mercoledì 25 aprile 2018

"SiAmo Boville", Cervoni presenta il simbolo

“SiAmo Boville Ernica”. Cuore, tricolore e gioco di parole per Orlando Cervoni, storico esponente della sinistra nostrana. Praticamente chiusa la lista degli aspiranti consiglieri, Cervoni ha presentato il simbolo con il quale correrà in questa tornata. “Il logo rappresenta la nostra città, la nostra gente e la nostra voglia di fare – ha commentato, entusiasta, lo stesso Orlando Cervoni – sono tanti i problemi del nostro paese e tanti i servizi da migliorare. Tra le nostra priorità ci sono i trasporti, la scuola, la tutela dell’ambiente, la riduzione delle tasse e l’ampliamento della rete metano. Poi occorre riqualificare il centro storico di Boville e investire seriamente sul turismo. Abbiamo raccolto già numerose adesioni. Tanti cittadini, comitati e associazioni sostengono il nostro progetto di sviluppo economico e di crescita culturale”.

martedì 24 aprile 2018

Valanga di gol nel derby con il Torrice

Finisce quattro a quattro il derby tra Boville e Torrice. Gol e spettacolo sul tappeto sintetico del Montorli quindi in un match molto importante per entrambe le formazioni, impegnate nella corsa salvezza. Ad aprire le danze erano i padroni di casa che nella prima parte del match sembravano avere in mano il comando delle operazioni e passavano in vantaggio con le reti di Flavio Lozza e Nayden Valev ma poi subivano la rimonta dei biancorossi i quali, approfittando di alcuni svarioni della difesa rossoblu realizzavano ben quattro reti ribaltando clamorosamente il parziale della gara. Nel finale però Fabrizi e compagni si rifacevano sotto e riuscivano a strappare un insperato pareggio ancora con due reti di pregevole fattura griffate sempre da Lozza e Valev. Punteggio diverso ma stesso risultato dell'andata quando, sul campo "Alberto Sordi" di Torrice finì pari e patta, stavolta con il Torrice bravo a trovare il pareggio in piena zona Cesarini.
Vittoria abbastanza agevole invece per la formazione under 18 che batte a domicilio il Fontana Liri, ultimo della classe, con due ottime prestazioni di Lorenzo Paglia e Francesco Giona.

venerdì 20 aprile 2018

Marta Diana attacca l'amministrazione per i lavori di rifacimento della strada a colle Verre

"E’ solo fumo, nient’altro. E' iniziata la campagna elettorale". E' questo il commento, sarcastico, di Marta Diana, candidato sindaco alle prossime elezioni dopo che l'amministrazione ha fatto partire i lavori di rifacimento della  strada rurale di Colle Verre, nella zona di Scrima. Un tratto di viabilità rurale importante per i residenti della contrada che da attendeva di essere sistemato. E, nella migliore tradizione italica, quale migliore occasione delle elezioni per gettare una passata di cemento? "Parliamo della strada che da Colle Verre dovrebbe portare in via Cona Carlantonio – spiega ancora Diana - una strada rurale che l’amministrazione uscente aveva promesso ai residenti di sistemare. Era stata tra l’altro inserita nell’elenco dei lavori di questo quinquennio. Di fatto non è stata mai rifattaVisto però che i cittadini si sono risentiti, l’amministrazione ha pensato bene di buttare sei metri cubi di cemento a toppe. Davvero pensavano di potersela cavare con un contentinoAdesso esistono anche le toppe di cemento preelettoraleRitengo vergognoso questo modo di fare politica prendendo in giro i cittadini. Questa strada è l’ennesima illusione che Fabrizi ha dato alla fine dei cinque anni".

Consiglio, via libera al bilancio

Abbiamo approvato il bilancio. Uno dei più magri nella storia del nostro comune. Si, è in equilibrio ma i numeri sono tristi ed assomigliano alle statistiche del possesso palla quando giocavi contro il Barcellona di Guardiola. 

