i tre anni. Una struttura di recente costruzione, quella della “De Andrè”, al cui piano inferiore sono stati predisposti i locali per accogliere la sezione primavera – spiega Perciballi – peccato che il piazzale antistante quella parte di edificio non sia stato mai lastricato.
La pioggia incessante di queste settimane ha peggiorato la situazione, le voragini si sono ampliate e lo spettacolo a cui si assiste è a dir poco indecente. Il fango calpestato all’esterno si riversa sui pavimenti interni, mettendo seriamente a rischio l’igiene dei piccoli allievi e delle stesse maestre. I bimbi, infatti, sono continuamente a contatto con il pavimento. Per questo chiedo pubblicamente all’amministrazione uscente del sindaco Piero Fabrizi di intervenire con solerzia, al fine di trovare una soluzione definitiva del problema. Del resto basta qualche decina di migliaia di euro e tanta buona volontà. Evitiamo così di costringere i genitori a fare una raccolta firme".
Il caloroso invito del consigliere Perciballi all’amministrazione, infatti, arriva a sostegno dei genitori i quali, dopo una riunione che si è tenuta con il gestore della struttura, hanno annunciato azioni eclatanti. A onore del vero, dopo i ripetuti appelli, nelle scorse settimane il Comune aveva cercato (inutilmente) di tamponare la situazione riempendo le voragini presenti nel piazzale con della ghiaia. Ma ciò non ha fatto altro che accentuare il problema. Ora occorre una soluzione vera.

Boville ancora protagonista delle giornate FAI

Sarà ancora una volta Boville Ernica ad essere protagonista delle "Giornate Fai di Primavera". 
La manifestazione del FAI, Fondo Ambiente Italiano che permetterà di scoprire luoghi solitamente chiusi al pubblico e di ammirarne le bellezze farà quindi di nuovo tappa nella cittadina dell'angelo di Giotto questo fine settimana.
Il Fai in questi anni ha permesso a migliaia di turisti di appassionati di riscoprire palazzi della politica solitamente inaccessibili, aree archeologiche, borghi che custodiscono antiche tradizioni, colonie marine abbandonate, luoghi dello sport e della produzione, chiese e monumenti che svelano spazi sorprendenti. Le aperture delle Giornate FAI di Primavera, sabato 24 e domenica 25 marzo 2018, raccontano con la loro straordinaria varietà un’Italia che sempre di più si riconosce nella vastità del suo patrimonio culturale e nella ricchezza della sua storia. Un Paese che ritrova la propria identità in un evento festoso e rassicurante che supera gli schieramenti e fa sentire tutti parte di uno stesso grande e meraviglioso Paese, bene comune di ogni italiano. Le emozioni che ci uniscono sono il desiderio e la passione di scoprire le tante facce della bellezza che ci circonda: per questo il FAI invita tutti a partecipare a questa grande festa italiana.

La juniores del Boville a Formello, amichevole di prestigio con la Primavera della Lazio

Splendida giornata di sport per i ragazzi della formazione juniores del Boville Ernica. I giovani rossoblu, guidati da Alessandro Santopadre e protagonisti nel campionato provinciale di categoria, hanno fatto visita nella giornata di martedi al centro sportivo di Formello per affrontare la squadra Primavera della Lazio.
Sotto una pioggia battente, i piccoli rossoblu non hanno potuto arginare le folate offensive degli aquilotti guidati da mister Walter Bonacina, ex calciatore della Roma e dell'Atalanta; ben nove le reti messe a segno dai biancocelesti con i ciociari che si sono resi pericolosi in almeno tre o quattro occasioni senza mai riuscire ad inquadrare lo specchio della porta. Al match hanno preso parte, seppur per uno spezzone di partita, anche Nayden Valev, Flavio Lozza e Rocco Nardozzi della prima squadra rossoblu. "E' stata una bella occasione per divertirsi, confrontandoci con una delle migliori realtà italiane come la Lazio. Voglio ringraziare il patron Osvaldi e tutta la società che ci ha permesso di organizzare nel migliore dei modi questo appuntamento" ha commentato Santopadre al ritorno nella città ernica. Il settore giovanile della Lazio è infatti uno dei migliori in Italia; dopo una parentesi burrascosa in seguito all'avvicendamento tra Sergio Cragnotti e Claudio Lotito al timone della società romana, i baby biancocelesti hanno portato a casa importanti trofei tra cui uno scudetto ed una coppa Italia Primavera. All'epoca la Lazio Primavera era allenata da Simone Inzaghi, oggi giovane e brillante tecnico che sta proponendo un calcio di ottima qualità con la prima squadra.
Il Boville Ernica all'epoca in cui militava in Eccellenza aveva già affrontato la prima squadra della Lazio, in occasione di un amichevole disputata nel centro sportivo dei biancocelesti.

