martedì 10 aprile 2018

Piero, i lampioni e la caduta del fortino socialista

E' difficile stabilire quali siano i veri equilibri ed i rapporta di forza sul territorio in questa tornata elettorale. Raccontano che sia un pochino la stessa situazione del 1994 dove la competizione ha avuto un passaggio di consegne, simbolico e dopo una conta all'ultimo voto, da Alfredo Verrelli a Ruggero Mastrantoni. Cambiarono gli equilibri interni al centrosinistra ed il corso degli eventi negli anni a venire.
Stavolta la situazione sarà diversa. E' il dopo Piero, una fase politica durata dieci anni. Una decade in cui il Pd si è frantumato ancora prima delle primarie tra Enzo e Memmo ed il centrodestra ha navigato a vista, anni in cui abbiamo registrato i primi vagiti dei Cinque Stelle e la loro spettacolare affermazione, una decade in cui Socialisti che sono sempre più a margini nella politica nazionale, a Boville erano il gruppo forte nell'amministrazione. Un'anomalia che piaceva tanto a Gianfranco Schietroma, una buona pedina da muovere nello scacchiere provinciale.
Eppure, Boville è cambiata e nessuno di questi signori ha avuto la bontà di accorgersene. Salvini e la Lega hanno superato il Partito Democratico a Santa Liberata e Colle Piscioso, due vecchi feudi rossi.

Tornado alle cose più terrene, molti criticano Piero, rimproverandogli di non essere stato all'altezza del primo mandato. Ed è vero. Un esempio su tutti, nessuna opera realizzata sul territorio. Certo, la crisi economica con il tempo ha mandato in sofferenza anche le casse pubbliche ma a Palazzo Simoncelli non c'è stato uno straccio di programmazione. Purtroppo, per chi verrà dopo di lui, lo spartito che sentirà suonare in Regione non sarà molto diverso.
Un tempo potevamo permetterci di investire un miliardo e mezzo di lire al Montorli per renderlo uno degli impianti più belli della Ciociaria. Ed appena due anni prima l'amministrazione aveva completato dei lampioni praticamente tutte le contrade del territorio, una spesa tutt'altro che indifferente. 
Le luci dei lampioni abbiamo dovuto spegnerle, il tappeto sintetico è usurato e va sostituito con uno più moderno. Abbiamo bisogno di inventarci qualcosa di diverso. Per il momento, tiriamo a campare.

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