Potevi vincere o perdere ma la palla non te la facevano vedere mai.

È vero, l’indebitamento è sceso ma siamo poveri. Poco più di seimila euro per la manutenzione ordinaria delle strada di cui la metà, circa tremila, già impiegati. Questi i numeri di cui si è discusso in consiglio comunale, il penultimo di Piero al centro della scena. Lui, il sindaco, ha fatto un pochino il resoconto dell’attività amministrativa e degli investimenti su scuola, campo sportivo e cimitero che arrivano in piena zona Cesarini. Forse saranno una delle leve sulle quali l’amministrazione tornerà a chiedere il consenso ai cittadini, forse è troppo tardi. Chissà.

Veniamo comunque alla cronaca. Assenti Michele Rotondi e Benvenuto Fabrizi le prime scintille si sono registrate tra Memmo Di Cosimo e Piero sul canone di locazione del vecchio palazzo del Fascio, oggi destinato alla Asl ma il pubblico nella sala si poteva contare sulle dita di una mano e nessuno voleva prendersi la scena. Poi si è parlato delle opere, di quelle fatte e di quelle da realizzare, il cimitero, la scuola ed il tappeto sintetico del campo Montorli.

Ed è qui che Piero Fabrizi ha segnato il primo gol, in contropiede. L’ampliamento della rete della fognatura a Casavitola, problema annoso che si trascinava avanti da qualche tempo e la copertura in fibra ottica del nostro territorio. Ottantadue chilometri di rete e solo Radio Boville che in passato si è battuta per anni sul tema dell’adsl, che oggi sembra preistoria, può comprendere appieno cosa significhi.

Poi, il bilancio. I nostri hanno rinfoderato il fioretto e sguainato la sciabola con Piero che ha proseguito nell’elenco delle opere realizzate in questi anni e presentato la riduzione dell’indebitamento, sceso ora a quattro milioni e mezzo di euro, come uno dei principali successi della sua amministrazione. Nell’Italia post Monti non ha tutti i torti.

E così, mentre Piero ed i suoi provavano a guadagnare metri facendo salire le seconde linee, ecco che entrava in tackle Memmo Di Cosimo.
“Un bilancio austero come questo non lo abbiamo mai avuto - ha sparato subito a zero l’ex vice sindaco - alcuni comuni anche vicini a noi hanno racimolato finanziamenti importanti per milioni di euro. Cinque milioni nei primi cinque anni , poco più di un milione nel corso dell’ultima consiliatura, numeri che ci fanno comprendere che troppe cose non hanno funzionato e soprattutto che i cittadini di Boville pagano le tasse senza avere indietro i servizi. Basta fare un giro nelle strade del territorio, con la breccia usata al posto dell’asfalto per rattoppare le buche”.
Più sarcastico Perciballi che al tackle ha preferito quei contrasti spalla a spalla, con il pallone che corre lungo la linea laterale. “Bisogna dire che i conti quadrano, è sicuramente difficile oggi farli quadrare ma basta ridurre spese ed investimenti, come è stata fatto da questa amministrazione. Bisogna lavorare per intercettare i finanziamenti ed incrementare l'incasso degli oneri concessori. Questo bilancio fotografa la mancata programmazione che va avanti da sei o sette anni. Il nostro sindaco si è fidato troppo di chi gli ha promesso tanto impegno ma poi non è stato così; tuttavia sono contento di sentire che nei primi anni, quando ero in giunta, arrivavano tanti soldi, vuol dire che si lavorava bene”. 