lunedì 19 marzo 2018

Gran Casinò

“La città non sarà più la stessa”. Recitava così Robert De Niro nella pellicola “Casinò”. 
Con cinque liste ai nastri di partenza, forse sei, le elezioni per la successione a Piero si stanno trasformando in una lotteria, una mano di poker. Il Gran Casinò. 
Destra, sinistra, centrosinistra, civiche, popolari e populiste. E chi più ne ha più ne metta. La caccia ai candidati, consiglieri naturalmente, è aperta. Settemila aventi diritto, poco più di seimila gli elettori effettivi; non serve un esperto di geopolitica internazionale per capire che sono davvero in troppi.
Con Renato Genovesi designato a raccogliere il testimone di Piero l’amministrazione uscente ha sciolto il primo dei grandi dilemmi ma la scelta ha portato Orlando Cervoni a chiamarsi fuori dalla partita. Almeno per ora. Il passo indietro dell’Orlando Furioso ha fatto cadere il castello di carta di una alleanza costruita sull’architrave dei partiti della sinistra. Considerata l’aria che tira, Renato Genovesi si è liberato di una bella zavorra: Liberi ed Uguali ha raccolto percentuali da zero virgola, il Pd assomiglia ad un concetto filosofico ed i Socialisti, nonostante Piero, hanno imboccato la parabola discendente. Parlare dei partiti, soprattutto quelli di sinistra non sembra essere particolarmente redditizio in questo momento ; tuttavia, l’assenza di Orlando avrà il suo peso. E chissà che, con un colpo di scena magistralmente orchestrato, non possa essere proprio il buon Cervoni il principale ispiratore di una ulteriore lista, magari sostenuta, magari guidata da Selenia Boccia oltre che da Egidio Capogna e da qualche imprenditore della sua contrada. Il tempo però non sembra essere il loro principale alleato. 
Sempre nella galassia della sinistra, anzi del Pd si giocheranno la partita, in rigoroso ordine alfabetico, Enzo Perciballi e Memmo Di Cosimo. Entrambi vice sindaco di Piero, i due proseguiranno nel duello rusticano cominciato con le primarie di qualche anno fa quando mobilitarono in toto le loro truppe. Memmo con il sostegno dell’allora amministrazione, Enzo con quello delle opposizioni, del fido scudiero Benvenuto Fabrizi e del coordinatore, il giovane Lucio Antonacci. 
Sia Enzo che Memmo giocheranno a tutto campo, decisi a pescare preferenze un po’ ovunque, sia tra i Cinque Stelle che tra i berlusconiani; un area culturale di riferimento, quella del centrodestra dove sarà con tutta probabilità Marta Diana a raccogliere il testimone da Michele Rotondi, “costretto” a passare la mano dopo la duplice sconfitta. L’esperienza però non manca certo all’ex sindaco che potrebbe benissimo ritagliarsi il ruolo di “regista” della squadra che sostiene Marta che in dieci anni tra maggioranza ed opposizione si è conquistata sul campo una candidatura importante, la prima volta di una donna nella storia di Boville. Nei giorni scorsi si andava a mano a mano concretizzando l’ipotesi di vedere in campo Claudio Iori per un ritorno nell’arena politica che aveva tutto il sapore di un ritorno di fiamma, quella fiamma ex alleanzina che campeggia sullo stemma di Fratelli d’Italia. La smentita a mezzo stampa del coordinamento provinciale del partito sembra però aver raffreddato questa ipotesi. Più facile invece che il logo venga assegnato al Movimento Cinque Stelle, soprattutto sull’onda lunga del risultato ottenuto alle politiche e dell’attenzione riservata alla nostra cittadina dalla candidata presidente Roberta Lombardi, l’unica ad aver toccato Boville, tra l’altro luogo d’origine dei suoi familiari, nel suo tour elettorale. 
Saranno ancora i Cinque Stelle, magari guidati dall’insegnante e preparatore atletico Fabio Genovesi, gli outsider della partita? 
“La città non sarà più la stessa” ripeteva Robert De Niro. 
La paura degli elettori di Boville è che tutto rimanga così come è. 

domenica 18 marzo 2018

Una doppietta di Valev stende il Real Piedimonte

Vincenzo Nibali, il dominatore della Milano Sanremo, deve aver ispirato Nayden Valev. Così, mentre lo Squalo dello Stretto porta a casa una delle classiche del ciclismo mondiale con una strepitosa volata, il bulgaro Nayden Valev, attaccante dei rossoblu, regala tre punti pesantissimi ai suoi compagni in zona Cesarini. 
Il match è di quelli impegnativi, contro il Real Piedimonte San Germano che all'andata aveva battuto gli ernici con un poker di reti nonostante un ottimo primo tempo disputato da Danilo Capogna e compagni. 
Le cose si erano subito messe male per la formazione di mister Di Rienzo anche oggi al Montorli con gli ospiti bravi ad approfittare delle disattenzioni del pacchetto arretrato. Due a zero e gara che sembrava in discesa per gli ospiti ma ci pensava Flavio Lozza, al rientro dalla squalifica, a riaprire le danze. Nelle battute finali della gara però saliva in cattedra Valev che, con una bella doppietta, griffava una vittoria importantissima in chiave salvezza. 

