martedì 22 gennaio 2008

Crollano le borse, rimaste invendute le nuove case. Sarà flessione anche per l'edilizia?


New York, Londra, Tokyo e Francoforte. Ma anche Cina ed India. Nelle ultime ore i timori legati alla crisi dei mutui ad alto rischio hanno fatto precipitare le quotazioni su tutti i principali listini del pianeta. Ad allarmare gli operatori, terrorizzati dal rischio recessione anche i dati sull'acquisto di nuove case, in costante calo sia negli Stati Uniti che in Europa con la punta più bassa toccata proprio nello scorso dicembre. Calano i prezzi, scende il numero di compravendite anche in Italia dove, peraltro, il mercato ha risentito solo in parte dell'euforia che ha investito il settore. Ma è sempre più probabile un calo anche considerevole delle commesse edili, sia statali che private : tutto questo potrebbe avere delle ricadute anche per quanto riguarda l'edilizia di casa nostra. Se crisi sarà, l'atterraggio sarà morbido oppure assisteremo ad uno scossone come nei primi anni novanta?

1 commento:

Anonimo ha detto...

speriamo che la crisi non investa anche le imprese locali altrimenti sono guai per tutti.ed addio piscine e macchinoni