Nelle battute finali, prima di votare il bilancio poi approvato, a prendere il pallone è stato Angelo Reali, al penultimo consiglio di questa sua esperienza politica che lo ha visto districarsi con umiltà e passo felpato nei meandri della politica.
“Non sarò protagonista della prossima campagna elettorale e questo mi permette di vedere con più serenità tante cose. Ho imparato tanto in questi anni, occorre riconoscere che di errori ne sono stati fatti tanti ma credo che le cose buone che abbiamo fatto siano largamente superiori agli errori commessi.
Bisogna riconoscere quanto di positivo è stato fatto ed alle difficoltà con cui abbiamo operato e penso a tanti politici che sono venuti a Boville a prendere voti e poi ci hanno voltato le spalle. Faccio un augurio a tutti affinché la prossima campagna elettorale sia un momento di confronto tra i nostri cittadini”. Una perdita, quella di Reali, che con il tempo si farà sentire.

Bilancio approvato quindi e vuoi per la fame che iniziava a farsi sentire, vuoi per la voglia di una sigaretta, il presidente dell’assise Angelo Fabrizi ordinava il rompete le righe. Tutti lungo corso Umberto a parlare di questa o quella candidatura; la campagna elettorale è iniziata.

Boville Festival, fine di una storia

Dovremmo parlare del consiglio comunale. Considerando lo scarso pubblico presente l’altro ieri nella sala consiliare ci viene da pensare che non interessi poi tanto alla nostra comunità. Eppure si parlava di bilancio.
Rifletteteci. Sette candidati a sindaco, sette liste, novantuno persone candidate e pochissime di queste erano presenti al consiglio. Di Cosimo e Perciballi sui banchi dell’opposizione e sul filo di lana è arrivato il dottor Renato Genovesi, in compagnia di Marcello Dalmazia. Del consiglio quindi ne parleremo domani perché oggi Boville ha bisogno di riflettere su qualcosa forse di più importante della politica. Concetti nobili ma spesso vuoti.

Dopo otto anni non si farà il Boville Festival. Lo hanno annunciato in un post due degli organizzatori che poi sono tra i migliori amici di Radio Boville, Alessio Capogna e Simone Venditti. La nostra terra vede volare via, dopo l’acqua ormai diventata privata, dopo i negozi, dopo la banca e la serie D, anche il Boville Festival. L’ultimo punto di aggregazione per i giovani. Fort Apache.

Ora, prima del Festival, qualcosa del genere l’ha organizzata la vecchia Radio Boville, la prima Radio Boville. Capitan Fede Poggipollini, Mel Previte, Robbie Pellati, Rigo Righetti. Piazzale del Lavatoio pieno, la band di Luciano Ligabue al completo per la prima volta nel Lazio.

Ogni tanto ci facciamo le lodi da soli, siamo di parte e facciamo il tifo per chi come noi e forse meglio di noi si impegna per far progredire il nostro territorio. E questo gruppo di ragazzi lo ha fatto nel migliore dei modi. Con impegno, passione, un pizzico di follia, quella di chi insegue i sogni, grandi e piccoli che siano.
Alessio, Rocco, Marco, Christian, Martina, Samuele, Simone e Danilo erano lì, a spillare la birra, tutte le sere, dopo mesi di riunioni per trovare una soluzione a questo oppure a quel problema. Erano quelli, più degli altri, ad avere il diritto di godersela. Poi, la manifestazione è venuta sempre molto carina, tanta gente, artisti di buon livello, gli stand sempre originali, il campetto attrezzato per il beach volley. E la birra era buona.

Non stiamo cercando di accattivarci le simpatie di questi ragazzi, non ci serve. Certo, è triste pensare al campo di San Lucio abbandonato. Niente palloni che rotolano, ragazzi che corrono, niente concerti l’estate. Solo il cancello, il lucchetto, la ruggine. Senza accorgercene, prendiamo le sembianze della Rust Belt, la “cintura di ruggine” nella periferia americana. Quella che votato in blocco per Donald Trump per capirci; e noi ci siamo andati vicino con il trionfo, a Boville, di Cinque Stelle e di Salvini.

