Una zona relativamente piccola del territorio tiene in scacco due delle liste candidate, quella di Enzo Perciballi e quella di Memmo Di Cosimo.
Con Piero, cinque anni fa, il neonato comitato aveva trovato un intesa naturale ma a giudicare da quello che è successo in questo lustro in tanti, all'interno del comitato, hanno avviato una profonda riflessione. Il candidato di allora, Angelo Reali, ha fatto un passo indietro, forse stanco delle dinamiche e dei tempi della politica. Poco male perchè in cinque anni Reali si è dimostrato un amministratore attento e capace di comprendere in pieno il valore del confronto. Un confronto che, soprattutto in un comitato di zona che basa sull'aggregazione delle persone la ragione ultima della sua esistenza, dovrebbe essere alla base di ogni iniziativa. Intendiamoci, il comitato di Colle Martino è una mosca bianca in un paese dove tutti, da sempre, sono abituati a pensare da solisti. Fantastici.
Stavolta, però, il confronto c'è stato a metà. Hanno parlato con gran parte dei candidati ma non hanno parlato con tutti. Hanno ascoltato Fabio Genovesi ed Orlando Cervoni, Enzo Perciballi e Memmo Di Cosimo. E stando ai bene informati, hanno fatto una short list tra gli ultimi due.
All'appello mancano Renato Genovesi e Marta Diana.
In realtà, sembra che l'incontro con Genovesi fosse stato inserito nel calendario e poi rinviato su richiesta di quest'ultimo. A Boville dove i nostri imprenditori aspettavano anche centoventi giorni per ricevere un pagamento, in barba alle direttive di Bruxelles che ne prevedevano sessanta, non siamo più in grado di rimandare gli appuntamenti?
Da osservatori ci corre l'obbligo di sottolineare però che conta più la qualità del confronto, il più ampio e democratico possibile, che un approdo sicuro. Sono liberi di scegliere chi vogliono, intendiamoci. E' giusto però che concedano udienza a tutti.
To be or not to be, scriveva William Shakespheare nel suo Amleto : lo stesso dubbio amletico del comitato di Colle Martino.
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