giovedì 28 giugno 2018

Chi vince amministra, chi perde rimane a contare

“Chi vince governa e chi perde continua a contare”. Fu con questo manifesto, nell’autunno del 1994, che a Boville si chiuse definitivamente l’era di Alfredo Verrelli. Con questo manifesto, goliardico ed irriverente, i supporters di Ruggero Mastrantoni festeggiarono una vittoria al fotofinish contro colui che per trenta anni era stato sindaco di Boville.

Ci scuseranno per l'improprio accostamento, Ruggero Mastrantoni e Alfredo Verrelli, altra pasta di uomini e politici veri al contrario di tanti, troppi, figuranti di adesso. 

Chi vince amministra e chi perde rimanere a contare; è una vecchia regola del gioco della briscola e della politica. La conoscono bene tutti i nostri paesani; magari è una regola cinica ma sicuramente è vera. Una tornata elettorale ruvida come quella delle comunali, non poteva non riservare qualche nota polemica.
Amarezza e gioia alternate su fronti opposti, in maniera trasversale. Con i candidati sindaco, ben sette, impegnati a spiegare, tutti, che avrebbero vinto comunque. Chissà per quali bizzarre interpretazioni astrali.

La verità è che ci sono stati vincitori e vinti. Ha vinto Enzo Perciballi. Sette anni all’opposizione, la mobilitazione delle primarie, la sconfitta di cinque anni fa ed ora cinquecento voti di vantaggio sul secondo che, in una competizione a sette liste, sono numeri importanti.

Poi c’è l’elenco degli sconfitti e sono veramente tanti. Tutti gli altri, in realtà. Da Memmo Di Cosimo a Fabio Genovesi, da Orlando Cervoni a Marta Diana passando per Piero Fabrizi.

Stasera ci sarà il primo consiglio comunale, il neo sindaco proseguirà la "luna di miele" con gli elettori, l’ordine del giorno è pieno zeppo di formalità. Ci sarà l'elezione del presidente del comunale che sarà ancora appannaggio della maggioranza e poco altro. 


La campagna elettorale è finita, bisogna semplicemente guardare avanti. E tornando alla briscola, quando gli avversari hanno il "carico" bisogna avere l'intelligenza di giocare il "liscio".

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