Ma torniamo al Festival. Davvero possiamo lasciar volare via un evento che era diventato un appuntamento fisso dell’estate e che stava per raggiungere la doppia cifra in termini di anzianità? E per cosa .. la legittima “stanchezza” di chi ha sostenuto tutto il peso sulle proprie spalle, la mancanza di un sostegno concreto, economico e logistico dell’amministrazione comunale e degli altri enti? Intendiamoci, se è una libera scelta di quelle persone che l’hanno creata è giusto rispettare la loro volontà. Giusto così.

Diversamente, se possiamo fare ancora qualcosa, Radio Boville, per quanto pochi siano i mezzi, è pronta a mettersi a disposizione, magari per la comunicazione. Siamo qui.

martedì 17 aprile 2018

Un successo l'inaugurazione della sede di via Scrima per la lista "Boville Bene Comune"

Mentre il comitato di Colle Martino convolava a nozze con Enzo Perciballi lui chiamava a raccolta i suoi per l'apertura della seconda sede elettorale della lista, quella in via Scrima. E con stile lui, Memmo Di Cosimo, incassava la promessa di matrimonio mai concretizzata con il comitato che è stato suo alleato cinque anni fa quando è risultato essere il più votato tra i candidati al consiglio comunale. "La nostra intenzione è quella di coinvolgere tutto il territorio ragion per cui abbiamo lavorato per aprire questa sede, un luogo di incontro e di partecipazione con la cittadinanza di Boville. La presentazione dei singoli candidati, un discorso lungo ed appassionato sul programma elettorale ed a microfoni spenti gli auguri, chissà fino a che punto sinceri, per la decisione del comitato di Colle Martino di correre al fianco di Enzo Perciballi. 

"Abbiamo fatto un gran bella figura, tantissimi amici sono venuti ad assistere all'incontro con il comitato - ha commentato Di Cosimo durante il suo intervento - gli applausi ricevuti alla fine dell’incontro ne sono la prova. Mi sento come il padre di dodici figli e come tale ognuno di loro merita il giusto riconoscimento, tenendo anche conto delle competenze specifiche. I rapporti che nascono per interesse, per interesse finiscono. Se non c’è stima reciproca non si va avanti. La loro decisione finale è stata un’altra quindi non ci resta che augurargli buona fortuna". 
La partecipazione all'incontro di domenica scorsa a Scrima è di quelle che fanno ben sperare per il proseguo della campagna elettorale con quasi duecento cittadini che hanno preso parte al taglio del nastro della sede di "Boville Bene Comune. "Abbiamo in mente l’idea di un Comune aperto a tutti i cittadini, la nostra sarà un’amministrazione attenta alle esigenze di tutti anche se ovviamente avremo un occhio di riguardo alle fasce più deboli alle quali vogliamo tendere una mano. Le contrade hanno bisogno di una riqualificazione degli spazi e dell'implementazione dei servizi, il centro storico ha bisogno di interventi concreti e mirati con il comune che dovrà interessarsi per la riapertura di uno sportello bancario, la promozione degli eventi culturali e la realizzazione di un auditorium da mettere a disposizione anche della scuola Armellini".



L'Italia, l'amicizia, la Grande Inter

“Andammo a giocare con una squadra di ragazzetti a un torneo a Ripi e lui prese una schiacciata velocissima che lo butto per terra. Si alzò e disse all’avversario “ma nen m facc gruoss!” Da bambino ragazzino giovanotto due erano le cose che adorava giocare al calcio e l’Inter di Herrera. Andai a vedere una sua partita in terza categoria. Era un ragazzino e la sua squadra quasi ultima giocava in casa contro la prima in classifica. Diede l’anima e con un suo goal vinsero la partita! Era questa la sua vita e faceva ogni cosa con il massimo impegno! 
La sua lealtà e il suo alto senso dell’amicizia lo caratterizzano come una persona che vale la pena conoscere nel percorso della vita! 
Disponibilità, cordialità, coerenza correttezza solidarietà sono sue peculiarità fondamentali! 
Quando lo vidi accarezzare senza sosta l’ultima volta 
I capelli del suo Americo morto a solo sei anni compresi il valore di un figlio e quanto queste ferite sanguinano a vita! L’Inter e il calcio le sue vere passioni !
la sana amicizia, la famiglia le sue vere certezze. 
Il ritorno in Italia il suo vero desiderio!”.