Successo rotondo anche per la formazione juniores del Boville che nella giornata di sabato ha battuto i pari età del Pontecorvo per quattro reti a zero. Ad aprire le danze ci pensava il bomber Francesco Giona, bravo anche a trovare la rete del raddoppio ad inizio ripresa con un bel diagonale al termine di un azione personale; del capitano Andrea Fiormonte e di Lorenzo Paglia le altre marcature che mettevano in cassaforte il match. 

giovedì 15 marzo 2018

Orlando come SuperPippo, sul filo del fuorigioco

È stato sempre lì, sulla linea del fuorigioco. Un attimo prima, un attimo dopo, e tutto cambia. 
E' stato un po’ come Pippo Inzaghi, l'Orlando Cervoni che è sceso in campo negli ultimi anni dell'amministrazione di Piero. Sul filo dell’'offside, in bilico tra applausi e fischi, pronto a scattare in avanti, con distinguo e paletti a volte sfiancanti, anche a rischio di compromettere gli equilibri della squadra. 
Per carità, è solo una metafora. Ma l’'essenza del problema, politico, non muta. 
Orlando Cervoni si è sfilato dalla squadra di Piero Fabrizi : ufficializzata la candidatura di Renato Genovesi, lui ha dimostrato di non gradire ed ha marcato le distanze alla sua maniera, il tatto quanto basta, il passo deciso, i piedi che fanno rumore. Se la strategia del gruppo di Piero Fabrizi era quella di presentarsi agli elettori forti del sostegno dei partiti politici è evidente che i colonnelli della "gouche" nostrana hanno sbagliato finora quasi tutto : i Socialisti sono al minimo sindacale e i consensi ottenuti alle regionali da Gianna Perciballi sono lì a dimostrarlo, il Pd o quello che ne resta dopo lo tsunami di un paio di settimane fa è in frantumi, Liberi ed Uguali si è sfilata. 
Insomma, il cammino di Renato Genovesi inizia in salita e se davvero il "comedian" nostrano vuole salire all'ufficio all'ultimo piano di Palazzo Simoncelli sarà bene che cambi seriamente strategia. A sentire i bene informati, Renato Genovesi ed Orlando Cervoni non si sono mai amati. Uno assessore di Mastrantoni in quota al Partito Popolare e l'altro segretario dei Ds che contestava, appunto Mastrantoni. Poi cinque anni sui banchi dell'opposizione che hanno lasciato più di qualche dissapore ad entrambi. Fino alla rottura che, sembra, si stia consumando in queste ore. 

Il dato politico più significativo, quello vero, al netto delle supposizioni e dei personalismi però è un altro : i voti socialisti alle ultime regionali. Questa volta è stata solo poca roba, argent de poche. E' in quei numeri che c'è la cartina di tornasole della crisi di parte della sinistra nostrana. 

In un celebre passaggio del suo saggio su “Verità e politica”, Hannah Arendt ha ricordato che in politica, quando la verità è molto confusa, c’è solo un modo per capire quale direzione possono prendere alcuni fenomeni futuri: provare a rappresentarli. 
Più sarai capace di rappresentarli, di metterli in scena, più sarai capace di conoscerli e forse di risolverli. 
Spetta ora a Renato Genovesi, che nelle vesti di un moderno Pirandello ha portato in scena, con il teatro, vizi e virtù della baucanità contemporanea, rappresentare il presente. 

SuperPippo intanto è sempre lì, sul filo del fuorigioco. 

