sabato 26 gennaio 2008

Quando i sogni finiscono all'alba..


Dov’è la differenza tra il vivere senza un volto e morire allo stesso modo per averne uno? Il ‘cacciatore di aquiloni’. Si chiamava Hassan, non parlava ma correva più veloce di tutti dimenticando di essere misero, di essere schiavo. Correva, correva fino a restare senza fiato dietro un rombo che fuggiva dalla terra, trasportato dal vento leggero. Lui, il piccolo Hassan in questo modo cercava il riscatto, in questo modo, convinto che il mondo si vergognasse ad ascoltare il grido della sua anima, amava piroettando i suoi sogni nell’aria tersa… Correva, correva fino a quando dei balordi non l’hanno fermato, gli hanno abbassato i pantaloni …. Scendevano lacrime e sangue. Aveva 14 anni, come l’aquilone voleva volare…asciugava le lacrime con un braccio e iniziava di nuovo a muovere velocemente le sue piccole ma veloci gambe. Non avrebbe lasciato nessuno a rimpiangerlo o a ricordarlo…Aveva fame, aveva fame di libertà, di sorrisi…l’Occidente. Qualche giorno fa era sulle nostre strade, il suo corpo esanime penzolava sotto un tir mentre il sangue disegnava l’asfalto di Via Emilia a Forlì. La sua corsa, i suoi sogni, finivano lì, senza più un volto, senza più vita. Intanto cadeva il governo, per strada e nei bar parlavamo della famiglia Mastella e dalla scelta fatta da Clemente tra amore e potere! Forse Hassan era il suo nome o forse no, ora non esiste più perchè era nato schiavo e pensava di poter trovare dignità, libertà o forse conoscere quei bambini che, sorridenti, appaiono su qualche manifesto pubblicitario anche in Afghanistan… Ma, fuggendo, non aveva stretto bene la cinghia all’albero di trasmissione del potente camion sotto cui si era rifugiato. E’ successo a pochi passi da noi, nessuno ne ha parlato, nessuno ne è stato commosso, nessuno si è rincorso per esprimere solidarietà ai piccoli eroi come Hassan…ora, silenzio! E se vedremo ancora penzolare qualcosa da un camion che lascia una striscia rossa sull’asfalto…è solo un altro bimbo afghano morto. Senza volto. Per cercare un volto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...scorrono le pagine di questo libro, così come scorrono le lacrime sul proprio volto... devasta l'animo di chi lo legge, ma proietta la voglia irresistibile di tutelare la felicità e la libertà di chi forse felice e libero lo è già, ma nn se ne rende neppure conto! Insieme a Mille splendidi soli, l'altro capolavoro dello stesso scrittore, vieni immerso nella realà cruda e violenta di quei paesi che poi, sono così tanto lontani e diversi da noi? Triste dirlo, ma sono più simili di quanto immaginiamo... L'impossibilità di vivere la propria vita perchè nato schiavo, perchè nata donna... 2008, ma cosa è e dove è la libertà? ...forse èquella vita che si vive con la speranza di migliorare, lottando per ottenere ciò che è chiamato diritto ,ma che poi è più negato che tutelato...
ps: il 15 febbraio ecse il film de IL Cacciatore di aquiloni!