Una lettera aperta a Radio Boville. Ricordi, emozioni, parole d'affetto e di stima, da parte di uno degli amici d'infanzia, di quelli che ci giochi da bambino e porti nel cuore per tutta la vita.

Luciano è tornato in vacanza insieme a tutta la sua famiglia, per la prima volta insieme con la figlia ed il futuro sposo. Boville al centro del loro universo tricolore, le meraviglie della terra di Ciociaria, l’abbazia di Casamari. 
È li che i genitori si erano sposati, ormai tanti anni fa. E lungo la strada, mentre tornavano a casa dalla visita, la futura sposa, anzi la figlia di Luciano perchè di essere figli non si finisce mai, ha chiesto ai genitori se poteva sposarsi lì insieme al suo compagno. Quasi a voler riallacciare un filo della memoria che non si è mai spezzato, una pagina, un capitolo, un simbolo dell’esistenza di ognuno di noi. 

Un anno dopo il ritorno in Italia. La pioggia nei giorni precedenti ed in quelli successivi alla cerimonia. Prima e dopo perchè quel giorno il sole splendeva alto nel cielo. Con il prete che ha celebrato l’omelia, lo stesso che aveva conosciuto il piccolo Americo negli anni in cui stava studiando in Italia, terra di santi, poeti e navigatori. Il mondo è piccolo e ci si incontra sempre. Si sono rivisti ancora in America, qualche tempo dopo, hanno intrapreso un percorso spirituale, intitolando, tra le altre cose, un monumento religioso alla memoria del piccolo Americo. Finché il filo della memoria non è tornato ad intrecciarsi ancora, a metà marzo del 2014, con una rappresentazione teatrale, in dialetto baucano, nei locali della cattedrale dedicata a Santa Caterina di Siena. A Frankilin Square, a New York. Era il compleanno di Americo, un angelo che veglia su tutti noi da lassù. 


Piero Fabrizi, un addio oppure un arrivederci?

Uno striscione vicino bivio Papetti per ringraziare i baucani. Non si capisce se è un addio oppure un arrivederci ma prima di lasciare l'ufficio all'ultimo piano di palazzo Simoncelli, Piero ha voluto salutare così i suoi elettori. Poter indossare la fascia di primo cittadino è una responsabilità ed un privilegio che capita a poche persone. Once in a lifetime. Una sola volta nella vita. 

Esce di scena come è nel suo stile, dicendo grazie "alla mia terra, alla mia gente". Breve, efficace e concreto con un sano pizzico di populismo che, in tempi in cui i Cinque Stelle vanno di moda, non guasta mai. Se a Boville ci fosse ancora la sede dell'Accademia delle Belle Arti, andremmo a chiedergli di preparargli una targa per conferirgli un titolo accademico, honoris causa, nel campo della comunicazione.

Dicevamo degli addii e degli arrivederci. Lasciata la carica di primo cittadino, Piero concorrerà per uno scranno nel prossimo consiglio comunale? E' una domanda che si pongono in tanti e dopo l'adesione del comitato di Colle Martino con la lista di Enzo Perciballi, è questa la vera variabile della campagna elettorale. Rivedremo il nostro sindaco ai nastri di partenza, intenzionato a piantare ancora un Garofano rosso in consiglio comunale? 

Renato Genovesi è un regista, uno dai piedi buoni, è il Carletto Ancelotti che potrebbe andare a vincere tutto nel Milan di Sacchi dopo una splendida carriera, con pochi acuti, con la maglia della Roma. Un uomo di teatro, uno che potrebbe servire un pallone con il contagiri sui piedi dello sgraziato terzino di turno. E di terzini "Insieme per Crescere" ne ha pure troppi.