martedì 13 marzo 2018

Renato Genovesi ufficializza la sua candidatura

E' Renato Genovesi il candidato sindaco della lista che farà riferimento all’amministrazione comunale uscente. Dopo mesi di attesa, Piero Fabrizi ha individuato il suo successore alla guida della lista "Insieme per Crescere"; per diversi mesi infatti i rumors che si rincorrevano lungo corso Umberto I, il Transatlantico della politica cittadina, vedevano Angelo Fabrizi in pole position per la successione a Piero. La scelta di puntare su uomo esterno alla coalizione, nonostante le smentite di circostanza dei diretti interessati, certifica la necessità di Piero e compagni di dare un segnale di discontinuità con l'ultimo quinquennio. Le defezioni registrate in questi anni, da Selenia Boccia ad Angelo Reali passando per Anthony Astolfi e Memmo Di Cosimo hanno avuto un peso specifico importante come del resto testimoniato dai consensi che Piero e compagni hanno fatto convergere su Gianna Perciballi alle ultime regionali.
Conosciuto e stimato per la sua attività professionale e per l'impegno nella più longeva associazione culturale del territorio, il dottor Renato Genovesi è stato da sempre una delle anime dell'associazione "Teatro e Solidarietà" che negli anni ha riscoperto e valorizzato il teatro dialettale in salsa ciociara, molto apprezzato dal pubblico. Negli anni, Genovesi ha fatto parte dell'amministrazione comunale ai tempi di Ruggero Mastrantoni quando si occupava della cultura e fu tra i promotori del gemellaggio con Pierre Benite e Markkleberg.
Questo il testo del comunicato diffuso nella mattinata di oggi. “Il gruppo Insieme per crescere ufficializza la candidatura a sindaco del dott. Renato Genovesi. La scelta è stata condivisa da tutte le forze politiche ed associative che si riconoscono nella compagine che ha amministrato il nostro paese negli ultimi dieci anni. Lo abbiamo detto in precedenza e ci teniamo a ribadirlo che la decisione è frutto di un confronto democratico nel quale in molti, pur avendo esperienza e qualità per ricoprire il ruolo di primo cittadino, hanno preferito anteporre il bene comune ad aspirazioni personali. Noi siamo orgogliosi di essere differenti da chi si è autoproclamato candidato a sindaco. Un sentito ringraziamento al dott. Piero Fabrizi, il sindaco di tutti negli ultimi dieci anni. Una persona che ha dedicato anima e corpo alla cosa pubblica e che continuerà a farlo all’interno del gruppo Insieme per crescere. La scelta di Piero Fabrizi fu frutto di un confronto tra tutte le componenti di allora; lo stesso metodo ci ha portato ad individuare Renato Genovesi, sindaco di tutti nei prossimi dieci anni”.

lunedì 12 marzo 2018

Danilo Capogna firma il pari con il Guarcino

Pari e patta tra il Boville Ernica ed il Guarcino. Nel match disputato nel pomeriggio di ieri sul tappeto sintetico del "Chiappitto" di Alatri i rossoblu di mister Marco Di Rienzo conquistano un punticino prezioso in casa di una delle dirette concorrenti per la salvezza. Squalificato Flavio Lozza, assente per un fastidio muscolare Gianfranco Fabrizi i rossoblu sopperiscono alle assenze con l'esperienza e dopo lo svantaggio iniziale riescono a riprendere in mano il pallino del gioco trovando la rete del pareggio con un inzuccata del capitano Danilo Capogna. Un punticino prezioso insomma che permette a Valev e compagni di guardare avanti con ottimismo nella corsa salvezza. Nei piani alti della classifica intanto continua la corsa del Ferentino che batte i giallorossi del Veroli grazie ad un calcio di rigore nelle battute finali del match; continua l'inseguimento l'Anitrella di mister Bottoni che batte il Castro dei Volsci. Battuta d'arresto invece per la formazione juniores del Boville che perde sul campo del Vico nel Lazio dopo aver offerto una prestazione generosa cui è mancata un pizzico di fortuna e di cattiveria sotto porta. Lo stop della capolista Paliano sul campo dei pari età biancorossi del Torrice però mantiene immutate le possibilità per Mirco Palmigiani e compagni di continuare a sperare nel successo finale.

San Lucio, successo per la Sagra della Ciambella





Quarantuno anno e non sentirli. Tanti ne ha compiuti ieri pomeriggio, la Sagra della Ciambella, tradizionale festa che come da copione si tiene ogni anno lungo le strade della contrada di San Lucio. La manifestazione insomma si conferma un appuntamento tra i più belli nell'ambito del folkore in tutta la Ciociaria. Canti e balli che accompagnano la sfilata dei carri allegorici dai quali i rappresentanti della varie zone della contrada distribuiscono ciambelle, ciambelline e vino a tutti i partecipanti all'evento.
Nonostante il maltempo, l'iniziativa è stata come al solito un successo capace di richiamare un pubblico numeroso e desideroso di trascorrere un pomeriggio in allegria; gli sforzi del comitato, coordinato dal presidente Pietro Rotondi sono stati dunque premiati.
La leggenda racconta che la sagra sia nata quasi per caso nel 1977 quando, in concomitanza con il programma dei festeggiamenti religiosi in onore di San Lucio, sette donne della contrada si misero a distribuire vino e ciambelli a tutti i passanti con l'aiuto di un piccolo somaro che divenne in breve tempo la mascotte della manifestazione.