La squadra ha bisogno di un centravanti, lo sanno tutti. E lo sanno anche loro. E Piero Fabrizi, il sindaco, è il miglior centravanti che possano trovare sulla piazza. E' il "GigggiRiva"dello scudetto del Cagliari prima del Mundial messicano, capace di trascinare gli isolani ad un successo addirittura epico, contro le squadre espressione dei grandi gruppi industriali del nord. 

Nessuno sa, tranne lui ovviamente, se "Rombo di Tuono" ha voglia di giocarsi la partita dopo dieci anni intensi, ricchi di soddisfazioni e di delusioni, dieci anni logoranti e bellissimi insieme. 

E' un addio oppure un arrivederci? Da Memmo ad Enzo, passando per Orlando, sono tutti avvisati.

lunedì 16 aprile 2018

Il comitato di Colle Martino sceglie Perciballi

Enzo Perciballi. E' questa la scelta del comitato di Colle Campano e Colle Martino. La lunga serie di incontri e di dibattiti si è quindi conclusa con la scelta definitiva da parte del comitato, quella di schierarsi con Perciballi. 
I diciannove di Colle Martino quindi hanno scelto.

Dopo aver ascoltato Orlando Cervoni, Fabio Genovesi, Memmo Di Cosimo ed Enzo Perciballi la scelta è ricaduta su quest'ultimo. Nel primo pomeriggio di ieri infatti l'assemblea si è riunita nella sede sociale ed al termine degli scrutini la volontà degli aderenti all'associazione era quella di sostenere la corsa di Perciballi; sarà Giacomo Iozzi, che tra le altre cose è stato capitano della squadra di calcio del Boville negli anni della serie D, a rappresentare la sua contrada nelle fila della lista "Tu Protagonista". Al termine dello scrutinio, i rappresentati del comitato hanno convocato lo stesso Enzo Perciballi che ha raggiunto la sede scordato dal Anna Verrelli, dal fedelissimo Benvenuto Fabrizi e da suo padre Ruggero, per brindare alla scelta con un bicchiere di buon prosecco. "Sono davvero felice per questa scelta ed il mio entusiasmo è condiviso da tutti i componenti della nostra lista. E' un premio alla coerenza, all'essere sempre se stessi, al non fare promessi facili ma concrete e realizzabili, con impegno e con una seria programmazione. E' un tassello importante che si va ad incastrare alla perfezione nella composizione della nostra lista". 

Soddisfatto anche lo stesso Giacomo Iozzi che nel raccogliere il testimone da Angelo Reali ha ringraziato quest'ultimo "per l'ottimo lavoro svolto finora nell'interesse del nostro territorio e per il pieno sostegno che mi ha dato finora. Da regolamento non ho potuto votare ma sono molto contento perchè la scelta del comitato ha coinciso perfettamente con il mio desiderio. Inizia una nuova avventura, ce la metterò tutta". 

La decisione del comitato di Colle Campano e Colle Martino è destinata a spostare gli equilibri della campagna elettorale?

domenica 15 aprile 2018

Boville, le elezioni ed il ruolo del comitato di Colle Martino. Oggi la decisione del direttivo

di Maurizio Patrizi

Il comitato Olimpia chiamato alle urne per scegliere chi sostenere alle prossime elezioni comunali di Boville Ernica. Il seggio elettorale (la votazione segreta è d’obbligo) è stato allestito per questo pomeriggio nella sede sociale di Colle Campano e dalle 16.30 dovrebbero iniziare le operazioni di voto. I membri del comitato direttivo, 19, dovranno scegliere fra Enzo Perciballi e Memmo di Cosimo. Loro due infatti nei giorni scorsi avevano raggiunto il maggiore numero di voti dopo essere stati ascoltati come anche il gruppo civico di Orlando Cervoni e quello dei Cinque Stelle che fa capo a Fabio Genovesi. C’era stata una prima votazione per scremare e farne rimanere due. E’ toccato a Perciballi e Di Cosimo che sono stati ascoltati una seconda volta con domande specifiche sui programmi da attuare, su come reperire le risorse ma anche sui criteri di formazione della giunta. Non sono mancati altri argomenti sia di interesse generale che locale. Per esempio l’asse viario Casavitola-Papetti (superstrada) o l’ordinaria manutenzione delle strade. 
Oggi pomeriggio il voto che sancirà con chi sarà candidato Giacomo Iozzi, il giovane designato dallo stesso comitato come proprio candidato.
E intanto in molti si chiedono quale sarà il vero ruolo del comitato Lo stesso che nel 2013 aveva fatto un accordo programmatico con l’attuale sindaco uscente Piero Fabrizi e poi aveva scelto il candidato Angelo Reali. Questa volta il gruppo di Colle Campano la partita ha deciso di giocarsela diversamente. Alcuni sono convinti che saranno determinanti nell’elezione del nuovo sindaco. Altri invece credono che la spaccatura emersa durante queste settimane non verrà sanata. Tuttavia saranno le urne a dire la verità.

venerdì 13 aprile 2018

Piero Fabrizi e Gianluigi Buffon, larger than life

Un filo di inevitabile imbarazzo c’è, ci si sente un po’ Ronald Reagan quando ha maramaldeggiato su un esanime Walter Mondale, nel dover rendere il dovuto a Gigi Buffon e Piero Fabrizi. 

Entrambi sono al finale di carriera. Entrambi concludono con un tuffo dentro a una piscina vuota. L’ultimo atto di un grande atleta e di un politico, una vita da campioni, le stimmate del talento che nessuno mai gli toglierà, ma anche di una vita da personaggio pubblico scalfita dal crepuscolo. 
Il personaggio pubblico, sia chiaro perché l’uomo è una altra cosa. E nel caso di Piero è larger than life, come dicono gli americani. E poi, unica cosa intelligente detta da Papa Francesco in cinque anni, “chi siamo noi giudicare?”

Buffon ha sbroccato. E può capitare. Non dovrebbe capitare ad un veterano di quaranta anni, campione del mondo a ventotto, capitano della Nazionale italiana che oggi è fuori dai Mondiali eppure una delle più vincenti della storia della pedata.

Il rigore, c’era o non c’era? Il tifo fa bene al cuore e male alla coscienza.

Piero Fabrizi, con Gigi Buffon, condivide le stimmate del campione. Era l’anno di Italia 90, tanto per restare in tema football.
Lui, Piero, vice sindaco di Nicola Milani nell’anno della storica cacciata dei comunisti dal Palazzo d’Inverno. Astro nascente del Garofano, quello vero, quello di Craxi, non l’insipida emulazione odierna. I comunisti tornano a palazzo in breve tempo e lui, Piero, andò a sedersi sui banchi dell’opposizione. 
Michele Rotondi, cacciato da Mastrantoni in malo modo, gli rubò la scena e lui decise di passare la mano alle comunali del 2003 e mettere tutte le sue fiches sulla tornata delle provinciali l’anno successivo. Mentre le nuvole coprivano la galassia dei berlusconiani, la stella di Piero tornò a brillare. 
Più sperduto di Oliver Twist alla Whitechapel, un pezzo di centrodestra baucano brancolava nel buio; Piero ci fece l’accordo e completò il mosaico dell’ultima tessera, quella che mancava per vincere. 

“Non puoi avere il cinismo di distruggere il sogno di una squadra” ripeteva Gigi Buffon al Bernabeu l’altra sera, riferendosi all’arbitro. E Piero, che pure arbitro è stato, ai baucani un sogno voleva regalarlo. Davvero. Il tempo però ha finito per renderlo più simile alla Fornero. 
Giusto, sbagliato, umano. E anche quella cosa di vedere il suo volto scavato da qualche lacrima, del resto, ha reso il nostro sindaco più simile a noi. Lui. E Buffon con lui.
Lacrime da coccodrillo, forse. Si perché per entrambi, per Piero e per Buffon, valgono le regole e la forca ma solo finché sono per gli avversari. Piero Fabrizi finisce il mandato e passerà alla storia per quello che è stato: il Casaleggio della politica baucana. 

Piero, perché vogliamo ancora chiamarlo così, ha avuto un amico che gli ha voluto bene : Radio Boville. Nonostante le critiche di questi dieci anni. Se non altro siamo stati sempre diretti, leali e sinceri. E scevri da interessi particolari, dal desiderio di cadreghe.

Se credi, ci stringeremo la mano.
Le standing ovation si meritano una sola volta, nella vita.
Solo che stavolta era rigore.

giovedì 12 aprile 2018

Sfida al vertice, sabato pomeriggio la juniores del Boville Ernica ospita la capolista Paliano

"C'è un limite nella vita di uno sportivo, un muro che divide la normalità dall'eccellenza. Può essere un momento o una partita come questa. Se hai la forza di superarlo puoi alzare gli occhi, guardare la luce e pensare di non avere più confini!". Fabio Caressa iniziava la telecronaca del match tra Italia ed Ucraina, andato in scena ad Amburgo nella trionfale cavalcata degli azzurri nel mondiale di Germania 2006. Parole che potremmo prendere in prestito per la juniores del Boville che sabato pomeriggio, sul tappeto sintetico del Montorli, affronta il Paliano. Quattro i punti che dividono le due squadra in classica, un match importante che a poche giornate dal termine potrà dirci molto sulla classifica finale del campionato. 

Quattro anche i gol subiti all'andata dai ragazzi di mister Alessandro Santopadre, nonostante un discreto primo tempo in cui gli ernici erano addirittura passati in vantaggio con una rete di Giona. I rossoblu  sono desiderosi di vendicare la sconfitta subita in terra lepina e riaprire i giochi per la vittoria finale. Andrea Fiormonte e compagni si presentano a questo appuntamento forti del poker servito sul campo del Casalvieri, uno squillo di tromba a cui ha prontamente replicato il Paliano che ha battuto in casa il Vico nel Lazio. 

Sara partita vera insomma, tra due formazioni che hanno dimostrato di avere l'entusiasmo, i numeri e la continuità necessari per fare un campionato di vertice.



mercoledì 11 aprile 2018

Controllo delle tariffe e più investimenti sulla rete idrica, le proposte di Orlando Cervoni

E' stato uno dei suoi cavalli di battaglia, la difesa dell'acqua pubblica. Un argomento che intende riproporre in campagna elettorale. Orlando Cervoni, leader della sinistra baucana, è stato uno dei promotori, a livello locale, dello storico referendum di qualche anno fa, quando oltre ventisei milioni e mezzo di italiani hanno votato per tornare alla vecchia gestione del servizio idrico.
"Il comune sarà al fianco dei cittadini - attacca subito Cervoni in una nota - bisogna impegnarsi a cominciare dalla difesa dei beni comuni. Sappiamo tutti quanto incida pesantemente sui bilanci delle famiglie il costo del servizio idrico, che oggi supera, mediamente il costo della corrente.  Quello che i cittadini versano deve essere  reinvestito sul nostro territorio, attraverso il potenziamento  ed ammodernamento della rete idrica e della rete  fognaria. Lo sanno tutti che la gestione diretta, come stabilito dal referendum, è quella che preferisco. Intanto bisogna avere con il gestore privato un rapporto chiaro: quello che si incassa sul nostro territorio, deve essere reinvestito sul nostro territori. Perchè ci sono molte zone senza rete fognaria e che devono essere fatte. Altro aspetto sarà di ridefinire le tariffe: paghiamo troppo, perchè la parte di acqua a prezzo "sociale" è troppo bassa e subito scattano le aliquote troppo alte. Saremo al fianco dei cittadini per le loro giuste rivendicazioni e sosterremo ogni iniziativa, giusta, delle associazioni che si battano per il miglior servizio per i cittadini".